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In Cina il sorpasso dei costruttori locali su quelli occidentali

Pubblicato 19 luglio 2023

Nel mercato interno cinese, ormai il più grande al mondo, a dominare sono sempre stati i marchi occidentali (sebbene alleati con quelli locali). Ora le cose stanno cambiando.

In Cina il sorpasso dei costruttori locali su quelli occidentali

SORPASSO STORICO - I numeri parlano chiaro: le case automobilistiche locali hanno conquistato il 54% del mercato automobilistico cinese nella prima metà del 2023, in forte crescita rispetto al 48% dell'anno precedente (vedi grafico 1). A guidare il sorpasso sui marchi occidentali sono stati i veicoli NEV (New Energy Vehicle), ossia quelli elettrici, a fuel cell e ibridi plug-in. Questo essere maggioranza si vede anche dalle classifiche di vendita: nella top ten 9 modelli su 10 sono prodotti da marchi cinesi e la tendenza degli ultimi anni fa prevedere che la maggioranza delle immatricolazioni rimarrà cinese per lungo tempo. Il caso della Volkswagen è esemplare (vedi grafico 2): dopo aver dominato il mercato per anni, immatricolando più di 3 milioni di automobili l’anno dal 2016 al 2019, è stata quasi raggiunta da BYD nel 2022 per essere poi sorpassata nel 1° semestre di quest’anno.


> Grafico 1.

ECCEZIONE CHE CONFERMA LA REGOLA - È appena il caso di dire che l’unico marchio straniero in classifica è Tesla, che è peraltro riuscita a sfruttare una legge che dava la possibilità di costruire una fabbrica tutta sua (qui la notizia) senza dover stringere accordi con un costruttore locale. I NEV stanno guidando la crescita del mercato interno della Cina: le loro vendite sono aumentate del 25,2% anno su anno, arrivando a 665.000 unità sui 2,2 milioni totali. Il sorpasso sugli occidentali ha radici non troppo lontane, ma che denotano una visione lungimirante. Secondo il Wall Street Journal, infatti, l'attenzione del Dragone verso i veicoli elettrici inizia nel 2009 e oggi si stanno raccogliendo i frutti con una trasformazione che ha portato la Cina dal ruolo di follower a un leader globale nel settore. Stephen Dyer, un consulente di AlixPartners ha dichiarato all’importante quotidiano economico che le altre case automobilistiche dovrebbero ispirarsi a quelle cinesi per avere successo sul mercato.


> Grafico 2.

AZIENDE IN RITIRATA/RITARDO - Diversi marchi occidentali si stanno disimpegnando dalla Cina, anche a seguito della stagnazione nel periodo della pandemia e dello spostamento del mercato verso i veicoli NEV. Ford, per esempio, ha ridotto gli investimenti in Cina poiché la sua Mach-E non ha avuto il successo sperato nel paese e quindi non ha sfruttato l’ondata dei NEV. Shinji Aoyama, chief operating officier della Honda, aveva osservato all'inizio di quest'anno (quindi ben prima dei risultati del 1° semestre) che “ tutte le case automobilistiche giapponesi, americane ed europee hanno la sensazione di essere arrivate tardi per fare la prima mossa e quindi stanno facendo del loro meglio per recuperare”. In effetti la Volkswagen sta preparando una controffensiva, assumendo 2.000 sviluppatori e puntando a velocizzare il suo ciclo di produzione nel Paese.

PIANIFICAZIONE E PROTEZIONISMO - La Cina ha costruito il suo robusto mercato dei veicoli elettrici sovvenzionando i produttori locali, inasprendo gli standard sulle emissioni e, in seguito, accordando le sovvenzioni governative solo ai veicoli elettrici con batterie di fabbricazione cinese. Il Paese ha anche creato una rete di ricarica nazionale, un fattore molto importante come dimostrato dall’adozione, da parte di molti costruttori e gestori delle ricariche, del connettore Tesla (qui la notizia) in modo da poter ricaricare nei Supercharger e, simmetricamente, di far caricare le Tesla in altre reti. Già nel 2015 la Cina si era proposta di diventare il leader globale dei veicoli elettrici entro il 2025, lasciando capire che avrebbe rilasciato altri incentivi fiscali e linee guida politiche.

