Monovolume ben costruita e generosa di spazio, si può avere anche a sette posti. Tiene bene la strada, ha freni validi e il 2.0 turbodiesel è potente. Peccato che lo sterzo poco preciso e il cambio automatico-sequenziale privo di palette al volante la rendono inadatta alla guida sportiva.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Appena più corta di una media famigliare, questa monovolume offre tanto spazio a bordo e – a pagamento – anche due posti aggiuntivi per un totale di sette. Oltre a essere comoda tiene bene la strada e, se si esagera, l’Esp interviene con prontezza. Ma nonostante il turbodiesel potente e gli ottimi freni non si presta alla guida sportiva: il cambio automatico è dolce ma non rapido, e in velocità il feeling dello sterzo diminuisce. Il ricco allestimento Féline ha anche il sistema che avvisa il guidatore quando non tiene la distanza di sicurezza, ma per risparmiare senza rinunciare al 2.0 da 163 CV e al cambio automatico ci sono il Business e il Tecno.
Il grintoso frontale ravvivato da cromature, la coda tagliata di netto e le “solide” fiancate rendono la linea di questa monovolume piacevole, per quanto non molto personale. Ben rifinito l’abitacolo, spazioso rispetto alle dimensioni esterne (la lunghezza è di 453 cm, meno di una media famigliare) e ricco di soluzioni pratiche come il divano suddiviso in tre parti scorrevoli separatamente. Con un sovrapprezzo si possono avere due poltroncine nel baule che portano i posti totali a sette.
Il silenzioso 2.0 turbodiesel da 163 CV, che non brilla per economia, risponde con prontezza e offre una spinta fluida e consistente in un ampio arco di giri. Il cambio automatico a sei marce è molto dolce nei passaggi di rapporto, ma non avendo le palette al volante (la modalità manuale sequenziale si attua agendo sulla leva nel tunnel, ma l’azione non è rapida) mal si presta all’impiego sportivo dando, invece, il meglio nella guida rilassata.
Nei percorsi tortuosi affrontati velocemente emergono pure i limiti dello sterzo, che quando si forza il ritmo perde coerenza e precisione. Un difetto che, comunque, nulla toglie alla tenuta e alla stabilità: in curva la vettura si corica poco e ha limiti elevati, e in caso di errori l’Esp interviene con sollecitudine. Sopra la media l’impianto frenante, che offre spazi d’arresto davvero ridotti e non perde tono se lo si mette sotto stress.
La Féline Automatica è la versione al top della gamma e ha una dotazione ricca: oltre al climatizzatore a due zone, comprende pure il Distance Alert che avverte se si guida senza rispettare la distanza di sicurezza, dispositivo assente nella più economica Business. Per risparmiare il più possibile senza rinunciare al 2.0 a gasolio da 163 CV e al cambio automatico c’è la Tecno, che, però, non ha nemmeno i sensori di distanza posteriori.
Correttamente rifinita e rivestita in plastica morbida, la consolle è moderna e funzionale; ben fatto anche il cruscotto, ma la leggibilità – in determinate condizioni di luce – è disturbata dal formarsi dei riflessi. Nonostante la prominente consolle tolga un po’ di “aria”, davanti lo spazio abbonda. Non c’è di che lamentarsi neppure dietro: sulle singole poltroncine scorrevoli indipendentemente l’una dall’altra si viaggia comodi anche in tre. Capiente e pratico il baule, che, se necessario, si amplia con facilità.
Plancia e comandi
Lineare ed elegante, la plancia è rivestita in materiali morbidi e piacevoli al tatto, cui si accompagnano assemblaggi bene eseguiti anche nelle zone nascoste alla vista. Corretta la disposizione dei comandi, compresi i tasti (nel tunnel, molto rialzato) che permettono di modificare il comportamento del cambio automatico: in posizione S “tira” di più i rapporti, mentre nella modalità dedicata alla neve anticipa i passaggi di marcia per ridurre lo slittamento delle ruote. Ricco di informazioni e ben leggibile, il cruscotto ha il difetto di essere poco riparato dalla luce del sole: in determinate condizioni si generano fastidiosi riflessi. Nello schermo retrattile dell’head up display possono essere visualizzate le informazioni principali, come la velocità.
