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L’industria automobilistica occidentale al bivio: cambiare o soccombere ai cinesi

Pubblicato 30 giugno 2023

I brand cinesi sono pronti a diventare la forza che plasmerà l'industria automobilistica globale nei prossimi anni.

L’industria automobilistica occidentale al bivio: cambiare o soccombere ai cinesi

PASSAGGIO DI TESTIMONE - Una dei più importanti cambiamenti dell’automotive è iniziato circa 10 anni fa, quando la Tesla Model S ha sdoganato l’automobile elettrica erodendo quote di mercato ai marchi tradizionali. Secondo AlixPartners si sta ora profilando un’altra rivoluzione, che vede come protagonista non una marca ma un’intera industria, quella cinese. La società di consulenza ha infatti indicato, nel suo Global Automotive Outlook 2023, le case automobilistiche cinesi come il più grande fattore di rottura del settore, realtà da tenere d'occhio. Nel rapporto si legge per esempio che i brand cinesi sono “pronti a diventare la forza che plasmerà l'industria automobilistica globale nei prossimi anni e quindi le Case tradizionali dovranno cambiare radicalmente i loro modelli di business per fronteggiare queste trasformazioni”. Queste mutazioni dovranno riguardare un po’ tutto, dalle caratteristiche dei veicoli agli assetti aziendali fino all’implementazione di approcci differenti alla velocità e al rischio del cambiamento.

PRESSIONI PERSISTENTI NEL POST-PANDEMIA - Anche se gli effetti della pandemia da Covid-19 e dei suoi strascichi (scarsità delle materie prime e dei chip, prezzi in aumento) sembrano alleviarsi, rimangono “pressioni senza precedenti che derivano da questioni tecnologiche e competitive forse in grado di alterare regole e modelli di business che esistono da decenni”. A dirlo è Mark Wakefield, global co-leader automotive and industrial practice in AlixPartners, il quale osserva che rispondere a queste sfide “richiede varie azioni, quali il riconsiderare, da parte delle aziende, le filosofie di sviluppo e produzione dei loro prodotti fondamentali. In questa revisione va inclusa una definizione rigida delle priorità che metta al primo posto le funzionalità più appetibili per i clienti di domani”.


> Nelle foto di questa pagina alcuni modelli recenti di auto cinesi: dall'alto la BYD Han, le Nio ET7 ed ES8 e la Yangwang U9.

IN MARCIA VERSO UN FUTURO ELETTRICO - In questo senso è facile pensare ai servizi in abbonamento, magari con funzionalità da remoto (qui per saperne di più). Gli analisti prevedono che nel 2023 le vendite globali di automobili aumenteranno del 5% rispetto al 2022, ritornando così al 92% dei livelli pre-COVID. Questo incremento deriva da un aumento del 10% negli Stati Uniti, del 6% in Europa e del 3% in Cina. Prevista anche una diminuzione del prezzo medio di acquisto dei veicoli di circa il 7% negli Stati Uniti entro il 2025, conseguenza di una produzione che aumenta insieme alle scorte - grazie anche alla progressiva diminuzione della scarsità dei chip - e di tassi di interesse che rimangono alti, raffreddando la domanda. Gli investimenti nell'elettrificazione sono raddoppiati negli ultimi due anni, ammontando ora a circa 616 miliardi di dollari a livello globale. Si prevede inoltre che le vendite dei veicoli elettrici a batteria saranno la maggioranza entro il 2035, arrivando al 59% negli Stati Uniti,al 66% in Cina e a una clamoroso 82% in Europa.

L’ESPANSIONE CINESE - Stephen Dyer, Asian leader automotive and industrial practice di AlixPartners, ritiene che il mercato automobilistico cinese sia cambiato radicalmente negli ultimi anni: le vendite dei veicoli elettrici, per esempio, sono stimate valere il 25% in quest'anno contro il 5% del 2019. Secondo Dyer "il 2023 è stato notevole per il mercato automobilistico cinese, un periodo di svolta", anche perché per la prima volta le vendite dei marchi cinesi in Cina dovrebbero superare quelle dei brand stranieri nel loro mercato interno. C’è di più, dato che ci si aspetta che i marchi cinesi arriveranno al 65% del mercato interno entro la fine di questo decennio. Questa cavalcata trionfale deriva principalmente dalla grande crescita delle vendite di veicoli elettrici nel mercato interno, a sua volta trainata dai massicci investimenti del governo cinese per sostenere il passaggio ai veicoli elettrici: i 57 miliardi di dollari messi in campo nell'ultimo decennio, spesi non solo in incentivi ma anche in investimenti industriali, equivalgono a circa cinque volte gli importi investiti dal governo statunitense.

FORMULA VINCENTE - Un altro fattore chiave è che i marchi cinesi hanno trovato la formula per produrre prodotti moderni, eleganti e tecnologici che attirano i consumatori locali anche grazie a prezzi convenienti. I governanti cinesi hanno inoltre probabilmente pensato che la mobilità elettrica potesse offrire una ‘ripartenza’ per l’automotive, annullando di fatto l’esperienza dei motoristi tradizionali, sia dei pionieri europei e statunitensi sia dei (relativamente) nuovi player giapponesi e coreani. C’è anche da considerare che la Cina è ricchissima di minerali e terre rare, elementi indispensabili per batterie e motori elettrici: la loro criticità è tale che si sono studiati motori elettrici privi di magneti (qui per saperne di più). Gli analisti si aspettano inoltre che le case automobilistiche cinesi crescano d’importanza in tutto il mondo, Stati Uniti compresi, e in effetti nel primo trimestre i produttori cinesi hanno conquistato per la prima volta la vetta come numero globale di automobili esportate.

CAMBIARE PER VIVERE - Questi fattori concomitanti secondo gli analisti si traducono nella necessità, per le case automobilistiche legacy, di adattare di conseguenza i loro modelli operativi e di business. I costruttori tradizionali dovranno rivedere il loro approccio allo sviluppo del prodotto e all'approvvigionamento dei componenti, concentrandosi maggiormente sulle richiestissime funzionalità tecnologiche piuttosto che su qualità tradizionali quali la guida e l’handling. Mark Wakefield ritiene che ci sia ancora "tempo sufficiente perché le case automobilistiche tradizionali possano fare questo cambiamento, muovendosi verso questo nuovo modello di business". Quindi se Tesla è stata il motore del cambiamento nel decennio iniziato nel 2012, e la recente adesione di molti costruttori legacy al suo connettore NACS (qui la notizia) lo ha dimostrato, la marea di marchi cinesi emergenti sarà ancor più sfidante in questi anni ‘20 e ‘30. Si può quindi fare qualcosa ma occorre affrettarsi, per esempio con dazi simili a quelli imposti dalla Cina oltre ai cambiamenti nel modello di business, perché il crescente peso dei marchi cinesi, in patria e all’estero, potrebbe costare bei miliardi (qui per saperne di più).



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Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 12:24
Esatto, non c'è affatto neccessità quindi d'avere leggi autoritarie scritte o dettate dagli affiliati alla mafia finanziaria internazionale, o no? Mafia finanziaria da intendersi in tutte le sue propaggini, anche professionali, certamente e soprattutto. Anzi, i media, ad esempio, per rintronare la massa, il "popolino" cosiddetto, sono il massimo, specialmente se in mano a dei deficienti, nel significato letterale. Perché se fossero uomini e donne "completi", quindi anche e soprattutto integri, non si presterebbero a certi giochetti di infima livello, per quanto profumatamente pagati; è una legge di natura proprio. In sitesi: c'è già una sufficiente pressione competitiva naturalmente generata da un paese che, volenti o nolenti, rivendica il proprio ruolo di co-protagonista sullo scacchiere globale, con buona pace dei dem-enti dem-erda, mono-focali e mono-neuronali, praticamente tutti affiliati e venduti, che vorrebbero (perché gli hanno detto di volerlo e pure di farcelo volere) tutto e subito, attraverso una politica di restrizioni, di coercizioni e perfino di autentiche punizioni. Ma vi piace veramente così tanto farvi mettere le mani in testa? Da quella mafia, dico, e dai loro affiliati a vario titolo e con varie qualifiche? Perché poi, vedete, loro premono fino a ficcarvi sott'acqua; col debito, con lo spread, coi rating. Tanto gli acquisti dei titoli sui mercati internazionali li fanno sempre loro, lo yo-yo ce l'hanno in mano loro, le pagelline le redigono loro, ecc. ecc. Niente dazi quindi; il neoliberismo va abbracciato fino in fondo a questo punto, con coerenza, integrità e con tutto quello che ne conseguirà. Ogni scelta è una rinuncia, no? Ecco, siccome la scelta l'hanno già fatta "loro" per noi, noi ora rinunciamo, oppure diamoci una bella sveglia che è anche ora...
Ritratto di Oxygenerator
30 giugno 2023 - 13:12
Dovevamo svegliarci 20 anni fa. Abbiam passato i primi 10 anni a ridere dietro l’elettrico, poi a contestarlo e adesso ad odiarlo. Cosi son passati intelligentemente anni. Buttati via. Letteralmente. E adesso bisogna correre.
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 13:39
Tutto quello che vuoi, però... Se adesso li fai entrare "liberamente" che danni vuoi che facciano? Quanti realmente vogliono una BEV? Se si tolgono le restrizioni all'insegna dei soliti slogan alla: tutto entro il 2035 o l'universo mondo morirà, dico. Una certa percentuale non certo rilevante, quale realisticamente sarà e non potrà che essere per diversi anni, che non dev'essere e di fatto non è affatto preoccupante. Quindi, qual'è il loro problema? Gli resta comunque tutto il tempo per adeguarsi. Quanti oggi a 30KE comprerebbero una BEV "premium" cinese e quanti preferirebbero di gran lunga spendere quegli stessi soldi per una più tradizionale full-hybrid di segmento C prodotta da un marchio noto, con una sua storia, credibile, affidabille, ecc.? Il problema, ribadisco, non sussiste proprio, è un'altra invenzione mediatica, a patto, come dicevo, che non vi siano pressioni da parte della Troika (UE, BCE e FMI). E sì, perché se cominciano coi giochetti delle sanzioni, se cominciano coi loro giochini con lo spread, coi rating, ecc. allora è chiaro che il problema c'è, ma solo perché viene creato, da loro, sempre loro. La "Banda d'Italia" è privata a tutti gli effetti, anche decisionali, soprattutto decisionali, abbiamo pertanto le mani legate dietro la schiena, dipendiamo per forza di cose da loro. Il mercato, e in questo caso almeno hanno ragione loro, si regolerebbe da sé. All'inizio le vendite delle BEV resterebbero comunque relativamente marginali, per poi crescere progressivamente, dando ai legacy tutto il tempo per "organizzarsi". Non so, Tesla mi pare abbia fatto tutto da sola, seppure Musk arrivasse da tutt'altro settore, e lo si è anche visto, ma evidentemente i legacy, nonostante la loro secolare esperienza sono degli incapaci totali, dei bambini ritardati, in chiave metaforica, almeno così parrebbe. Eppure a volte assumono le sembianze di squali tanto voraci e spietati... Chissà qual'è la loro vera natura? :-)) Ribadisco: il problema è in-ven-ta-to, non esiste, punto. E i dazi, concludo, non servono a un fico secco, aripunto; anzi, sarebbero totalmente controproducenti.
