LA GERMANIA RALLENTA - Con 1.005.976 nuove auto in Europa, il mese di ottobre ha visto diminuire le immatricolazioni dell'1,8% rispetto allo stesso mese del 2010: si tratta di una battuta d'arresto dopo la leggera crescita di settembre (+0,6%) e quella più sostanziosa di agosto (+7,7%). Un risultato che riflette l'andamento delle principali "piazze" europee: in Germania, mercato che in questi mesi ha fatto da traino, le immatricolazioni sono rimaste pressoché invariate (+0,6%), in Francia(+2,4%) e Inghilterra (+2,6%) sono cresciute di poco, mentre si sono ulteriormente contratte in Spagna (6,7%) e Italia (-5,5%, leggi qui per saperne di più).
IN LEGGERO CALO DA INIZIO ANNO - Con la flessione di ottobre, nei primi dieci mesi del 2011 le immatricolazioni si sono ridotte del 1,2%, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, per un totale di 11.126.436 nuove auto registrate. Un dato che, però, non riflette la reale situazione in Europa: se da gennaio a ottobre le immatricolazioni in Germania sono cresciute del 9,8% e in Francia sono rimaste pressoché stabili (+0,4%), in Inghilterra sono scese del 4,5%, in Italia dell'10,8% e in Spagna sono crollate del 19,7%.
MALE FIAT, IN RIPRESA LANCIA - L'altalena delle cifre si ritrova anche spostando l'attenzione anche sui singoli costruttori. In casa Italia è emblematico l'andamento dei diversi marchi. La Fiat continua un'inesorabile discesa: -10,3% a ottobre e -11,9% nei primi dieci mesi del 2011, con 802.414 nuove auto registrate. La Lancia, con il debutto commerciale della nuova Ypsilon, continua a mostrare incoraggianti progressi, +16,7% il mese scorso, e da inizio anno riduce la perdita a -8,4%. Dopo mesi di forte crescita, a ottobre si registra il crollo dell'Alfa Romeo (-20,2%): ma da gennaio sono state immatricolate oltre 110.000 auto, il 26,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2010, merito della Giulietta. Continua invece a “correre” la Jeep, grazie al rinnovamento della gamma: nel mese di ottobre ha incrementato le immatricolazioni di ben il 145,3% portando a +62,6% quelle da inizio anno: ma il quantitativo di veicoli è notevolmente inferiore (18.338 in totale).
BENE LE COREANE - Come evidenziato nei mesi scorsi, se si escludono la Nissan (+4,5%) e la Honda (+7,0%), i costruttori giapponesi soffrono: Mazda (-27,7%), Mitsubishi (-23,8%), Suzuki (17,7%) e Toyota (-13,1%). Tra i cosiddetti generalisti, vanno sempre forte le coreane Kia (+35,4%) e Hyundai (+16,6%), seguite a ruota dalla Seat (+6,3%), dalla Ford (+5,7%), dalla Dacia (+5,5%), dalla Volkswagen (+4,7%) e dalla Skoda (+1,4%). Segno negativo, invece, per le francesi Peugeot (-3,3%), Citroën (-9,9%) e Renault (-4,2%), la Chevrolet (-3,7%) e Opel (-3,6%).
BOOM” DELLA LEXUS - A ottobre, anche i costruttori di auto di prestigio risentono il rallentamento delle immatricolazioni. Se si esclude il “boom” di Lexus (+83,4%), e le crescite di Land Rover (+43,8%), Mini (+15,5%) e Audi (+1,9%), gli altri sono in calo: Mercedes (-11,8%), Volvo (-3,0%), BMW (-1,8%) e Jaguar (-1,0%).








