PRIMO CONTATTO

Volkswagen ID.3: viaggi sul velluto

Innovativa media elettrica a 5 porte, la Volkswagen ID.3 vanta un ottimo comfort e una guida facile, assistita da tanti dispositivi elettronici. Però meriterebbe qualche dettaglio interno più raffinato.
Pubblicato 30 luglio 2020
  • Prezzo (al momento del test)

    € 47.950
  • Autonomia (dichiarata)

    424 km
  • Tempo di ricarica (dichiarato)

    9 h e 15’ a 7,4 kW
  • Capacità della batteria

    58 kWh
Volkswagen ID.3
Volkswagen ID.3 1st edition Max
Elettrica. E solo elettrica

Per la Volkswagen, la berlina media elettrica ID.3 è una vera e propria rivoluzione. Si tratta del primo modello basato sulla piattaforma MEB, sviluppata apposta per i modelli a batteria: non ci sarà, quindi, una Volkswagen ID.3 a benzina o a gasolio, e neppure ibrida. La nuova “base” sarà utilizzata, invece, per tante altre vetture a corrente del gruppo tedesco, anche marchiate Audi, Seat e Skoda. Una piattaforma specifica ha un grosso vantaggio rispetto a quelle che possono montare motori di diverso tipo: consente di posizionare nel modo più razionale i vari componenti, così da ottimizzare lo sfruttamento degli spazi. Ecco perché la Volkswagen ID.3 è lunga 426 cm, in pratica come una Golf, ma è più alta di 10 cm: così può ospitare la batteria agli ioni di litio sotto il pavimento, pur avendo un abitacolo ampio. Al contempo, dato che il motore elettrico è molto compatto e non ha un cambio, può stare sotto il bagagliaio pur garantendo una capacità di carico apprezzabile (385 litri, 5 più della Golf). E così, si può ottenere un cofano anteriore cortissimo, e lasciare più spazio agli occupanti.     

Le ruote sono maxi

La Volkswagen ID.3 è stata lanciata da quasi un anno, in queste versioni chiamate 1st Edition che saranno consegnate a settembre; ne restano ancora alcune a disposizione, e nel frattempo sono iniziati gli ordini delle versioni “normali”, che differiscono principalmente per la dotazione. Il loro arrivo nelle concessionarie è previsto entro i primi tre mesi del 2021. Lo stile della ID.3 è personale nella sua semplicità, con mascherina praticamente assente, sottili ed efficaci fari a matrice di led collegati da una sottile striscia luminosa e fiancate incavate con tre finestrini. Le ruote di grande diametro (da 18 a 20 pollici) ma con larghezza “normale” (215 millimetri) sono poste praticamente agli angoli della carrozzeria. Il profilo del tetto è ad arco e termina con un grande spoiler sopra il lunotto; il portellone è nero lucido. 

Qualche plastica non convince

Particolare anche l’abitacolo della Volkswagen ID.3, molto arioso e del tutto privo di fronzoli. Questo aspetto minimalista ha una certa eleganza e le lavorazioni sono accurate, ma da un'auto che (non considerando i forti ecobonus statali e regionali) avvicina i 50.000 euro di listino ci si potrebbe aspettare qualcosa di più. Come delle plastiche più gradevoli al tatto per la parte bassa della plancia e i pannelli delle porte, o rivestimenti che non lascino della lamiera in vista attorno ai finestrini. Ben presto, però, l’attenzione è richiamata da altri elementi. Come il cruscotto: un display di 5,3” ancorato al piantone, così da essere sempre ben visibile, che fornisce le informazioni fondamentali: la velocità, le indicazioni del navigatore, il funzionamento della guida semiautonoma e l'autonomia residua. In più, c’è l’head-up display, con immagini  colori proiettate sul parabrezza; entro fine anno, poi, un aggiornamento renderà disponibile anche la realtà aumentata, con le indicazioni del navigatore di grandi dimensioni che sembreranno sovrapporsi all’immagine della strada.

Sulla destra del cruscotto trova posto un comando rotante per scegliere fra marcia avanti e indietro e per attivare la funzione B (sta per Brake, freno), che aumenta il lavoro del generatore quando non si accelera, rendendo più decise le decelerazioni e al contempo recuperando più energia per ricaricare la batteria della Volkswagen ID.3. La posizione di questo comando non è molto felice: per raggiungerlo, capita di toccare la levetta del tergilunotto, attivandolo involontariamente. Inoltre, altre elettriche hanno delle più comode palette dietro le razze del volante, che consentono di variare facilmente la potenza del recupero su più livelli. 

Tecnologica

Un altro display, di 10”, è al centro della plancia della Volkswagen ID.3. Leggermente orientato verso il guidatore, serve per l'impianto multimediale ed è chiaro, rapido e dalla grafica gradevole. Non manca il navigatore, mentre queste prime versioni di lancio 1st Edition non hanno Apple CarPlay e Android Auto; ma il sistema verrà aggiornato aggiungendoli (anche nelle auto già consegnate) entro la fine del 2020. Non mancano i validi comandi vocali per variare, fra l'altro, la temperatura del “clima” bizona, invece di utilizzare i (comodi) tasti a sfioramento alla base del display. I comandi “touch” sono un po' ovunque: sono così quelli per le luci, sulla sinistra della plancia, quelli al volante e e anche quelli per gestire i retrovisori e gli alzavetro elettrici (ci sono due levette, e sfiorando la superficie vicina si azionano quelli anteriori o quelli posteriori). Non c'è una consolle, ma una struttura fra i sedili con vari portaoggetti, incluso quello dove infilare lo smartphone per ricaricarlo wireless e due prese Usb “C” (altre due sono a disposizione di chi sta sul divano). 

Lo spazio c’è

Lo spazio è notevole, e si sta seduti un po’ più in alto che in una classica berlina, ma molto meno che in una suv. I sedili anteriori (regolabili elettricamente e anche con funzione di massaggio per la schiena) dispongono ciascuno di un bracciolo centrale ripiegabile; anche sul divano c’è abbondanza di centimetri per le gambe e per la testa. La larghezza è abbastanza buona e il pavimento è praticamente piatto; ma sotto le sedute anteriori resta poco spazio per infilare i piedi. E non ci sono le bocchette dell’aria posteriori. Quanto al bagagliaio della Volkswagen ID.3, è rifinito con cura, ha il pianale posizionabile su due altezze, oltre alla botola centrale passante nello schienale. Ma l’accessibilità non è eccezionale, con soglia di carico alta da terra (78 cm) e portellone stretto nella parte inferiore.

Da 30.000 euro. Ma non adesso

La Volkswagen ID.3 sarà proposta con tre batterie differenti, ottenute sommando un numero diverso di moduli. Per ora, sono in vendita le due versioni con “pile” più grandi e con motore da 204 CV. Quella con accumulatore da 58 kWh (effettivamente utilizzabili)  promette di percorrere circa 420 km, e ha prezzi che partono da 38.900 euro. La Tour, invece, ha 77 kWh, per 549 km di autonomia dichiarata, e costa 48.900 euro. La “base”, in arrivo in seguito (non c’è ancora una data precisa, ma pensiamo che servirà circa un anno) si chiamerà Pure, avrà 126 CV e una batteria da 45 kWh, per 330 km di percorrenza media nel ciclo di omologazione. Prezzo, intorno a 30.000 euro.   

Il “pieno” è facilitato

Le varie versioni della Volkswagen ID.3 si differenzieranno anche per la velocità di ricarica. Dalle più rapide colonnine pubbliche in corrente continua, la meno costosa Pure può attingere al massimo 50 kW, le versioni intermedie 100 e la Tour 125. E così, se per quest’ultima secondo la casa basta mezz’ora di sosta per aumentare l’autonomia di 350 km, con 100 kW si scende a 290. E per la Pure si passa a circa 150. Oltre alla rigenerazione in corrente continua, si può sfruttare quella in alternata (nel garage di casa, o dai punti pubblici più diffusi): fino a 11 kW per le due versioni con batteria da 58 e 77 kWh, e a 7,2 kW nel caso di quella da 45 kWh. C’è da dire che, per semplificare la vita, la Volkswagen propone il sistema per ricarica pubblica WeCharge. Con una sola carta elettronica si accede a oltre 150.000 punti di ricarica in Europa (e 10.000 in Italia, ovvero quasi il 90%). Si può scegliere fra tre i tipi di contratto (Free, Go e Plus) in base al tipo di uso che si prevede di fare dell’auto: più o meno frequente.     