Ritratto di Andre_a
30 giugno 2023 - 14:54
La scelta tra una cinese elettrica da 30k o un marchio europeo termico/ibrido allo stesso prezzo ce l'hai ora, con i dazi. Ma se li togli, hai di fatto prezzi cinesi anche in Europa. Poco più, perché devi considerare i trasporti. Significa avere le BYD Dolphin a 15000€, le Wuling Mini EV a 4000€. Non è possibile competere senza dazi mantenendo condizioni lavorative così diverse.
Ritratto di Tonio K.
30 giugno 2023 - 15:10
No Andrea, oltre ai costi logistici bisogna aggiungere l'IVA (in Cina gli EV non la pagano e per le ICE e' dal 5 al 10%) e il mancato ricavo degli incentivi che ricevono in patria. E poi bisogna aggiungere le modifiche che almeno sui modelli economici devono fare per proporli in Europa. E per finire bisogna considerare che in Patria vendono quasi tutti in perdita... Attualmente i dazi ammontano solo al 10% del valore CIF dell'auto.
Ritratto di Andre_a
30 giugno 2023 - 15:16
In Cina non pagano l'Iva, in Italia (e nella maggior parte degli stati europei) vengono incentivate per un valore maggiore, almeno nella fascia medio/bassa. Probabile che la spesa maggiore sia proprio nell'adempimento alle varie norme UE per circolare.
Ritratto di Tonio K.
30 giugno 2023 - 15:27
Gli incentivi li prenderebbero anche acquirenti di EV cinesi. Poi se oggi io comprassi una Y in Italia riceverei 3000 euro di incentivo. Se la comprassi qui in Cina la pagherei 10000 euro meno di IVA e a seconda del periodo potrei anche ricevere almeno 2000 euro di incentivi (due anni fa li presi). Su un'auto da 30k euro riceverei sempre 3k in Italia ma 6k in meno in Cina (sempre piu' eventuali incentivi...).
Ritratto di Andre_a
30 giugno 2023 - 15:43
In Italia a seconda dell'ISEE e del mezzo da rottamare mi sembra che si arrivi fino a 7500 € di incentivo. L'abbuono dell'IVA conviene sulle auto più costose, ma se si parla del mercato italiano, non è la Model Y a "preoccupare", e neanche auto da 30000 €. Visti i modelli più venduti, si potrebbe avere un'invasione se cominciassero ad arrivare modelli che costano la metà. Ma soprattutto non capisco una cosa: se i lavoratori cinesi sono sfruttati e sottopagati, come mai al netto di tasse ed incentivi non ci sarebbe una gran differenza di prezzo? È sbagliata la premessa?
Ritratto di Tonio K.
30 giugno 2023 - 17:07
Abbiamo visto che per ora alla meta' non arriva nulla ne dalla Cina ne da altrove. Per chi ha pochi soldi da spendere credo che la possibilita' migliore per un EV dal buon rapporto qualita'/prezzo arrivera' con la model 2 (quindi comunque a non meno di 25k). La differenza salariale con l'Italia di operai in fabbriche di primo livello non e' piu' cosi' marcata e nelle zone sviluppate non sono piu' sfruttati selvaggiamente (quello succede ancora nei lavori tipo costruzioni o fabbrichette di terzo livello). Sul resto non sono sicuro. Immagino che l'esperienza e l'organizzazione dei nostri costruttori non si improvvisa ed e' piu' difficile da rubare rispetto alla tecnologia.
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 15:29
D'accordo con quanto sopra e aggiungo che molto delle auto elettriche prodotte in Cina è per conto di società di car sharing facenti direttamentte capo ai costruttori, ma con fabbisogni enormemente inferiori alle auto loro destinate. Ergo, i costruttori di BEV sviluppano volumi produttivi ingenti che attraggono sia capitali d'investimento pubblici (lo stato premia chi produce di più, chi elettrifica di più, almeno formalmente, ed oltre ai già citati aiuti) che capitali privati raccolti sui mercati finanziari (quel costruttore vende tanto allora sicuramente va alla grande, è un ottimo investimento; e c'è dentro anche BYD attenzione, per dire). In questo modo decine di migliaia di auto nuove, o al massimo con pochissimi chilometri (perché creano artatamente un turnover fittizio con ritmi di sostituzione portati all'estremo), vengono messe a marchire in autentiche "discariche all'aperto", grandi spazi di loro proprietà insomma. Stessa cosa che successe con gli incentivi statali per le biciclette in car sharing, anche lì, stesso scenario, montagne di biciclette nuove ad arrugginire, ma magari con un minore spreco di risorse ed impatto ambientale, ecco. Insomma, non arrivano a prezzi così bassi neppure loro in modo "naturale", il loro mercato è decisamente drogato allo stato attuale (e ciononostante non fanno profitti, appunto). Strano che una "prestigiosa" società di consulenza (appena laureato non c'avrei certo mandato il cv, sono andato a lavorare invece per ben due delle "big five" di allora, selezioni dure insomma), ebbene dicevo, strano proprio che, si lasci sfuggire un aspetto non propriamente marginale, ecco.
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 15:34
ok... bike sharing, ma tanto ho buttato giù con la sinistra, manco c'è bisogno di 'sta gran attenzione insomma.
Ritratto di Tonio K.
30 giugno 2023 - 18:09
Quando un po' di anni fa uscirono con il bike sharing, un pomeriggio proprio agli inizi, davanti a una birretta con un amico imprenditore italiano, ci mettemmo a fare due calcoletti della serva e giungemmo alla conclusione (a cui sarebbe arrivato anche un bimbo di 8 anni) che il modello economico non era lontanamente sostenibile. Facemmo una scommessa che poi persi: io sostenevo bancarotta in un certo tempo e lui no. Vinse lui perche' prima la societa' raccolse un paio di miliardi di investimenti privati e li perse rapidamente tutti (qualche centinaio di milioni se li intascarono i due soci fondatori), ma invece di fallire fu "comprata" da una societa' pubblica. Piu' tardi chiuse comunque ma ormai avevo gia' perso!
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 18:38
Bell'aneddoto ;-) Comunque c'avevate preso tutti e due. Certo, poi le aderenze falsano i giochi e si così si fanno perdere le scommesse...
Ritratto di Kappa18
1 luglio 2023 - 04:00
L'Iva si paga uguale che sia un prodotto proveniente dalla Cina, o dalla Germania, non diciamo fesserie. La differenza di prezzo tra un prodotto cinese in Cina e lo stesso prodotto arrivato in Europa e' dato da trasporto, dazi, e ricarico che le case vogliono metterci. Aggiungo anche dalla capacita' produttiva delle stesse. Ovvero se posso produrre 1000 auto al mese perche' non sono ancora organizzato per farne di piu' per l'Europa, le prezzo in modo tale da vendere piu' o meno quelle.
Ritratto di Tonio K.
1 luglio 2023 - 12:43
Premessa giusta (ma che non c'entra assolutamente nulla col discorso) e conclusioni sbagliate. Un EV che in Cina costa 10k euro, se vado a comprarlo qui in Cina lo pago 10k (senza addizionali perche' esentasse). La stessa auto teleportata in Italia senza costi aggiuntivi (e senza pagare i dazi perche' noi siamo corsari), se vado a comprarla la pago 12200 euro (10k + 2200 di IVA). Una termica con motore sotto 1600 cc di uguale prezzo, in Cina la pago 10500 euro mentre in Italia la pago sempre 12200 euro. Sei sicuro che l'IVA non influenzi il maggior costo europeo?
Ritratto di Andre_a
1 luglio 2023 - 22:27
In Italia, teletrasportata e senza dazi, la pagheresti al massimo 9200€, ci sono gli incentivi. A seconda del tuo reddito e dell'auto che rottami la potresti pagare anche meno. Con i dazi ci aggiungi un 10%, ovvero 1000€, o 1220, non ricordo se l'iva si applica o no. Il trasporto Asia -> Europa difficilmente supera i 2000€ per un privato, per un costruttore che ne importa migliaia mi aspetterei un impatto ancora più basso. Quindi, l'auto elettrica che in Cina paghi 10k, in Italia mi aspetterei costasse 12-13k, non di più, ma sappiamo benissimo che così non è. Ci deve essere altro, probabilmente l'adeguamento a norme sulla sicurezza e l'inquinamento, forse la garanzia... lì esiste il concetto di garanzia minima legale?
Ritratto di Tonio K.
2 luglio 2023 - 09:26
Certo, poi se il concessionario ti fa 2k di sconto la paghi 7200 e se la zia concettina contribuisce per 3k la paghi 4200! E tutto cio' puo' succedere anche dal lato cinese. Per il resto no, solo per le tasse siamo verso un 50% di maggiorazione. Piu' eventuali altri costi.
Ritratto di Tonio K.
2 luglio 2023 - 09:31
Dimenticavo: questi non mettono mica le auto in container. Una car carrier costa 100/120mila dollari al giorno che diviso 5/7000 auto ammonta a poche centinaia di euro per auto su un viaggio. Per me spendono di piu' di tratte terrestri e spese terminal.
Ritratto di Andre_a
2 luglio 2023 - 21:33
Lo sconto del concessionario e il regalo della zia può capitare in entrambi i paesi, ma se applichi gli incentivi cinesi sulle elettriche (perché non pagare l'iva è un incentivo) mi sembra corretto applicare anche quelli italiani. Quindi, aggiungendo quanto dici sui trasporti (non ne ho idea, ma mi fido) rilancio dicendo che un'elettrica che in Cina costa 10k, in Italia aggiungendo tasse, dogana e trasporto, e rimuovendo gli incentivi minimi dovrebbe costarne 11. Probabilmente sbaglio, ma non capisco dove, aiutami!
Ritratto di Tonio K.
3 luglio 2023 - 07:17
Gli incentivi cinesi non li ho considerati. Quando ho comprato la mia ho ricevuto 2/3k euro di incentivi. Questi sono regali discontinui come quello della zia. Infatti i listini recitano il prezzo dell'auto e casomai parlano di promozione o sconto. In Cina, permanentemente e per tutti, gli EV pagano zero tasse, le ICE sotto 1600 cc pagano 5% e sopra pagano 10%. Il listino anche qui recita sempre il prezzo senza incentivi. Quindi usiamo i listini con prezzo finale al consumatore (salvo regali, sconti, incentivi...). Le percentuali di tassazione vanno applicate sul cumulo. Nella ultra semplificazione che ho fatto sopra ho applicato l'iva al prezzo base perche' era solo per far capire a Kappa che l'iva incide eccome sul prezzo dell'auto. Ora, premesso che non ho mai trattato importazione di auto su larga scala e quindi e' tutto da prendere con le molle, facciamo un esempio leggermente piu' realistico ma semplicistico e molto conservativo (a favore della tua idea) *segue
Ritratto di Tonio K.