INCENTIVI A VALANGA - Le stime del Wall Street Journal parlano di investimenti per circa 1,25 trilioni di yuan, pari a circa 154 miliardi di euro, fatti dal governo cinese per rafforzare il suo settore NEV. I risultati si vedono: oggi a Pechino 1 veicolo in circolazione su 6 ha la “targa verde", quella che identifica i NEV, mentre il 45% dei veicoli venduti a Shanghai dall’inizio dell’anno (la città nella quale Tesla ha il suo impianto e che, sfornando modelli appetibili, potrebbe aver ‘sdoganato’ le elettriche presso gli automobilisti cinesi) sono stati ibridi plug-in o elettrici. Si pensa che nel 2027 le vendite cinesi di auto elettriche supereranno quelle convenzionali. Questo moderno apparato produttivo sta funzionando bene anche nelle esportazioni, riuscendo a strappare al Giappone, nel primo trimestre 2023, il primato come maggior esportatore mondiale con 1,1 milioni di veicoli. Anche se il 75% di tali esportazioni erano ancora veicoli con un tradizionale motore a scoppio, non dubitiamo che il baricentro della produzione si sposterà verso veicoli ibridi ed elettrici: questi ultimi permettono infatti di “ripartire” alla pari, azzerando le tradizioni motoristiche - europee, statunitensi, giapponesi e coreane - sviluppate in ben più di un secolo.



