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Calo del diesel: e in Italia le fabbriche entrano in crisi

Pubblicato 02 dicembre 2019

Si aprono le crisi di Bosch in Puglia e Mahle in Piemonte, e anche la FCA di Pratola Serra cala del 30%.

Calo del diesel: e in Italia le fabbriche entrano in crisi

VENTO DEL CAMBIAMENTO - Il vento del cambiamento soffia sempre più forte e il processo di rinnovamento nel mondo dell’auto è sempre più drammaticamente evidente, dal momento che quasi tutti i grandi costruttori annunciano profonde ristrutturazioni con tagli e ottimizzazioni nella produzione. Un processo che inizia a colpire anche l’indotto, come si scopre in questi giorni dalla Mahle (azienda tedesca specializzata nella componentistica meccanica) che annuncia la prossima chiusura di alcuni siti in Piemonte o gli esuberi annunciati dalla Bosch nello stabilimento di Bari dove si realizzano gli impianti di iniezione per i motori diesel. Anche lo stabilimento FCA di Pratola Serra, specializzato in motori, fa segnare un -30% della produzione rispetto all’anno scorso. 

TUTTO EBBE INIZIO COL DIESELGATE - Queste notizie sono l’ennesima pericolosa conferma di quanto sta succedendo all’industria automobilistica. Un mondo che sta cambiando pelle per attrezzarsi alle nuove tecnologie legate all’elettrico, ma che lo fa a prezzo di grandissimi sacrifici. Ecco perché in tutta Europa, Italia compresa, le aziende credono sempre meno nei motori a gasolio e ridimensionano pesantemente i propri organici. Tutto iniziò, non è certo un segreto, con lo scandalo Dieselgate del 2015 che spazzò via i vertici del colosso Volkswagen. Da allora le vetture diesel iniziarono inesorabilmente a perdere quote di mercato con immatricolazioni calo continuo e costante. Numeri che non potevano non ripercuotersi nell’indotto e in particolare nelle numerose aziende sparse sul nostro territorio che, da Nord a Sud, danno lavoro a 25 mila persone. 

ESUBERI - E il caso più emblematico è proprio quello della fabbrica Bosch di Modugno (Bari) che produce dagli Anni 90 le pompe common rail per i diesel e che, secondo quanto dichiarato dal portavoce della Bosch, entro giugno 2022 si troverà a fronteggiare una sovracapacità produttiva con conseguente esubero di 620 posti di lavoro. Quanto basta per provocare proteste e scioperi. Una realtà insomma preoccupante che prospetterà anche un futuro radioso per la mobilità elettrica, ma a costi sociali forse troppo alti da pagare.



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Ritratto di oretaxa
2 dicembre 2019 - 11:43
Bosch ha i sistemi mild hybrid 48V, che molte auto dovranno installare per rientrare nei limiti di legge. Quindi lavoro ce ne sarà...
Ritratto di pierfra.delsignore
4 dicembre 2019 - 09:55
4
Concordo putroppo, con BRIXIO85 ma non hai ragione di più, c'è chi nei cambiamenti epocali vede opportunità e li cavalca, c'è chi non sa adeguarsi e programmare e dai cambiamenti viene travolto
Ritratto di remor
2 dicembre 2019 - 11:50
Chiederei scusa già in anticipo perché, ovviamente, a forza di ripetere un concetto si rischia di diventare petulanti. Ma, in questo caso l'articolo è troppo in tema, vedrei molto lo scenario orientato in una maniera tale che le varie case automobilistiche si stanno preparando e impostando le produzioni per fare spazio alle ibride (per le elettriche penso sia troppo presto per la rivoluzione totale di usi e abitudini dell'automobilista medio) e, visto quanto detto negli articoli precedenti le case europee in particolare al plug-in. Perché paradossalmente a livello di abbattimento emissioni è più "facile" implementare a livello di plug-in che convertire in ibrido NON plug-in (infatti quando le case europee lo fanno danno luogo sempre a un ibrido leggero, al limite dell'inesistente, visto che in caso contrario, come invece fanno Toyota-Lexus e Hyundai-Kia bisogna quanto meno convertirsi al ciclo Atkinson). Ovvio, poi (la solita discussione che si accenderà a breve) che le persone vorrebbero/preferirebbero "ancora" continuare a comprare diesel ma le case devono muoversi per tempo nell'ottica di rispettare i futuri limiti emissivi.