Molto comoda, e si guida bene

Alla guida della Volkswagen ID.3, si apprezza innanzitutto l’ottimo comfort: sia quello acustico (anche in autostrada) sia la capacità di assorbire le asperità della strada. Il fatto che l’auto abbia poi il motore e la trazione posteriori non deve poi preoccupare: l’elettronica gestisce la potenza in modo così fluido e pronto che non ci si rende conto di eventuali slittamenti delle ruote in accelerazione, e il retrotreno sembra non dare problemi di stabilità: del resto, il motore pesa poco (90 kg) ed è montato verso l’abitacolo e non a sbalzo. Inoltre, le sospensioni posteriori sono raffinate (multilink a 5 bracci) e guidano con precisione i movimenti delle ruote in modo da garantirne l’aderenza. Lo sterzo non è mai troppo leggero, vanta una buona precisione e un diametro di svolta di soli 10,2 metri. Ci hanno convinto un po’ meno i freni (con dischi autoventilanti all’avantreno e tamburi dietro), più che altro per la corsa lunga del pedale, e perché per “inchiodare” davvero serve energia.

Nessun riserva, invece, per il motore della Volkswagen ID.3: i 204 cavalli garantiscono uno sprint notevole (7,3 secondi dichiarati nello “0-100”) eppure la risposta non è mai brusca. Alla velocità massima si arriva in fretta, e i 160 orari dichiarati (autolimitati dall’elettronica, per non mandare “a zero” la batteria troppo rapidamente) sono senz’altro alla portata dell’auto: in un’autostrada tedesca priva di limiti, il tachimetro si è fermato a 166 km/h. Quanto all’autonomia, solo una prossima prova sui nostri percorsi “tipo” potrà fornire una risposta realistica. Per ora possiamo dire che, partendo con 320 km ipoteticamente a disposizione segnati nel cruscotto, dopo averne percorsi 100 (buona parte in autostrada e anche a velocità elevata, cioè il tipo di percorso più sfavorevole alle elettriche) ne restavano circa 210. Su tratti misti, che includano anche la città, e affrontati ad andature “tranquille”, è lecito pensare che i valori dichiarati siano vicini al vero.     

La dotazione è ricca

Questa Volkswagen ID.3 1st Edition Max è riccamente equipaggiata. Oltre a quanto già citato, segnaliamo il cruise control adattativo e il mantenimento in corsia, molto bene a punto e con la funzione che consente di fermare a far ripartire l’auto; i sedili e il volante riscaldabili; il tetto panoramico; l’airbag fra sedili anteriori, utile in caso di urto laterale. E poi, ancora, il sistema che ferma l’auto se il guidatore perde conoscenza e il Car2X, che consente alla vettura di dialogare con gli altri veicoli equipaggiati con la stessa tecnologia (ancora pochi, per ora) e con le infrastrutture, così da ricevere aggiornamenti in tempo reale su eventuali situazioni critiche (come può essere la presenza di neve, un incidente o una coda) che si possono ritrovare pochi chilometri più avanti lungo la strada che si sta percorrendo.

Secondo noi

PREGI
> Abitabilità. L’interno è arioso: in quattro si sta davvero bene.
> Comfort. in quest’auto, gli spostamenti sono sempre rilassanti.
> Tecnologia. Ci sono tanti dispositivi elettronici utili e moderni.

DIFETTI
> Accesso al bagagliaio. La soglia di carico è lontana dal suolo e il portellone non molto largo.
> Comando di marcia avanti e indietro. Si poteva studiare una soluzione più comoda. E con più livelli di rallentamento rigenerativo. 
> Plastiche. Buona parte di quelle che ricoprono l’abitacolo sono rigide: un po’ “povere” per un’auto che sfiora i 50.000 euro di listino. 

SCHEDA TECNICA

Motoreelettrico trifase
Potenza massima kW (CV)/giri150 (204)/3673-10000
Coppia max Nm/giri310/0-6000
Trazioneposteriore
Freni anterioridischi autoventilanti
Freni posterioritamburi
  
Batteriaioni di litio
Capacità kWh58
Tempo di ricarica9 ore 15 min (a 7,4 kW)
  
Le prestazioni dichiarate 
Velocità massima (km/h)160 (autolimitata)
Accelerazione 0-100 km/h (s)7,3
Autonomia (km)424 (ciclo WLTP)
  
Quanto è grande 
Lunghezza/larghezza/altezza cm426/181/155
Passo cm278
Peso in ordine di marcia kg1719
Capacità bagagliaio litri385/1267
Pneumatici (di serie)215/45 R20

