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Ultimatum del governo a Di Risio su Termini Imerese

18 maggio 2012

Il ministro Passera convoca un tavolo tecnico per il 4 giugno. Entro quella data, l’imprenditore deve fornire le garanzie finanziarie necessarie alla riqualificazione dell’ex stabilimento siciliano della Fiat.

SUBITO IL TAVOLO TECNICO - Corrado Passera (foto sopra) dà la sveglia a Massimo Di Risio: entro quindici giorni il proprietario della DR Motors dovrà dire se è in grado di rispettare gli impegni presi lo scorso luglio, relativi alla riconversione dell’ex stabilimento della Fiat a Termini Imerese (Palermo). In altre parole, il ministro dello sviluppo economico chiede alla casa molisana di presentare le garanzie finanziarie necessarie al rilancio della fabbrica siciliana, che darebbe lavoro a circa duemila persone. A questo proposito, ha convocato per il 4 giugno un tavolo tecnico tra lo stesso Di Risio, la Fiat e i sindacati.

 

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REGIONE SICILIA IN CAMPO
- Dal canto suo, il governatore Raffaele Lombardo ha ribadito la disponibilità della regione Sicilia “a entrare nel capitale della nuova società che rileverà lo stabilimento della Fiat assieme alla Dr Motor, purché il ministero per lo Sviluppo faccia pressioni sulle banche per aprire le linee di credito e Massimo Di Risio faccia chiarezza sulla sua situazione finanziaria. Non può caricare su Termini Imerese i problemi che ha nello stabilimento di Macchia d’Isernia, devono rimanere due cose distinte”.

CERCASI SOCIO? - Di Risio si era impegnato a investire a Termini circa 110 milioni di euro per realizzare quattro modelli, prospettando oltre 1300 assunzioni in quattro anni, di cui 241 nel 2012. Obiettivo: produrre a regime (nel 2017) circa 60.000 veicoli all’anno (leggi qui per saperne di più). Tuttavia, sembra che alle casse della casa molisana manchino circa 15 milioni di euro, necessari per “rassicurare” le banche e ottenere il credito necessario per avviare l’operazione. Da qui la ricerca di un partner commerciale (leggi qui per saperne di più).