Abitabilità
Oltre a favorire l’accesso a bordo, l’abitacolo alto aumenta la sensazione di ariosità e, sebbene chi sta davanti debba fare i conti con una consolle un po’ invadente, lo spazio non manca. L’abitabilità è notevole anche dietro: le tre poltroncine scorrono indipendentemente l’una dall’altra e permettono di lasciare più di 40 cm di distanza rispetto agli schienali anteriori. Ben studiato il pavimento, privo di tunnel e provvisto di due botole laterali che nascondono utili vani. Altrettanto funzionale il portaoggetti sotto il sedile di guida, che va ad aggiungersi al capace pozzetto refrigerato (dove si trova la connessione Aux per un lettore di musica digitale) ricavato nel tunnel fra le poltrone anteriori. Piccolo, invece, il cassetto di fronte al passeggero.
Bagagliaio
Grazie al portellone ampio e squadrato e alla soglia a filo, posta a soli 57 cm dal suolo, l’accesso è tutt’altro che difficoltoso. Il vano, uno dei più capienti della categoria, ha un profilo interno regolare ed è provvisto di anelli fermabagagli e di due utili ripostigli (chiusi da una rete) ricavati sopra i passaruota. Pratici anche i tre schienali, abbattibili separatamente senza che si formino gradini sul piano di carico; e ribaltando anche la poltrona anteriore si ottiene una profondità utile di ben 191 cm. Di più si potrebbe chiedere soltanto il lunotto apribile…
Anche se gli ingombri non sono da “cittadina”, la 5008 permette di affrontare il traffico con il relax garantito dal fluido cambio automatico; tuttavia in alcuni frangenti la visibilità non è ottimale a causa dei massicci montanti anteriori e del lunotto piccolo. Nei percorsi extraurbani si apprezzano tenuta e stabilità, oltre al generoso tiro del motore. Tuttavia, il cambio automatico senza palette al volante e lo sterzo poco comunicativo sconsigliano di guidare sportivamente. La miglior dote della 5008 è il comfort e la conferma arriva in autostrada, dove si viaggia in tutta souplesse godendo dell’ottima insonorizzazione del’abitacolo.
In città
La dolcezza dei comandi e il fluido funzionamento del cambio automatico aiutano a marciare nel traffico senza troppi pensieri, ma gli ingombri della carrozzeria non sono proprio trascurabili, e in più si devono fare i conti con i montanti anteriori, massicci e molto inclinati, che in alcuni frangenti disturbano la visuale. Delle piccole dimensioni del lunotto si risente, invece, nelle manovre in retromarcia, ma in questo caso vengono in aiuto i sensori, che sono di serie.
Fuori città
Il turbodiesel ha un’erogazione generosa, ma la sua spinta sempre disponibile si sfrutta più per guidare in souplesse anche a pieno carico che per correre: il cambio automatico privo di leve al volante mal si presta all’uso sportivo e anche lo sterzo, quando il ritmo cresce, si fa impreciso. In ogni caso tenuta di strada e stabilità sono elevate, e le sospensioni lavorano come si deve: nonostante la carrozzeria alta, anche affrontando le curve velocemente la vettura si corica poco. Accettabili i consumi: abbiamo percorso poco più di 14 km con un litro di gasolio.
In autostrada
Stabile e sicura, in autostrada la 5008 dà il meglio di sé grazie, innanzitutto, all’ottimale insonorizzazione: a 130 orari il motore lavora silenziosamente sui 2500 giri, e anche i fruscii e il rumore di rotolamento delle gomme restano fuori dall’abitacolo. A favorire il comfort ci sono ancora una volta le sospensioni, in grado di “cancellare” giunzioni e piccoli rattoppi senza, tuttavia, risultare cedevoli nei curvoni affrontati in velocità. Il comportamento è ottimale anche nelle frenate d’emergenza, grazie all’impianto potente e tenace.