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Ritratto di 82BOB
30 luglio 2020 - 18:05
2
Dovevano chiamarla e-Golf e darle lo stesso look della VIII! Così chi vuole una media VW elettrica non può avere una Golf... La vettura non è malaccio, ma a quel prezzo ci si aspetta sia esente da difetti! Saranno contenti gli ex clienti Serie 1, ecco loro una media con trazione posteriore!
Ritratto di Challenger RT
31 luglio 2020 - 02:40
Questa è la Golf XI, XII o XIII che sarebbe uscita tra 10-15-20 anni nella più perfetta e noiosa evoluzione stilistica del marchio. Unica grande novità è l'assenza del rumoraccio del motore diesel...
Ritratto di Albeee94
16 novembre 2020 - 22:59
3
Quasi 50 mila euro per questa mecchina penso sia un furto! Non centra se sia elettrica!!! Troppo cara!! Anche nella versione base, a quei prezzi possono tenersele!
Ritratto di Andre_a
30 luglio 2020 - 18:44
Strano che nessuno abbia ancora risposto alla domanda fondamentale: ha 204 cv e trazione posteriore, ma i traversi li fa o no?
Ritratto di RubenC
30 luglio 2020 - 19:20
2
Le Tesla driftano eccome, quindi secondo me anche questa ci riesce.
Ritratto di Andre_a
30 luglio 2020 - 20:21
Non ho dubbi sul fatto che tecnicamente possa driftare, solo che mi sarei aspettato un video di Top Gear o simili con l’id3 tutta di traverso, invece per ora niente. Mi chiedo quindi se non ci siano controlli elettronici impossibili da disattivare, e la stessa cosa me la sto chiedendo per la Honda e.
Ritratto di Cilindrata
30 luglio 2020 - 22:15
Ti posso dire che è già molto difficile scodare con BMW da 180/200 cv a controlli inseriti.. puoi immaginare con questo frigorifero, che avrà mille controlli non disattivabili. Ma meglio così.
Ritratto di deutsch
31 luglio 2020 - 10:15
4
sennò a cosa servono i controlli .....
Ritratto di Andre_a
31 luglio 2020 - 11:31
Si, quello che mi chiedo è se in VW e in Honda abbiano fatto la scelta sensibile di mantenere sempre un minimo di controlli elettronici, o se si sono fatti prendere da un attacco di sana follia.
Ritratto di Xadren
30 luglio 2020 - 18:47
1
La "rivoluzione" ha un prezzo: 47.950 euro; e un peso: 1.719 kg per 4,26 di auto...ma di che parliamo? È ridicolo pensare che un'auto del genere possa essere il futuro o ripianare il debito enorme di Volkswagen; io non ci credo, mi dispiace, magari qualcuno è più esperto di grandi numeri, ma in un momento in cui il ceto medio evapora come l'acqua nel deserto, basare il futuro su queste auto è...ingenuo, tremendamente ingenuo, secondo me.
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 08:50
2
In effetti, la Up è un'auto da milionari.
Ritratto di porosionok
1 agosto 2020 - 07:24
La Up è inguardabile, non posso vedere un’auto 4 porte che ha i finestrini posteriori con apertura a compasso.
Ritratto di RubenC
1 agosto 2020 - 22:30
2
Non c'entra il fatto che piaccia o no (a me il suo design non piace granché), però era una risposta ironica riferita al fatto che è un'auto elettrica con un prezzo veramente basso e che come può essere ben utilizzata nel mondo reale da una certa fascia di utenti.
Ritratto di Albeee94
16 novembre 2020 - 23:04
3
Sui finestrini ti do ragione, ma è MOLTO più bella della Panda esteticamente!!!! I finestrini dietro per chi la usa in coppia e non in quattro occupanti, non frega nulla o quasi...
Ritratto di Meandro78
31 luglio 2020 - 13:52
Venderà molto meno di quanto costoro ipotizzino.
Ritratto di AndyCapitan
14 novembre 2020 - 14:30
4
.....a parte che 425 li fa solo la piu' cara....la base l'hanno provata e ne fa solo 250....un altra presa per i fondelli????....o l'elettrogate alle porte!
Ritratto di allatast
30 luglio 2020 - 18:54
qualcuno sa di una eventuale spiegazione di scelta tecnica per i freni posteriori a tamburo ?
Ritratto di Andre_a
30 luglio 2020 - 20:15
Costano poco e hanno bisogno di pochissima manutenzione. Vero che l’auto è pesante, ma le elettriche hanno molto freno motore, in questo caso pure sulle ruote posteriori, quindi secondo me il tamburo va bene.
Ritratto di Fiorenzo erba
30 luglio 2020 - 23:16
bravo, finalmente qualcuno che non si offende se sente parlare di freni a tamburo, sopratutto su una elettrica
Ritratto di Check_mate
31 luglio 2020 - 07:36
Corretto, Andre_a. Ricordiamo anche che, a parità dimensionale, i tamburo hanno in intensità frenante 3 o 4 volte superiore a quello a disco, quindi a livello prestazionale non sarebbero neanche male se ciò non comportasse poi l’ovvia è consequenziale usura aggiuntiva. Ma, come detto, essendoci già il motore sull’asse che impone un’inerzia meccanica il loro sforzo è comunque ridotto, il che, in linea teorica ne potrebbe giustificare l’utilizzo. Tuttavia, ci sono troppe scelte economiche su un’auto da 40 mila euro di base, partendo dalle rifiniture degli interni per finire a scelte meccaniche tipo quella dei freni. E non mi si venga a dire che con gli incentivi la si porta a casa con meno di 27 28k perché Il prezzo dell’auto è quello, quindi incentivo o meno io pago 40 45 o 50 mila euro e mi aspetto un’auto all’altezza. Per ora mi sembra la solita scelta di compromessi VW, che si basa sulla sua clientela affezionata per propinare auto di dubbio gusto, ma quello è soggettivo, e soprattutto di dubbia qualità. Vediamo col tempo come maturerà.
Ritratto di Andre_a
31 luglio 2020 - 08:08
@Check_mate: indubbiante la macchina ha diversi difetti, elencati anche dall’articolo, come la qualità delle plastiche o l’ergonomia dei comandi, e visto il prezzo dell’auto danno particolarmente fastidio. Solo che qui tutti si accaniscono contro i freni a tamburo mentre a me, su un’auto del genere, non darebbero assolutamente fastidio: frenano bene e non si devono cambiare le pasticche.
Ritratto di Check_mate
31 luglio 2020 - 08:45
Chiedo venia per gli errori di battitura, la scrittura dal tablet non è sta molto agevole. Ad ogni modo sottoscrivo il tuo pensiero. Questa id.3 ha molti "ma", e 45 mila euro in media, per un compromesso del genere sono un po' troppi. Già a 30 mila avrei storto il naso, e non poco.
Ritratto di neuropoli
31 luglio 2020 - 11:43
@Andre_a: su un'auto da 38'900€ quanto voi che influiscano due freni a disco in più? 600€?
Ritratto di Andre_a
31 luglio 2020 - 12:58
@neuropoli: sinceramente, su un’auto del genere, se i dischi posteriori fossero offerti come optional da 600€, io la prenderei senza, spendendo i soldi su altri optional oppure tenendomeli in tasca.
Ritratto di Meandro78
31 luglio 2020 - 14:01
Bah affermazioni che i freni posteriori non servano perché tanto ci sta il freno rigenerativo sono ottimi indicatori del livello di disagio corrente. Basta leggere una qualunque recensione su monopattini elettrici per rendersi conto di quanto cambi la sicurezza fra mezzi che li hanno e mezzi che non hanno quella tipologia di freno in caso di emergenza. Perché le frenate di emergenza esistono e su vetture di due tonnellate a pieno carico vorrei proprio vedere le inerzie.
Ritratto di Mark R
31 luglio 2020 - 14:27
Che confronti... Monopattino con un'auto. Secondo me non hai mai provato una frenata rigenerativa seria e non quelle da 10-12kW di certe auto note. Io ti posso dire che in 14 anni di full hybrid con auto da 13-14q.li i freni a disco posteriori fanno la ruggine tanto che con 250.000km sono ancora quelli di primo impianto e il disco non ha lo scalino, mentre quelli anteriori li ho cambiati per vecchiaia con le pastiglie a metà.
Ritratto di 82BOB
31 luglio 2020 - 15:36
2
Quanta % della potenza frenante è normalmente richiesta ai due assi? Aldilà del peso e della cavalleria generosa, la velocità massima della vettura è alta o "bassa"? Per una vettura che va a 160 orari al massimo, con pesi ben bilanciati, e un freno motore consistente sull'asse meno caricato, che ci siano i tamburi dietro non credo proprio possa generare problematiche di sicurezza... dice giustamente Check_mate che visto il costo della vettura due dischi potevano metterli, ma solo perché i tamburi danno "l'aria barbona", non perché siano inadeguati dal punto di vista della sicurezza!
Ritratto di allatast
31 luglio 2020 - 13:10
non sono del settore ma se una semplice coppia di dischi al posto dei tamburi costa al costruttore 600€ allora tutta la macchina gli costerebbe produrla 40000€ anche per una semplice utilitaria . la cifra sara' ben più bassa direi circa 1/10 per non sapere leggere e scrivere in materia
Ritratto di Andre_a
