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Nel futuro della Honda c'è l'elettrico, e intanto punta sull'ibrido

11 agosto 2010

Da inizio 2011 l'utilitaria Jazz andrà ad ampliare l'offerta dei modelli ibridi. Mentre per il 2012 negli Usa e in Giappone saranno disponibili un modello elettrico e una nuova ibrida “plug-in”, alla quale nel 2013 seguiranno altri due modelli a doppio motore. Sempre tra due anni, debutterà un nuovo diesel per l'Europa, dalla cilindrata più contenuta dell'attuale 2.2

FUTURO A BATTERIE - Dopo la Toyota, il gruppo Volkswagen e quello Renault-Nissan, anche la Honda ha deciso di investire pesantemente nella ricerca e nello sviluppo delle auto elettriche. La conferma è arrivata dalle stesse parole del presidente Takanobu Ito (foto in alto), in occasione della presentazione del piano che delinea il futuro a medio termine dell'azienda giapponese. Entro il 2012, la Honda metterà in commercio un modello elettrico e una serie di ibride, tra le quali una “plug-in” (ricaricabile dalla presa di  corrente domestica), e porterà avanti il progetto FCX Clarity, un'auto elettrica con le celle combustibili, che trasformano direttamente l'idrogeno in elettricità.


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Il prototipo Honda FCX Clarity.


UNA GAMMA DI IBRIDE
- In attesa che venga risolto il problema della ridotta autonomia delle batterie delle auto elettriche pure, il limite maggiore per la diffusione di questo tipo di veicoli secondo gli ingegneri della Honda (leggi qui per saperne di più) la casa giapponese metterà in commercio una serie di auto ibride, dalle dimensioni contenute. Il primo esempio sarà la versione ibrida dell'utilitaria Jazz, che verrà introdotta questo autunno in Giappone dove è conosciuta con il nome Fit, e sarà in vendita anche in Europa agli inizi dell'anno prossimo. Esteticamente si dovrebbe differenziare poco dal modello “normale” (qui il listino), ma adotterà la tecnologia della Insight, che prevede un motore elettrico da 14 CV associato a uno 1.3 benzina.


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La Honda Insight è in vendita con prezzi a partire da 21.000 euro.


NUOVA RIVALE PER LA PRIUS
- La prossima generazione della Civic Hybrid (non è stato annunciata la data del suo arrivo), adotterà delle batterie agli ioni di litio, in grado di immagazzinare una maggiore quantità di energia rispetto alle tradizionali. Una tecnologia che dovremmo ritrovare anche su una ibrida "plug-in" che avrà dimensioni simili a quella della Toyota Prius (qui il primo contatto). Secondo quanto riporta il quotidiano economico Nikkei, questo modello dovrebbe essere in grado di percorrere in media 60 km/l (contro i 25 della Prius) e verrà costruito direttamente negli Usa insieme ad altri due modelli che, dal 2013, allargheranno l'offerta di auto ibride rispetto alle attuali Insight (qui la prova) e alla nuova coupé CR-Z (leggi qui il primo contatto).


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La Honda CR-Z è una coupé 2+2. Abbina a un motore 1.5 a benzina un'unità elettrica, per una potenza complessiva di 124 CV.


DOWNSIZING
- Il presidente Ito, ha anche annunciato che per il 2012 debutterà anche un nuovo motore turbodiesel di cilindrata più contenuta rispetto all'attuale 2.2 i-CDTi da 150 CV. Un motore rivolto al mercato europeo, dove i diesel sono l'alimentazione più gettonata. Inoltre, a partire dallo stesso anno anche i gruppi trasmissione e i motori alimentati a benzina verranno rivisti per ridurre ulteriormente i consumi e le emissioni di CO2.
 



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Ritratto di no yvan...no party
11 agosto 2010 - 20:25
.....Lo sapevo che prima o poi lo avrebbe fatto!Aaahhh dove andremo a finire...a quante altre auto fantastiche dovremo dire addio...pfui
Ritratto di hotdog
11 agosto 2010 - 18:57
è proprio la fine... non venderanno più la civic type r perché inquina troppo, almeno in europa, e ci proporrano auto ibride e elettriche. come la cr-z che vuole essere una sportiva ma dalle recensioni si capice che di sportivo ha solo la scomodità dei posti 2+2 :( peccato.
Ritratto di no yvan...no party
11 agosto 2010 - 20:29
Peccato...
Ritratto di tomkranick
12 agosto 2010 - 09:42
Ma perchè ibrido o elettrico?? Le auto sono sempre state a benzina o a gasolio.Negli ultimi anni si è sviluppata la tendenza del gas o del metano.Ma le auto non contribuiscono per niente all'effeto serra.Il problema sono le fabbriche, non le auto.Ma nessuno lo capisce, e così non avremo più macchine fantastiche
Ritratto di JDM
17 novembre 2010 - 22:15
Si ma se continuassero sempre a fare le solite "K20A" e così via dicendo, non venderà tanto come prima...le normative europee fra qualche anno non permetteranno più a quei motori di farli di girare tranquillamente. E poi i consumi e la benzina che qui in Italia costa davvero un botto, voglio vedere chi te la compra. Andiamo, sono dell'idea che le auto hanno "solo" il 5% della causa inquinamento, ma non dimentichiamoci che qui dove viviamo, non tutti possono permettersi di andare tranquillamente con le 1.8 o 1.6 a benzina in giro. Per il portafoglio è meglio una macchina a metano o GPL, o in questo caso una ibrida. Io sinceramente opterei per quest'ultima, meno pericolosa e difettosa e più divertente da guidare. (Vedi CR-Z)