Ritratto di Fulvia72
2 dicembre 2019 - 12:21
Altri esuberi in Italia sono un grave problema, vista la nostra cronica crisi economica e occupazionale. Sarà utile che il governo si attivi in tempo per spingere le multinazionali a convertire la produzione in questi stabilimenti, impedendo che vengano chiusi.
Ritratto di Spock66
2 dicembre 2019 - 13:02
Le nazioni serie impostano piani industriali e di sviluppo per i decenni futuri, influenzando tramite leggi e finanziamenti questo o quell'altro modello di sviluppo che pensano di perseguire..in Italia negli ultimi 30 anni l'unico modello di sviluppo che è stato perseguito è quello del sussidio, prima con la P.A. (milioni di insegnanti e impiegati inutili e nullafacenti), poi col Reddito di Cittadinanza..mentre la Germania puntava sul green e sulle biotecnologie, la Francia sul militare e l'elettronica, noi siamo sprofondati in una situazione dove le imprese e i lavoratori capaci devono emigrare, e rimangono i nullafacenti, nazionali o di importazione graditi alle Coop dei migranti, sussidiati a vita..la transizione all'auto elettrica potrà anche essere inevitabile, come quella dal vapore nell'800, ma qui si rischia di abdicare ad ogni capacità industriale grazie a politici miopi e interessati solo allo stipendio da parlamentare per i prossimi 2-3 anni..schifo e vergogna..
Ritratto di palazzello
2 dicembre 2019 - 13:21
Adesso cominciamo a piangere!!!!! con questo elettrico del cavolo.....
Ritratto di pierfra.delsignore
4 dicembre 2019 - 10:06
4
Direi con il diesel del cavolo, hanno venduto con il common rail una motorizzazione per quello che non era, ossia per i poooveri che devono risparmiare qualche euro, che il diesel costa meno, nei brevi tragitti casa lavoro o periferia centro, peccato che il diesel non è assolutamente adatto per questo utilizzo, inquina in modo incredibile, ha problemi con i filtri e con la frizione. Il diesel da sempre, è stata la motorizzazione di nicchia di chi viaggia e fa tantissimi km a velocità costante in autostrada o supertrada/tangenziali, non di certo acquistata per fare brevi tragitti da chi arriva a stento a fine mese, una stupidaggine assoluta, ho visto fare motorizzazioni assurde 1.2 1.4 lt diesel quando da sempre il diesel partiva come minimo da 1.8 lt, tutti i problemi sono derivati da voler far diventare una motorizzazione di nicchia, fascia medio alta, con una tipologia di utilizzo bene defiinita, una motorizzazione di massa fascia medio bassa. Il DIESEL NON E' ADATTO A BREVI TRAGITTI ED ALLA CITTA' IN QUESTO UTILIZZO E' ALTAMENTE INQUINANTE ED HA MOLTI PROBLEMI DI AFFIDABILITA', tutto deriva da questo, il diesel se utilizzato nel modo giusto: LUNGHI TRATTI AUTOSTRADALI A VELOCITA' ALTA E COSTANTE INQUINA POCO ED E' MOLTO AFFIDABILE, tutto qui. Te lo dice uno che usa una famigerata Passat del diesel gate e che ci ha fatto oltre 220.000 km peccato che il 90% di quei km sono stati fatti sopra i 60 Km/h tra autostrada, superstrada e tangenziali. Chi vuol risparmiare due euro si compri come da sempre l'auto a metano, che inquina poco e risparmia. A breve ci saranno e ci sono già, Toyota ed Hiunday le benzina mild hybrid, ottime per i tragitti brevi e risparmiare due soldi.