31 luglio 2020 - 13:12
Il problema non è quanto costa al produttore, ma quanto te lo fanno pagare a te. Senza contare il risparmio in sede di tagliando.
Ritratto di allatast
31 luglio 2020 - 13:25
dipende dal produttore e quanto ci vuole guadagnare sopra , clientela permettendo . alcuni i 4 freni a disco li mettono anche sulle citycar da 10000€ . poi in sede tagliando e riparazioni è giusto che quello che c' è non richiede spesa , airbags, adas, led, cambi automatici eccetera eccetera . non per nulla in italia poi si vendono tante panda , ypsilon e dacia
Ritratto di deutsch
31 luglio 2020 - 10:20
4
puoi sempre puntare su una 500 a 35k
Ritratto di porosionok
1 agosto 2020 - 07:32
Alcune elettriche sono per la città, con una Tesla ci giri l’Europa Intera non solo la singola città ...
Ritratto di lucios
1 agosto 2020 - 16:58
4
Probabilmente perché il motore elettrico fa anche da rigeneratore in frenata quindi, da buon razionali che sono, i tedeschi, avranno pensato che grazie all'effetto frenante dell'unità elettrica, i dischi al posteriore non erano necessari.
Ritratto di Ferrari V12 6-5L
30 luglio 2020 - 19:12
Pregi: niente Difetti: tutto.
Ritratto di RubenC
30 luglio 2020 - 19:18
2
In realtà, a me sembra quasi il contrario (e non sono mica un fan VW...).
Ritratto di allatast
30 luglio 2020 - 19:22
non è ancora proprio definitiva - definitiva . prossimamente arriveranno carplay e android a. e la realtà aumentata e innanzitutto poi la versione da 30000€ .diamole un po' di tempo
Ritratto di Robx58
30 luglio 2020 - 19:19
13
e questo sarebbe il futuro? Cioè abbiamo visto auto da sogno, da togliere il fiato per la loro bellezza, basti pensare a molte BMW, o Alfa Romeo per passare da Mercedes ed altri famosi marchi europei, e questa sarebbe la risultante? 100 anni di auto per partorire queste cacat@ di auto? Io con 48.000 euro mi faccio una Ghibli usata a gasolio da 275 cv, e me ne infischio di tutte queste cacat@ di auto elettriche!
Ritratto di RubenC
30 luglio 2020 - 19:22
2
Una Ghibli usata non beneficia degli incentivi, ti costa almeno il triplo nell'uso (a voler essere gentili) e (quasi fosse un dettaglio da nulla) inquina parecchio. Che poi il design sia più bello, quello è sicuro (benché questa ID.3 mi piaccia).
Ritratto di Meandro78
30 luglio 2020 - 20:41
Però potrà fare rifornimento ovunque e in cinque minuti (consumerà parecchio, va detto). Lo stesso non può dirsi per alcuna elettrica, anche se le colonnine dovessero aumentare esponenzialmente. Poi sono tanto curioso di vedere lo stato delle batterie da oggi a pochissimi anni. La tecnologia è la stessa degli smartphone.
Ritratto di Andre_a
30 luglio 2020 - 22:00
@Meandro78: non serve aspettare, basta guardare le batterie delle auto che oggi hanno qualche anno. La Nissan Leaf esiste dal 2010, la Tesla Roadster dal 2008...
Ritratto di deutsch
30 luglio 2020 - 22:42
4
Ma se si guardano i fatti tutte queste batterie esauste ed a carico dell'utente non si vedono, ed allora viene meno una delle critiche
Ritratto di Mbutu
31 luglio 2020 - 07:32
Deutsch, per alcuni i fatti non hanno alcuna importanza.
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 10:07
2
Meandro78, il mio era un commento (anche un po' ironico) che voleva dire che non ha alcun senso discutere se è meglio questa o una Ghibli usata.
Ritratto di Mark R
31 luglio 2020 - 14:31
@Meandro78: Ci sono Tesla Model S con più di 600.000km e hanno ancora la batteria di primo impianto con capacità reale dell'80%....
Ritratto di Robx58
31 luglio 2020 - 13:27
13
@RubenC Hai ragione, anzi... deve pagare il super bollo, ma il mio commento illudeva a ben altro, scritto in senso metaforico! Se oggi si viaggia in auto che vengono definite " inquinanti " , però hanno dalla loro molti lati positivi, la linea, la semplicità di rifornirle di carburante, la sicurezza ecc... noi dovremmo abbandonare ciò per liberare il mondo dall'inquinamento? Quando venti navi da trasporto container inquinano come tutte le auto in circolazione nel Mondo! Di navi supercargo ce ne sono 60 mila!!! Perchè mi devo stressare la vita a cercare colonnine di energia elettrica per rifornire le batterie della mia auto? E magari... fra un paio di anni devi fare pure la fila per ricaricarle, della serie... per stare meglio, ora sto proprio peggio!
Ritratto di Mbutu
31 luglio 2020 - 13:58
Quindi finché non ci saranno alternative valide alle navi container (ed anche qui si potrebbe aprire un capitolo a parte ma non ho voglia di infierire) non facciamo niente di niente?
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 14:07
2
Robx58, il tuo commento non ha proprio senso, scusa la franchezza. Quindi dato che c'è qualcosa che inquina in alcuni settori in cui ancora non si riesce a rimediare e che non dipendono da noi privati ma dalle grandi aziende tu sei libero di non fare nulla negli ambiti in cui invece hai la possibilità di intervenire? Poi le critiche alle elettriche sono pure assurde: non capisco come tu possa dire che sono brutte: ti rendi conto che stai cercando di considerare con la stessa affermazione una VW Up, una Porsche Taycan, una Tesla Model Y e una Pininfarina Battista? La questione della sicurezza non l'ho capita: sono le elettriche che sono più sicure delle termiche, mica il contrario. Infine ti assicuro che nessun proprietario di ev si rompe le scatole a cercare le colonnine, semplicemente perché il modo di ricaricare un'elettrica è diverso dal modo di rifornire una termica.
Ritratto di neuropoli
2 agosto 2020 - 22:47
Robx58: la linea è un lato positivo? questa è bella...!!!
Ritratto di Oxygenerator
31 luglio 2020 - 14:24
@ Robx58 Dipende da dove vive. Dove vivo io nel finire del 2024 non potrà più circolare, con la ghibli a gasolio. 48.000 per usare l’auto 4 anni, anzi 3 e 1/2. Dovrà fare molti km, perchè ne valga la pena.
Ritratto di Robx58
31 luglio 2020 - 17:18
13
@Oxygenerator Mi dispiace per lei, ma qui nelle Marche nella riviera, questi problemi non ne abbiamo per ora, tra 20 anni non so, anche perchè io non ci sarò più, e francamente me ne infischio! Come vediamo tutti i giorni, il mondo va al contrario, e allora?.... Io della Ghibli non so cosa farne, era un esempio, anche perchè mi trovo bene con i marchi tedeschi e per comprare italiano ci vorrebbe un prodotto da "urlo" cosa che ancora non vedo. Un saluto.
Ritratto di Andre_a
31 luglio 2020 - 18:31
@Robx58: se 58 è il tuo anno di nascita devi essere piuttosto pessimista per pensare di schiattare nei prossimi 20 anni, comunque la parte più triste è il “me ne infischio”
Ritratto di 82BOB
31 luglio 2020 - 21:33
2
Col traffico e lo smog che c'è in Ancona vedrai quanto sta la Mancinelli a tener fuori anche le € 6d-temp! Poi voglio vedere ad aspettare l'autobus alle Torrette o alla Baraccola! X-))) Battute a parte, il problema dello smog c'è a Roma, a Milano, in Ancona, a Civitanova, a Pesaro, a San Benedetto, a Pedaso... forse a Mergo, a Ussita, a Petritoli, a Frontino o a Offida ce ne sarà meno, ma non possiamo fregarcene!
Ritratto di Giuliopedrali
30 luglio 2020 - 19:38
Io credo che in Italia sarà un mezzo flop, mi ricorda anche se a me fanno impazzire ma sono state dei flop le ultime VW col motore posteriore del Maggiolino inizio anni 70 le aerodinamiche e grosse 411 e 412, sbagliate fin dal concepimento, quando noi avevamo fià la Giulia, l'Alfasud e la 128 e c'era già la Citroen la GS, almeno quelle erano affascinanti.
Ritratto di Cilindrata
30 luglio 2020 - 20:27
E il futuro dell'auto sarebbe questo elettrodomestico? No grazie, rimango con la mia BMW a benzina aspirata.
Ritratto di Meandro78
30 luglio 2020 - 20:42
Attenzione che poi i gretini ti verranno a cercare e mettere in un campo di rieducazione.
Ritratto di Andre_a
30 luglio 2020 - 22:02
No, al massimo non lo faranno entrare nella maggior parte delle città.
Ritratto di Vincenzo1973
30 luglio 2020 - 22:06
Le battute da chi auspica inquinamento a gogo lasciano esterrefatti
Ritratto di Cilindrata
30 luglio 2020 - 22:18
Vi posso dire che io ho grande rispetto per l'ambiente. E inoltre la mia 120i Euro 4, per ora, può entrare in qualsiasi "area B".
Ritratto di Meandro78
31 luglio 2020 - 07:14
Invece accanirsi contro una tipologia di utenti quando esistono le centrali a carbone (non in Cina, in Polonia) o comunque grandissima parte dell'energia prodotta verrà comunque da combustibili fossili denota un intelletto superiore.