3 luglio 2023 - 07:25
Prezzo auto in Cina: 10000 euro. Costo di trasporto e assicurazione diciamo 1000 euro tondi. Dazi applicabili all'arrivo in EU: 10% su 11000 euro = 1100 euro. E siamo a 12100 euro. Ora il mezzo appare miracolosamente in concessionaria e tu la vai a comprare. Il conto di listino fa 12100 + 22% iva = 14760 euro. Come vedi siamo vicini al +50% di cui parlavo. Poi pensa che spesso le auto da esportazione hanno migliorie rispetto a quanto venduto in Cina. Ci sono costi pre imbarco da aggiungere. C'e' una immobilizzazione del capitale con relativi costi (nella piu' idilliaca situazione direi almeno 45 giorni, ma piu' realisticamente 2 o 3 mesi). Ci sono maggiori costi in Italia rispetto a quelli cinesi (in Italia costa tutto di piu': bisarche, depositi, documentazione, concessionari o intermediatori...). Vedrai come e' facile partire da un'auto da 10k e arrivare a doverla vendere (magari un po' migliorata) a 20k. Infine tieni presente che i costruttori di EV cinesi ricevono soldi dallo stato per ogni EV immatricolato e che quasi tutti perdono soldi ad ogni vendita e quei pochi che guadagnano (forse! perche' a me puzza di brogli) guadagnano cifre ridicole per ogni vettura. Quando esportano non ricevono soldi dallo stato (vabbe' hanno un credito sulle tasse ma e' assai meno conveniente) e dovranno recuperarli aumentando il prezzo.
Ritratto di Valiant
3 luglio 2023 - 07:07
Sentivo sinceramente la mancanza, qui, di un divertente ipersemplificatore da bar dopo il terzo Campari, un terrapiattista che considera lo spread "un'invenzione" dei Grandi Poteri Oscuri Mondialisti anche "se Tesla ha fatto tutto da sola" (in barba proprio ai predetti GPOM) ed il passaggio all'elettrico sarebbe "un'invenzione" degli spacciatori di notizie false sui cambiamenti climatici, certamente al soldo dei biechi Gates e Soros.
Ritratto di John V
3 luglio 2023 - 09:04
Vedi, adesso invece c'è, è il progresso, la comunicazione diversificata, l'interazione senza intermediazione, ecc. E ringrazio, perché potrebbero bannare tutto, proprio come tu vorresti. Tu continua pure con l'affettato sulle palpebre, che se non altro ha un effetto emolliente sul contorno occhi. Tu vedi le mie stesse cose, ma è quello che sta dietro quegli occhi, che vedono esattamente le cose che vedo io, che non le sa poi intenderle per quello che realmente sono. Un po' contorto? No, perché semmai l'ipersemplificazione è la tua, la diffamazione addirittura; darmi dell'ubriacone, eddai... Io non bevo, per inciso, e l'alcol è cancerogeno di gruppo 1, nemmeno nel colluttorio lo voglio. E allora mettiamola 'sta etichetta sui vini e sul Campari, no? O questa volta il mio "allineamento" ti dà fastidio? Chiamale se vuoi... soggettività, se non le vuoi far assurgere al rango di banali oggettività, quali sono. Buona giornata
Ritratto di Valiant
3 luglio 2023 - 09:20
Credi che volessi darti dell'ubriacone? Se si, mi scuso e 'cancello' l'intera frase, volevo solo darti del 'complottista'. Però, dal momento che vedi piú lontano di me, potesti darmi qualche notizia sulle scie chimiche? Saluti
Ritratto di John V
3 luglio 2023 - 09:28
E non prendere per i fondelli... che non ti rendi giustizia. Vali certamente di più di quello che scrivi. E scusa per la successione pronome-verbo pronomiale, ti deve aver ucciso o fatto molto piacere, un typo nella realtà, ma ai tuoi occhi potrebbe sembrare indice dell'ignoranza di un...? Bah, non conosco il termine, dev'essere una qualche forma di ipersemplificazione. Saluti a te
Ritratto di RaptorF22Stradale
30 giugno 2023 - 18:36
1
Volkswagen ha preso una serie di misure che porteranno a una riduzione del numero di auto della famiglia ID.4 prodotte nelle linee di fabbricazione dello stabilimento di Emden, in Germania. Sembra che ciò sia dovuto a un calo della domanda di veicoli elettrici, che pare essere inferiore del 30% rispetto ai volumi produttivi pianificati dal colosso tedesco. "Stiamo riscontrando una forte riluttanza da parte dei clienti nel settore dei veicoli elettrici", ha dichiarato Manfred Wulff, capo del consiglio della fabbrica al quotidiano tedesco North West, secondo Autocar. Olaf Lies, ministro degli affari economici dello stato della Bassa Sassonia, dove si trova la fabbrica di Emden, ha dichiarato a North West: "I numeri di immatricolazione dei veicoli elettrici continuano ad essere elevati, ma ciò che ci preoccupa è l'attuale calo della domanda. Non solo in Volkswagen, ma in tutti i produttori".
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 18:46
Sì, sì, hanno proprio disdetto un sacco di contratti di lavoro, tutta gente mandata a casa. Il discorso è proprio quello: quanti vorrebbero una BEV oggi? Purtroppo certa hype finisce per fare male, e dispiace per chi casca nelle psico-trappole, anche ai vertici. Io ho la coscienza pulita, credo pure tu, posto abbia ancora un senso...
Ritratto di alveolo
30 giugno 2023 - 19:28
Non per cattiveria, ma cosa non riesco a farmela dispiacere. Quanta pubblicità (quella che si paga) abbiamo visto da parte di Tesla in tutti questi anni ? (domanda retorica). Ecco, magari allora investire un po' meno in marketing e un po' più in tecnologia, a va a finire che comunque non ci fai uguale rapporto contenuti/prezzi della Model Y, ma nemmeno sballi sul versante del tutto opposto...
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 19:59
È esattamente l'hype di cui dicevo, alveolo. Uno pensa che allinearsi ai dem-green-woke faccia tanto champagne e poi si ritrova col tappo in... Così, per sdrammatizzare un po'.
Ritratto di Oxygenerator
30 giugno 2023 - 23:48
Domando. Forse Volks non ha più tante richieste perchè a meno compro una Tesla m3 ? Id 3 parte da 42.000 € id 4 da 56 e id 5 da 59.000. Tesla m3 parte da 42.000€ e MY da 48.000. La vedo solo io la differenza ? Senza contare poi la rete di ricarica Tesla a cui si può ricorrere, quando non si carica a casa.
Ritratto di Kappa18
1 luglio 2023 - 04:23
Vw come tutti gli altri devono (e lo stanno facendo) investire sulle batterie (fabbriche di proprieta') inverter e tutto cio' che serve. Per ora hanno comperato pezzi di qua' e di la' e ne risentono (vedasi prezzi elevati e tecnologia indietro rispetto a Tesla).
Ritratto di John V
1 luglio 2023 - 21:50
Certo Oxy, non lo vedi solo tu.
Ritratto di sesto_Elemento
30 giugno 2023 - 15:49
@John V non avranno niente e saranno felici, vuole mettere i progressi tecnologici di una yo-yo rispetto ad un auto anni 90’? con la prima che costa “solo” il doppio?
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 16:36
;-)) In realtà intendevo il giocattolo della mia infanzia. No, per carità quelli lasciali dove stanno, va...
Ritratto di sesto_Elemento
30 giugno 2023 - 15:50
in tutto ciò mi farebbe piacere avere un suo parere su come lei crede si evolverà il mercato tra 5-10 anni, un saluto
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 16:49
Molti player cinesi, BYD a parte che è l'unico che fa profitti e pochi altri, falliranno, punto. Hanno perdite incredibili (anche gli stessi Nio, Xpeng, Li-Auto, ecc.) e non possono reggere per più di 5-6 anni al massimo direi, a meno che non stabiliscano partnership, non vi siano dei merger, delle acquisizioni, ecc. Tutte cose imprevedibili: "contingency" in gergo, e a maggior ragione se il mercato si disintossica, la bolla espolde e tutto diventa trasparente nelle sue logiche e dinamiche di governo, con decisioni ed iniziative che non potranno che essere il frutto di scelte razionali, dettate unicamente dal mercato (Tesla, ad esempio, non nasconde niente, come tanti altri costruttori del resto, ma Tesla è Tesla insomma). Quindi, se saremo in grado di non farci prendere dall'isteria, il mercato evolverà naturalmente verso le full-hybrid (per chi non ha possibilità di accesso alle infrastrutture, e per i paesi che non se ne doteranno per tempo, come l'Italia) e verso le BEV, certamente, molto pratiche ed efficienti, ma solo se nel contesto "adeguato". Nessuna minaccia reale per i legacy da parte dei new comer e un mercato che, ribadisco, solo in assenza di inutili isterismi, migrerà in maniera progressiva ed "ordinata" verso il full electric. Ma è una mia opinione personale, non sono certo un esperto del settore, mi occupo d'altro. Dammi del tu, che faccio ancora le penne col mio XL 600... ;-))
Ritratto di alveolo
30 giugno 2023 - 19:35
Appoggio nella linea di prevedibile condotta media. Intanto che il 2035 e il 2050 ci saremo portati al passo, senza particolare fretta e patemi, al giusto ritmo. E ciò a prescindere da cotanta proliferante (spesso) eccitazione verso un WOW 14,793 % dove il mese scorso eravamo solo al 14,792% !!! Ragà è fatta, da domani chiudono per sempre direttamente tutti i distributori, pazzeskyooo (<- "cit.")
Ritratto di alveolo
30 giugno 2023 - 19:36
:)
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 21:48
Certo, doppia citazione. Sei un tesoro... ma passiamo troppo tempo qui, dai. Oggi me la son presa tranquilla, troppo, ma ho comunque finito tutto, solo un po' dopo, ecco. Sì, tieni conto che si parlava di batterie al sodio, di nuove batterie con capacità notevolissima, di ricariche velocissime, di stato solido e semi-solido, ecc. E ci stanno lavorando, virtualmente ogni minuto che passa. Pensa se s'arrivasse al punto di poter ricaricare in 5 minuti, non uno di più, per avere kWh sufficienti per 1'000 km o anche solo la metà. Ricordo che il primo giorno di scuola, il primo proprio, la maestra (una suora che m'ha accompagato virtualmente per tutta la vita, il mio consigliere spirituale de facto) ci disse: "vi sento spesso dire: ci metto solo cinque minuti, oppure: un attimo! Solo cinque minuti...". Ebbene, ci fece stare in silenzio e fermi per cinque minuti. Capimmo che quei cinque minuti non erano né "solo" né tantomeno "un attimo". Capimmo il senso del tempo che passa, molto più importante della grammatica o dell'aritmetica. Oggi una ricarica in, diciamo, 20 min è considerata veloce. Ok, certo, parlatene con la mia maestra, pace all'anima sua. Occorrono le solite cose, infrastrutture in primis e tanti, ma tanti cinque minuti ancora di impegno, studio, ricerca, sperimentazioni, tentativi, fallimenti, revisioni, aggiustamenti, ecc. A quel punto l'elettrico diventerà desiderabile, lo si vorrà proprio, sarà pure costoso quanto il termico. Non è utopia, il futuro in definitiva ci ha sempre stupito, no? E quel momento verrà, ma siamo ancora prevedibilmente lontani, oppure sorprendentemente vicini. Quanto lontani? Quanto vicini? Un certo numero di cinque minuti... ;-) Buon fine settimana
Ritratto di sesto_Elemento
30 giugno 2023 - 22:07
non posso che accodarmi all’analisi, anche se ad oggi non ne vedo una scelta che sia razionale, nell’automobile come in altri settori, devo dire anche a me alternarsi di fullH e elettrico sembra la soluzione più intelligente per mediare mobilità, libertà e inquinamento, anche se spero vivamente si riesca a diminuire di molto il peso delle batterie, e mi dispiacerebbe non vedere a listino nemmeno una sportivetta o una muscle totalmente ice :-/
Ritratto di sesto_Elemento
30 giugno 2023 - 22:08
ps: sia su full hybrid che elettrico i competitor europei dovrebbero adeguarsi e di corsa, in pratica sarebbe dominio toyota e tesla, proprio come adesso
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 22:43
Sì, dicevo della prova della Swace sull'ultimo alV: notevolissima, un rendimento eccezionale, è anche esteticamente aggressiva, specie nel frontale. La Yaris da 130 cv è proprio cattivella, dai. L'estetica comunque fa tanto, magari al punto da non far più rimpiangere gli ICE "puri". Tieni conto che io sono cresciuto col boato dell'entrata in coppia dei 2T, tipo Tuareg Rally 250 col Rotax ad ammissione a disco rotante diretta nel carter. Sopra i 3000 volavi fino a... dove ti reggeva il cuore, e il fegato. Però ora i 2T sono solo un ricordo e mi diverto con una paciosa XR 600 (sopra ho scritto XL, sbagliando). Alla fine i 2T erano divenuti insostenibili quanto tra un po' lo saranno gli ICE puri. Il mondo va così, succediamo a noi stessi in un versioning continuo, finché non crashiamo anche noi, ormai insostenibili.
