Nel 2019 la Volkswagen ID.3 è stata la prima auto del gruppo tedesco realizzata sul pianale MEB, dedicato ai modelli esclusivamente elettrici. Dopo questa berlina lo hanno adottato anche le crossover ID.4 e ID.5 e, più di recente la multispazio ID.Buzz (oltre a diversi modelli dei marchi Audi, Cupra e Skoda). Ora la berlina media di Wolfsburg si aggiorna. Nulla di stravolgente, ma nel complesso i ritocchi alla carrozzeria le danno un aspetto più dinamico. Nei nuovi paraurti si notano soprattutto le feritoie laterali che convogliano l’aria verso l’esterno delle ruote anteriori, per ridurre i vortici durante il rotolamento dei pneumatici in velocità. Sempre per migliorare l’aerodinamica, dietro alla nuova griglia nella parte bassa del paraurti si cela una serranda che si apre solo quando serve raffreddare la meccanica. Ad ogni modo non cambia il Cx dichiarato, che resta di 0,26.
Evidenti anche le modifiche al cofano della Volkswagen ID.3. Sparisce la fascia nera in plastica alla base del parabrezza, e compaiono due incavi ai lati. Inoltre, guardando l’auto di profilo si nota che non è più a filo delle fiancate, ma sporge in alto di un paio di centimetri. Passando alla parte posteriore, invece, l’unica novità riguarda i fanali: ora si illuminano anche le parti all’interno del portellone (che prima erano dei catarifrangenti). Sempre parlando dell’estetica, si aggiungono tre nuove tinte alla gamma colori, incluso il verde metallizzato oliva dell’auto del test. E debuttano anche nuovi cerchi di 19 pollici.
Dentro le finiture della Volkswagen ID.3 sono migliorate parecchio: per la plastica sono impiegate plastiche morbide al tatto e più gradevoli anche alla vista (nella parte inferiore sono riprodotte delle cuciture). Più curati pure i pannelli delle porte, con porzioni soffici molto più ampie, rivestite con una microfibra ottenuta per il 70% da plastiche riciclate. Più ricca la dotazione, a partire dall’infotainment: ora tutta la gamma ha di serie lo schermo di 12 pollici, mentre prima poteva era di 10”. A seconda dell’allestimento, il “clima” è monozona o bizona: quest’ultimo può anche essere ordinato successivamente dall’e-shop accessibile dal sistema multimediale. Stessa opzione per il navigatore satellitare (di serie ci sono comunque Android Auto ed Apple CarPlay, wireless o via cavo, per utilizzare le app di navigazione dei cellulari) e per le luci d’ambiente: di serie per la “base” sono previste 10 tinte configurabili a piacere, ma si può arrivare a 30.
Non cambiano i comandi a sfioramento a sinistra del volante (per attivare le luci), né quelli per gestire il volume della radio o la temperatura dell’abitacolo. Questi ultimi, alla base dello schermo dell’infotainment, non sono però retroilluminati: un difetto già presente nella versione pre-restyling della Volkwagen ID.3. E resta poco pratica anche l’attivazione degli alzavetro posteriori agendo dai comandi nella porta del guidatore: non ci sono delle levette dedicate, ma bisogna prima premere il tasto Rear e poi utilizzare i bilancieri normalmente riservati ai finestrini anteriori. E, visto che la funzione Rear è a sfioramento, può capitare di attivarla per sbaglio: risultato, quando si pensa di abbassare un vero anteriore, si sta invece agendo su quello dietro.
Fra le novità della Volkswagen ID.3 ci sono pure alcuni sistemi di assistenza alla guida. Restano di serie per tutta la gamma la frenata automatica d’emergenza, il cruise control adattavo e il mantenimento in corsia. Ma con il pacchetto Assistance Plus (2.545 euro) si aggiungono pure la guida semiautonoma con il nuovo assistente al cambio di corsia(si attiva azionando l’indicatore di direzione) e il sistema di parcheggio semiautomatico. Questo può anche memorizzare fino a cinque situazioni di manovra, per esempio per accedere al posto auto sotto casa o in ufficio. Lo stesso pacchetto include anche le telecamere a 360 gradi e i sensori per l’angolo cieco dei retrovisori, oltre alle luci interne che interagiscono con il guidatore per segnalare un pericolo.
La Volkswagen ID.3 aggiornata è inizialmente proposta in due versioni, entrambe con 204 cavalli: la Pro Performance del nostro test ha una batteria da 58 kWh effettivi e si ricarica fino a 120 kW in corrente continua e 11 in alternata. Ha un’autonomia dichiarata fino a 428 km e costa 41.900 euro. La potenza è di 204 cavalli, come per la più costosa Pro S, che costa 50.000 euro e ha una batteria più capiente, da 77 kWh netti e si ricarica fino a 170 kW (prima del restyling il miglior valore era di 125 kW): in 30 minuti si passa dal 5% all’80% di carica, mentre per la Pro Performance servono 5 minuti in più. Per la versione più ricca l’autonomia dichiarata è ovviamente maggiore (558 km), ma l’abitacolo è omologato solo per quattro persone, per compensare il maggior peso della batteria. Per la stessa ragione, lo “0-100” dichiarato è migliore per la “base” Pro Performance: 7,3 secondi, contro i 7,9 secondi della Pro S. Nel corso del 2024 arriveranno versioni con batteria più piccola, da circa 45 kWh, e quindi dal prezzo più basso.