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 08:59
2
Meandro78, la maggioranza dell'energia elettrica prodotta nell'Unione Europea (e in Italia) è rinnovabile, e di quella non rinnovabile solo una piccolissima parte è prodotta con il carbone.
Ritratto di Blueyes
31 luglio 2020 - 10:18
1
Ah davvero? Fonte?
Ritratto di Vincenzo1973
31 luglio 2020 - 10:30
@Blueyes cercale su web non e' difficile. impieghi meno che a rispondere
Ritratto di Andre_a
31 luglio 2020 - 10:37
Indipendentemente dalla percentuale esatta di questo istante, mi sembra inconfutabile che la percentuale delle rinnovabili nell’energia elettrica è in continuo aumento. Inoltre, se avessi un’elettrica, potrei già ricaricarla usando energia rinnovabile al 100%, mentre quando faccio il pieno con quella a benzina o diesel, di rinnovabile c’è ne va solo il 5 o 7%
Ritratto di Mbutu
31 luglio 2020 - 14:07
Che tenerezza. Su questo sito c'è chi blatera che l'energia elettrica venga prodotta con il petrolio o gli oli esausti. Che le batterie non si possano riciclare. Che i diesel emettono meno delle elettriche ...e va tutto bene. Poi uno dice una banalità di quelle riportate normalmente da tutti gli organi di informazione e ti chiedono la fonte. Fonte che poi tanto non andrà bene. Perchè nel migliore dei casi ti diranno che sono "tuoi amichetti" o "manovrati dalla lobby dell'elettrico". Poi l'unione petrolieri (e loro non sono una lobby, ovviamente) rutta uno "studio" senza arte ne parte e via a bersi ogni parola. E' notizia dell'altra settimana che in europa nel primo semestre 2020 la produzione di energia da fonti rinnovabili ha superato quella da combustibili fossili. Vero è che si tratta di un semestre molto particolare. Ma la tendenza è quella. Il carbone sta crollando e si è tipo dimezzato negli ultimi 5 anni. Internet non serve solo per cercare i porno.
Ritratto di Meandro78
31 luglio 2020 - 14:14
Ora capisco che indossare una casacchina green sia esteticamente più gradevole dell'essere hooligan da curva. Ma scrivere inesattezze "pro domo sua" non le rende più vere. Anche se in effetti pare che pure in Polonia fra una ventina di anni le cose potrebbero cambiare https://www.rinnovabili.it/energia/politiche-energetiche/energie-rinnovabili-in-europa-percentuali/ https://www.rinnovabili.it/energia/strategia-energetica-2040-polonia/
Ritratto di Vincenzo1973
31 luglio 2020 - 14:20
la Polonia e' una piccola percentuale della UE
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 14:22
2
Io mi riferivo a questo: https://www.repubblica.it/dossier/ambiente/green/2020/07/22/news/rinnovabili_battono_combustibili_la_prima_volta_in_europa-262600665/
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 14:25
2
È solo un inizio, ma negare che le rinnovabili siano in forte crescita, che fra un po' di anni quasi tutta l'energia in Europa sarà pulita (dati i trend attuali) e che non si possa ricaricare un elettrica già ora in modo 100% ecologico è solo un atteggiamento ottuso e miope.
Ritratto di Blueyes
31 luglio 2020 - 14:43
1
@rubenC grazie del link, allora c'è ancora qualcuno che risponde alle domande gentilmente. Nell'articolo però non si parla di energia nucleare, in quale categoria la fanno rientrare?
Ritratto di Vincenzo1973
31 luglio 2020 - 14:51
Blueyes ti allego questo :"Allo stesso tempo, però, il nucleare non è una fonte rinnovabile. La natura, infatti, non produce quotidianamente le tonnellate di uranio che l'uomo consuma tutti i giorni per produrre energia"
Ritratto di Blueyes
31 luglio 2020 - 15:38
1
si beh, che non fosse rinnovabile non avevo alcun dubbio, però c'è chi ci prova a farlo passare come tale, vedi Macron.
Ritratto di Mbutu
31 luglio 2020 - 16:41
Blueyes, se sono statato troppo scortese mi spiace. Ma il problema è che sono sempre le stesse cose dette e ridette. Ed ogni volta bisogna ricominciare da capo. Tu stesso non sei nuovo ad uscite gratuite contro l'elettrico. Alla fine capita anche che uno perda la gentilezza. Anche perchè, onestamente, si tratta di informazioni così facilmente reperibili e verificabili che spesso più che legittime domande sembrano provocazioni.
Ritratto di Vincenzo1973
31 luglio 2020 - 14:27
ricordo un titolo di giornale di 6 o 7anni fa, un giorno di Agosto (ovviamente quando tutte o quasi le aziende erano chiuse), l'Italia per un giorno intero funziono' solo con energia rinnovabile. difficile al momento ma che stiano avanzando a grandi passi, per fortuna, e' un dato
Ritratto di Mbutu
31 luglio 2020 - 16:37
Meandro, cortesemente, non parlare di onestà intellettuale proprio tu che non sai neppure dove stia di casa. Fare l'esempio della polonia e come se io facessi quello della norvegia. Ecco, io però non lo faccio ma mi riferisco alla media europea. Al limite, se proprio dobbiamo entrare nello specifico, possiamo fare il caso dell'Italia. Ma anche in questo caso petrolio non se ne usa, carbone poco (noi usiamo il gas) e le rinnovabili rappresentano un terzo della produzione. Come ho detto più volte, prima studiate, poi ne riparliamo.
Ritratto di Blueyes
31 luglio 2020 - 18:17
1
Mbutu, un conto è googlare ad minchiam e trovare chissà quale articolo scritto da chissà chi e passibile di fake news, un altro è richiedere una fonte specifica accreditata, non per forza su internet, che attesti quello che si afferma. Poi i dubbi sulla mobilità elettrica sono leciti eh, non bisogna prendersela. ;-)
Ritratto di Mbutu
31 luglio 2020 - 18:51
Blueyes, un conto è avere dubbi. Che ovviamente sono leciti. Un conto è sparare vaccate a raffica. Qui, purtroppo, si sentono molto più le seconde che i primi. Riguardo alle fonti, ho scritto repeibili e VERIFICABILI. Proprio perchè so quanto sia facile trovare spazzatura in rete. Ma il problema è che qui se citi arpa ed ispra li chiamano "i tuoi amichetti". Se citi la commissione europea ti dicono che "è manovrata dalle lobby". E questo vale anche per Terna, Iss, Ministeri, PoliMi, Lancet ed istituzioni scentifiche. Poi però se l'unione dei petrolieri rutta uno "studio" si bevono tutto. E quindi torniamo al punto di partenza che spesso le domande non sembrano tali ma solo occasioni per polemizzare e provocare.
Ritratto di Blueyes
31 luglio 2020 - 19:01
1
Mbutu, questo è Alvolante.....hai notato il tenore medio dei commenti? Tutti troll e/o fanboy, chissà perchè poi. Personalmente quando voglio intavolare una discussione seria o perlomeno rispettosa scrivo sul forum di Quattroruote.
Ritratto di Meandro78
31 luglio 2020 - 18:56
I fanatici ad oltranza, che non riescono a vedere e capire il mondo per quel che è, a me personalmente danno inquietudine. Che siano proelettrico, ambientalari, ibridari della Toyota, nazivegani o fautori dello Stato Islamico. Capisco che la vita sia complicata ma attaccarsi a idee non condivise e non condivisibili dai più vi rende degli intolleranti disagiati.
Ritratto di Mbutu
31 luglio 2020 - 20:54
La cosa inquietante è che sei convinto di aver detto una cosa intelligente. Sei entrato a gamba tesa in una discussione su un argomento in cui sei palesemente ignorante con commenti da asilo. E quando hai cominciato a raccogliere "schiaffi" a destra e manca la tua una via di fuga è cominciare ad accusare gli altri di integralismo. Il fatto che internet dia la possibilità di parlare di qualsiasi cosa, non significa che uno sia titolato a farlo. Quindi mi ripeto (anche se immagino servirà a poco): studia e poi riparliamone.
Ritratto di Meandro78
31 luglio 2020 - 21:03
Si cosa sarei entrato a gamba tesa? Nel mio ribadire che questa declinazione dell'elettrico è elitario e non per tutti e che non può essere un meccanismo coercitivo a costringere le persone a intraprendere questa via. L'irrisione di questa mia visione scettica da parte tua e degli altri disagiati che avete fatto atto di fede che questa e solo questa sia la via da seguire perché gli altri non sanno, sono ignoranti o banalmente dei cafonazzi inferiori da irridere non funziona. Non penso di essere il solo ad avere queste idee. E fino a prova contraria è un paese libero. Le mie idee valgono quanto le vostre. Il rispetto per voi non c'è proprio viceversa. Ammesso che poi siate veramente tanti quanti sembriate su questa piattaforma e non un solo disagiato con nick multipli. Comunque resto in attesa della piattaforma elettrica di Toyota, che pare sia con batterie a stato solido, e che forse potrebbe fare la differenza. Rendendo obsoleta il parco auto della concorrenza. Ma vedremo. Io personalmente continuo a reputare che il futuro sarà ad idrogeno.