Ritratto di alpi65
2 dicembre 2019 - 13:31
adesso occorrerà inventarsi qualche altra cavolata...per far riprendere il Diesel , o si va tutti a Elettrico...
Ritratto di v8sound
2 dicembre 2019 - 13:35
Classico articoletto di e-alvolantino, azione propagandistica pro elettrico atta ad "imprintare" sto' c@zz_o di elettrico in ogni dove. Ora, che il diesel sia in calo e l'indotto ne risenta, mi pare piuttosto ovvio; tuttavia è l'orizzonte futuro che fa intendere l'articolo a lasciar perplessi... mi spiego meglio: dal primo al penultimo capoverso descrive problematiche, purtroppo per l'occupazione, realmente tangibili, accennando al motivo che innescò il declino del diesel... poi si arriva all'ultimo capoverso "Una realtà insomma preoccupante che prospetterà anche un futuro radioso per la mobilità elettrica, ma a costi sociali forse troppo alti da pagare." MA CHI L'HA DETTO??? Nessuno in redazione si è accorto che le quote di mercato lasciate libere dal diesel sono state occupate dai benzina e dalle ibride, mentre le EV non se le cag@ nessuno? O pensate che tra uno o due anni la situazione si ribalterà a favore delle elettriche? No perchè nel 2007 sembrava che nel 2020 le elettriche dovessero rappresentare il 50% dell'immatricolato...
Ritratto di remor
2 dicembre 2019 - 14:07
Anche per me la transazione, attraverso l'ibrido per eventualmente giungere all'elettrico, sarà lunga. Nel 2025 i limiti emissivi di CO2 saranno 80gr/Km cosa che probabilmente anche con le solo ibride standard (alla giappocoreana, non le mild) in molti riuscirebbero, soprattutto con un listino orientato verso i segmenti B e C, magari suv incluse (la Niro con l'ibrido standard sta già sotto gli 80gr) . Nel 2030 il limite sarà 59gr, cosa che già oggi le plug-in come la Bmw 225xe Tourer o la Superb SW rispettano (stiamo parlando, quindi, di tutt'altro che delle minute citycar; per cui facile prevedere che tutta la gamma a listino di molti marchi rientrerebbe anche nelle normative del 2030 laddove fosse convertita in plug-in). Chi nel frattempo vorrà opterà per l'elettrico, ma a spanne direi che per una decina d'anni ancora (se non esce qualche novità a livello normativo) chi invece non volesse per niente considerare l'acquisto di una elettrica potrebbe benissimamente farlo
Ritratto di remor
2 dicembre 2019 - 15:27
* transizione
Ritratto di Thresher3253
2 dicembre 2019 - 14:29
L'ultima parte del tuo post conferma che, elettrico o meno, questi esuberi sarebbero arrivati ugualmente prima o poi vista la forte ripresa dei motori a benzina. Ergo lancio una provocazione: i commenti a questo articolo sarebbero identici se al posto di qualsiasi riferimento all'elettrificazione l'articolo avesse puntato il dito verso i motori a benzina?
Ritratto di v8sound
2 dicembre 2019 - 14:41
Ma il punto è proprio questo, cioè ogni occasione è buona per parlare di elettrico e del suo "radioso futuro". Avessero scritto come stanno le cose, ovvero che il diesel si è in crisi ma a beneficiarne sono i benzina, chiaramente il mio commento sopra non l'avrei nemmeno scritto.
Ritratto di Andre_a
2 dicembre 2019 - 15:40
a me quest'articolo non sembra favorevole all'elettrico, anzi lo incolpa della perdita di posti di lavoro. L'ultima frase mi suonava come un "se anche l'elettrico potesse darci dei benefici in termini di ambiente, siamo sicuri che questi compensino i danni sociali?"
