Ferrari
Portofino

da 205.100

Lungh./Largh./Alt.(cm)

459/194/132

Posti

2

Bagagliaio (litri)

292

Garanzia (anni/km)

3/illimitati

In sintesi

La Ferrari Portofino è una coupé-cabriolet, dotata di un tetto in alluminio che in 14 secondi si ripiega automaticamente nel cofano posteriore. Raffinato l’abitacolo, che si distingue per la configurazione 2+2, ossia è provvisto di due poltroncine posteriori (che, però, non sono certo comode). L’abitacolo è sportivo ma elegantemente rivestito in pelle, plancia compresa, e il volante multifunzione ospita il caratteristico “manettino” per variare la taratura delle sospensioni e la risposta di motore, cambio ed Esp. Il propulsore della Ferrari Portofino è un raffinato 3.9 V8 sovralimentato da due compressori con turbine twin scroll. Capace di 620 CV nell'ultima edizione della Portofino (chiamata "M", da Modificata), assicura prestazioni da supercar (la casa dichiara appena 3,5 secondi nello “0-100”) ma anche una curva d’erogazione davvero estesa; unico cambio disponibile è il rapidissimo robotizzato a doppia frizione e 8 marce, azionabile anche tramite le lunghe palette al volante. Vera “tigre” fra le curve, la Ferrari Portofino sa essere anche sorprendentemente comoda alle andature tranquille, ovviamente a patto di impostare su Comfort il manettino nel volante anziché tenerlo su Sport (ma non manca la modalità Esc off, riservata ai piloti esperti che vogliono mettersi alla prova in pista).

Versione consigliata

Motore e allestimento sono “obbligati” ma le possibilità di personalizzazione della Ferrari Portofino sono davvero numerose (e costose): si va dalle cinture di sicurezza colorate (opzione offerta anche per le pinze dei freni) al volante in fibra carbonio (con led che si illuminano al salire del regime del motore) coordinabile a numerosi dettagli interni nello stesso materiale, per finire ai leggeri cerchi di 20” forgiati e diamantati. 

Perché sì

Linea Pur ricco di elementi ispirati alle Ferrari del passato, l’insieme è avveniristico: da vera “instant classic”.

Motore Coinvolgente nella tonalità di scarico, ha una progressione degna degli aspirati che hanno rappresentato la miglior tradizione della casa di Maranello.

Versatilità Non teme né le passeggiate sul lungomare (naturalmente a tetto aperto) né i ritmi serrati della pista (dove sfrutta pure i freni carboceramici, di serie).

 

Perché no

Comandi Sono quasi tutti raccolti nel volante (anche quelli di fari, frecce e tergicristallo) e possono confondere.

Finiture Gli interni sono curati, ma qualche pecca c'è: la serratura d’emergenza nella portiera lato guida è di aspetto dozzinale, mentre il cruscottino per il passeggero sembra incastonato provvisoriamente, senza un minimo di cornice, nella plancia.

Visibilità I lunghi montanti anteriori sono d’intralcio nelle curve strette, e in retromarcia (specialmente a tetto chiuso) conviene affidarsi alla telecamera (optional, volendo anche davanti). Inoltre, in determinate condizioni di luce la plancia si specchia nel parabrezza.

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