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 21:13
2
Meandro78, scusa se mi intrometto però mi trovo completamente in disaccordo con "le miei idee valgono quanto le vostre": tutte le opinioni sono lecite e ci deve essere il massimo rispetto per la persona ma non tutte le opinioni sono valide allo stesso modo. Un'opinione pro o anti elettrico gratuita e non giustificata fatta da un troll multinick non ha lo stesso valore dell'opinione di chi si firma con il nome reale, porta prove oggettive e fonti accreditate.
Ritratto di Meandro78
31 luglio 2020 - 21:21
Io ho portato prove tangibili che la tua visione sulle fonti rinnovabili è ancora ben lungi dal realizzarsi. Comunque in quanto da me postato c'era pure la visione della svolta verde polacca, di cui non ero al corrente. Come il 2038 è la data limite per il carbone tedesco.
Ritratto di Mark R
1 agosto 2020 - 16:24
@Meandro78: Futuro ad idrogeno... Mi sa che le tue idee sono mal fondate; se ti informassi e studiassi un po' di chimica e varie trasformazioni energetiche e chimiche capiresti che l'idrogeno è solo marketing... E poi voi dite che l'elettrico è marketing.. Mah... Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire. Studia che è meglio
Ritratto di deutsch
30 luglio 2020 - 22:44
4
Benzine e diesel non sono da buttare ma chiaramente l'indirizzo è verso l'elettrico e quindi in tempi ancora non chiari saranno sempre più castigati
Ritratto di deutsch
31 luglio 2020 - 09:46
4
forever ..... fino a quando non le bloccano
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 08:57
2
Cilindrata, io continuo a sostenere che non c'è alcun conflitto fra le auto elettriche e la passione per le auto (anche a benzina, magari d'epoca). La maggioranza dei guidatori non è appassionata di auto e non ha auto da appassionato che debbano essere conservate o che facciano emozionare. Quindi, se la maggioranza delle persone passasse all'elettrico, sarebbe un discorso completamente slegato dalla passione per le auto e indirizzato solo a migliorare il più possibile la salute di tutti e a diminuire l'inquinamento. È come la sostituzione dei cavalli cone auto: la maggioranza delle persone che li usava solo per necessità è passata all'auto, ma chi è appassionato a continuato a usare il cavallo, non come mezzo di trasporto principale, ma come passione per il tempo libero.
Ritratto di Vincenzo1973
31 luglio 2020 - 10:31
commento esemplare, ma destinato a cadere in molti casi nel vuoto , purtroppo, visto a chi lo stai rivolgendo
Ritratto di Meandro78
31 luglio 2020 - 15:46
Allora occorre sperare nelle batterie al grafene. Sinceramente gli sforzi solo Europei nel rompere l'anima a chiunque viva sul proprio territorio li trovo degni di una società al crepuscolo. Cosa che sostanzialmente è. Gli unici altri che propugnano l'elettrico, per problemi ambientali, è la Repubblica Popolare Cinese. Non una democrazia.
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 15:52
2
Gli sforzi per diffondere le elettriche sono necessari come qualsiasi altra campagna per diminuire l'impatto ambientale: se tu non spingi le persone, la maggioranza non cambierà le proprie abitudini nemmeno qualora gli convenga.
Ritratto di Meandro78
31 luglio 2020 - 15:59
Quindi far impegnare miliardi di euro in investimenti che probabilmente sono nati fallimentari sulla base di un'etica nemmeno condivisa (vai a vedere le non poche opinioni dei negazionisti del Covid-19 in rete) significa appunto che l'unico modo di arrivare alla rivoluzione elettrica sarà IMPORLA. Ma noi non siamo Uiguri o Han. E questo modo di pensarla creerà più problemi che soluzioni. Lasciamo stare l'Italia che è un popolo mansueto, per non dire pecorone.
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 16:05
2
Il punto è che la tua libertà vale solo finché non limita quella di altri. Se tu inquini, sto male anche io, quindi tu non hai la libertà di inquinare. Quello che dici tu è come sostenere che non sia giusto vietare di rubare perché sennò limiti la libertà dei ladri.
Ritratto di Meandro78
31 luglio 2020 - 16:28
Uh, allora vai pure a vivere neo boschi: se usi un qualunque apparecchio elettrico ed elettronico stai inquinando anche tu. Addio.
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 16:39
2
No, non diciamo slogan senza senso. La questione della riduzione dell'impatto ambientale non è del tipo "tutto subito oppure nulla". Uno ha diritto di continuare a fare ciò che è necessario per la sua vita, l'obiettivo è di fare ciò che facciamo già ora ma inquinando il meno possibile. Quindi se ci sono dei metodi per ridurre l'inquinamento senza rinunciare a cose fondamentali abbiamo il dovere di seguirli. Quello che dici tu è solo una scusa per chi non vuole avere a che fare con il problema del cambiamento climatico e dell'inquinamento.
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 16:44
2
Tu stai in pratica dicendo una cosa come "Qualunque cosa facciamo inquineremo sempre almeno un minimo, quindi tanto vale inquinare più che possiamo e fregarsene dell'ambiente". Ti rendi conto che non ha alcun senso?
Ritratto di Love fiat 500
30 luglio 2020 - 20:31
Dietro ha i tamburi?
Ritratto di Arreis88
30 luglio 2020 - 21:49
Davanti sembra una pala. Una pala da 50000 euro...
Ritratto di Jimgoose
30 luglio 2020 - 22:01
Si dietro ha i tamburi...dentro il cofano non c'è 1 casso,gli interni sono spogli,in autostrada devi stare sotto i 110 però costa lo stesso 50.000euro e qualche felice ebete se la comprerà ugualmente
Ritratto di Vincenzo1973
30 luglio 2020 - 22:04
Assurdo che un'auto del genere abbia i freni a tamburo
Ritratto di deutsch
31 luglio 2020 - 10:24
4
autonomia e dimensioni non sono proprio da città, poi chiaro un può usare in città una golf, ma le auto da città in caso vw sono la up e la polo, ed in versione elettrica la up elettrica
Ritratto di napolmen4
30 luglio 2020 - 23:02
bella merd
Ritratto di alex_rm
30 luglio 2020 - 23:08
Orami c’è un omologazione eccessiva nell mondo dell tuo e gli interni sono tutti uguali,ho visto le immagini degli interni della nuova bmw 2 monovolume con i 2 tablet appoggiati e affiancati uguali alle Mercedes entry
Ritratto di otttoz
30 luglio 2020 - 23:08
per avere la stessa autonomia e spendere meno basta prendere con gli incentivi due e-up,una sempre in carica quando si viaggia con l'altra...
Ritratto di francesco.87
30 luglio 2020 - 23:10
orribile, per piacere non voglio incontrarla per strada
Ritratto di Ferrari V12 6-5L
31 luglio 2020 - 07:11
touozuki ennesimo account del pluri-bannato.
Ritratto di Ferrari V12 6-5L
31 luglio 2020 - 09:43
toyozuki.
Ritratto di Mbutu
31 luglio 2020 - 07:39
Apprezzo molto il fatto che abbiano cercato di sfruttare la meccanica elettrica per guadagnare spazio interno. Apprezzo meno certe cadute sulle versioni top di un'auto di questo prezzo. I tamburi fanno storcere il naso anche a me, bisognerà aspettare qualche prova per vedere in realtà come vanno.
Ritratto di Andre_a
31 luglio 2020 - 13:17
In questa prova hanno criticato i freni solo per il feeling, che non è certo imputabile si tamburi. Personalmente non me ne preoccuperei più di tanto.
Ritratto di Mbutu
31 luglio 2020 - 16:45
Questa prova è "un assaggino". Per capire se i freni possano essere un problema civuole un test che li metta sotto sforzo. Non voglio negare a priori che il combinato tamburo-rigenerativa possa essere all'altezza ...ma vorrei che qualcuno lo provasse.
Ritratto di Hydrogen4all
31 luglio 2020 - 08:06
Auto inutile davvero. Piccola per famiglia. Grossa per città. Per single? Anche no. Per chi ha 50000 euro da spendere? Anche no. Mi fa ribrezzo VW dopo dieselgate dovrebbe chiudere. A quel gruppo non lascerò neanche un centesimo.
Ritratto di Oxygenerator
31 luglio 2020 - 14:00
@ Hidrogen4all Bastava l’ultima condiderazione. Non le piace volks. Punto.
Ritratto di Boys
1 agosto 2020 - 14:20
1
Oxy però è anche libero di esprimere la sua opinione e ognuno di noi ha i propri gusti...
Ritratto di neuropoli
31 luglio 2020 - 15:20
@Hydrogen4all: mi faccia un esempio di "auto utile".
Ritratto di Belli Ivan
31 luglio 2020 - 08:22