Ritratto di pierfra.delsignore
4 dicembre 2019 - 10:12
4
E' ovvio che la transizione passa tramite l'ibrido poi arrivi all'EV, non sono mai on off, l'EV va bene attualmente solo per segmento E-S e supercar, ossia auto minimo sopra i 50.000 euro di listino base. Diversamente non stai dentro i costi di ricerca e sviluppo e fallisci. Il problema del diesel deriva dal fatto di aver voluto usare una motorizzazione di nicchia adatta ad una precisa tipologia di utenti: lunghi viaggi autostradali o su superstrade e tangenziali, come la motorizzazione per chi ha pochi soldi e deve risparmiare due euro, in città il diesel è altamente inquinante ed ha moltissimo problemi con filtri antiparticolato e frizione, cosa non fa il marketing..
Ritratto di v8sound
2 dicembre 2019 - 13:49
Scusate l'off-topic ma qualcuno mi saprebbe indicare per quale motivo, dal sito Fiat, è sparita la 124 Spider?
Ritratto di Andrea 01
2 dicembre 2019 - 13:55
3
Perché è fuori produzione. Capisco le vendite basse ma per una volta che fanno un mezzo con anima la tolgono dalla vendita.
Ritratto di v8sound
2 dicembre 2019 - 13:58
Immaginavo fosse uscita di produzione. Beh comunque è pieno di km 0 a prezzi interessanti.
Ritratto di v8sound
2 dicembre 2019 - 13:58
Grazie comunque!
Ritratto di Spock66
2 dicembre 2019 - 14:03
cavolo, questa news mi era sfuggita, maddaiii...l'unica Fiat decente tolta di produzione, ma nooooo..vabbè, c'è sempre l'originale MX5, ma cmq la 124 era molto bella..peccatooo!!
Ritratto di Giuliopedrali
2 dicembre 2019 - 17:07
Mettila di fianco ad una vera 124 spider Pininfarina 1966 e poi dimmi che schifezza hanno fatto, bene che l'abbiano tolta.
Ritratto di tramsi
2 dicembre 2019 - 19:41
A me non piaceva la precedente 124, invece. La tua personalissima opinione è irrisa qui, figurarsi pensare di fare scuola...
Ritratto di v8sound
2 dicembre 2019 - 20:37
Pedrali i tuoi commenti da de_mente fanno schifo
Ritratto di Giuliopedrali
3 dicembre 2019 - 17:49
Guarda la pubblicità della 124 di pochissimi anni fa quando è uscita dove è accanto ad una vera 124 spider Pininfarina 1966, poi mi sai rispondere, non è un caso che ne abbiano vendute circa zero, già la pubblicità (dove di solito una Duna sembra una Maserati...) era controproducente.
Ritratto di zero
2 dicembre 2019 - 22:18
Sì, sì... La 124 Spider moderna era un aborto di auto. Se lo ha detto pedrali, c'è da fidarsi. I commenti di Giuliopedrali mi ricordano sempre più i commenti di quel tizio qui una volta che amava la DR. Con l'aggravante di un continuo sbandamento tra questa opprimente citazione di stili passati e la previsione di un futuro elettro/cinese di massa! Comunque, peccato: era una gran bella macchina. Tempi magri per spider e coupé... Mah! Non è la prima volta che accade. Chissà che prima o poi non riescano a rinascere.
Ritratto di Giuliopedrali
3 dicembre 2019 - 17:51
infatti tolta quasi subito di produzione ergo abortita... Dove le elettriche cinesi si che ai finti appassionati devono fare per forza ribrezzo stanno già decollando e parlo da designer dilettante magari, sono già ai vertici del design.
Ritratto di Roomy79
3 dicembre 2019 - 20:34
1
DR e un sacco che non si fa vedere, come maxtone (gwent, ciccibucci) e Gelmini? Highway to hell? Napolmen? Rikolas?
Ritratto di otttoz
2 dicembre 2019 - 14:34
non c'è problema:con le nostre tasse,e non con quelle della FCA con sede fiscale a londra, lo stato metterà milioni di euro come per FCA Melfi...
Ritratto di otttoz
2 dicembre 2019 - 14:35
perchè uno si compra la gemella mazda...
Ritratto di otttoz
2 dicembre 2019 - 14:36
...al posto della 124...
