Formula 1: l’Alfa Romeo divorzia dalla Sauber

Era ora, doveva essere un Ferrari di serie B, come Toro Rosso per Red Bull, ma manco quella era ...esperienza svilente che di Alfa Romeo non aveva nulla.

Mah... sarebbe ora che Alfa Romeo prenda una decisione, se fai F1 con motori Ferrari, appoggiato ad una scuderia esterna ( Sauber) con piloti così così!!! o ti ritiri del tutto oppure ti produci un motore, un telaio e tutto il resto e gareggi con il tuo nome, perchè Alfa Romeo ha un nome da difendere!

...e Sergio la notizia la volle su tutti i telegiornali, e così fu..."il prestigioso marchio italiano AlfaRomeo torna a correre in F1", ma a inizio campionato sul tabellone continuava a uscire scritto Sauber, in pratica era solo lo Sponsor, errore corretto l'anno successivo, la squadra si chiamava AlfaRomeo Racing...

Quindi sparisce l'Alfa Romeo in F1... del resto il CEO di Alfa aveva dichiarato che lascia libera Sauber di legarsi a un altro costruttore o di essere venduta... come se uno dicesse alla fidanzata che può tranquillamente mettersi con un altro o addirittura sposarsi... sarà anche molto "democratico", ma quella poveretta non si sentirà molto amata...

Una meteora insomma? Fai un bolide come la Giulia Quadrifoglio e non ti inventi un campionato monomarca per far diffondere ancora di più l'immagine?

Se la smette abbassa i listini...e fa pure la Stelvio GPL tanto la clientela premium compra merdeces BMW Audi Lexus Lamborghini...

La decisione di interrompere la partnership con la Sauber potrebbe anche essere legata al probabile acquisto del 75% da parte di Audi?? No, no, ma va!!

Era solo pubblicitá. E non so quanto valida.

mollare la F.1 lasciando una scuderia a Audi è una pubblicità peggiore delle stagioni corse fin'ora...Avessero venduto a tedeschi trent'anni fa.

La F1 rappresenta la massima espressione delle competizioni automobilistiche, da sempre, nonostante la FIA, almeno formalmente, attribuisca in parallelo al titolo costruttori, quello di campionato del mondo piloti. Il ritorno pubblicitario e mediatico non ha paragoni con altri tipi di competizioni motoristiche. Si puo' discutere all' infinito se la formula e gli interessi organizzativi e dei costruttori abbiano con tempo tolto importanza al ruolo e significato del pilota in una competizione dove l' aspetto tecnico e' cosi' grande rispetto al talento del pilota per vincere le gare. Ma tant'e'... Detto questo, qualunque costruttore che decida di partecipare al campionato del mondo di F1, sa che, nel bene e nel male, rischia tantissimo sia in termini di immagini, che di ritorno del mercato, poiche' la competizione e' elevatissima, ed il pubblico lo sa e giudica dai risultati. Ferrari, per il suo glorioso passato e per le recenti vittorie, puo' vivere di una certa rendita, che ammortizza debacles tipo domenica scorsa. Mercedes lo puo' fare gia' di meno; non e' possibile che Lewis, il pilota' piu' titolato e forse il migliore in circolazione, da un anno all' altro passi da protagonista .... a fare tapezzeria. Altri marchi, come Alfa Romeo, Renault (Alpine) ed AstonMartin, stanno facendo la imbarazzante figura di chi partecipa pur sapendo in partenza di non avere ne' i mezzi, ne le capacita' tecniche per vincere, anche con un po' di fortuna, almeno qualche gara. Per tutti e tre i marchi, il danno di immagine e' grande e avrebbero fatto meglio a starsene a casa. Negli anni 70, c'era la Ferrari, unico vero costruttore, e poi c'erano i "garagisti inglesi" aiutati dagli sponsor. La differenza importante di allora rispetto alla F1 degli ultimi anni, e' che in ogni gara, almeno 5 o 6 piloti potevano lottare per la vittoria, e lo sapevano sulla carta anche sulla linea di partenza. Questo era il senso della competizione, che teneva vivo interesse ed entusiasmo dei tifosi. Ieri, prima della partenza, i giornalisti specializzati davano Verstappen gia' vincitore, anche se partiva ultimo! Se la vittoria in un GP diventa il risultato di un programma di computer ed e' nota ben prima che la corsa cominci, beh, allora mi chiedo che senso hanno oggi le corse di F1.

Idioti