Ritratto di sesto_Elemento
30 giugno 2023 - 23:55
si speriamo di abituarci, senza passare per “quando c’erano le auto a carburatori”, comunque si ho provato la yaris da 130 veramente cattivella. ps complimenti per la moto, non sarà 2T ma le darà ancora tante emozioni! pps quanto vorrei provare una s2000 fino al limitatore
Ritratto di John V
2 luglio 2023 - 13:44
Eh sì, i ca. 10'000 rpm di un aspirato sono veramente epici. Ormai, se ancora valida, costa un botto e... devi fare i tuoi conti insomma. Poi magari ti stanchi anche di quella, ma tanto è quasi un assegno circolare. Più approcciabile una moto, se proprio. Però io, quei bolidi lì non li ho mai concepiti, per noi comuni mortali dico.
Ritratto di Kappa18
1 luglio 2023 - 04:30
Che tempi John, anch'io come te, da CR 125 poi 250 2T a Xr600!!! Comunque concordo sulla tua analisi piu' sopra, ci sara' una selezione naturale sia in Europa che Cina, molti marchi scompariranno e rimarra' chi si sa adeguare. Quando il gioco si fa d..uro.....
Ritratto di John V
1 luglio 2023 - 12:21
Sì, e vale anche lato Cina, sebbene ci sia chi li dà tutti per vincenti, o quasi, a prescindere, per via della crescita della domanda interna, che è anche possibile, però, che si rivolga a prodotti "esterni", fatti lì certo. E perché non lo facciamo anche noi, proprio come successo "naturalmente" con MG? E con la stessa Tesla, e con grande apporto tecnologico proprio italiano, nella rivoluzione del gigacasting o come si chiama. E i nomi "vincenti" in realtà già si sanno, ben o male, sia per l'Europa che per la Cina. Chi fa auto piccole poi ha dimostrato di non riuscire a fare auto grandi neppure per il mercato interno, e lo sappiamo bene anche noi italiani. Poi, ribadisco, se gli "svantaggiati" stringono le alleanze giuste coi partner giusti, c'è virtualmente spazio per molti. Sarà bello vedere come si muovono. Sul versante full hybrid qualcuno si sta muovendo veramente malissimo, nel senso che è immobile proprio. Come osservavi giustamente più sopra, fare tutto da sé, come Tesla e BYD dà un vantaggio significativo in termini di prezzi, ovvio. Ma una e-tron vende a prescindere, per dire, differente il discorso per una VW, forse. Anche il compianto Beggio, patron di Aprilia, ha assemblato per tanti anni, acquistando prima dalla Hiro (per poco) e quindi dalla Rotax, salvo poi aver cominciato a far tutto in casa, recentemente, per il rinnovato V4, in collaborazione anche col grande ing. Lombardi, peraltro. Ma sono motoristi forti a prescindere, insomma. Eppure, pur costando di più Aprilia vendeva. Gilera, invece e ad esempio, ha sempre fatto tutto da sé, dopo essere tornata competitiva e rilevante, e però trascorsi non molti anni ha chiuso: costi troppo alti in sostanza, perché il mercato è rimasto lo stesso per entrambe... Il make or buy necessita di valutazioni attente, ecco, non è così scontato. Però, con l'elettrico e con gli stop agli approvigionamenti (più o meno veri, più o meno inscenati) pare effettivamente essere meglio "cautelarsi". E poi, cosa ci manca per farci sentire anche noi, tecnologicamente dico? No solo Gifafactory conto terzi, roba nostra, intendo. Le terre rare s'è visto che non sono un problema, altrimenti Tesla avrebbe già chiuso da un pezzo. Quindi? Eh... qui c'entra il governo e la programmazione economica, che da noi non c'è, punto.
Ritratto di Andre_a
1 luglio 2023 - 22:42
Aspetterei a dare i 2 tempi per morti. Ad esempio la Betamotor RR 300 my 2023 è 2t, è a carburatore, ma è anche omologata Euro 5: se c'è una moto che mi può portare a tradire Honda è lei. E non è l'unica, in enduro le 2t sono molto efficaci. Anch'io ho iniziato col CR125, è stata la prima moto sopra i 50cc che abbia mai guidato.
Ritratto di John V
2 luglio 2023 - 08:33
Andrea, i 2T con lubrificazione "a tutta perdita", in gergo tecnico, sono motori sporchi, belli quanto vuoi da usare, ma troppo sporchi. Negli USA sono banditi dalla circolazione stradale dagli anni '70, dopo il famoso Clean Air Act che ha riguardato l'intero comparto automotive. Ho lavorato, per un periodo molto breve in realtà, praticamente solo per provare e per divertirmi, nella sala prove motori di un'azienda nel settore motociclistico che produceva per varie case. Si era sul finire degli '80 e i committenti erano praticamente tutti produttori di ottavo di litro d'ogni genere, tutti italiani; le aziende nazionali andavano forte allora ed erano tante in quel particolare mercato. Mi sono divertito un sacco, in effetti, perché c'era praticamente mezzo capannone pieno di moto, tutte fornite dalle case, da provare, da dover provare, principalmente stradali, perché poi le enduro on-off avevano motori derivati, con erogazione ammorbidita (un po' come succede con il passaggio dalle cross alle enduro off, ex regolarità competizione, ecc.). Ebbene, nonostante i banchi sui cui si facevano girare i motori allo scopo di testarne l'affidabilità, i mitici Borghi & Saveri, fossero all'interno di apposite camere molto ben isolate e dotate di potenti tubi aspiranti, posso assicurarti che quando tornavo a casa tutto quello che mangiavo sapeva di olio... Da lì è cominciata la mia repulsa per il 2T (non li sopporto neppure nei decespugliatori) e il mio amore per Honda, perché ha introdotto i 4T praticamente ovunque, dai tagliaerba ai fuoribordo, sbugiardando tutti quelli che, strumentalmente, sostenevano che sviluppare dei 4T, a prescindere, era troppo oneroso e di fatto non sostenibile (erano anche i tempi dei freni all'amianto, per dire). Certo, un 4T con quelle cubature non dà soddisfazione, ma basta aumentare la cilindrata, esattamente come avvenuto nella moto GP. Quanto all'Euro 5, per me tutte quelle omologazioni sono farlocche (intendo ottenute in date condizioni che ben conosco, peraltro), perché non puoi, realmente ribadisco, stare entro certi limiti, specie con gli HC incombusti. E mettici pure tutti i catalizzatori ossidanti che vuoi (s'intasano, trattano una "materia" fin troppo sporca in partenza). E poi magari levi tutto, perché sono moto, perché ci mette mano pure un bambino, specialmente su un 2T, semplicissimo. Quindi per me è un "no" deciso e che non ammette contraddittorio. Honda fa da tempo delle enduro off 4T spettacolari, Beta è solo un piccolo costruttore alla fine, posso capire, ma non m'interessa. Non m'interessa come tante cose che tipicamente attirano, ma che il tempo e l'esperienza, da cogliere al volo però, m'hanno insegnato ad evitare, radicalmente proprio. Non sono, in questo caso dico, il tuo interlocutore "migliore", ecco. Un caro saluto
Ritratto di Andre_a
2 luglio 2023 - 21:23
Ti fai un'opinione sui 2t da qui all'eternità basandoti su un'esperienza fatta negli anni 80 in cui l'ambientalismo non si sapeva neanche dove stava di casa? Prendi per buone le leggi antinquinamento che ti tornano comode, ovvero quelle del maggior inquinatore del pianeta, quando altri paesi avanzati la pensano diversamente? Poi, con tutto il rispetto del mondo per Honda (che ho, davvero, non ho mai comprato in vita mia moto che non fossero Honda, è una casa a cui devo molto), ma in Enduro ultimamente non vince un tubo. Ho citato Beta, perché l'ho provata e mi è davvero piaciuta, sarà un piccolo costruttore, ma in Enduro ha dominato. Tanti costruttori credono nei 2 tempi, se ne preferisci uno più conosciuto abbiamo Ktm che produce 2t euro 5, seppure ad iniezione elettronica. Rispetto la tua opinione, ma tale è, non spacciarla per verità assoluta. Nell'automobilismo il 2 tempi è defunto, ma nel motociclismo ha la sua stabile nicchia e non sembra destinato a scomparire. Questa è la verità: a me fa piacere, a te no (e ci sta) ma i fatti non cambiano.
Ritratto di John V
2 luglio 2023 - 22:55
Certo, con la "mitica" Orbital del genio del male australiano abbiamo definitivamente chiuso, resta giusto il prototipo Ethos di Pininfarina, all'insegna della leggerezza assoluta, ma comunque un esercizio totalmente sterile. Negli USA il 2T è ancora ammesso in molte applicazioni NOROAD, cosiddette, tipo: nautica, motoslitte, giardinaggio, moto ricreative, ecc. Ecco, tu fai riferimento a delle moto ricreative ma omologate. Bene, finché c'è domanda e gliele lasciano fare... La mia non è "la verità", è solo la realtà. La tua è solo la descrizione del punto in cui il film "Viva il 2T sulle moto" è arrivato, mentre io sono già uscito dal cinema da un pezzo, m'ha stancato. Se ti piace vederlo fino alla fine, stai pure comodo in poltrona e goditelo. Io t'ho solo spoilerato il finale, scusami tanto.
Ritratto di Andre_a
2 luglio 2023 - 23:00
Il finale non lo sa nessuno, né io né te, né Honda né Ktm. Staremo a vedere, io per ora in quel cinema mi ci sto divertendo un sacco
Ritratto di John V
2 luglio 2023 - 23:35
Ok :-) Comunque anche Gates ha buttato via dei quattrini finanziando, tramite fondazione esentasse ovvio, la Ecomotor o qualcosa del genere, nel 2010 o giù di lì. È un assurdo motore a pistoni contrapposti con camera di combustione in comune... tutto un programma insomma. Ocio che il film rischia di essere più lungo del previsto. Non vorrei che poi t'annoiassi pure tu... il rischio abbiocco è dietro l'angolo.