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Ritratto di Cinque porte
18 maggio 2012 - 13:56
E che sarebbero per Chery? Mah! Non penso che Chery non glieli voglia stanziare!
Ritratto di Fr4ncesco
18 maggio 2012 - 16:00
2
Avendo già un partner europeo che gli assembla le auto per ora sono per l'Italia Chery potrebbe approfittarne investendo in Termini per approdare in maniera più importante e seria in Europa
Ritratto di LucaPozzo
18 maggio 2012 - 14:02
Ma se a malapena riesce a pagare gli stipendi in Molise, cosa volete che possa garantire per Termini?
Ritratto di Yellowt
18 maggio 2012 - 14:32
Oppure anche lui si è reso conto che investire nella regione meno efficiente d'Italia non sia una grande idea... In fiat non sono sprovveduti e se hanno chiuso avranno avuto i loro motivi. Corruzione, malavita, logistica da terzo mondo. E pensare che via mare si potrebbe trasportare a basso costo ovunque da li...
Ritratto di TOZZI-FAN
22 maggio 2012 - 15:46
Gentilissimo, non so se la Sicilia sia davvero la regione meno efficiente d'Italia, pur tuttavia sono d'accordo con te quando affermi che in Fiat non siano sprovveduti quando decidono di chiudere questa o quella fabbrica. I motivi di queste chiusure, però, sono, purtroppo, molto diversi da quelli che immagini. Del resto, più volte, Marchionne ha fatto riferimenti, non troppo velati, alla fuga di Fiat dall'Italia in toto. Corruzione e malavita non sono certamente appannaggio della Sicilia (se affermi il contrario vuol dire che o non leggi i giornali, oppure hai pregiudizi). In merito alla "logistica da terzo mondo" la colpa non è certo dei siciliani Esempio: nel 2012 la RFI ha deciso di destinare alla Sicilia soltanto il 2% di tutto il "malloppo" da investire nello sviluppo delle infrastrutture ferroviarie. Dove ci vuoi andare? Considera che, pur avendo il materiale rotabile fra i più vetusti d'Italia, il costo dei biglietti (ovviamente senza supplementi) è identico a quello del resto del Paese. Secondo te, perché tutto ciò? Chi ha beneficiato di un'Italia VOLUTAMENTE pensata a due velocità? Mi fermo perché non desidero essere tacciato di demagogia. Non ti fermare ai luoghi comuni rappresentati in tv... Con amicizia, buona giornata.
Ritratto di IloveDR
18 maggio 2012 - 17:02
3
datevi una mossa...Tutti
Ritratto di LucaPozzo
18 maggio 2012 - 17:07
Facite ammuina?
Ritratto di yeu
18 maggio 2012 - 18:17
Purtroppo la situazione è molto difficile. Secondo me deve essere data una risposta seria e veloce. Se Dr non risulterà in grado di rilevare Termini, bisogna contattare altri. Un possibile candidato potrebbe essere vag, credo che con oltre 300000 veicoli venduti in Italia(compresi quelli commerciali), glielo dovrebbero imporre e visto che vende tantissime auto costose non dovrebbe essere un problema produrne 60000 in Sicilia. Non si può pretendere di avere il bello da un mercato senza dare niente in cambio.
Ritratto di Fr4ncesco
18 maggio 2012 - 19:36
2
Visto che la Golf è il modello più venduto in Europa, e visto che l'Italia è uno dei pricipali mercati di Vag, magari potrebbero aprire una nuova linea di produzione del popolare modello proprio in Sicilia, anche se la vedo dura investire in Italia in questo momento, soprattutto in una zona così difficile, e poi c'è il problema Fiat, che ha sempre avuto il monopolio di produzione di auto qui da noi, infatti siamo l'unico paese con una casa costruttrice presente... In Germania oltre alle aziende nazionali ci sono la GM e la Ford, in Francia la Toyota e via dicendo..
Ritratto di yeu
18 maggio 2012 - 22:22
Non credo che la Golf andrebbe bene per la fascia di prezzo in cui si colloca e per i volumi di vendita che ha, in effetti per produrre a Termini bisogna puntare su modelli che fanno cassa. Anche auto come Cayenne, Audi Q7, Lamborghini Urus, Tuareg, Audi Q5, Audi A6, Passat CC, ecc ecc. Per quei volumi di vendita bisogna puntare su modelli che il costo della carenza di infrastrutture non influisca in maniera determinante.
Ritratto di Fr4ncesco
19 maggio 2012 - 01:04
2
La Q7 andrebbe a pennello, attualmente è prodotta solo in Rep Ceca, una secondo linea produttiva non farebbe male e soddiferebbe un area geografica diversa in modo più efficiente, ma la vedo dura investire qui da noi
Ritratto di LucaPozzo
18 maggio 2012 - 23:40
Fammi capire. Credi veramente che ci sia la fila di case automobilistiche smaniose di venire ad investire in un paese come il nostro? Col mercato del lavoro che ci ritroviamo? Con l'efficienza della giustizia civile che caratterizza questa nazione? Tutte lì in coda ma con Fiat che impedisce l'ingresso? È molto poetico, devo ammetterlo.
