PRIMO CONTATTO

Volkswagen Taigo: più vispa che ospitale

Piglio da coupé per la compatta crossover Volkswagen Taigo che, con il 1.0 a benzina da 110 CV, offre una guida briosa. Migliorabili le finiture e l’abitabilità posteriore.
Pubblicato 12 febbraio 2022
  • Prezzo (al momento del test)

    € 27.900
  • Consumo medio (dichiarato)

    16,8 km/l
  • Emissioni di CO2 (dichiarate)

    135 grammi/km
  • Euro

    6d
Volkswagen Taigo
Volkswagen Taigo 1.0 TSI 110 CV R-Line DSG
Ha slancio ed è solo a benzina

Muscolosa quanto basta e con una filante coda che ricorda le coupé, la Volkswagen Taigo è una crossover compatta dall’aspetto sportivo. La collaudata meccanica è condivisa con l’utilitaria Polo e la piccola crossover T-Cross (tutte basate sulla piattaforma MQB-A0), ma rispetto a quest’ultima la Volkswagen Taigo è più lunga di 15 cm, raggiungendo i 426 cm, e perde l’utile divano scorrevole. I motori sono solo a benzina e la scelta è fra i 1.0 con 95 o 110 CV e il 1.5 da 150 CV. Per l’unità più potente è disponibile solo il cambio robotizzato a doppia frizione DSG, offerto con un sovrapprezzo di 1.550 euro per il 1.0 con 110 cavalli. In ogni caso la trazione è anteriore: non solo previste versioni 4x4.

Doppia scelta

Già in vendita, la Volkswagen Taigo prevede due allestimenti. Il meno caro Life (con prezzi compresi fra 23.150 e 25.800 euro) ha di serie il cruscotto digitale di 8”, l’avviso anti-colpo di  sonno e il pacchetto di aiuti alla guida IQ.Drive (include il cruise control adattativo e il mantenimento in corsia), oltre al poco diffuso airbag centrale: inserito nel fianco destro del sedile di guida, in caso d’urto si gonfia, evitando che le teste di guidatore e passeggero cozzino fra loro. L’allestimento R-Line (da 26.350 a 29.400 euro) aggiunge una maggiore caratterizzazione sportiva (con paraurti più aggressivi e sedili avvolgenti), i cerchi di 17” anziché 16”, la strumentazione virtuale di 10,3” e il tetto apribile. Per entrambi, l’impianto multimediale ha uno schermo di 8”; tuttavia per il navigatore vanno aggiunti almeno 650 euro e altri 400 euro per il climatizzatore automatico bizona (manuale quello di serie).

Un po’ in economia

Dalla plancia spigolosa, alla disposizione dei comandi la Volkswagen Taigo ha molto in comune con le cugine Polo e T-Cross. Anche le finiture sono simili ma, per la 1.0 TSI R-Line DSG del test, non sempre adeguate a una crossover che sfiora i 30.000 euro. Ci riferiamo alle plastiche poco appaganti e in gran parte dure al tatto (in particolare quelle delle porte), al cassetto anteriore privo di rivestimento e all’assenza delle maniglie di appiglio nel soffitto. E, nonostante il climatizzatore bizona (presente nell’auto del test), mancano i diffusori d’aria per i posti dietro. Inoltre, i comandi a sfioramento dell’impianto nella consolle non sono dei più pratici: per individuarli, ci si distrae dalla guida. Nulla da ridire, invece, sulla gestione intuitiva del soprastante schermo dell’impianto multimediale, completo di Android Auto e Apple CarPlay con collegamento wireless, e sul cruscotto virtuale: fornisce molte informazioni e ha una grafica semplice, chiara e ampiamente configurabile. 

