BENE SOLO LA GERMANIA - Con 1.231.147 nuove auto in Europa, il mese di settembre ha visto crescere le immatricolazioni dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2010: si tratta di un'altra leggera crescita dopo quella più sostanziosa di agosto (+7,7%). Un risultato che riflette l'andamento dei principali mercati europei: ad eccezione della Germania (+8,1%), tutti gli altri hanno registrato un calo: Inghilterra (-0,8%), Spagna (-1,3%), Francia (-1,4%) e, fanalino di coda, Italia: -5,7% (leggi qui per saperne di più).
IN LEGGERO CALO DA INIZIO ANNO - L'andamento di settembre permette di contenere al -1,1% la perdita di immatricolazioni nei primi mesi mesi del 2011 (10.121.423 vetture in totale), rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Un dato che, però, non riflette la reale situazione in Europa: se da gennaio a settembre le immatricolazioni in Germania sono cresciute del 10,8% e in Francia sono rimaste pressoché stabili (+0,2%), in Inghilterra sono scese del 5,0%, in Italia dell'11,3% e in Spagna sono crollate del 20,7%.
MALE FIAT, IN RIPRESA LANCIA - L'altalena delle cifre si ritrova anche spostando l'attenzione anche sui singoli costruttori. In casa Italia è emblematico l'andamento dei diversi marchi. La Fiat continua un'inesorabile discesa: -12,7% a settembre e -17,6% nei primi nove mesi del 2011, con 533.186 nuove auto registrate. La Lancia, con il debutto commerciale della nuova Ypsilon (nella foto, lo stabilimento di Tichy), continua a mostrare incoraggianti progressioni, +17,7% il mese scorso, e da inizio anno riduce la perdita a -10,4%. Dopo mesi di forte crescita, anche a settembre l'Alfa Romeo “tira il fiato” (-2,3%): ma da gennaio sono state immatricolate quasi 102.000 auto, il 32,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2010, merito della Giulietta. Ancora meglio ha fatto la Jeep, grazie al rinnovamento della gamma: nel mese di settembre ha incrementato le immatricolazioni di ben il 133,9% portando a +56,3% quelle da inizio anno: ma il quantitativo di veicoli è notevolmente inferiore (16.344).
BENE LE COREANE - Come evidenziato nei mesi scorsi, se si esclude la Nissan (+30,8%), i costruttori giapponesi soffrono: Mitsubishi (-27%), Mazda (-20,9%), Honda (-16,1%) e Suzuki (-12,9%). Tra i cosiddetti generalisti, vanno sempre forte le coreane Kia (+26,5%) e Hyundai (+17,8%), seguite a ruota dalla Dacia (+16,0%), dalla Seat (+13,4%), dalla Volkswagen (+12,3%) e dalla Skoda (+2,3%). Segno negativo, invece, per le francesi Peugeot (-15,7%) e Citroën (-11,8%), la Chevrolet (-9,9%) e Opel (-5,8%). Praticamente invariate, infine, le immatricolazioni di Ford (-0,6%) e Renault (-0,9%).
“BOOM” DELLA LEXUS - Anche a settembre i costruttori di auto di prestigio sembrano navigare in acque decisamente più tranquille. Se si esclude la flessione della Mercedes (-5,8%), tutti gli altri marchi hanno registrato incrementi decisamente sostanziosi: si va dal +65,6% della Lexus al +1,3% della BMW, passando per il +24,7% della Mini, il +23,2% della Land Rover, il +20,9% della Volvo, il +19,3% dell'Audi e il +11,8% della Jaguar.