La Peugeot 5008 tiene bene la strada, ha freni potenti e l’Esp ben calibrato: è una vettura moderna e sicura, come peraltro confermano le cinque stelle (il massimo) ottenute nei crash test EuroNcap. La ricca dotazione della Féline comprende pure il Distance Alert e l’head-up display, e a pagamento non resta da aggiungere nulla a eccezione dei fari allo xeno.
Alla Peugeot 5008 l’EuroNcap ha assegnato il punteggio massimo totale (cinque stelle) cui corrispondono valutazioni parziali dell’89% per gli occupanti e del 79% per i bambini su seggiolini Isofix (i relativi attacchi sono di serie, e un interruttore a chiave collocato nel portaoggetti consente la disattivazione dell’airbag anteriore destro); inferiore alla media il giudizio sulla tutela dei pedoni in caso di investimento (37%), mentre i sistemi di assistenza alla guida sfiorano la votazione piena (97%). Oltre a quanto ci si aspetta di trovare in un’auto di questa categoria (ossia l’Esp e un set di airbag che include anche quelli a tendina estesi ai posti dietro), la Féline offre di serie anche accessori che nelle altre versioni si pagano a parte: per esempio il sistema che – grazie a un radar nel paraurti anteriore – avverte con un segnale luminoso quando si guida senza rispettare la distanza di sicurezza dal veicolo che precede, i sensori di pressione delle gomme e l’head-up display (che “ripete” i dati principali del cruscotto proiettandoli su uno schermo traslucido retrattile). Compresi nel prezzo anche il cruise control, i fendinebbia e gli attacchi Isofix: in pratica si pagano a parte soltanto i fari allo xeno.
Senza avere ingombri esagerati, offre molto spazio per la famiglia e un bagagliaio generoso. Ma almeno nella ricca Féline, i due posti aggiuntivi dovrebbero essere di serie. Costruita con cura e ben dotata anche in fatto di sicurezza, offre un comfort elevato ed è molto gradevole da guidare, anche senza avere qualità sportive: il potente turbodiesel è abbinato a un cambio automatico dolcissimo ma non rapido. Ok per tenuta di strada e freni, mentre la precisione dello sterzo in velocità è perfettibile e i consumi non fanno gridare al miracolo.
Non eccessivamente ingombrante, ma comoda e ben costruita, è adatta a soddisfare le esigenze della famiglia senza rinunce in fatto di finiture e qualità costruttiva; peccato, però, che i due sedili aggiuntivi si paghino a parte anche per questa versione top. Generosa nelle prestazioni, ha un cambio che privilegia il comfort prima della sportività (ed essendo del tipo a convertitore di coppia penalizza un po’ i consumi). Per quanto le più economiche Tecno e Business non siano certo carenti nella dotazione, la Féline è la scelta giusta per non farsi mancare nulla: oltre al Distance Alert, di serie ci sono anche il tetto in cristallo, che rende gli interni ancor più luminosi, e i cerchi di 17” con gomme ribassate (come optional si possono avere anche di 18”). Per chi vuole il massimo c’è la scelta fra due diversi navigatori (l’auto del test montava il più caro, con schermo retrattile di 7” e Bluetooth) e la possibilità di installare una coppia di monitor nei poggiatesta per intrattenere i passeggeri posteriori con dvd o videogiochi.
Comfort
Sedili accoglienti, abitacolo tanto spazioso quanto bene insonorizzato e sospensioni che – senza essere troppo cedevoli – filtrano efficacemente le asperità: a bordo della monovolume francese il comfort è elevato in ogni frangente.
Finiture
Gli interni evidenziano una grande cura nella realizzazione: non si riscontrano difetti di assemblaggio fra i vari elementi, e anche la qualità delle plastiche – morbide e gradevoli al tatto – risulta superiore alla media.
Freni
Potente e correttamente modulabile, l’impianto fa sì che gli spazi di arresto siano inferiori a quelli delle rivali. Positivo anche il fatto che queste qualità non vengano meno a seguito di un utilizzo particolarmente intenso.
Motore
Ben dimensionato rispetto al non trascurabile peso della vettura, il turbodiesel da 163 CV garantisce prontezza di risposta all’acceleratore e una spinta sempre corposa e fluida; riuscita l’accoppiata con il cambio automatico a convertitore di coppia.