Ritratto di v8sound
2 dicembre 2019 - 14:42
Continuo a preferire la 124 alla, seppur ottima, MX-5.
Ritratto di ciccibucci
2 dicembre 2019 - 20:49
Io preferirei la nuovissima (della quale non ho letto mezza news qui) LC500 Roadster per godermi davvero a cielo aperto il sound del suo poderoso V8 con i condotti di aspirazione sviluppati da Yamaha come fu per il V10 di LFA (infatti quando fecero ascoltare il sound della LC500 versione coupé, in cuffia, nel 2016 a persone di varia età e cultura, chiedendo di che auto potesse trattarsi in moltissimi risposero "Ferrari o Maserati") ma anche perché li siamo al cospetto di un opera d'arte le cui funzionalità di servomeccanismi & Co sono state talmente perfezionate e sviluppate che saranno ancora in piena efficienza fra 30 anni. Per non parlare poi del suo prezioso V8 aspirato. Una vera gemma in mezzo a tanti volgari 4 e 6 sovralimentati odierni (in ogni caso ancora tanta roba rispetto alle ciofeghe elettriche). Questo naturalmente imho e con rispetto parlando. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di Andre_a
3 dicembre 2019 - 10:34
cosa c'entra la LC500 con delle roadster leggere e economiche? Perché non una RR Dawn allora?
Ritratto di Roomy79
3 dicembre 2019 - 20:36
1
Perché della ducati desmosedici non ne vogliamo parlare?...con lo strapuntino e pur sempre una 2 posti
Ritratto di acterun
2 dicembre 2019 - 15:04
Quasi vent'anni che si fa "ecologia" senza ottenere alcun risultato se non un impoverimento generale perchè va male l'economia e ogni scusa è buona per scucire soldi ai contribuenti.
Ritratto di pierfra.delsignore
4 dicembre 2019 - 10:22
4
Fino a che il pooovero del poo-pollo non richierà di morire ad ogni pioggia non si accorgerà del cambiamento climatico e degli enormi problemi che questo comporta, allora cambierà con enormi sacrifici che ogni cambiamento repentino comporta. Detto questo, hai mai visto prima degli anni 2000 diesel di 1,2 o 1,4 lt di cilindrata? Diesel per la città o simili scemenze. Io ricordo qualche innocenti e Visa e ne avranno vendute 3 se va bene. Il diesel per decenni è stato quello che deve essere una motorizzazione DI NICCHIA, fascia medio alta, con un target ben definito chi fa lunghe percorrenze e fa lunghi viaggi in autostrada, superstrada e tangengiali con motorizzazioni sopra i 1.8 lt minimo. Se la usi così non inquina, non hai problemi con filtri e frizioni, diversamente i problemi sono enormi, prova a stare dietro lo scarico di un diesel e poi a quello di un benzina e te ne accorgi subito. Il diesel non è la motorizzazione per il pooovero che nei brevi tragitti deve risparmiare due soldi, che il pooovero si compri l'auto a metano o una Yaris ibrida, risparmia uguale, non inquina e gli dura di più
Ritratto di lucios
2 dicembre 2019 - 15:21
4
Grazie a questo terrorismo mediatico fatto soprattutto da tanti non addetti ai lavori ed ecologisti della domenica. UN SENTITO GRAZIE!
Ritratto di pierfra.delsignore
4 dicembre 2019 - 10:15
4
Grazie ad una operazione di marketing delle case che hanno voluto far diventare una motorizzazione di nicchia adatta ad un ben definito target: chi fa moltissimi km in autostrada, supertrada e tangenziali, la motorizzazione per i poooveri che devono risparmiare due soldi con il diesel che costa poco. Il diesel non è adatto a brevi tragitti ed a viaggiare in città, inquina, altamente ed ha tanti probemi di affidabilità tutto deriva da questo.
