TROPPO POCO - Nell'ambito del cosiddetto Dieselgate, c’è chi l’aveva previsto viste le notizie sul ritmo dei richiami emanati dal gruppo Volkswagen per sistemare le auto con gli scarichi irregolari, ma ora è ufficiale: il responsabile delle vendite del gruppo Fred Kappler ha infatti dichiarato al periodico Automotive News che dall’inizio dell’anno a oggi oggi in Europa soltanto 50 mila vetture sono state sottoposte all’intervento previsto per mettere in regola l’irregolare sistema di trattamento degli scarichi. Tenendo conto che in Europa le auto che necessitano dell’intervento sono 8,5 milioni, quanto fatto rappresenta neanche l’1% del lavoro da compiere. Si può dire dunque che le cose stanno procedendo a rilento, molto a rilento. Ciò anche se la stessa casa automobilistica aveva previsto di sistemare più di metà delle auto interessate entro la fine del 2016.
PROBLEMI CON I CONSUMI - Kappler ha anche affermato che il confronto con l’ente tedesco KBA continuano per arrivare a definire con precisione l’intervento da compiere sulla gamma media della Volkswagen Passat, e che la discussione dovrebbe trovare una conclusione positiva entro le prossime settimane. Finora sono stati approvate le procedure di richiamo e di modifica per il pick-up Volkswagen Amarok, la Volkswagen Golf, le Audi A4 e A5. In aprile sono state “richiamate” 15 mila Volkswagen Golf Blue Motion 2.0 in Europa. Secondo la stampa tedesca, era stato anche validato il richiamo per le Passat, ma in un secondo momento è stato bloccato perché l’operazione di modifica del software incriminato provocava un sensibile aumento dei consumi.