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Ritratto di 36rate
19 luglio 2023 - 14:33
Ma non solo le auto, fra poco faranno tutto là (se gli andrà). E' il ""nostro"" nuovo est produttivo in cui delocalizzare (e che ci farà pure stare la coscienza in pace), solo un po' più a est; e solo un po' meno in mano poi (finanziariamente) ai ""nostri"". Oh, ma va bene eh, che l'importante poi è che ----qui---- tutto a zero CO2, e si salva il pianeta; tutti nel terziario e/o a carico dello stato...
Ritratto di Veenc
19 luglio 2023 - 19:29
1
Ma ha letto l'articolo? La cina è riuscita a riprendersi il suo mercato puntando forte sulle nuove tecnologie proprio a zero CO2, mentre qui in europa noi e i nostri costruttori siamo rimasti ancorati al passato ed ora perdiamo terreno.
Ritratto di Gordo88
19 luglio 2023 - 20:01
1
Per forza, avrebbero forse dovuto puntare sull' endotermico che sono 20 anni indietro a noi?
Ritratto di ilariovs
19 luglio 2023 - 14:36
Be ci sono gli 1,4mln di immatricolazioni italiane, forti del loro 3,8% di BEV salveranno ilercato ICE. Andrà proprio così. I nodi stanno venendo al pettine. My opinion
Ritratto di 36rate
19 luglio 2023 - 14:36
??? Puoi tradurre?
Ritratto di ilariovs
19 luglio 2023 - 15:05
Che noi contiamo come il due di coppe quando comanda denari. La Cina può te ere in piedi il mercato BEV da sola considerando che da sola vale quasi il 30% del mercato mondiale. La domanda è se gli altri possono fare a meno del mercato cinese. Avere il 3,8%, il 38% o lo 0,38% é la stessa cosa in rapporto ai numeri che girano nel mondo. Nel frattempo a Giugno auto benzina più venduta d'Italia la cinesissima ZS benzina (2300 pezzi), mentre la MG4 170 pezzi. Sono molto in difficoltà i cinesi.
Ritratto di 36rate
19 luglio 2023 - 15:17
Io la vedrei come te, ma mi è stato detto proprio l'altro giorno che finché fanno utili (i "nostri") va bene così; fa niente che perdono quote di mercato, calano in numeri, non vedono più sventagliate di loro prodotti in top 10 / top 20
Ritratto di ilariovs
19 luglio 2023 - 15:33
Ti dirò una cosa, 7/8 anni fa presi il mio primo Huawei era a marchio Honor e a pari prezzo dei principali competitors, mi dava SoC quadcore e 1GB di RAM invece che dialcore e 512MB. Ebbene 5 anni dopo io ero passato a Ciaomo nel frattempo i vari Mate e P20 pro svettavano nelle classifiche delle preferenze con feature da segmento premium. Prima partono gli early-adopter poi forti dell'esperienza di questi arriva il mass-market. Ed una volta che l'utente è soddisfatto... vagliato a togliere. Ci é voluto il ban USA per mettere in difficoltà Huawei. Solo che sui chip gli USA sono re sia in campo X86 che ARM e anche cone fonderie. Ma nel campo batterie NO. Li giocano in casa i cinesi. Infatti gli USA hanno varato l'IRA, ossia ricoprono di soldi chi va a produrre negli States. Hanno compreso il valore degli accumuli energetici e non vogliono restare indietro. Chi li controllerà avrà un bel vantaggio rispetto ai competitors. L'EU? L'EU ha varato il chip act e il provvedimento sulle materie critiche. Ma ci vogliono SOLDONI per attrarre know-how, per far partire produzioni interne e spostare velocemente le produzioni strategiche in EU. Produrre energia a basso costo ed immagazzinarla saranno fondamentali in futuro... noi non abbiamo idrocarburi... quindi perchè siamo rimasti sugli idrocarburi? Siamo mica gli USA noi.
Ritratto di Oxygenerator
19 luglio 2023 - 16:47
Concordo in pieno.
Ritratto di Road Runner Superbird
19 luglio 2023 - 14:43
Tanto le auto occidentali e giapponesi venivano prodotte localmente, quindi senza alcun beneficio per l'economia dei paesi d'origine. Semplicemente hanno iniziato a farsele da sole senza JV, avendo appreso come si fa. Poi mettiamoci una buona dose di protezionismo e un'economia non di mercato, i marchi cinesi sono favoriti sul suolo nazionale.
Ritratto di Trattoretto
19 luglio 2023 - 14:57
A Cesare quel che è di Cesare ...I cinesi sono stati lungimiranti a puntare subito sulle BEV. Ora ne stanno raccogliendo i frutti, non solo in Cina. Per fortuna ci sono gruppi europei, partiti in ritardo, come Stellantis, che stanno recuperando, alla grande, in tempo record. Fra 2-3 anni ci sarà più equilibrio anche nella produzione di batterie, che è la componente più costosa.
Ritratto di Trattoretto
19 luglio 2023 - 15:20
* che sono la componente più costosa
Ritratto di Tonio K.
19 luglio 2023 - 15:51
Azz! il signor consulente di AlixPartners e' un vero genio del mercato: tutte le case cinesi pesantemente sovvenzionate ed aiutate dallo stato in ogni maniera lecita ed illecita e che ora sono tutte in perdita con debiti astronomici dovrebbero essere un esempio per gli altri produttori? Io non so nulla di auto ma se lo stato mi presta 50 miliardi, mi paga 10mila euro per ogni catorcio che sforno, mi lascia accumulare debiti per altri miliardi e rompe continuamente le scatole ai miei concorrenti, penso potrei avere un discreto successo :)