Ritratto di lucios
6 dicembre 2019 - 07:44
4
Il diesel, ora, non è più idoneo al traffico, con il famigerato DPF che si intasa ogni 1, 2 e 3. Ad ogni modo, sebbene bisogna riconoscere che le case, soprattutto nella prima decade del nuovo millennio, abbiano spinto non poco vero il diesel, bisogna anche ammettere che le alternative non è che erano così allettanti e numerose, e la gente meno abbiente (non chiamiamola povera, perché quella manco la macchina possono permettersi) naturalmente ha scelto il modello più conveniente. Anche sul piano dell'inaffidabilità avrei i midi dubbi: ho avuto per 12 anni una Mazda2 1.6 diesel con 310.000 km all'attivo quando l'ho data via, senza avere mai un problema. Invece ho amici e conoscenti che con auto a gpl o metano hanno avuto problemi di iniettori, bobine, polmone, ecc......
Ritratto di pierfra.delsignore
6 dicembre 2019 - 20:59
4
Le classi meno abbienti devono capire una cosa che il risparmio immediato non è sinonimo di guadagno anche sul futuro, il DPF giustissimo è dovuto al fatto che hanno messo queste autovetture per un utilizzo per cui non erano adatte, se hai fatto 300.000 Km era la tua auto, io parlo di gente che l'auto la usa prevalentemente casa lavoro, città su città o periferia su città tratto urbano, le alternative c'erano eccome, te la prendi a benzina non inquini che 300 euro l'anno non ti cambiano la vita e all'epoca il costo di acquisto del diesel parlo degli euro 2-3-4, era superiore al benzina, puro marketing, la mia era una presa in giro a chi si definisce povero, il povero, quello vero va a piedi o se ha l'auto ne ha una usata a 2000 euro sperando che anche tenuta con lo scotch non si rompa, io le chiamo persone che vogliono vivere al di sopra delle loro possibilità ed i 300 euro anno risparmiati poi se li spendono in uno week alla grande, ecco non inquinare, vivi come puoi e non al di sopra e non ci avrebbero rotto le scatole, che il diesel era e giustamente è tornato ad essere un mercato di nicchia per chi macina chilometri, per percorrenze oltre 20.000 km anno. Io parlavo di persone che di km anno se arrivano a 10.000 l'anno che proprio la usano è tanto, che si fossero tenuti le benzina e non avessero rotto, ho conosciuto persone che fanno 5.000 Km anno e si erano presi il diesel 1.4, perché sai due soldi in più fanno comodo il sabato sera, contento che la abbiano dovuta vendere con i blocchi dei diesel.
Ritratto di andi9
2 dicembre 2019 - 15:32
Grazie ai fanatici ecologisti, e sopratutto ai cre.tini governanti europei che si tirano la zappa sui piedi pur di sproloquiare sui cambiamenti climatici e la CO2. Impedendo con i ridicoli limiti di emissioni di costruire il miglior motore che ci sia sopratutto nelle cilindrate medio alte: il diesel
Ritratto di pierfra.delsignore
4 dicembre 2019 - 10:30
4
Premesso che i cambiamenti climatici sono enormi e che fino a che non rischieremo di morire ad ogni pioggia o estate, non si cambierà con veri enormi costi per tutti, la colpa non è di certo degli ecologisti ma di chi ha voluto vendere, case costruttrici, una motorizzazione di nicchia, riservata a chi faceva lunghe percorrenze, con motorizzazioni appunto medio alte, minimo 1,8 lt come l'auto per il pooovero che con il diesel che costa meno e rende di più risparmia qualche soldo nel breve tragitto, una stupidaggine assurda, sia per i risvolti di inquinamento, che per quelli di affidabilità. E' giusto che il diesel torni a questo, magari con il mild hybrid, una motorizzazione di nicchia, di fascia medio alta, per le lunghe percorrenze come, da sempre è stato. Te lo dice chi ha un'auto diesel ed in ZTL ci sarà entrato 10 volte in 8 anni, se volevo un'auto da città non avrei mai preso una Clio o una Lupo diesel, ma una Yaris ibrida o una Y10 a metano.
Ritratto di Mbutu
2 dicembre 2019 - 15:53
In effetti piuttosto che virare la produzione su quanto richiesto dal mercato è molto meglio cominciare a minacciare licenziamenti con 3 anni di anticipo. Del resto il "chiagni&fotti" è più economico dell'innovazione.