Dietro, ha qualche limite

A bordo della Volkswagen Taigo i due passeggeri anteriori hanno tutto lo spazio necessario e i comodi sedili sono abbastanza profilati e non eccessivamente duri. Quello di guida è dotato anche di regolazioni in altezza e lombare. Minore l’agio dietro: chi è alto 180 cm sfiora con la testa il soffitto (lo scotto da pagare per le linee filanti della parte posteriore dell’auto) e il divano, infossato, è sagomato per accogliere meglio le persone accomodate ai lati (efficace il bordo della seduta allungato per sostenere al meglio le cosce). Chi sta nel mezzo, invece, ha la seduta stretta, dura, e il rigonfiamento alto 20 cm nel pavimento lascia poco spazio ai piedi.

L’ampio portellone della Volkswagen Taigo dà un facile accesso al baule, ma la soglia a 78 cm dal suolo è piuttosto alta. Il vano ha una forma regolare ed è ben sfruttabile. Il pavimento posizionabile su due altezze ha la comodità dei “fermi” nelle pareti: lo tengono sollevato quando si caricano oggetti nel doppio fondo. Bene la capienza (440 litri a divano su), seppur leggermente inferiore a quella della più corta T-Cross (385-455 litri).

È maneggevole

Ben supportati dal valido cambio a doppia frizione DSG i 110 cavalli del 1.0 a benzina della Volkswagen Taigo 1.0 TSI R-Line DSG sono briosi e il frullare dei tre cilindri è invadente soltanto in piena accelerazione. Volendo, con buona rapidità si possono inserire i sette rapporti manualmente, attraverso le levette dietro il volante. La fluidità della trasmissione suggerisce anche andature rilassate, dove si apprezza l’efficace insonorizzazione dell’abitacolo. Valido anche l’assetto: offre un convincente equilibrio fra agilità e assorbimento delle sconnessioni dell’asfalto.

Di conseguenza, fra le curve con la Volkswagen Taigo 1.0 TSI ci si può perfino divertire (contenuto il rollio), senza torturare la schiena quando si transita sul pavé. A pennellare le traiettorie contribuisce la precisione dello sterzo, che risulta leggero nelle manovre a bassa velocità. Spendendo 325 euro, c’è il selettore delle modalità di guida Driving Profile Selection (assente nell’auto del test), che permette qualche personalizzazione in più nella risposta dinamica dell’auto. Bene i freni che, nel test su strade collinari affrontate con una guida brillante, non hanno dato segni di affaticamento. In questa situazione, sfavorevole per il consumo, il computer di bordo della Volkswagen Taigo 1.0 TSI R-Line DSG ha indicato circa 11 km/l.

Secondo noi

PREGI
> Cruscotto. Di tipo virtuale, è chiaro, ricco e fra i più configurabili.
> Dotazione di sicurezza. Oltre a numerosi aiuti alla guida, è di serie il poco diffuso airbag centrale, anteriore.
> Guida. La Volkswagen Taigo si muove disinvolta e con brio.

DIFETTI
> Abitabilità posteriore. I più alti toccano con la testa il soffitto e chi siede al centro del divano è scomodo.
> Maniglie. Mancano i supporti di appiglio nel soffitto.
> Plastiche. Alcune parti dell’abitacolo hanno un aspetto economico.

SCHEDA TECNICA

Carburantebenzina
Cilindrata cm3999
No cilindri e disposizione3 in linea
Potenza massima kW (CV)/giri81 (110)/5500 giri
Coppia max Nm/giri200/2000-3000
Emissione di CO2 grammi/km135
Distribuzione4 valvole per cilindro
No rapporti del cambio7 (robotizz. doppia friz.) + retromarcia
Trazioneanteriore
Freni anterioridischi autoventilanti
Freni posterioridischi
  
Le prestazioni dichiarate 
Velocità massima (km/h)191
Accelerazione 0-100 km/h (s)10,9
Consumo medio (km/l)16,8
  
Quanto è grande 
Lunghezza/larghezza/altezza cm426/176/150
Passo cm255
Peso in ordine di marcia kg1260
Capacità bagagliaio litri440/1222
Pneumatici (di serie)205/55 R 17

