QUALCOSA BOLLE IN PENTOLA - La notizia l'ha riportata il Corriere della Sera: pare che, a margine della presentazione della Lancia Nuova Ypsilon (leggi qui il primo contatto), Sergio Marchionne abbia incontrato una delegazione dei vertici della Suzuki, guidata dallo stesso Osamu Suzuki (a destra nella foto), presidente dell'omonima casa. Nulla di strano, sia chiaro, dato che da anni tra il gruppo torinese e quello giapponese è in essere un rapporto di collaborazione, che ha portato, per esempio, alla realizzazione delle crossover Fiat Sedici e Suzuki SX4 e alla fornitura dei motori 1.3 Multijet per i modelli giapponesi.
MERCATI EMERGENTI - Secondo il quotidiano milanese, però, il fatto che si siano mosse le più alte cariche della Suzuki, lascia intendere che tra la Fiat e il costruttore giapponese possa nascere una più stretta partnership strategica per i mercati emergenti. In particolare, la Fiat potrebbe sfruttare la forte presenza della Suzuki in Asia per espandere le sue vendite in Cina e India, mentre i giapponesi potrebbero sfruttare la leadership del gruppo torinese in Brasile e sud America.
MATRIMONIO IN CRISI? - Ipotesi rafforzate da voci secondo le quali in Suzuki non sarebbero molto soddisfatti del matrimonio con la Volkswagen (leggi qui la news): il timore sarebbe quello di diventare un semplice marchio “low-cost” all'interno del gruppo tedesco, una possibilità più volte respinta da Osamu Suzuki che, invece, vuole rafforzare l'immagine ed estendere la gamma dei modelli (leggi qui per saperne di più). Tanto che, secondo le indiscrezioni, in Suzuki starebbero anche valutando la possibilità di "tagliare il cordone ombelicale" con la Volkswagen. Un'eventualità che potrebbe spianare la strada a un nuovo matrimonio proprio con la Fiat/Chrysler, sempre più forte a livello internazionale.