Mini 3 porte: molto rapida. E rigida

Tra le ultime sportivette a benzina ancora in vendita, la Mini 3 porte Cooper S lo scorso anno è stata rivista nella linea (più che altro dietro: nuovi il portellone e i fanali, ora più piccoli e a forma di trapezio), nell’abitacolo (più moderno, ma meno pratico e curato) e nel motore (più potente).

Il 2.0 turbo della Mini Cooper S fornisce 204 CV: 26 in più del modello che abbiamo provato nel 2021 (qui la prova). Lo “0-100” diventa più rapido di 0,3 secondi (ora ne bastano 6,6) mentre sale leggermente il consumo (comunque basso in rapporto alle ottime prestazioni, passa da 15,9 a 15,1 km/l). Le sospensioni molto rigide si traducono in una stabilità e in una maneggevolezza di alto livello, ma, complici le ruote di 18” optional (presenti nell’auto del test) anche in sobbalzi piuttosto evidenti sulle imperfezioni dell’asfalto.

La ricca John Cooper Works che abbiamo guidato è ben più costosa della Mini 3 porte Cooper S Essential (la versione “base”), che fa rinunciare al tetto apribile panoramico, ai fari con abbaglianti automatici e ai vetri posteriori scuri, ma non è troppo “povera”: di serie ha già il navigatore e la ricarica senza fili per i telefonini.