Ma non doveva essere l'auto elettrica del popolo sotto i 30k? Poi sicuramente ci sarà in valido motivo tecnico ma non importa, i freni a tamburo no, no, no, no, non è giustificabile in nessun modo è una chiara intenzione di prendere in giro la propria clientela, che a questo punto immagino sia stata stimata del tutto ignorante in materia di auto.
Ritratto di Spock66
31 luglio 2020 - 08:49
Chi critica la scelta dei tamburi non ha mai guidato un'auto elettrica (e "stranamente" sono spesso i fan più sfegatati dell'elettrico)..la frenata rigenerativa di fatto elimina la necessità dei freni nel 90% dei casi, quindi bene così. Ottima la scelta della trazione posteriore, anche se la diversa erogazione di coppia di un elettrico rende la situazione tutta da scoprire..per il resto la trovo un'auto gradevole ed apprezzabile, ma come al solito prezzata fuori di testa..anche considerando gli incentivi..
Ritratto di Arreis88
31 luglio 2020 - 09:15
Non sono i freni a tamburo su un auto elettrica a far storcere il naso. È l'accoppiata freni a tamburo/50000 euro che è improponibile....
Ritratto di Spock66
31 luglio 2020 - 09:24
Allora proprio non capisci..su di una elettrica la frenata avviene tramite il sistema rigenerativo che veramente ti "incolla" al sedile quando molli l'acceleratore (almeno così è per la Leaf che guido io), quindi il freno tradizionale a pinza serve solo in due casi..frenata a bassissima velocità dove il rigenerativo non aiuta molto, oppure supporto ad una inchiodata al limite di emergenza..per questo va benissimo il tamburo..i dischi servono a smaltire meglio il calore per frenate prolungate o potenti ma ripetute, entrambi casi non applicabili per come ho spiegato. Quindi non è un fattore di risparmio, ma di inutilità..non c'entra nulla il costo...
Ritratto di Spock66
31 luglio 2020 - 09:28
..piccola precisazione per i più "saputelli" che interverranno di sicuro..ovviamente è l'accelerazione che "incolla" al sedile, non la decelerazione..volevo esprimere il fatto che la frenata rigenerativa è davvero potente e ti "schiaccia" contro la cintura, ecco..
Ritratto di neuropoli
31 luglio 2020 - 12:04
@Spock66: guido elettrico da due anni e mezzo e quello che scrivi è corretto in parte, perché vero che l'auto elettrica sfrutta nel 90/95% dei casi la frenata rigenerativa, ma quando devi fare una frenata d'emergenza è sempre meglio avere 4 freni a disco che inchiodano.
Ritratto di Spock66
31 luglio 2020 - 12:17
No, per nulla, è corretto in toto, non "in parte". Un costruttore effettua quello che si chiama "dimensionamento" di un oggetto, che è sempre frutto di un bilanciamento tra varie esigenze: peso, costo, manutenzione, ecc, ecc. Se non fosse così allora perchè non mettere i carboceramici su tutte le auto? Se frenano bene su una Ferrari, allora anche sulla Panda..ho spiegato con chiarezza il motivo tecnico per cui dico che la scelta è giusta, se poi perchè hai detto supercazzole a valanga nei post precedenti, dimostrando di non sapere nulla di meccanica, adesso pretendi che quello che dico è "corretto in parte", beh, ignorante sei e ignorante rimani, ma io ho ragione. Punto. E se proprio vuoi una conferma terza (a me non serve perchè basta vedere che sulla Leaf i freni non li uso mai, e ho una guida brillante, tra l'altro l'auto è aziendale quindi non vado al risparmio) guardati il video di Sabatino sui freni della Tesla, dove dice esattamente che sono "sovradimensionati"..appunto
Ritratto di allatast
31 luglio 2020 - 12:39
se non ricordo male la model 3 con 4 dischi frena 100-0 meglio di una giulia ma peggio di una serie 3
Ritratto di neuropoli
31 luglio 2020 - 12:53
@Spock66: penso di conoscere la mia auto meglio di quanto tu creda (sono 2,5anni) e non voglio nemmeno immaginare cosa possa succedere se dovessi frenare d'emergenza 18 quintali d'auto sapendo che ho dei tamburi al posteriore. Peccato non c'è la possibilità di fare un paragone, stessa auto ma una con 4 freni a disco e l'altra con 2 tamburi dietro e vedere gli spazi d'arresto.
Ritratto di allatast
31 luglio 2020 - 13:42
nei test la tesla model 3 con 4 dischi non frena meglio ma peggio della serie 3 . per cui a parita' di auto pari categoria e con 4 dischi se la frenata rigenerativa faceva tanto miglioramento per dovere logico la model 3 avrebbe dovuto frenare meglio e non poco della serie 3 . sembra al quanto matematica come una prova del nove che in condizioni che lo richiedono l' ausilio della frenata rigenerativa non mette alcun solco fra una macchina che la ha e una che ne è priva , e in particolare nessun solco tale che in tali condizioni di necessita' si possa dire allora visto che la rigenerativa aiuta cosi' tanto togliamo i 2 dischi dietro . cio' in uso di frenate come si deve , poi in citta' pianeggiante a max 50 orari se non 30 probabilmente anche con soli 2 tamburi davanti e niente dietro se la caverebbe ogni macchina , elettrica e non . ovviamente tutta questa tiritera per il solo fatto che al produttore 2 dischi invece che 2 tamburi non costeranno nulla , se si trattava invece di carboceramici e del collegato prezzo allora era tutto un altro paio di maniche su costo / resa
Ritratto di Andre_a
31 luglio 2020 - 13:09
@neuropoli: i tamburi inchiodano alla grande, come potenza non hanno niente da invidiare ai dischi.
Ritratto di neuropoli
31 luglio 2020 - 16:04
@Andre_a: allora la mia domanda è: se non hanno niente da invidiare ai dischi, perché non vengono montate su auto più grandi e potenti considerando che costano meno?
Ritratto di Arreis88
31 luglio 2020 - 14:13
Tu invece devi essere straniero perché è evidente che la lingua italiana per te è un mistero incomprensibile. Ripeto, per te soltanto, perché chiunque altro ha già compreso, non ho problemi coi freni a tamburo e di nuovo, non ho problemi coi freni a tamburo. Ma non puoi proporli su un auto per cui chiedi 50000 euro. Forse a 30000 su un auto elettrica te lo concedo, oltre no. Se non hai inteso ancora, posso scrivertelo in privato.
Ritratto di Andre_a
31 luglio 2020 - 15:46
@Arreis88: la tua opinione è chiara, ma posso non essere d’accordo? Posso avere il diritto di fregarmene dei tamburi, anche su un’auto da 100.000€, se il loro lavoro lo fanno bene?
Ritratto di Arreis88
1 agosto 2020 - 10:43
@Andre_a: è solo una questione di principio. Sei liberissimo di volere i freni a tamburo su un auto da 100000 euro. Io sono una persona orgogliosa e quando qualcuno prova a fot....mi soldi così spudoratamente senza nemmeno provare a nascondersi, mi girano a elica. Quanti denari mi stai rubando se mi metti degli accessori più economici di altri che funzionano altrettanto bene e poi mi chiedi 50000 euro? E io divrei comprare un furto simile? No grazie, è un modus operandi che non digerisco ed è una novità per i tedeschi che fino ad oggi, pur costruendo ottime auto, si "limitavano" a derubarti vendendo auto quasi base al prezzo di auto concorrenti complete...
Ritratto di allatast
31 luglio 2020 - 12:10
direi che in condizioni normali tutti quanti sfruttiamo i dischi posteriori in maniera che anche i tamburi andrebbero bene , i 4 dischi servono soprattutto quando si scende dalle montagne . il dubbio allora è se uno con l' elettrica parte gia' carico da in cima a una montagna con il pacco batterie piene e scende per i tornanti , potrebbe capitare che non potendo rigenerare perchè le batterie sono gia' al massimo allora avrebbe bisogno anche la macchina elettrica degli stessi freni che in genere garantiscono su una non elettrica ? anzi forse anche qualcosa in aggiunta visto che le elettriche tendono a pesare piu' delle equivalenti a combustione ?
Ritratto di Andre_a
31 luglio 2020 - 13:05
@allatast: il freno motore funziona anche con le batterie piene, semplicemente l’energia extra viene dissipata e non immagazzinata.
Ritratto di Spock66
31 luglio 2020 - 13:11
Infatti Andrea, esatto, basta capire come funziona una dinamo..qui stiamo a parlare dell'A-B-C da scuola elementare e c'è chi vorrebbe dare lezioni di alta progettazione automobilistica alla VW..non mi stupisce che ormai su questo sito siano rimasti solo più commenti da pensionati al cantiere..
Ritratto di allatast
31 luglio 2020 - 13:13
dissipata in che modo ?
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 14:12
2
Andre_a, la mia Tesla però con le batterie completamente cariche ha una frenata rigenerativa quasi assente... Non penso che l'energia venga dissipata (in che modo?)
Ritratto di allatast
31 luglio 2020 - 14:43
