PASSERELLA - Con il Mondiale piloti e costruttori di
Formula 1 già assegnati, per Lewis
Hamilton (
nella foto durante un evento promozionale con i campioni del Wrestling messicano) e la Mercedes il Gran Premio del Messico rappresenta un’autocelebrazione da onorare al meglio, facendo ciò che a questo binomio riesce naturale dal 2014, vale a dire vincendo a mani basse. L’inglese è stato chiaro: vuole vincere le ultime tre gare, con la fame del campione di razza. Impresa non certo impossibile, che sarà ostacolata dai soliti noti, vale a dire il compagno di squadra Rosberg e il ferrarista Vettel, che si contendono il titolo di vicecampione del Mondo.
TUTTO NUOVO - Il circuito messicano intitolato alla memoria dei fratelli Rodriguez, Pedro e Ricardo, ritorna in calendario dopo 23 anni (l’ultima volta vinse Nigel Mansell sulla Williams): è un tracciato sulla carta completo, profondamente rivisto rispetto al passato, che si può definire indubbiamente veloce. Cambia la Peraltada, la curva che immette sul lungo rettilineo d’arrivo e che in passato ricordava, per velocità e difficoltà, la Parabolica di Monza; non manca neppure un tratto guidato, tra la curva 4 e la 11, che dovrebbe mettere a dura prova il bilanciamento delle monoposto.
UNA NAZIONE PER CHECO - Difficile che i piloti non apprezzino questo impianto permanente, e impossibile che il tifo non sia tutto per l’idolo locale Sergio “Checo” Perez (Force India), tra l’altro in un ottimo momento di forma, visto che negli ultimi Gran Premi - dalla Russia agli Stati Uniti - ha dimostrato una maturità tattica sinora sconociuta, mantenendo al contempo le doti di velocità palesate sin dal debutto nella massima formula con la Sauber. Una nazione è pronta a impazzire per un suo eventuale podio: missione difficile ma non impossibile, anche perché il meteo dà pioggia il sabato e variabile la domenica. Le condizioni ideali, insomma, per sparigliare le carte di una gara che sembra già scritta (e non va ulteriormente sottovalutato che il Messico è inedito per tutti i piloti, con la relativa tematica dell’adattamento al circuito).
DIRETTA TV SOLO SU SKY - Gli orari del Gran Premio del Messico ricalcano quelli di settimana scorsa, relativi agli Stati Uniti: l’unica variante è che stavolta è solo Sky a offrire la copertura in diretta tv. Si parte venerdì con le due sessioni di prove libere: la prima è prevista alle 17 ora italiana, la seconda alle 21 (diretta su Sky Sport F1 e differita su Rai Sport 1, rispettivamente, dalle 21:30 e dalle 0:30). Il sabato è dedicato alle terze libere (dalle 17 su Sky e dalle 21 su Rai Sport 1) e alla caccia alla pole position (dalle 20 su Sky Sport F1, con differita Rai 2 dalle 23:30). La domenica il via è previsto alle 14 ora locale, che corrispondono alle 20 in Italia: la diretta è su Sky Sport F1, con Rai 2 che trasmette la differita a partire dalle 23:30.