Ritratto di yeu
19 maggio 2012 - 14:56
Secondo me non è poetico. Tutti critichiamo Fiat ma se vediamo il mercato dell'auto italiano ha una potenzialità di 2,5milioni di auto(in tempi normali) e quando Fiat produceva 950mila auto in patria ne vendeva 600mila. Non dico che bisogna essere nazionalisti ma almeno il 60% di prodotti venduti in ogni paese deve essere prodotto in loco. In Brasile c'è un mercato da 2,7 milioni di veicoli però chi vuole vendere lì deve produrre, mentre noi siamo stupidi. Mi sono stancato di vedere aziende che vanno via perchè arrivano, senza limitazioni, prodotti concorrenti prodotti in paesi con costi del lavoro ridicoli. Se l'Italia ha una potenzialità di 2,5milioni di auto, per il mercato interno deve produrne 1,5milioni più quelle per l'esportazione e questa regola dovrebbe essere legge in tutti i paesi comunitari. Solo così si esce dalla crisi. Se vediamo la Cina ha messo un dazio del 20%sulle auto americane e uno del 5%su quelle Europee ad eccezione dei gruppi che importano ed esportano più o meno a pari quantità. La stessa cosa fa la Russia, il Brasile, gli Usa, l'Argentina, l'India, ecc. Certo che bisogna dire che lo fa anche l'Europa, ma in maniera sbagliata,faccio un esempio: la Romania produce molte auto ma il suo mercato è minuscolo, quindi chi produce lì, lo fa per speculare perchè fa parte della comunità europea però non adotta l'euro e gli stipendi sono una presa in giro. Lo stesso dicasi per tutti gli altri paesi piccoli della comunità che non hanno alcun mercato interno ma producono mangiandosi i paesi che prima dell'europa unita erano già sviluppati. Bisogna modificare tutto e mettere una regola chiara per tutti. Tempo fa il Brasile voleva addolcire le limitazioni sull'importazione e Vag,GM e Fiat si sono opposte facendo indietreggiare il governo, proprio le stesse aziende che da noi chiedono un'apertura dei mercati. Non facciamoci prendere in giro, l'Italia ha un mercato, ha una ricchezza, ha una dignità sul lavoro e queste cose rischiano di essere sottratte per la stupidità. Basta semplicemente mettere delle regole. Se qualcuno vuole stare in un mercato, deve rispettarlo e se supera una certa soglia di vendite, deve investire per iniziare una produzione e non a distruggerlo. Abbiamo una dignità e non accetto il fatto che ogni cosa che compriamo deve venire da fuori. Il mercato c'è e va tutelato con regole giuste e sacrosante. Se si decide che tutti possono vendere va bene, però se qualcuno vende più di altri, deve iniziare a produrre nella nazione che gli da mercato, così facendo si eliminerebbe la concorrenza sleale e tutti se ne guarderebbero bene dal tentare di prendersi tutto senza corrispondere niente, come avviene adesso.
Ritratto di LucaPozzo
18 maggio 2012 - 23:37
Veramente ci sarebbe un piccolo concetto chiamato "libero mercato"
Ritratto di onlyroma
20 maggio 2012 - 16:35
Ma la crisi che stiamo vivendo è frutto proprio di questo sistema dopato. Sempre a rincorrere la nazione dove costi meno la manodopera. Perfetto,mi sembra logico,ma questi scienziati dell'economia hanno mai pensato che spostando la produzione in massa in paesi lontani dall'Europa,non hanno fatto altro che impoverire gli operai nostrani? Se io non lavoro,come cavolo posso comprarmi un auto nuova? O un televisore o Qualsiasi altro bene di consumo? Ecco i risultati,disoccupazione e soldi stagnanti. W Il Futuro Globale. 100 ricchi e 10000000000 di poveri. Non meravigliamoci se poi qualcuno si in..zza veramente.
Ritratto di LucaPozzo
20 maggio 2012 - 17:08
Che il divario tra ricchi e poveri stia aumentando è assodato. Il mio commento riguardava il fatto che non si può chiedere "una risposta seria e veloce" e poi suggerire di imporre (chissà come poi?) a una società tedesca di investire in Italia. E se non lo fanno cosa facciamo? Invadiamo la Baviera? Sul problema della delocalizzazione le cose non sono nemmeno così semplici. Certo, vorremmo che le auto venissero prodotte qui e che gli stipendi base fossero il doppio degli attuali. Però poi non siamo mica disposti a comprare una Panda a 16k€. Il problema è che avremmo dovuto pensarci prima e investire in maniera da non avere un 60% della popolazione attiva che non può fare niente di più che l'operaio. Siamo andati avanti avendo come obiettivo l'Italia degli anni 60, quando i polacchi d'Europa eravamo noi e il libero mercato ci piaceva tantissimo, insomma guidavamo guardando nel retrovisore. Oggi i veri polacchi fanno auto di ottima qualità per la metà dello stipendio, in modo che noi si possa comprare una Fiat o una VW a prezzi decenti. Noi dobbiamo imparare a fare altro.