Ritratto di Road Runner Superbird
19 luglio 2023 - 18:34
Questo non viene detto. La propaganda del governo cinese ha attecchito in pieno. Anche se su altri fronti, post pandemia, il fenomeno è diventato più contenuto.
Ritratto di NITRO75
19 luglio 2023 - 16:21
Mi sembra giusto, le proposte interne sono migliori delle nostre. Oltretutto ora hanno i nostri designer che lavorano per loro.....
Ritratto di Al Volant
20 luglio 2023 - 09:49
Ora si fa chiamare giulung pedlaling
Ritratto di capobutozzi
19 luglio 2023 - 16:28
per decenni hanno imparato da noi (cretine le aziende europee che hanno un ottica non miope, direi cieca. tra qualche anno venderenno tanto anche in Europa e rimarremo tutti fregati grazie alla globalizzazione che per molti leader europei (anche italiani) sarebbe stata un manna dal cielo
Ritratto di Trattoretto
19 luglio 2023 - 16:50
I primi a volere la globalizzazione non sono stati i leader europei, che, al contrario, sono stati sempre prudenti, ma gli stessi dirigenti della multinazionali occidentali, americane in primis, tedesche in secundis, per ragioni di premio sugli incrementi degli utili aziendali.
Ritratto di Quello la
19 luglio 2023 - 16:45
Bah, dove sarebbe la novità, lo stupore? Anche un semplice disegnatore di fiancate l’aveva previsto. E voi tutti là a dargli del beone.
Ritratto di Gordo88
19 luglio 2023 - 16:59
1
Possiamo impegnarci quanto vogliamo ma per ovvi motivi( basso costo di produzione, materie prime ecc.) non riusciremo mai a competere con i cinesi nel campo dell' elettricazione.. anzi mentre loro sovvenzionano i loro stabilimenti noi europei continuiamo a non applicare dazi alle auto cinesi
Ritratto di ALBARCA
19 luglio 2023 - 17:23
1
Speriamo che i cinesi comprino solo le loro auto e NON ne abbiano più per invadere i nostri mercati dove, ahimé , i costruttori occidentali sono rimasti all'età della pietra a prezzi esorbitanti.
Ritratto di John V
19 luglio 2023 - 18:17
La Cina è la nuova America, e infatti in queste ore le relazioni si sono molto intensificate sul versante industriale ed ecomomico (vedi Kissinger e si suoi consiglieri a colloquio con Xi Jinping e le figure di primo piano del governo cinese). Certo che se ascoltate le dem-menti, col DNA evolutosi per vivere sulle spalle degli altri, siete a posto... Imparate il mandarino se volete far soldi nella vita, veramente vostri e veramente guadagnati dico, e non date per niente al mondo retta a quelle zecche, magari.
Ritratto di AZ
19 luglio 2023 - 19:45
Hanno copiato le tecnologie occidentali e ora raccolgono i frutti.
Ritratto di John V
19 luglio 2023 - 21:35
Sulle BEV!? Faiga, c'hai mezzo stabilimento della Rovagnati sugli occhi allora... Oppure sei un kazzo di dem-tard pure tu. Le BYD Blade e i prototipi al sodio CATL sono occidentali forse? E Tesla va ancora con le pilette cilindriche delle automobiline radiocomandate della mia infanzia, porcokazzo! Ma di cosa stiamo parlando perdio!?
Ritratto di Quello la
20 luglio 2023 - 09:42
Ohi, caro john V, guarda che stai passando con il caro AZ! Lui emette postulati, frasi apodittiche, non risponde. Non puoi arrabbiarti con lui, è come insultare un paracarro.
Ritratto di John V
20 luglio 2023 - 10:51
Caro Quello la, non lo conosco ma dice cose che ormai è imbarazzante solo pensare. Se vogliamo parlare degli scandali dietro le false immatricolazioni legate al car sharing per gonfiare i volumi (l'ho già fatto peraltro, portanto all'attenzione un argomento "scomodo" e quindi non trattato dal mainstream), con le macchine praticamente nuove, o proprio nuove, a marcire a migliaia su terreni e all'interno di capannoni di proprietà dei costruttori, anche della stessa BYD, ok, lo si fa, sono qui. Purtroppo si cresce anche così in Cina, non è un paese avanzato in senso proprio, o meglio è avanzato con abbondante uso di steroidi d'ogni genere, coi finanziamenti "drogati" di regime in primis. Perché già allora s'era detto che quel mercato è in realtà drogato marcio e che vendono pure loro in perdita nonostante tutto, ecc. E s'era pure detto, riferendosi alla consulenza di una "valente" società che si occupa di automotive, che l'introduzione dei dazi, dipinti da quella stessa società come provvedimento necessario, non servirebbero a un fico secco in realtà, perché tanto: le elettriche non hanno un loro mercato significativo e se anche lo avessero tra imballaggio, trasporto, pratiche di sdoganamento, adeguamento alle normative europee, allestimento d'una rete distributiva, della logistica necessaria, ecc. i prezzi alla fine sarebbero ben maggiori rispetto a quelli praticati nella loro madre