Ritratto di RaptorF22Stradale
30 giugno 2023 - 18:26
1
Volkswagen: ridotta momentaneamente la produzione di auto elettriche Volkswagen: ridotta momentaneamente la produzione di auto elettriche Il colosso automobilistico tedesco Volkswagen ha rallentato la produzione dei suoi veicoli elettrici in Europa a causa di una domanda inferiore al previsto.
Ritratto di alveolo
30 giugno 2023 - 19:38
Ma, penso di non sbagliare, non credo nemmeno la domanda sia inferiore al previsto; è che si comprano tutti la Model Y...
Ritratto di alveolo
30 giugno 2023 - 19:48
Non di meno, è da diverso tempo (ossia da quando Y ha iniziato a macinare vendite tutti i mesi) che ho ripetutamente scritto in merito a chissà come la stessero (e stanno) vivendo gli antagonisti in campo elettrico, soprattutto su quelli che a Tesla (come si suol dire) gli hanno pure tirato la volata, con tutta la immaginifica propaganda sulla straordinarietà dell'elettrico (diremo... faremo... solo elettriche in gamma....). Tanti begli spazi pubblicitari pagati a favore, poi di fatto, degli americani :) :)
Ritratto di sesto_Elemento
30 giugno 2023 - 22:15
@alve la veritá è che ad oggi non solo una tesla è tecnologicamente più avanzata, più “rapida” ed ha maggiori contenuti, fa anche più “status” se così vogliamo chiamarlo; è c’è anche da dire che le id sono proprio dei bei cassonetti pure esteticamente (almeno per me), sommando il tutto.. per non parlare poi della grande sponsorizzazione dell’id buzz, ma quanti ne speravano di vendere, un mezzo così irrazionale?
Ritratto di Miti
30 giugno 2023 - 20:14
1
Pedraliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ritratto di John V
1 luglio 2023 - 21:51
Magari...
Ritratto di Miti
1 luglio 2023 - 01:08
1
Johnny, guarda che qualche mesi fa scrivendo un post che assomigliava drammaticamente al articolo in causa, con tanto del report di un noto economista italiano al vertice della commissione europea per gli rapporti bilaterali europei/cinesi. il nostro Oxygenerator mi ha detto a quei tempi che io non parlo quasi mai di auto. Perché la AV è una pubblicazione automobilistica. Ricordale gentilmente che se l'Europa è a questo punto non è per la colpa delle persone che ogni giorno si fanno il cubo sul posto di lavoro. Ma per i suoi politici del caxxxxo che non ha mai smesso di adulare. La coppia Draghi/Speranza in primis. Lo stesso Draghi che oggi fa ragione alla Legarde. Le stessa Draghi che non ha mai avuto nulla di dire in Europa dopo che è uscito dalla BCE. Ovviamente draghi è un politico. Come adesso la Meloni. O Macron. O tutti quelli che stanno su quelle poltrone messe molto bene dal punto di vista dello stipendio. Ma come ho detto ad allora la Cina detta i prezzi per la mobilità elettrica. Materie prime , know how, software e hardware. La Cina non se è svegliata 20 anni fa. La Cina non è mai andata dormire. La Cina giocherà con l'Europa con due misure in contemporaneo. Una capitalista...e una comunista. Al suo piacimento. Cosa potrà fare l'Europa ? Ma se l'Europa paga ancora i dazzi di Trump col biden bidone a casa bianca.. Tranquillo Oxy . Sono rassegnato. Prima o poi finirò su una cinese. Una vettura, intendo dire. Intanto goditi il tuo BMW. A ...scusa. BMW Made in Cina.
Ritratto di Oxygenerator
1 luglio 2023 - 13:34
Ovunque l’abbiano fatta, l’han fatta veramente bene. Sono molto contento. La fabbrica era in Europa.
Ritratto di Miti
1 luglio 2023 - 15:34
1
La tua auto è cinese Oxy ...cinese. Poi che l'hanno fatto bene questa è un'altra storia. Ci mancherebbe altro. Comunque, poche sulle strade in tutti questi anni. Non ho visto più di una decina. Probabilmente per il costo elevato magari la gente va su una Tesla.
Ritratto di Oxygenerator
1 luglio 2023 - 16:08
Di cinese avrà la batteria. Tutto il resto non credo. Si legga come è costruita e con che materiali e capirà perchè ho speso di più che comprare una MY tesla per una city car
Ritratto di Miti
2 luglio 2023 - 01:11
1
Vivendo sperando, morendo... La speranza è ultima morire, Oxy... Viva il Made in Cina !!!
Ritratto di Miti
1 luglio 2023 - 19:01
1
Leggi un po' in giro nei quotidiani tedeschi, Oxy... Dalla linea di montaggio tedesca da Lipsia partivano le BMW esclusivamente per gli stati uniti come fa intesa tra loro ministeri e dell'azienda. Il resto è tutto...made in Cina. Con un investimento di quasi 2 miliardi di euro ovviamente la. Da noi in Europa basta vendere. Gli yankee non se la sono "bevuta" in salsa shoyu.
Ritratto di Oxygenerator
2 luglio 2023 - 09:51
Sarà. Ma se questi sono i risultati allora vuol dire che meritano di lavorare loro. Perchè io sono soddisfattissimo della mia auto elettrica. Talmente tanto da pensare di cambiare la lexus full hybrid con una tesla.
Ritratto di John V
1 luglio 2023 - 19:44
Caro (a)Mito ti scrivo… ;-)) Leggo solo ora, sai che non ho le notifiche, mai volute, poi mi perderò qualcosa, pazienza, a qualcuno parrà che non gli voglia o sappia rispondere, aripazienza... Se mi tiri fuori i Bilderberger, poi sai come va a finire, dai ;-) E in definitiva ha ragione Oxy, questo è un sito di auto e non di geopolitica o macroeconomia, insomma. Quelli, come Montimer e tantissimi altri, praticamente tutti quelli che non ci lasciano la pelle, metaforicamente o meno, occupando ruoli di “vero” potere, prendono ordini dalla Rockefeller Foundation, dal Council on Foreign Relations, dalla FED, ecc. nelle loro innumerevoli diramazioni. Molti ingenuamente sfoggiano anche, sul bavero della giacca (anche giornalistini o politicini di primo pelo, per dire), la spilletta della loro sfigatissima libera muratoria d’appartenenza; diciamo che qualcuna la conosco/riconosco, ecco. Della RF “conobbi” una dipendente, in vacanza a Miami, quando ancora lavoravo nella consulenza (quella “vera”, vabbè ho rotto lo so), al Clevelander, un noto locale all’aperto che dà sulla Ocean Drive, attorno alla classica piscina e il tutto in stile art déco, piastrellatissimo, pastellatissimo, neonatissimo (nel senso di luci al neon, non di nursery) e dai toni azzurrinorosapallido (che starebbero tanto bene sulla 600, così torniamo un po' in carreggiata). Siamo poi rimasti buoni amici, anche a distanza di anni. Girando con lei su una Chrysler Sebring convertible, bianca è ovvio e presa a nolo, tra le palme e lungo i viali principali di Miami Beach, davano praticamente a nastro In The Air Tonight di Phil Collins, evidentemente parte del paesaggio elettromagnetico su medie frequenze. Lei era una delle responsabili, ancora giovane e non certo ai verticissimi, della Fundraising Division di allora; quindi a cosa servano certe "fondazioni" già lo sapevo e ne ho avuto proprio conferma diretta, e lo sai pure tu. Certo la BCE, tornando qui da noi e con riferimento ad uno dei due figuri menzionati (l'altro è di un'altra compagnia di giro, sempre lo stesso tipo di spettacolo comunque), fa quello che vuole, fa fare quello che vuole e, in ogni modo, l’intera mafia finanziaria internazionale vuole esattemente quello che dici: una base socialista reale e un’élite composta da pochi ipercapitalisti, tipo Musk certo, che poi non sono tanto diversi dagli oligarchi, o no? Sicuro di voler continuare? ;-) Sia come sia, e chiudo che ci facciamo male altrimenti, i cinesi non differiscono molto nei loro obiettivi dai dem occidentali, e questo te lo posso garantire. Non sono io ad essere fissato con loro, sono loro che è come se mi fissassero in continuazione :-)) Un caro saluto, sei sempre avanti...
Ritratto di Miti
2 luglio 2023 - 13:20
1
Il mondo sta cambiando, Johnny... In cosa ? Staremo vedere...
Ritratto di John V
2 luglio 2023 - 19:36
Nessuno ha la sfera di cristallo, sicuramente il mio parallelo Cina/USA può sembrare azzardato; da un lato c'è un regime totalitario e dall'altro un mondo più libero, certamente. Ma non scomodiamo il concetto di democrazia, non è il caso proprio. Ci sono solo delle "differenti analogie"; aiuti di stato "pilotati" in Cina e aiuti "mascherati" che passano da Wall Street negli USA. E quanto all'ambiente... beh, non sta affatto a cuore a nessuna delle due parti, mi pare abbastanza evidente. Gli USA hanno ucciso, torturato, sterminato, esattamente come la Cina, ma fuori dai loro confini, o comunque non loro cittadini, almeno non formalmente. Ma hanno anche rovesciato governi democraticamente eletti: Allende, basti lui, il solito ucciso suicidato, ma mettiamoci pure un paio di Kennedy, così, nel carnage targato Washington. Tutta gente che o non era d'accordo col "sistema", o che sapeva troppo. Ecco perché uso il termine "mafia", perché è del tutto appropriato, calza, "bene" anche. E sono letteralmente disposti a tutto, in pratica, pur d'arrivare alle risorse, ed è il caso della crisi in Perù che si protrae da inizio anno. Stanno letteralmente facendo il diavolo a quattro per quei laghi salati andini, per via del litio ovvio. E di esempi se ne potrebbero portare innumerevoli, le solite "questioni aperte" insomma, che si sanno e non si discutono, non si fa, punto. E Musk ne beneficia, c'è poco da fare o da negare, come ne hanno beneficiato altri in altre situazioni: ecco serviti gli oligarchi americani, se ne può facilmente fare la lista, un'altra differenza nell'analogia, certamente. Sulle fondazioni, affinché non ci siano fraintendimenti; servono in primo luogo per non pagare le tasse, indirizzandole verso attività che sono ancora utili ai propri scopi, che più o meno direttamente portano ulteriori utili, e la cosa fa ridere amaro, perché c'è chi le tasse la paga, ma non per poi riprendersele e rifarsi il patio, per dire. La ratio di fondo è quella insomma, nel bene, può capitare certo, come, spesso e purtroppo, anche nel male. C'est tout, mon cher.