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Volkswagen Taigo 1.0 TSI 110 CV R-Line DSG
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Ritratto di alvolante2021
14 febbraio 2022 - 11:11
Dimentichi una cosa...la TCross è brutta forte!!
Ritratto di 999sp
13 febbraio 2022 - 13:44
Prodotta a Pamplona Spagna. A proposito della C3, per caratteristiche estetiche è una sua rivale assai temibile con tante cose in meno: listino, altezza del tetto e soprattutto lunghezza che ne determinano evidenti vantaggi e svantaggi. In tutti i modi due oggetti molto interessanti
Ritratto di wagonr
14 febbraio 2022 - 01:55
Ho una domanda che mi frulla in testa da un po' e alla quale non so dare risposta se non in senso "negativo": come è possibile che questa Taigo con le luci che vanno da un lato all'altro, così come quelle di diverse altre auto ultimamente, a partire dalla Ford Edge, possa essere stata omologata così e circolare senza alcun problema? Intendo dire che per quanto io ricordi esistono delle norme (non so quali di preciso) che definiscono nel dettaglio le caratteristiche e la posizione che devono avere fari e fanali, compresa una distanza minima tra essi, e allora come è possibile (a meno che tali norme non esistano più) che un'auto possa essere omologata con un'unica striscia luminosa così larga? Ricordo poi che anni fa, quando il tuning era di moda, tanti mettevano i neon o delle luci sotto l'auto, cosa che era indubbiamente vietata dal codice della strada, e allora mi chiedo come mai oggi molte auto di alta gamma siano dotate di luci nel sottoporta o persino che proiettino l'immagine del marchio al suolo? Casi simili li ho visti anche per le moto: ricordo che tra gli optional della Ktm Duke c'era anche una striscia luminosa che correva ai lati del serbatoio, e addirittura ricordo che qualche anno fa (6 o 7 mi pare) la Peugeot vendeva un motorino simile ad un Ciao che pur essendo nuovo era persino privo di frecce, si chiamava Vogue. Quindi la mia domanda è: come è possibile che le case automobilistiche possano omologare mezzi che non rispettano fin dall'origine norme così banali come quelle legate alla disposizione delle luci? E come è possibile che nessuno sembri accorgersene?
Ritratto di vergassivellauno
14 febbraio 2022 - 03:40
GOLF TDI del 1997, 110CV, 0->100Km in 10.5sec, 193Km/h, 4.8l/100Km, non ho parole.
Ritratto di nik66
15 febbraio 2022 - 08:36
vista dal vivo con la targa "prova" all'inizio mi sembrava una id4, poi mi si è messa davanti ed ho visto che era una taigo, caruccia ma niente di più, poi guardando il listino mi pongo una domanda, cioè se voglio una 110 cv con cambio manuale non posso comprarla perchè non è previsto, grande VW (sarcasmo), che colpo di genio
Ritratto di Alberto73sas
16 aprile 2022 - 12:49
hai visto male, è venduta a 26k
Ritratto di ILDuca
15 febbraio 2022 - 15:04
..esteticamente...non mi dice niente ..ma si sa e soggettivo....e non ha nemmeno i numeri per essere in concorrenza con la tonale...ma sicuramente e superiore alla arkana
Ritratto di mirko.10
17 febbraio 2022 - 19:51
3
Ormai è chiaro che le finiture va sono ben al di sotto qualitativanente in confronto alle altre produzioni automobilistiche europee, e non solo. Non basta più, con le finiture Dacia distinguersi solo per assemblare, forse , gli elementi totalmente plasticosi delle ultime vw per rendersi conto che gli stilisticamente sono uguali, troppo, senza azzardi e poco distinti. Mettiamoci i prezzi alti per ipnotizzare gli scettici che non siano coreane, jap ecc....non darei assolutamente importanza a questa taigo. Che qualcuno li aiuti!
Ritratto di palazzello
18 febbraio 2022 - 10:42