Parlando di rifornimenti di energia, la Volkswagen ID.3 offre ora la funzione Plug&Charge: presso le colonnine dei gestori di energia convenzionati (al momento Ionity ed Enel X) non è necessario utilizzare alcuna tessera o applicazione per cellulari, ma basta inserire la spina e l’auto viene riconosciuta automaticamente. Questa funzione è di serie per tutta la gamma. E lo sono pure i fari full led, il tetto nero a contrasto rispetto alla carrozzeria, i 7 airbag (incluso quello centrale per evitare l’impatto diretto fra le teste di guidatore e passeggero anteriore negli urti laterali), il selettore per le modalità di guida (Eco, Normal, Sport e Individual) e l’allarme anti-colpo di sonno.
Come anticipato, nel nostro test abbiamo guidato la Volkswagen ID.3 Pro Performance 58 kWh, apprezzandone il buon comfort acustico e l’isolamento delle irregolarità del fondo stradale, nonostante l’auto in prova fosse priva degli ammortizzatori a controllo elettronico; volendo si possono avere per 3.550 euro nel pacchetto Exterior Plus, insieme a tetto in vetro, finestrini anteriori ancora più insonorizzanti e sterzo dalla demoltiplicazione variabile (oltre un certo angolo di rotazione, diventa più diretto). Lo spazio è notevole, e la guida piacevole anche fra le curve. Nelle manovre spicca il ridotto diametro di sterzata (10,3 metri dichiarati), visto che le ruote anteriori possono girare parecchio grazie al fatto che la trazione è dietro. Meno gradevole, soprattutto sulle prime, la risposta del freno, dalla corsa un po’ lunga. Premendolo a fondo, comunque, il vigore è buono. Manca inoltre la funzione one-pedal (utile soprattutto nella guida nel traffico, e presente su altre elettriche), per fermare l’auto semplicemente rilasciando l’acceleratore. Quanto all’autonomia, come accennato la casa dichiara per questa versione 428 km in media nel ciclo WLTP. Nel nostro test, in un centinaio di chilometri fra autostrada e saliscendi nelle valli del veronese abbiamo stimato che la batteria possa durare per circa 350 km. Un valore in linea con la prova del modello pre-restyling (leggi qui) e che ovviamente ci riserviamo di verificare con un test più rigoroso sui nostri consueti percorsi.
Interessanti alcuni optional, come il valido l’head-up display con realtà aumentata, ulteriormente migliorato nella grafica: è nel pacchetto Interni Style Plus (€ 2.830), insieme ai sedili con rivestimenti in microfibra, alle poltrone regolabili elettricamente e riscaldabili, alle luci d’ambiente configurabili in 30 colori e all’hi-fi Beats da 400 watt. Le poltrone sportive con poggiatesta integrato visibili nelle foto, invece, fanno parte di un pacchetto ancora più costoso: Interni Top Sport Plus, da 4.740 euro. Altro utile extra acquistabile solo in pacchetti, la piastra di ricarica wireless: nel Comfort Pack (€ 1.720 per la Pro Performance), con il navigatore, il “clima” bizona, le poltrone e il volante riscaldabili. Interessanti, invece, i tassi del finanziamento Progetto Valore Volkswagen (tan 3,99%, taeg 4,95%). Ed entro il 2024 sarà disponibile un contratto di noleggio intestabile anche a due persone ed estinguibile senza penali.
Motore posteriore | elettrico trifase |
Potenza massima kW (CV) | 150 (204) |
Coppia max Nm | 310 |
Tipo batteria | ioni di litio |
Tensione - capacità | 288 - 58 kWh |
Potenza max di ricarica dalle colonnine | |
In corrente alternata | 11 kW in corr. alternata |
In corrente continua | 120 kW in corr. continua |
Tempo di ricarica | 6 ore 15' (a 11 kW) |
Trazione | posteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | tamburi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 160 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 7,3 |
Autonomia (km, ciclo WLTP) | 428 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 426/181/156 |
Passo cm | 277 |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia kg | 1815 |
Capacità bagagliaio litri | 385/1267 |
Pneumatici (di serie) | 215/55 R 18 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Volkswagen Id.3 usate 2020 | 21.200 | 23.650 | 7 annunci |
Volkswagen Id.3 usate 2021 | 17.500 | 21.590 | 93 annunci |
Volkswagen Id.3 usate 2022 | 19.900 | 27.420 | 5 annunci |
Volkswagen Id.3 usate 2023 | 30.890 | 40.450 | 2 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Volkswagen Id.3 km 0 2024 | 49.900 | 49.900 | 1 annuncio |