Ritratto di Miti
2 luglio 2023 - 22:22
1
Cosa dire , Johnny. Centrato e affondato. Direi qualcosa in più. Alla faccia di Oxy.)))))) Le implicazioni del sistema economico democratico americano e economico comunista dittatoriale cinese. Ogni volta quando uno crolla l'Europa fa le spese in modo negativo, ovviamente. Ma se l'Europa crolla...a nessuno non frega un fico secco. I problemi della Germania con banche in affanno ed il PIL negativo per le ultime due mesi , la Francia incasinata con i movimenti sindacali e di strada, l'Italia presa con la disoccupazione e prosperità del sistema delinquente/mafioso e l'afflusso di persone dal Africa, la Spagna sempre sull'orlo di una spaccatura territoriale, il Regno unito che ha fatto il passo più lungo della gamba trovarsi in casini dal punto della manodopera ed i fondi sempre più scarsi per mettere in moto il paese. L'est Europa...da quello non parliamo proprio...il modo più facile di lavare i soldi della malavita. La Grecia sempre più nell'ombra di Erdogan... Il Nord che fa sempre una partita a se capitanata da un Olanda trasformata in un paradiso fiscale con atti in regola procurati proprio dal Brussels. I romani avevano una legge prima di attaccare un popolo o una zona d'interesse. Dividi e conquista. Che fortuna per l'America e la Cina. Non devono fare nulla da questo punto di vista perché il gioco era già fatto. Vorrei fare l'ottimista patologico ma io di Europa come ente unica vedo sempre di meno. Il problema è che se si spacca usciranno fuori dei grossi, ma grossi problemi. Se rimane così, negando alle nuove generazioni il loro posto quello che succede in Francia in questi giorni dovrebbe essere soltanto un assaggio. Sono lasciati in baglia della malavita che fanno di loro una specie di "bitcoin" umano. Facendole vedere il volto del soldo facile. Una cosa molto pericolosa. Per il futuro dell'Europa. Non sono un meloniano ma non era lontano dalla verità. Basta scrivere droga o mafia o malavita in Netflix... Io sono un fortunato perché mia figlia ha capito che è l'unica che può costruirsi un valido e degno futuro. Oxy è un'altro. Ma tutta questa nuova generazione che tra l'altro dovrebbe anche costruire le auto per la nuova mobilità o sistemare i casini ecologici di tutte le altre generazioni passate sono praticamente dal punto di vista economico psicologico esistenziali azzerate con così tanti falsi principi o miti o concetti che a me fa davvero male. Stiamo qui parlare di auto veloci , di supercar o di mobilità ecologica...ed in meno di 10 giorni due ragazzi di 20 hanno ammazzato alla guida di bolidi che loro pensavano di domare. Ultimo oggi alla guida di una Tesla. Dal micro al macro...come può avere una possibilità l'Europa quando i valori europei li trovi sul Netflix? O nel YT? E non nella scuola? Abbiamo ancora dei valori europei? Stiamo pagando una guerra che magari se l'Europa si svegliava prima riusciva tramite tutti i suoi stati di azzerare il pericolo di questa dannata guerra che è voluta dall'industria di armamenti statunitense e perché no, quella russa ? Si doveva arrivare a supportare tutto il casino economico mondiale ? O sanitario mondiale solamente... pagando assegni in bianco a stati che di Europa non importa un fico secco? L'industria automobilistica europea, il suo futuro? Forse e meglio parlare di qualsiasi altra cosa qui , Johnny. Di qualsiasi altra cosa. Perché in queste condizioni io di futuro io ci vedo solo una cosa .. niente di niente. Tanti saluti anche a te , John V. Sei sempre il migliore.
Ritratto di deutsch
30 giugno 2023 - 12:54
4
concordo bisogna arginare l'invasione extra europea con dazi anche per un principio di reciprocità, ma al tempo stesso stare attendi che limitando la concorrenza straniera non si stimoli la produzione europea a tener alti i prezzi
Ritratto di Kappa18
1 luglio 2023 - 04:42
Non e' fattibile per diverse ragioni, la Cina impiegherebbe 2 secondi a fare altrettanto e la Germania non ne ha (ancora) interesse.
Ritratto di deutsch
1 luglio 2023 - 08:39
4
Guarda che in modo o nell'altro usa e Cina disincentivano l'acquisto dei nostri prodotti
Ritratto di Powerman
30 giugno 2023 - 13:01
Ma tanto noi faremo un referendum e tutto il resto del mercato mondiale farà come diciamo noi.
Ritratto di deutsch
30 giugno 2023 - 13:07
4
è il piano B di molti
Ritratto di Tistiro
30 giugno 2023 - 13:10
E noi li finanziamo.... vabbè
Ritratto di Oxygenerator
30 giugno 2023 - 13:15
Questo con buona pace dei termico nazional popolare e del ; adesso si vota in europa per cambiare il parlamento europeo, e vediamo se continua la pagliacciata dell’elettico……..
Ritratto di Alsolotermico
30 giugno 2023 - 18:31
Strano. Perché questi marchi cinesi come Byd.. Chery ecc ecc.. in Cina continuano a produrre anche auto termiche con un grande riscontro nelle vendite. Quindi buona pace de ché!
Ritratto di Alsolotermico
30 giugno 2023 - 18:34
Comunque intanto le auto made in cina si beccano dazi doganali importanti da pagare.
Ritratto di Flynn
30 giugno 2023 - 13:17
Mi sfugge qualcosa. Se le auto cinesi sono veramente così dei bidoni come si racconta , che necessita c’è di mettere dazi? Tanto non le comprerà nessuno.
Ritratto di Kevin Alv
30 giugno 2023 - 13:59
purtroppo, l'80% di chi compa un auto mette al primo posto il prezzo di acquisto! un 15% ritiene più importante il fattore "estetico/modaiolo" , un 3% mette al primo posto l'affidabilità (assistenza/service/disponibilità ricambi) e un 1% ritiene imprescindibile le qualità dinamiche di un auto... Meno dell'1% di compra un auto ha le stesse priorità, ma in ordine inverso (e qualcuno lo troviamo a spendere un poco di tempo nella lettura di articoli di riviste specializzate!)
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 14:37
Fonte? Di quelle percentuali dico. No perché fino a ieri i cinesi erano solo capaci di copiare il maggiolino, la panda, la x5, le mercedes, ecc. Poi s'è cominciato a capire che gente come BYD, per fare un nome, non scherza: ci collabora pure Tesla, Toyota, ecc. E adesso siamo all'isteria collettiva, parrebbe. Una progressione curiosa, no? Io non credo affatto che quelle percentuali siano veritiere; se una Sandero vende è perché dà anche valore in cambio del denaro e comunque fa capo ad un gruppo legacy molto radicato in Europa. Ancora, qual'è la fonte per favore?
Ritratto di Angi0203
2 luglio 2023 - 09:49
mi scusi, e le percentuali veritiere quai sarebbero? Dacia docet
Ritratto di John V
3 luglio 2023 - 14:04
T'ho già risposto sopra, alla fine del commento: "se una Sandero vende è perché dà anche valore in cambio del denaro e comunque fa capo ad un gruppo legacy molto radicato in Europa". La Sandero, specie la Streetway se magari si vuol essere un po' superiori rispetto a certe logiche emulative (ma del resto ricorda un po' la Simca Ranch del papà di Vic ne "Il tempo delle mele", un architetto se non ricordo male), è un'auto: economica, esteticamente belle (proporzioni eccezionali, guardala bene e dimmi, design in pratica ai livelli d'un Giugiaro in vena, e non scherzo, e la gente infatti lo apprezza, ne va pazza), meccanica Renault super-collaudata (la versione precedente della Clio) e guida da auto normale (anzi da Dakar, come recentemente annunciato; robustezza e comodità ai massimi livelli su ogni strada, sulle peggiori strade di Cuba). Dove vuoi andare, forse in pista? Ti fai anche tu la tua bella pistella coi birilli e vai a girarci la domenica con gli amici nel parcheggio di qualche fabbrichetta di periferia? Dammi pure del tu, ho 12 anni; è arrivata prorio ora la mia mamma a prenderemi a scuola, devo andare. Ah... la riconosco dalla Sandero Streeway, grigia metallizzata, bellissima. Ma sai che non riesco a trovarne il modellino? Tu hai per caso visto da Toys R Us? Ciaoo, dimmelo eh...
Ritratto di Gordo88
30 giugno 2023 - 19:16
1
Perchè ai marchi europei vengono applicati dazi in cina, mi sembra logico
Ritratto di Miti
30 giugno 2023 - 20:14
1
+1
Ritratto di Miti
30 giugno 2023 - 20:15
1
Ovviamente, +1 per Flynn
Ritratto di Alvolantino
30 giugno 2023 - 13:18
Ahahahahha contentissimo per tutti i marchi che hanno deriso l'elettrico fino a oggi! Ben gli sta ⚡
Ritratto di Miti
30 giugno 2023 - 20:16
1
Alvolantino, vuoi del chewing-gum a gusto di cavo elettrico bruciato ? È buonissimo...
Ritratto di John V
1 luglio 2023 - 19:01
:-)))
Ritratto di Spock66
30 giugno 2023 - 13:19
Allora, anticipo un ragionamento allo stile Oxygenerator (dico lui perche' e' il piu' attivo con questi commenti): "bene, avremo macchine piu' belle e meno costose, se noi italiani non siamo in grado di essere competitivi, giusto che facciamo altro, il consumatore vince, niente dazi, viva il libero mercato..." ..si..peccato che questi commenti si dimentichino che, anche se faccio il medico o infermiere statale, prima o poi le conseguenze ci toccano tutti, perche' il paese sara' piu' povero, piu' arrabbiato, piu' ingiusto..e' troppo facile pontificare dalla cuccia calda e dire che gli italiani sono pigri, incapaci, disorganizzati e corrotti (tranne ovviamente il proprio lavoro, che e' perfetto), se poi quando esci dalla tua casetta nella ZTL trovi le macerie di una societa' distrutta..io sono un privilegiato e me ne posso fregare, ma vedere il vicino, l'amico, il figlio che si arrabattano per andare avanti grazie alla desertificazione del lavoro che ragionamenti come questo (no protezionismo, viva il globalismo sfrenato, Erasmus-boy che poi finiscono a fare i lavapiatti a Londra e cosi' via) hanno portato, mi fa rabbia, insieme alla consapevolezza che almeno vent'anni di politici venduti o incapaci ci hanno svenduto come Italia e come dignita'. L'Italia di Andreotti e Craxi forse non era migliore (non lo era) per molte cose, ma la dignita' di Paese l'abbiamo sempre avuta (vi ricordate ad es di Sigonella ?)..adesso non piu'
Ritratto di Beppe_90
30 giugno 2023 - 13:34
Ora capisci perché oxy fa tanto il fenomeno con l’elettrico? Perché guarda solo a casa sua.. sai cosa glie ne frega di tutto il resto?
Ritratto di Beppe_90
30 giugno 2023 - 13:39
Lui giudica le persone che economicamente non posso permettersi auto elettriche da 40/50€ dei ritardati… invece di parlare come una persona sensata e dire “l’elettrico è utile mi piace ecc, ma ora come ora a questi prezzi non è per tutti, e quindi non si può far la transizione a queste condizioni!” Discorsi difficili? Beh si per uno come lui mooolto difficili
Ritratto di Miti
30 giugno 2023 - 20:18
1
Spock66 , non continuare così perché Oxy ti avviserà di plagio!!! E ti chiederà dei danni morali.
Ritratto di Illuca
30 giugno 2023 - 13:24
Too late
Ritratto di Goelectric
30 giugno 2023 - 13:38
Eppure non molto tempo fa, il "DiVino" aveva già capito tutto....ora se la ride di noi poveri stolti, seduto all osteria della Marisa, sorseggiando un buon rosso alla faccia degli utenti di av
Ritratto di sesto_Elemento
30 giugno 2023 - 15:53
chi sa se tornerà mai..
Ritratto di Volpe bianca
30 giugno 2023 - 13:39
Poi guardo la classifica dei primi 25 modelli più venduti in Europa e non compare nemmeno una cinese, guardo la classifica dei 25 marchi che vendono di più in Europa e c'è soltanto Mg al ventesimo posto. Continuo a sentir parlare di invasione cinese, ma é come il ponte sullo stretto, arriverà - arriverà e poi in realtà non arriva mai. Su 100 modelli elettrici cinesi proposti, se ne salvano 5. Forse.
