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Formula 1: nel 2030 ad impatto zero

Pubblicato 13 novembre 2019

Il circus si dà nuove regole e stringe la morsa sui gas serra, fra i responsabili del riscaldamento globale.

Formula 1: nel 2030 ad impatto zero

COMPENSARE LE EMISSIONI - Liberty Media, la società americana che gestisce il business della Formula 1, ha varato un ambizioso piano volto al contenimento delle emissioni di gas serra nel circus, che dovrà essere ad impatto zero sull’ambiente per il 2030. Questo non significa che le monoposto adotteranno motori elettrici, ma che la società americana farà il possibile per compensare le emissioni generate dentro e fuori dai circuiti (anche per le attività dei team come il trasporto delle monoposto) attraverso azioni mirate, come ad esempio la posa di nuovi alberi. È stato fissato anche un obiettivo intermedio a quello del 2030: tutti i Gp diventeranno eco-sostenibili a partire dal 2025. Questo significa che verranno eliminati gli oggetti di plastica monouso e tutti i rifiuti saranno riutilizzati, riciclati o compostati. In aggiunta la Formula 1 darà incentivi e strumenti ai fan che vogliono recarsi in circuito usando un mezzo di trasporto “verde”.



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Ritratto di HomerSimpson
13 novembre 2019 - 11:36
Dovrebbero dirlo ai connazionali della nascar.
Ritratto di str
13 novembre 2019 - 11:53
Di ridurre i consumi non se ne parla.
Ritratto di Dr.Torque
13 novembre 2019 - 13:59
L'unico modo per far diventare le gare motoristiche ecosostenibili è trasformarle in videogioco. Piloti veri che si sfidano in gare virtuali (come già accade). Tutto il resto è solo propaganda per far contenta Greta.
Ritratto di Andre_a
13 novembre 2019 - 14:35
Neanche: pensa alla corrente che consumano i PC e i server. In realtá il discorso della compensazione non é male: se io giro con una euro 0, ma ho riforestato 10 ettari di terra, sono meglio o peggio per il pianeta rispetto a uno che gira con un ibrida di ultima generazione?
Ritratto di Dr.Torque
13 novembre 2019 - 16:08
Se per ogni mezzo inquinante si riforestano 10 ettari di terra temo che la superficie di terre emerse del pianeta non sia sufficiente. LOL
Ritratto di Andre_a
13 novembre 2019 - 16:19
i 10 ettari erano un esempio, magari per compensare basta un albero, magari ce ne vogliono 1000, non ne ho idea. Anche il protocollo di Kyoto considerava i crediti ambientali. Secondo me il principio di compensazione puó aver senso anche tra privati: se dimostri di aver ripulito X, lo Stato ti permette di svolgere un'attivitá che inquina fino a un massimo di X-1.
Ritratto di deutsch
13 novembre 2019 - 15:23
4
buona iniziativa
Ritratto di Francesco Pinzi
13 novembre 2019 - 16:30
Basta un giro di esercitazione di un eurofighter a pareggiare e superare i consumi di tutte le formula 1. Ma la fate finita
Ritratto di Mbutu
13 novembre 2019 - 17:39
Eventi come i gran premi ma anche concerti, manifestazioni o fiere portano sempre con se un carico di sprechi (ed a volte anche degrado) esagerato. Quindi è lodevole che sia la stessa organizzazione ad avere la sensibilità di proporre delle iniziative volte ad arginare e compensare tali sprechi.
Ritratto di Pavogear
13 novembre 2019 - 18:52
Ottima questa iniziativa, anche se la scelta di piantare alberi o rendere più verdi le città non dovrebbe essere liberty media a farla, ma ci avrebbero già dovuto pensare le varie amministrazioni locali. Invece quello che non capisco è la decisione di eliminare gli oggetti di plastica monouso: se uso un oggetto come ad esempio bicchiere o una bottiglietta di plastica e quando ho finito di utilizzarlo lo getto nella raccolta della plastica mica inquino. Forse sarebbe meglio educare le persone e punire chi sgarra, visto che anche una ipotetica lattina di alluminio o un brick di cartone inquinano l'ambiente se gettati fuori dagli appositi contenitori.
Ritratto di Giulio Menzo
13 novembre 2019 - 19:34
2
il progetto non è malaccio , ma bisogna vedere se si attua... E poi in che senso gli oggetti di plastica monouso??

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