una spiegazione dei no dischi dietro potrebbe essere che per motivi di layout complessivo della macchina hanno messo la trazione dietro ,ma è anche vero che in frenata buona parte del peso grava davanti . quindi la frenata rigenerativa non verra' sfruttata al massimo prelevando dalle ruote dietro che sono piu' scariche in frenata e contemporaneamente invece i dischi davanti non dureranno come se invece rigenerava pure davanti . tutta via per da una parte questi fattori sul lato d' uso ,dall' altro lato con questo layout dietro i tamburi + la rigenerativa collaborano e se la cavicchieranno riuscendo a risparmiarsi il costo produttivo di 2 dischi al posto di 2 tamburi
Ritratto di Spock66
31 luglio 2020 - 14:45
Fammi capire..non sai come funziona la frenata sulla tua Tesla ?? Complimenti per la preparazione!..la frenata rigenerativa funziona SEMPRE, perchè corrisponde al funzionamento di una dinamo da bicicletta, cioè la rotazione meccanica viene convertita in energia elettrica tramite un meccanismo molto semplice..le auto elettriche possono selezionare, tramite un sistema di chiamiamole "frizioni", l'intensità con cui questo accoppiamento accade..tipicamente sulla Leaf si può scegliere tra On e Off (che in realtà corrisponde a "poco"), mentre sulla ID3 leggo che ci sono diversi livelli selezionabili, e in ogni caso non c'entra nulla con lo stato della batteria..io stò parlando ovviamente del caso On..sulla Tesla non so, dipende credo da come la hai settata, ma la frenata rigenerativa c'è..nel caso raro e teorico di batteria sempre al massimo (100%), l'energia prodotta dalla frenata fa la stessa fine di quella prodotta da un comune alternatore che non ha nulla da caricare, viene cioè dissipata dal sistema resistivo del circuito..certo se poi la metti in Off o su un valore molto basso, allora la sentirai di meno e avrà meno efficacia (anche se credo che ci sia un bypass per le frenate di emergenza, ma non saprei...). E cmq tutti continuano a perdere di vista il fattore principale, e cioè che non è vero che i tamburi "pompano" di meno, ma solo che non sono adatti (=perdono efficacia) quando vengono surriscaldati, cioè usati pesantemente e a lungo, e questo con le elettriche non capita mai...
Ritratto di Spock66
31 luglio 2020 - 14:51
..e con questo basta con la lezione ai pargoli, passo a fare cose più interessanti...
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 15:07
2
Spock66, io so come funziona la frenata rigenerativa con la Model 3, perché ne ho una. E ti assicuro che con le batterie completamente cariche è assente quindi (almeno per questo modello di auto) il tuo discorso non è valido. La franata rigenerativa non c'è sempre ma solo sotto una certa carica (anche se non dipende solo dalla percentuale di carica ma anche dalla temperatura, però in ogni caso con il 100% non esiste).
Ritratto di Andre_a
31 luglio 2020 - 15:38
@Ruben C: hai ragione te, ho detto una cavolata. Toglimi una curiosità: quante volte ti capita nella vita reale di non avere la frenata rigenerativa? In teoria la batteria al 100% dovresti averla solo appena partito oppure se abiti in cima a un monte (ma in quest’ultimo caso ti basta caricarla un po’ meno).
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 15:49
2
Andre_a, dunque, se sono al 100% la frenata rigenerativa non c'è proprio, poi col calare della carica aumenta gradualmente di potenza. Nella realtà uno non carica quasi mai l'auto al 100%, quindi il problema si pone molto raramente. In ogni caso, qualche volta carico l'auto al 90-95% e allora lì la frenata rigenerativa è ancora poco potente e può essere necessario utilizzare i freni per fermarsi del tutto o per affrontare discese ripide.
Ritratto di Spock66
31 luglio 2020 - 16:08
Allora, io parlo per la Leaf..parto SEMPRE con l'auto al 100% (la prendo in ditta al mattino e ha caricato tutta la notte)..metto il selettore frenata su ON e fin dal primo metro di percorso (100% batteria) se lascio il pedale dell'acceleratore la macchina "inchioda"..le prime volte è fastidioso perchè si procede "a singhiozzo", ma poi ci si abitua e diventa un gioco...può darsi che la Tesla moduli automaticamente sulla base della carica per evitare questo effetto, non lo so, ma sulla Leaf (che non è proprio arrivata ieri) funziona così..
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 16:15
2
Ok, sulla Leaf il funzionamento e probabilmente diverso. Forse Tesla fa così per salvaguardare la batteria o per evitare quell'effetto. Per curiosità, che serie e versione è quella Leaf?
Ritratto di Spock66
31 luglio 2020 - 16:35
Non so, ha circa due anni, come detto è auto aziendale..non comprerei mai un tombino simile, è veramente goffa e con autonomia di 260 Km circa. Riguardo all'effetto singhiozzo nella marcia devo dire che è veramente fastidioso, sia alle basse velocità dove ti viene il "mal di mare", sia alle alte perchè se alzi un poco il piede l'auto inchioda di brutto..però come detto io lo considero un "gioco" e anche mi ci diverto..gli altri colleghi che la usano disattivano tutti la frenata e allora si comporta come un'auto normale..penso proprio che la Tesla abbia imparato da questi difetti, ma la frenata rigenerativa c'è sempre, anche se può essere "staccata" quando non serve..
Ritratto di RubenC
31 luglio 2020 - 16:47
2
Spock66, allora la questione della frenata rigenerativa dipende dal modello di auto. Comunque a me piace usarla perché semplifica la guida. Magari all'inizio può dar problemi per chi non è solito averla, ma poi è una questione di abitudine.
Ritratto di allatast
31 luglio 2020 - 15:34
gli ordini di grandezza delle potenze elettriche in gioco rispetto a una bici non sono proprio gli stessi e quella potenza elettrica recuperata in frenatura genera calore che va opportunamente dissipato quando tale energia non è immessa in un accumulatore come sono le batterie . gia' solo di mio da non esperto avrei detto che dedurrei semplicemente che a batterie cariche se dalla frenata continua a prendersi ancora energia il motore-generatore dopo un po' si surriscalda e amen . molto piu' facile impostare che a batterie cariche il freno rigenerativo stacca e a frenare ci pensa il solo impianto classico, in fondo è la soluzione piu' economica per il costruttore e in tal senso a volte anche risparmiarsi un paio di dischi dice tanto , immaginiamo evitare di caricarsi la spesa di una refrigerazione del motore elettrico
Ritratto di allatast
31 luglio 2020 - 15:40
gia' solo di mio nel senso che poi si trova facile in internet che in condizioni quali batteria molto fredda o molto calda e batterie quasi completamente cariche . in tutti questi casi la frenata rigenerativa da un contributo calante
Ritratto di neuropoli
31 luglio 2020 - 15:37
@RubenC: stessa cosa per l'Ampera-e.
Ritratto di allatast
31 luglio 2020 - 15:57
tutte cosi' saranno . coi freni standard dopo 20 km di tornanti in discesa se non si fa attenzione tanto è il calore che si rischia di ovalizzare i dischi dei freni . il freno rigenerativo gestisce in maniera diversa ma in fondo se non puo' smaltire alle batterie da ricaricare quella stessa notevole quantita' di energia-calore arriva a un punto che surriscalda il motore-generatore
Ritratto di Voltaren
14 febbraio 2021 - 19:35
@Andre_a: no, perché non puoi "dissiparla" nel nulla, è un principio fisico.
Ritratto di Andre_a
14 febbraio 2021 - 20:00
@Voltaren: vero, oggi posso confermarlo anche con l'esperienza. Con la batteria al 100%, niente frenata rigenerativa. È una situazione che non capita quasi mai, comunque.
Ritratto di Giuliopedrali
31 luglio 2020 - 09:02
Il bello è che mi prendevano in giro perchè dicevo che una cinese Nio Es8 da 653 cv costava quanto una Golf (magari GTI) questa cosa qua costa quanto una Nio Es6 da 544 cv perlomeno.
Ritratto di Valiant
31 luglio 2020 - 09:22
Si conferma che, sino a quando non saranno drasticamente ridotti i tempi di ricarica, l'elettrico non diventerà "di massa", tanto più che la cosa può interessare chi ha alti chilometraggi annui, quindi deve ricaricare con frequenza: insomma, un cane che si morde la coda. La linea è quella che è. Rispetto alle anticipazioni il prezzo di 30.000 euro in effetti c'è, ma per il modello con le batterie meno potenti ... E allora continuo con l'ibrido e, visto che non sono un giovincello, ho idea che non farò in tempo a prendere una macchina elettrica ma anche funzionale. Magari alla prossima reincarnazione ...
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