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 13:58
Ecco, vedi? Il "problemone-psico-trappolone" semplicemente non c'è. Si delocalizzava e svendeva allegramente (asset come Magneti Marelli, per citarne uno, qui da noi) anche quando i cinesi non battevano impetuosamente, notte e giorno e senza requie, l'ariete contro il portoni delle nostre fortezze. Ma quando mai? Sai quanto gliene... Eppoi magari ti portano pure posti di lavoro, come con la MG, tanto cara al Maestro.
Ritratto di Kevin Alv
30 giugno 2023 - 14:05
è possibile che stiano facendo "il passo più lungo della gamba" : in questo momento anche provassero ad invadere il mercato con 100 modelli venduti sotto-prezzo dovrebbero lasciarli sulle navi... in Europa mancano ancora completamente le infrastrutture (siamo indietro e siamo lentissimi ad intraprendere i cambiamenti) , poi... mancherebbe completamente una rete di assistenza e riparazione (solo nel mondo delle favole non esistono incidenti, imprevisti e guasti!) - affrontare grandi investimenti per poi dover riportare indietro prodotti che un mercato non può assorbire è una follia o un danno economico enorme!
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 14:22
Eccerto, no... ma questi si fanno rintronare al punto da considerare le auto come fossero merce qualsiasi, che la metti sul bancone e le vendi, via, così, saluti e baci. Hai capito il livello sky-netflix cui siamo arrivati? Con 'sta gente puoi veramente fare quello che vuoi.
Ritratto di Andre_a
30 giugno 2023 - 15:09
Io la vedo un po' come il Giappone prima e la Corea poi. Sfottuti inizialmente, si sono piano piano affermati, forse alle spese di alcuni brand europei, ma non del mercato nel suo complesso
Ritratto di Tonio K.
30 giugno 2023 - 13:56
Che allarmismo inutile. Intanto il mercato cinese interno ha rallentato parecchio. C'e' una crisi economica enorme in Cina e si fara' sentire anche sulla vendita di auto. Poi non si accenna al fatto che quasi tutti i produttori cinesi di EV viaggiano in perdita e sono tenuti in vita solo dagli aiuti statali (bella formula vincente!). La Cina e' ricca di terre rare ma altri paesi lo sono come e di piu' della Cina. Semplicemente la Cina e' il paese che e' disposto a lavorare queste terre rare (e a subirne l'inquinamento derivante). Che le auto cinesi crescano d'importanza nel mondo e' naturale: prima non esistevano. Non dimentichiamoci che il modello Tesla risulta imbattibile anche ai cinesi, per cui se i costruttori tradizionali vogliono copiare qualcosa lo copieranno dagli americani. Per finire, certamente i dazi vanno rivisti (noi imponiamo il 10% mentre i cinesi impongono il 30/35%), ma fino ad oggi non se ne sentiva il bisogno, visto l'esiguo numero di vetture cinesi importate. Per conto mio poi, piu' che la percentuale del dazio, vanno imposte regole strette su cosa e' da considerarsi made in EU. Perche' altrimenti faranno come noi italiani con i vestiti fatti in Cina che diventano italiani cucendoci un'etichetta in Italia...
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 14:25
Fosse solo per le "pezze", comunque sono pienamente d'accordo.
Ritratto di alveolo
30 giugno 2023 - 14:31
Bah... Nessuno, pare, si preoccupi in maniera altrettanto catastrofica di Tesla che dati già alla mano, da sola (con alla fine un paio di modelli) fa davvero vedere i sorci verdi a tutti, soprattutto se si considera il resto del mondo elettrico al di fuori della Cina (dove appunto per ora i cinesi dicono poco e nulla). Mentre invece apocalisse perché ora (stessa storia da quasi vent'anni, 15 sicuri-sicuri) arrivano le auto cinesi, nascondetevi, riparatevi che ora arrivanoooo!!! Che poi pure fosse, come accettate negli anni addietro le Giapponesi (poi fra l'altro in gran parte pure ritiratesi), e a seguire le Coreane (una metà di chi si propose ai tempi, è poi riuscito a rimanere in pianta stabile; ma alla fine 2 marchi e un unico gruppo sono, eh), allo stesso modo se ne varrà la pena accetteremo anche le auto cinesi -----vista lato utenza----. *
Ritratto di alveolo
30 giugno 2023 - 14:35
* Al limite, ma proprio al limite, ci si dovrebbe preoccupare nei vari paesi che man mano negli anni sono rimasti o diventati fortemente centralizzati sulla produzione di auto. Leggo dalla rete: La produzione auto in EU nel 2022 nazione x nazione: Germania: 3.480.357 --- Spagna: 1.785.432 --- Repubblica Ceca: 1.217.787 --- Francia: 1.010.466 --- Slovacchia 1.000.000 Regno Unito: 775.014 --- Romania: 509.465 --- Italia: 473.194. E lasciamo perdere poi i paesi EU, i nostri fratelli continentali, che magari non producono, o quasi, auto ma "che si prendono" le sede fiscali delle aziende...
Ritratto di alveolo
30 giugno 2023 - 14:41
** Sempre la rete ci svela: ---Negli anni '90 industria automobilistica italiana terza in Europa e quinta al mondo con una produzione annua di quasi 2 milioni--- Insomma qui abbiamo già dato (via); tutti ste paturnie quindi, oramai...
Ritratto di John V
30 giugno 2023 - 14:53
Bravo alveolo, bella raffica di dati; è così. Se hai voluto la desertificazione industriale e l'impoverimento sociale, o te l'hanno imposto ed evidentemente ti hanno anche pagato bene (sempre il discorso della completezza come opposta a deficienza e conseguente integrità) oppure sei stato un utile idi0ta e basta. Piangere sul latte versato? È solo patetico.
Ritratto di alveolo
30 giugno 2023 - 19:51
:)
Ritratto di Road Runner Superbird
30 giugno 2023 - 14:58
Suicido dettato dalla mancanza di lungimiranza, quando politica e industria non vanno di pari passo, quando non vengono fatte scelte strategiche per gli interessi nazionali, quando si pensa al profitto privato e immediato anziché investire nel futuro. Per quanto mi riguarda delle soluzioni ci sono: applicare dazi, differenziare le fonti di approvvigionamento, creare una rete industriale alla fonte e parallela, non buttare anni di tecnologia nella tazza del wc. Gli americani lo stanno facendo, l'UE discute delle dimensioni dei pesci e sugli asterischi inclusivi.
Ritratto di ilariovs
30 giugno 2023 - 15:31
Gli americani quelli che hanno Tesla dici? Quelli che hanno varato l'IRA e spenderanno 400mld nei prox 10 anni per produrre batterie e H2 in casa? Stiamo parlando di quegli americani?
Ritratto di Road Runner Superbird
30 giugno 2023 - 19:01
Eh quello che ho scritto. Gli americani non importano nulla (di auto) dalla Cina, se non qualche modello ma con marchio USA. Daranno incentivi solo per prodotti fabbricati in America, stanno stipulando contratti con i paesi produttori di materie prime, della filiera occidentale (es Australia), investendo in fabbriche e prodotti per gli utenti reali, come i pickup truck EV, riportando la produzione dei Chip in casa, ecc ecc. E nonostante ciò non stanno per nulla lasciando il settore del termico, anzi da poco GM ha annunciato un investimento nella fabbricazione di motori ICE. L'UE invece è impassibile, non fa nulla per proteggere la propria industria e la propria autonomia strategica.
Ritratto di ilariovs
30 giugno 2023 - 19:10
Tesla ha una Gigafactory a Shangai e monta batterie CATL e BYD, solo per la vendita interna usa le 4680 prodotte in Texas. Nel restyling della Model 3 dovrebbero arrivare are le M3P di CATL ossia le batterie Litio Ferro Manganese Fosfato che porteranno la Model 3 a 66KWh di batteria dai 60 odierni a pari peso. Ripeto stai parlando di quegli Stati Uniti?
Ritratto di Road Runner Superbird
30 giugno 2023 - 22:17
Yes, montate su un'auto americana, e in Cina vendono più loro che i marchi cinesi. Non ci saranno mai BYD vendute negli USA.
Ritratto di ilariovs
30 giugno 2023 - 22:48
Però BYD è CATL non regalano i loro prodotti. Vuoldire che con le vendite di Tesla anche aziende cinesi fanno affari. Nel business si è pragmatici gli Iphone li assemblano in Cina, anche se i chip li progettano in USA, ma li producono a Taiwan e li assemblano in Cina. Dimenticavo FORD, che io ne sappia, ha raggiunto un accordo con CATL per produrre le LFP, notizia di Febbraio.
Ritratto di ilariovs
30 giugno 2023 - 15:28
"Occidentale" fino ad un certo punto, Tesla per ora tiene testa tranquillamente all'industria cinese. Io al posto di Occidentale avrei scritto "europea". "L'ora é tarda"... e per troppo tempo abbiamo guardato l'elettrico con sufficienza. Tesla doveva fallire giusto? É andata male, forse peggio di come si immaginava. Cosa fare ora? Cosa fare CORRERE investire in R&D tutte le risorse per trovare batterie a basso costo con buona densità energetica. Ormai la frittata é fatta c'é solo da pensare a come rimediare lasciando perdere le mi***te sulle ICE, ormai é chiaro che quella tecnologia rappresenta il presente ed il passato ma il futuro é elettrico. My opinion
Ritratto di Tistiro
30 giugno 2023 - 15:57
La cosa strana è che qualcuno ha deciso che il futuro deve essere elettrico senza che l industria fosse in grado di attuarlo. Mi spiego : non ieri ma 12-14 anni fa zoe e leaf progetti bev...se renault o nissan avessero chiuso la produzione di termiche e fatto solo bev che ne sarebbe di renalt nissan? Un ricordo. Gli investimenti mostruosi per ottenere un prodotto acquistato da pochissimi. Però hanno cominciato, imparato, fatto esperienza, e nonostante ciò ancora oggi renault nissan in che percentuale vendono bev rispetto ice? E sempre per problematiche riguardo ai costi finali che deve sostenere l acquirente. La cina ha un vantaggio enorme. Ha risorse in casa, fa e se ne frega totalmente dell ambiente. Ottiene prodotti bev a costi piu bassi. E nonostante ciò qualcuno ha deciso che il futuro dovesse essere elettrico. C'è qualcosa di strano. Dire che hanno sonnecchiato (quelli che producono)è un po offensivo, nel senso faccio torte buonissime a basso costo ma poi devo cambiare a fare hamburger di soia... risultati scadenti all inizio e costosi che non compra nessuno quindi faccio ancora dolci visto che sono tra i piu bravi produttori, ma qualcuno vuole che faccia hamburger vegani quando c'è qualcuno invaso da soia che puo farlo a costi piu bassi.