Praticità
L’accesso all’abitacolo è facilitato dall’altezza del tetto, quello al bagagliaio dalla soglia a filo del pavimento e poco distante dal suolo. E a facilitare la vita ci sono le poltroncine posteriori scorrevoli, oltre a svariati portaoggetti disseminati ovunque.
Cruscotto
La critica non è rivolta alla completezza delle informazioni né alla grafica (semplice e ben congegnata), bensì al fatto che in determinate condizioni di luce si formino riflessi che penalizzano la leggibilità degli strumenti.
Lunotto
Peccato che non sia prevista la possibilità di aprire soltanto il lunotto: sarebbe preziosa perché il portellone è molto alto, e per sollevarlo occorre un bel po’ di spazio libero dietro la vettura.
Sette posti
I due piccoli sedili a scomparsa alloggiati nel bagagliaio, che portano i posti totali da cinque a sette, si pagano a parte anche nella ricca Féline. Svariate concorrenti, invece, li offrono inclusi nel prezzo.
Sterzo
In città è abbastanza leggero anche in manovra e nella guida rilassata non delude, ma al crescere dell’andatura tende a perdere feeling e precisione, col risultato che non “si sente” bene cosa accade sotto le ruote.
Visibilità
I montanti anteriori, lunghi, massicci e fortemente inclinati, nelle svolte strette ostacolano parzialmente la visuale. In retromarcia, invece, conviene affidarsi ai sensori di prossimità, perché dal piccolo lunotto non si vede molto.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in Drive a 3750 giri | 192,4 km/h | 190 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,4 | 10,4 secondi | |
0-400 metri | 17,3 | 131,1 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 31,4 | 168,2 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DRIVE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 29,1 | 169,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 25,1 | 170,1 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h | 7,2 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 11,2 km/litro | 11,0 km/litro | |
Fuori città | 14,1 km/litro | 17,5 km/litro | |
In autostrada | 12,2 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,7 km/litro | 14,5 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 35,4 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 60,4 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 12,1 metri | 11,9 |
Cilindrata cm3 | 1.997 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 120 (163)/3750 |
Coppia max Nm/giri | 340/2000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 181 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (automatico sequenziale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 453/184/164 |
Passo cm | 273 |
Peso in ordine di marcia kg | 1589 |
Capacità bagagliaio litri | 579/1754 |
Pneumatici (di serie) | 215/50 R 17 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in Drive a 3750 giri | 192,4 km/h | 190 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,4 | 10,4 secondi | |
0-400 metri | 17,3 | 131,1 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 31,4 | 168,2 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DRIVE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 29,1 | 169,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 25,1 | 170,1 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h | 7,2 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 11,2 km/litro | 11,0 km/litro | |
Fuori città | 14,1 km/litro | 17,5 km/litro | |
In autostrada | 12,2 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,7 km/litro | 14,5 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 35,4 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 60,4 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 12,1 metri | 11,9 |
Cilindrata cm3 | 1.997 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 120 (163)/3750 |
Coppia max Nm/giri | 340/2000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 181 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (automatico sequenziale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 453/184/164 |
Passo cm | 273 |
Peso in ordine di marcia kg | 1589 |
Capacità bagagliaio litri | 579/1754 |
Pneumatici (di serie) | 215/50 R 17 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Peugeot 5008 usate 2018 | 15.400 | 19.350 | 20 annunci |
Peugeot 5008 usate 2019 | 10.800 | 19.240 | 25 annunci |
Peugeot 5008 usate 2020 | 16.900 | 23.860 | 22 annunci |
Peugeot 5008 usate 2021 | 19.900 | 26.940 | 17 annunci |
Peugeot 5008 usate 2022 | 9.800 | 27.550 | 15 annunci |
Peugeot 5008 usate 2023 | 27.900 | 31.410 | 34 annunci |
Peugeot 5008 usate 2024 | 31.600 | 32.150 | 2 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Peugeot 5008 km 0 2022 | 40.900 | 40.900 | 1 annuncio |
Peugeot 5008 km 0 2023 | 29.400 | 38.210 | 4 annunci |
Peugeot 5008 km 0 2024 | 31.990 | 35.620 | 8 annunci |