patria. Quindi, posto anche che arrivassero domani in massa, non ne piazzerebbero nemmeno una o quasi, e nonostante il gran battage da clickbait e basta che c'è sul web. Ecco, quello è l'unico guadagno possibile, per il momento e per il futuro prevedibile. Ma anche noi potremmo attrarre investimenti, raccogliere fondi sui mercati finanziari mondiali ed instaurare partnership a livello globle. E specialmente sul versante infrastrutturale, perché i nostri player nazionali mi stanno uccidendo, fanno letteralemente pena, sono solo a caccia di fondi e basta; utili quanto una paracarro, appunto, davanti al box. Non siamo forse la civiltà più antica del mondo? Dov'è finita, allora, tutta la nostra saggezza, il nostro saper fare le cose civilmente, appunto, oltre che in maniera molto più evoluta? Invece, ed è veramente incredibile, vogliamo dall'oggi al domani solo stabilimenti all'ingresso dei quali timbrare alle 6, alle 14, alle 22, alle 6, alle 14, alle 22, alle 6... Beh insomma, ci siamo capiti. Ma non servono solo posti di lavoro, serve magari, e soprattutto, gente che ci si mette per crearli, con la testa. E noi invece stiamo sempre e unicamente ad aspettare il santo salvatore che arriva dall'estero. Sì certo c'è il "polo green", o qualcosa del genere, di Torino: un poltronificio, l'ennesimo. E non a caso poi arriva il santo Musk in visita a Roma, lui che produce ancora le pilette arrotolate: grande innovazione! L'efficienza è un altro discorso, la validità della soluzione è sicuramente da mettere in discussione, perché dentro quei pacchi batteria c'è un tale pastrocchio, sia strutturale che di materiali impiegati, e di come sono impiegati, che definirla "soluzione" mi pare del tutto inappropriato. Semmai è un problema risolto per approssimazioni successive, tipica d'una mente da softwarista qual'è alla fine. Forse era meglio avere un po' d'umiltà, oltre che un approccio completamente diverso, realmente ingegneristico insomma. Umiltà ed approccio ingegneristico che ai cinesi certo non manca e che porta, di fronte a una soluzione che di fatto non è tale, e l'efficacia è un altro discorso, ribadisco, ebbene che porta dicevo, a ripartire dal classico foglio bianco, punto. Ma il treno era in corsa, gli elettrodi e l'elettrolita s'arrotolano facilmente e velocemente, e allora avanti così (salvo poi rifornirsi da BYD a CATL, tra gli altri). Tornando a bomba, se AZ è realmente robusto come un paracarro (non voglio minare l'autostima di nessuno, per carità: sarebbe un crimine) è solo un bene, e quindi non se la sarà presa e magari ci ragionerà sopra, ecco, perché ne è sicuramente più che capace. Ma ieri mi girava così, c'è poco da fare... Sintetico come sempre :-)) Un caro saluto a te, e pure a AZ.
Ritratto di John V
19 luglio 2023 - 22:16
Le case italiane, e a questo punto vedo bene DR, perché il resto è francese (tremendous opportunity for Di Risio), instaurino rapporti di partnership "seri" coi cinesi. Il governo attraesse investimenti cinesi "seri", invece di costruire Gigafacory ad kazzum che produrranno batterie già obsolete che le faranno andare in cassa tra pochi anni, procrastinando solo d'un poco il processo di desertificazione industriale, magari fino al fatidico 2030. Ferrari, l'unica vera italiana rimasta, creasse un nuovo brand "popolare", attraverso una società controllata e con partecipazioni cinesi "serie" che non tarderebbero ad arrivare. L'hanno già fatto Benelli, Morini, ecc. Marchi motociclistici strafalliti e fatti rinascere, e pure con motori termici! Che sarebbero la nostra "eccellenza", esatto; mica pezze, pizze e pezzi di paraculi e mezzeseghe assortite, nel "fescion" e in altre occupazioni da poveri incapaci.
Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
20 luglio 2023 - 07:58
giusto così, dovrebbero fare tutti così, le cinesi che se le tengano i cinesi, gli europei che comprino solo le europee ( a gasolio )
Ritratto di GENIASAS
20 luglio 2023 - 08:32
Tante giuste opinioni, ma il mercato interno cinese non è quello europeo. Quando si parla di stipendi mensili di 130 dollari , quanti operai possono permettersi di spendere 40.000 dollari di un'auto elettrica ? In realtà i satelliti mostrano depositi di 100.000 auto elettriche immatricolate , ma a cura del produttore . Il Dragone è bravissimo a far credere quello che non è , e molti , vedi sopra, abboccano
Ritratto di Alfiere
20 luglio 2023 - 13:54
2
E tra un po' gli consegniamo anche il nostro mercato, grazie a una serie di leggi stupide. Complimenti.
Ritratto di MAUROXX
20 luglio 2023 - 14:03
Timmermans esulta
Ritratto di ugosalami
20 luglio 2023 - 22:29
2
Questa sera su cattolica ha volato un F16 con i serbatoi supplementari...in 15anni è la prima volta. Per capodanno torniamo alla bicicletta e non ci si pensa piu