Hyundai Ioniq 6: hi-tech, vivace e confortevole

Plancia e comandi
L’abitacolo della Hyundai Ioniq 6 è ampio, molto confortevole e dotato di due schermi di 12,3”. Non mancano neppure le luci d’ambiente selezionabili con 64 colori a scelta. Buone le finiture, con qualche eccezione: i pannelli delle porte sono in plastica un po’ troppo rigida per un’auto di questo prezzo e la consolle fra le poltrone ospita comandi (fra cui gli alzavetro) dall’aria spartana. Da segnalare le numerose prese: tre Usb anteriori, di cui due di tipo C, come le due posizionate dietro. Chi sta sul divano ne ha a disposizione pure una (davanti alla seduta) a 230 V per collegare un computer o altri apparecchi fino a 3,6 kW. Scomoda, invece, quella a 12 volt: per raggiungerla bisogna calarsi fino al ripiano sotto la consolle centrale. Il comando per il freno a mano elettronico, a sinistra del volante, è irraggiungibile per i passeggeri (utile in caso di emergenza). È invece sottomano la piastra di ricarica senza fili; accanto c’è una presa Usb per collegare telefoni che necessitano del cavetto. Il cassetto di fronte al passeggero, abbastanza capiente, è scorrevole: soluzione originale ma non pratica se il passeggero ha le gambe lunghe. E non è climatizzato.

Abitabilità
Le poltrone della Hyundai Ioniq 6, riscaldabili e ventilate, sono comode e, anche chi siede dietro, può regolare quella anteriore destra tramite i tre pulsanti posizionati sul fianco dello schienale. E un pulsante consente di reclinarle entrambe a 45°, durante le soste per la ricarica. Per quello che riguarda i posti posteriori, le sedute sono basse, ma le gambe si possono distendere, grazie al notevole spazio fra il divano e le poltrone. I due posti laterali sono riscaldabili; estese le bocchette sopra le prese Usb-C. 

Bagagliaio
Il bagagliaio ha una capacità solo discreta: 401 litri, a cui si aggiungono i 45 litri del vano posizionato davanti. La bocca di carico è larga (103 cm), ma poco estesa in altezza (44 cm). Curati i rivestimenti, anche nella parte superiore. Peccato che, a divano giù, il passaggio sia angusto. Per sfruttare al meglio il volume disponibile (ulteriormente limitato, in altezza, verso il divano), conviene usare borse larghe e sottili.