Non mi piace molto ma quello che mi fa più pensare è la sua collocazione: è prima o dopo il T-roc o T-cross????? voglio dire tra T-roc, T-cross e Taigo essendo lì come misure che logica ci sarebbe per sceglierne una?
Ritratto di rodem
18 febbraio 2022 - 22:03
Ma dai...! Le ww sono tutte uguali!. Auto noiose....
Ritratto di critiko66
19 febbraio 2022 - 21:58
1
Devo essere onesto: Neanche se me la regalano. Una delle auto più brutte negli ultimi 10 anni poi è Volkswagen
Ritratto di Marcello Emanuele
23 febbraio 2022 - 19:30
Vi annuncio che non avrà successo, i suv-coupè non premium non piacciono in Italia. Infatti l'orrenda Bayon non si vede per nulla in giro. Mentre la GLE Coupè e stato un successo mondiale.
Ritratto di Derek Vim
25 febbraio 2022 - 21:06
Incredibile negli ultimi anni il passo indietro enorme che ha fatto il gruppo Volkswagen nella qualità percepita, il suo fiore all’occhiello. Sono indietro anche nello sviluppo motoristico. I prezzi non sono più giustificati.
Ritratto di Omar111
5 marzo 2022 - 06:39
1
Vista dal vivo è anche peggio…è “piccola”, design anonimo ( la Renault Arkana ha linee e volumi più convincenti), costa troppo e…non ho capito a chi è rivolta…neanche un 4x4 poi…boh.
Ritratto di fiat131
10 marzo 2022 - 00:11
Preferisco la cugina Ateca che costa poco di più e mi sembra decisamente superiore.
Ritratto di Mariangela72form
16 aprile 2022 - 13:13
Mi piace, senza pretese ma con buone caratteristiche generali. Un mix collaudato, come il cambio dsg che è ottimo e non è una novità e meglio il 1.5 da 150 cv. Bagagliaio abbastanza capiente, come la t-roc, di cui è poco più lunga e poco meno alta, pur essendo ben rialzata da terra. insomma una B suv. Prezzo? Altino, come alto è tutto il mercato, ma è un discorso che non si può focalizzare sul singolo modello. Si poteva fare di più sulla qualità di alcune cose, ma nella economia di scala ci possono stare. Insomma, se ti piace la prendi, altrimenti...no. Non necessariamente va drammatizzato il giudizio.
Ritratto di Albalix
21 aprile 2022 - 10:15
La valuto positivamente, senza pensare di trovarmi alla migliore auto di sempre. E' un suv, compatto si ma non troppo. Il bagagliaio è spazioso, quindi bene. Non c'è il 4x4 e non c'è elettrificazione, quindi se vuoi quella soluzione non la prendi. Se invece pensi al benzina i consumi non sono male sia per il 1.0 che il 1.5. La tecnologia c'è, gli adas di livello 2 pure. I sedili e l'allestimento rline è lo stesso del tiguan, con il tetto elettrico di serie. Prezzo altino come tutti ma comunque sotto i 30k. Le linee non piacciono? Sono gusti, è una Vw che non ha mai brillato per le linee. Ma le auto di design sono un'altra cosa, di altro prezzo. Pianale polo e t-cross, scelta furba, certo che devo andare in off-road allora ho sbagliato macchina, ma è un buon progetto per l'utilizzo normale quotidiano e per gli spostamenti, anche in 4, anche con bagagli al seguito.
Ritratto di Pintun
27 settembre 2022 - 23:11
Ne ho vista una: posteriore orrendo che al confronto il T Roc sembra un'opera d'arte, ma la cosa più assurda e che valutando la base da 95 cv costa 2000 euro in più della Polo, per 20 cm di lunghezza in più che garantiscono si un baule accettabile, ma nemmeno da record: 1000 volte meglio una Polo SW piuttosto che questa
Ritratto di Giuseppe D'Anna
15 ottobre 2022 - 19:59
Comunque preventivo fatto in concessionaria vw di ct la versione life che ha gia di serie quasi tutto per chi non particolarmente esigente, il 1000cc con 110 cv cambio manuale 6M colore metallizzato ruotino di scorta e pacchetto sensori ant e posteriori me la danno per 25200€ chiavi in mano, rimane il dubbio, il piccolo 3 cilindri sovralimentato sara' in grado di soddisfare le mie esigenze fin'ora ampiamente espletate da una Bmw x3 f25 sdrive 18d?
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