Kia Rio: non assetata, ma un po’ rigida

La Kia Rio è un’utilitaria dallo stile piuttosto grintoso. E lo è di più in questa versione GT Line, che sfoggia paraurti “muscolosi” (quello anteriore incorpora i particolari fendinebbia a led composti da quattro elementi ciascuno), snelli cerchi in lega di 17” e due terminali di scarico. L’abitacolo è ampio e accogliente, anche se le plastiche rigide non sono così gradevoli; moderna la plancia, che integra un display di 8” per il sistema multimediale. La posizione di guida è comoda e tutti i comandi sono a portata di mano. La batteria del sistema ibrido collocata sotto il baule fa perdere un po’ di capacità rispetto alle altre versioni, ma il vano resta discretamente ampio.

La Kia Rio 1.0 T-GDI è spinta da un 1.0 a benzina a tre cilindri (fluido e con poche vibrazioni), affiancato da un’unità elettrica da 17 CV che dà una mano nello spunto. L'auto è vivace, facile nella guida e sicura, ma non sempre “liscia” a dovere le buche. La GT Line è la più ricca della gamma: ha il “clima” automatico e la retrocamera (utile, dato che la visibilità posteriore è ostacolata dai montanti del tetto larghi e dal lunotto non ampio).

Nei test del 2017 dell’Euro NCAP, la Kia Rio ha ottenuto cinque stelle. Le auto erano dotate dell’Advanced Driving Assistance Pack (all’epoca optional, ora di serie per tutte le versioni) che comprende la frenata automatica e il centraggio nella corsia. Il primo dispositivo si è comportato bene, mentre il secondo, nei nostri test, hanno messo in mostra una taratura migliorabile. Degna di nota la protezione dei passeggeri e del guidatore, specialmente nella prova di urto contro la barriera laterale e nell'impatto contro il palo. Buona anche la tutela contro le lesioni da colpo di frusta in caso di tamponamento, ma solo per i passeggeri anteriori.