Ritratto di studio75
2 dicembre 2019 - 16:27
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vedrete che la Bosh riuscirà a strappare lauti aiuti pubblici per riconvertire l'impianto di Bari.
Ritratto di Blueyes
3 dicembre 2019 - 12:01
1
Esatto, come aveva fatto VW con l'impianto Lamborghini per produrre la Urus.
Ritratto di Giuliopedrali
2 dicembre 2019 - 17:11
Be allora apriamo un sacco di nuove centrali a carbone al posto del fotovoltaico, dai la deindustrializzazione è iniziata almeno 40 anni fa... Poi nell'elettrico vedo solo opportunità, del resto chi produce motori tradizionali termici impiegherà un minimo di operai ma quanto durerà ancora, poi fare sti schifosissimi motori a cilindri inutilmente complessi e antiquati, lo trovo già oggi un anacronismo, capisco certe costruzioni di pregio (V8 V12) ma dai per il resto speriamo scompaiano al più presto, oggi nessuno è più in grado di fare un cambio d'olio...
Ritratto di Giuliopedrali
2 dicembre 2019 - 17:21
Alla fine sto passaggio (in parte almeno) fossile-termico all'elettrico, mi pare come 100 e passa anni fa dalla trazione animale delle carrozze e carri a cavalli alle automobili. Si diceva che perdevano il posto i vetturini, gli stallieri, gli allevatori di cavalli i costruttori di ruote ecc, in effetti un mondo è scomparso, peccato, però ne è nato uno 1000 volte più grande...
Ritratto di otttoz
2 dicembre 2019 - 19:33
lo stato sovvenzioni gli impianti gas auto after market e li promuova con esenzioni bollo
Ritratto di otttoz
2 dicembre 2019 - 19:34
ed il personale in esubero dal diesel passi a fabbricare e montare impianti gas
Ritratto di v8sound
2 dicembre 2019 - 20:32
No sono già impegnati a fabbricare le batterie per EV, non vedi che vendono solo quelle oramai?
Ritratto di zero
2 dicembre 2019 - 22:31
Già, già... E le attese per lw consegne sono lunghe mediamente 18 mesi! Ma che ce la finiscano con questi schifosissimi motori a pistoni antiquati e complessi. Pedrali ha parlato. Amen.
Ritratto di v8sound
3 dicembre 2019 - 10:10
Ahahahahah!!!
Ritratto di Giuliopedrali
3 dicembre 2019 - 17:53
Si cioè l'unica cosa a parte forse un pò i tedeschi che pensano le Case a proposito di questi motori a pistoni, è come dismetterli.
Ritratto di Greycar
2 dicembre 2019 - 20:41
Ragione in pieno a "otttoz", parole sacrosante! Quanto al diesel non ci vuole un esperto per capire quanto inquina, anche se di ultima generazione. Odore acre ed irrespirabile al suo passaggio anche se con motori attuali… Occorre veramente il coraggio di bandirlo e di fare quello che dice giustamente "otttoz"!
Ritratto di NoTrendy
3 dicembre 2019 - 10:07
Dopo la campagna di terrorismo mediatico di tutti i media su sollecito della politica, ci si lamenta pure? E mai che si parli di quanto co2 emettano le petroliere, le navi da crociera, gli aerei e le fabbriche. E poi le auto diesel che qui siamo costretti a rottamare tornano miracolosamente attive all'est o in nord Africa... bla bla bla...
Ritratto di GeorgeNN
3 dicembre 2019 - 15:55
Problemi suoi, la fca, che non ha voluto investire, da tempo, in nuove tecnologie. E' sempre stata alla finestra a guardare gli altri competitor e adesso si è venduta alla psa per condividere tecnologie altrui.
Ritratto di Roomy79
3 dicembre 2019 - 20:38
1
Come una bella donna che non cerca lavoro per anni e aspetta di trovare un marito ricco che se la porti a casa. Certo che Psa non ha gusti molto esigenti!