Ritratto di onlyroma
20 maggio 2012 - 20:25
Il mio commento non era contro quello che avevi detto,dato che "purtroppo " hai ragione. Il mio era più che altro uno sfogo. Fortunatamente sono uno di quelli che ha il "quasi" posto fisso,anche se la Grecia ci ha insegnato che nessuno si può ritenere tranquillo. Sarebbe un discorso lunghissimo,per esaminare questi cambiamenti globali e come neutralizzarli,ma una cosa elementare è vietare l'importazione di prodotti da paesi che non allineano i salari a quelli della zona Euro. Non è possibile scontrarsi contro paesi che pagano i propri operai 300€ al mese. Questa x me è concorrenza sleale. Ciao
Ritratto di lucios
18 maggio 2012 - 18:59
4
....che alla fine pagherà per l'ennesima volta pantalone? Come se i soldi della regione Sicilia non siano anche del resto degli italiani.......ma fare impresa, non vuol dire accollarsi il rischio? Cosa c'è veramente dietro? Perché le banche dovrebbero investire in un progetto che prevede auto non si sa' di che di qualità, sconosciute, e per di più con l'immagine di prodotti cinesi? Con tutti il rispetto per il drago giallo, ma dai!!!!!
Ritratto di Limousine
18 maggio 2012 - 22:55
Che farsa questo Governo! Dapprima accoglie la proposta DR come "unica" e "vincente", facendo ILLUDERE migliaia di lavoratori (e relative famiglie) a rischio! Poi, quando scorge la "mala parata", "sollecita" DiRisio a darsi da fare. Peccato, però, che prima di far come il "buon" Ponzio Pilato che si lavò le mani di Cristo, accolse la proposta della Casa molisana come "unica e certa panacea"! Ma chi era il supervisore di tale progetto? Topo Gigio? Possibile non si fossero accorti per tempo che alla DR Motor difettasse la liquidità? Come sempre, del resto, i nostri governi sono in mano ai soliti dilettanti (e spero che AlVolante abbia la cortesia di non censurarmi questa indiscutibile verità) e chi ci rimetteranno, alla fine, saranno solo operai e famiglie. Complimenti, Passera, Ponzio Pilato vi fa un baffo!!! :(
Ritratto di wiliams
19 maggio 2012 - 10:22
"Complimenti" anche a DI RISIO che promette di farsi carico dello stabilimento e degli operai senza avere nemmeno un EURO a disposizione,cosa credeva che le banche gli avrebbero aperto le cassaforti?????Ma poi basta vedere come stanno andando le vendite della DR e gli operai molisani che per mesi non hanno ricevuto lo stipendio per capire che questa storia non sta proprio in piedi.Situazione tipicamente ITALIANA.
Ritratto di Limousine
19 maggio 2012 - 19:33
Complimenti a DiRisio? Se ciò che sospetto è vero (cioè che costui voleva fare il "furbo") lo piglierei volentieri a calci nel sedere!!! Soprattutto, perchè ci sono di mezzo migliaia di famiglie che, purtroppo, stanno rischiando seriamente il lavoro (in Sicilia e in Molise)! Ammetto che nutrivo una certa simpatia - non certo per l'uomo, quanto per l'idea e il coraggio imprenditoriale che pareva possedere - e che il crescente successo commerciale, conosciuto per qualche tempo dalle vetture DR, mi lasciavano ben sperare su questa nuova realtà imprenditoriale al Sud del ns. Paese. Adesso, però, non è più tempo di "giocare a nascondino" sulla pelle altrui (leggi sempre: operai e famiglie), per cui se ha i soldi si muova, viceversa smetta questa manfrina. Lui e il Governo Ponzio Pilato!
Ritratto di atalanta
19 maggio 2012 - 14:53
che vergonia e saranno cose da pubblicare sulla rete!
Ritratto di hornet72
21 maggio 2012 - 13:14
Poco importa se è DR, Nissan, Opel o Fiat, l'importante è che saranno garantiti i posti di lavoro per TUTTI e ci saranno garanzie future. Il resto una casa o l'altra non fa testo... in bocca al lupo a Termini e ai lavoratori.
Ritratto di titaoit
21 maggio 2012 - 21:20
Fatemi capire ma per dare lavoro ad un x operai del quale nn mi frega un bel niente gli Italiani dovrebbero stanziare dei soldi a favore dei prodotti Cinesi che attraverso un suo concessionario Di Risio fà una fabbrica cacciavite? Dai siamo seri.. il mercato dell'auto è saturo ed il prodotto DR avrà penetrazione proprio perchè per produrre quei pezzi che verrebbero poi montati a Termini Imerese sarebbero prodotti utilizzando manodopera le cui condizioni di lavoro sono appunto cinesi!! Cioè alla fine meglio licenziare gli inutili.. Nn facciamo sempre il solito errore anzi orrore!! Che vengano licenziati e che sia di monito per ttt!!