Ritratto di ilariovs
30 giugno 2023 - 16:15
NO Tistiro, NO non dobbiamo fare un minestrone di cose dobbiamo guardare la storia per come é andata. C'é un produttore statunitense che ha la macchina più venduta del mondo e va ad elettroni NON a benzina, non a gasolio, non a GPL o metano. Va a batteria. Queste macchine usano batterie in parte costruite da Tesla stessa. Per fare un nome 4680, batterie ad avvolgimento secco che permettono 2500$ di risparmio a macchina. Ancora oggi ne producono troppo poche per coprire le vendite di Model Y/Model 3 ma aumenteranno la produzione e la produzione é in Texas NON in Cina. É BYD che ha inventato le LFP (quelle di Model3/Y, MG4 ecc). Capisci il punto? Il punto NON é quando sei partito il punto é dove sei arrivato ed é BYD che ha fatto le LFP blade capaci di mettere 60KWh di batteria in un segC di 4,25mt come la Dolphin. Non dobbiamo guardare chi é partito. Mi spiace ma la realtà é sempre cattiva non guarda a quanto ti sei allenato per arrivare alle olimpiadi, guarda solo al posizionamento sul podio. É spietato ma purtroppo é così. My opinion
Ritratto di ilariovs
30 giugno 2023 - 16:17
*errata corrige le LFP le ha invetate CATL. BYD ha inventato le blade battery lfp
Ritratto di Tistiro
30 giugno 2023 - 16:24
Volevo dire che quando si dice che è stato perso tempo ci sono esempi di industrie che molto in là hanno cominciato e non ci sono riuscite a diventare produttrici esclusivamente elettriche. Chi ci è riuscito? Le cinesi e una americana. Le cinesi hanno enormi vantaggi tra l altro incentivate fortemente dalli stato, l americana è nata elettrica, e lo stesso fondatore ha detto di aver quasi fallito 6 volte. Ci è riuscito, bene. Gli europei non ci sono riusciti, male. E la politica europea dà l assist ad aziende cinesi ed americane. Mi suona strano.
Ritratto di Tistiro
30 giugno 2023 - 16:27
Rimanendo in tema gastronomico se mi impedisci di fare torte con zucchero e burro e vuoi i biscotti di grillo che sono cari non c'è da stupirsi che si vendano pochi dolci e per nulla biscotti
Ritratto di ilariovs
30 giugno 2023 - 18:45
Ti stiro NON é un vezzo. Io capisco che c'é da fare un giro un pò largo. Ma c'è un motivo per cui la transizione energetica è diventata una priorità. Ed è l'approvvigionamento energetico a basso costo. In futuro, ma anche oggi sono le rinnovabili le fonti di energia più economiche perchè il carburante é GRATIS. Hanno un difetto però sono discontinue. Questo è un problema che si può risolvere immagazzinando l'elettricità, solo che l'elettricità é molto difficile da immagazzinare. Ed é per questo che chi avrà in mano lo stoccaggio più avanzato di elettricità avrà in mano una carta competitva importante nel futuro. Un po come i chip. Perchè il primo produttore mondiale di petrolio vara l'IRA e investe 400 mld in 10 anni per produrre H2 e batterie? Hanno petrolio a fiumi, vendono GNL a mezzo mondo. Perchè lo fanno? Perchè vogliono bruciare 400mld o perchè lo ritengono fondamentale per rimanere la più avanzata potenza economica del pianeta? Capisco che possa apparire un vezzo ma poter usare fonti di energia fra i 45 ed i 70€megawattora farà sì che le aziende USA siano più competitive e co siderando che si va verso l'automazione, i costi energetici sostituiranno quelli del personale sempre di più. Ecco la mia analisi ed il perchè gli USA e la Cina stanno gareggiando sul primato delle batterie. NON per l'ambiente, quello é il motivo "nobile" da mettere in copertina ma nel libro c'é scritto tutt'altro è solo un caso che coincida con l'abbattimento delle emissioni. My Opinion
Ritratto di ilariovs
30 giugno 2023 - 16:52
Questo può essere un limite europeo. C'é un problema e non importa se si vede ad occhio juso o meno ma esiste un problema ossia lo stoccaggio di energia. In questo i cinesi ad oggi sono leader. Ora gli USA hanno reagito emanando l'IRA e cercando di attrarre la produzione in casa mettendo sul tavolo "una piccata di miliardi" per usare una vecchia espressione. L'EU cosa fa? Qui bisognerebbe fare una riflessione e sperare che anche da noi si risponda con investimenti massicci da parte delle istituzioni o rischiamo di restare col cerino in mano. Attenzione però c'é un produttore europeo che ha in fase pre-industriale delle batterie ad avvolgimento secco e pensa di riuscire ad industrializzare il prodotto per il 2026. Aspettiamo a dire "non ci siamo riusciti" la gara finisce al traguardo ed io penso che i produttori europei possono farcela.
Ritratto di Tistiro
30 giugno 2023 - 17:36
Mi auguro che non falliscano
Ritratto di ziobell0
30 giugno 2023 - 16:15
Pensavo che i cinesoni partissero da listini ben più bassi. Byd Dolphin da 37K... mah...
Ritratto di deutsch
1 luglio 2023 - 10:50
4
Parte da 30k
Ritratto di alex_rm
30 giugno 2023 - 16:16
Ci stanno già in invadendo persino con le low cost dr(auto pessime) figuriamoci con queste nuove elettriche che saranno migliori. I marchi europei hanno condiviso le conoscenze con i marchi cinesi per produrre in cina(per i dazi altissimi)e adesso gli si ritorce contro e l’Europa mette dazi molto bassi
Ritratto di AZ
30 giugno 2023 - 16:17
Volvo, MG e Dr sono "cinesi" da anni. Un marchio europeo controllato dai cinesi può essere tollerabile. Ad ogni modo se si vuole comprare un'auto nuova non cinese e dal prezzo corretto basta comprare Dacia.
Ritratto di Trattoretto
30 giugno 2023 - 17:12
Lo ripeto da tempi non sospetti. Chi resta indietro è perduto. Nonostante lo starnazzare dei gufoni termici che infestano tutte le sezioni commenti del web italico
Ritratto di Alsolotermico
30 giugno 2023 - 18:26
Ma taci. Che il primo gufone sei proprio tu caro trattorettorotto. La tua Auto elettrica dov'è?...solo nella tua immaginazione da Spinottino perché non te la puoi permettere.
Ritratto di Trattoretto
30 giugno 2023 - 19:46
Continuate a gufare che portate bene (all'elettrico)
Ritratto di Mbutu
30 giugno 2023 - 17:51
Personalmente non me la sento di pronosticare l'invasione cinese; so che tutti continuano a dire che "ci stiamo mettendo nelle mani della Cina", magari sarà una profezia autoavverante. Di sicuro se una certa imprenditoria dominante con al seguito politica servile perdureranno nella loro miope ricerca di proteggere lo status quo di problemi ne avremo diversi.
Ritratto di RaptorF22Stradale
30 giugno 2023 - 18:25
1
Volkswagen: ridotta momentaneamente la produzione di auto elettriche Volkswagen: ridotta momentaneamente la produzione di auto elettriche Il colosso automobilistico tedesco Volkswagen ha rallentato la produzione dei suoi veicoli elettrici in Europa a causa di una domanda inferiore al previsto.
Ritratto di Alsolotermico
30 giugno 2023 - 18:23
I stessi Cinesi che continuano a produrre anche il termico con una vasta gamma di motori endotermici. Vedesi Dr=Chery oppure Byd che in Cina vende anche auto termiche ecc ecc...
Ritratto di RaptorF22Stradale
30 giugno 2023 - 18:35
1
Volkswagen ha preso una serie di misure che porteranno a una riduzione del numero di auto della famiglia ID.4 prodotte nelle linee di fabbricazione dello stabilimento di Emden, in Germania. Sembra che ciò sia dovuto a un calo della domanda di veicoli elettrici, che pare essere inferiore del 30% rispetto ai volumi produttivi pianificati dal colosso tedesco. "Stiamo riscontrando una forte riluttanza da parte dei clienti nel settore dei veicoli elettrici", ha dichiarato Manfred Wulff, capo del consiglio della fabbrica al quotidiano tedesco North West, secondo Autocar. Olaf Lies, ministro degli affari economici dello stato della Bassa Sassonia, dove si trova la fabbrica di Emden, ha dichiarato a North West: "I numeri di immatricolazione dei veicoli elettrici continuano ad essere elevati, ma ciò che ci preoccupa è l'attuale calo della domanda. Non solo in Volkswagen, ma in tutti i produttori".
Ritratto di Tistiro
30 giugno 2023 - 19:46
Riluttanza.... costano un patrimonio. Pagando un patrimonio il cliente dovrebbe avere piu confort piu praticità piu fruibilità piu tutto. Se invece pago di piu per avere di meno allora divento riluttante. I problemini di infrastrutture ci sono ancora. I problemini di autonomia pure. Costi di wallbox e ricariche fast ancora...e uno si deve sobbarcare questi problemini pagando di più un veicolo elettrico?. Che abbassino i listini e torneranno a vendere almeno a quella fetta che vuole ma non può...
Ritratto di giocchan
1 luglio 2023 - 01:12
La cina si stà preparando a entrare a gamba tesa sul mercato occidentale... la prima vera avvisaglia, MG 4 a 30k... la risposta europea, Peugeot 2008, a quasi 10k in più... non c'è storia. Se la qualità del prodotto MG c'è (e non ci saranno "cinesate" dietro l'angolo), i costruttori europei rischiano veramente di fare la fine di Volvo / Lotus... PS: chissà che Geely non decida di scalare Mercedes (9.69% è di Geely) o Aston Martin (7,6% Geely)... nel frattempo il 50% di Smart è loro...
Ritratto di Kappa18
1 luglio 2023 - 02:58
Credo che sara' piu' o meno come quando i giapponesi vennero a vendere in Europa. Solo che la potenza di fuoco e' ancora maggiore. Alla fine i Cinesi saranno costretti a produrre in loco, ovvero in Europa per il mercato Europeo, o negli states per l'america del nord. Solo che gli utili anziche' rimanere in Europa o negli Steates come per le aziende nostrane, tornano alla madre patria. Come chi ha un azienda in Cina li fa tornare sempre alla madre patria.
Ritratto di Angi0203
1 luglio 2023 - 09:06
sarebbe già un passo logico applicare ai modelli cinesi le stesse regole che in cina vengono applicate ai modelli non cinesi. Se poi a medio termine davvero la maggioranza del mercato voglia un cellulare con le ruote invece di una vettura ... i cosidetti "costruttori legacy" hanno nel passato ampiamente dimostrato vispe capacità di sopravvivenza
Ritratto di Maximilian-92
1 luglio 2023 - 10:39
2
Se questo significa migliorare le nostre auto ed abbassare i prezzi che ben venga il mercato cinese.
Ritratto di RaptorF22Stradale
1 luglio 2023 - 11:10
1
L'unica cosa che guadagni acquistando cinese è quella di diventare sempre più povero e perdere il lavoro qualsiasi esso sia oltre che probabilmente diventare schiavo di un popolo che non è molto propenso ai diritti umani .
Ritratto di Rav
1 luglio 2023 - 17:37
4
Vero che l'evoluzione non si può fermare e non si può essere sempre solo contrari a nuove tecnologie, ma la Politica dovrebbe lavorare bene per fare gli interessi di tutti, invece mi pare che le industrie europee stiano rischiando di soccombere e la politoca gli stia dando una spinta giù dal burrone.
Ritratto di Tistiro
1 luglio 2023 - 19:13
Pare anche a me
Ritratto di Tistiro
1 luglio 2023 - 19:15
E quella là continua ad alzare i tassi di interesse...si vuole una economia stagnante. Ma c'è sempre chi ci guadagna. I consumatori no di sicuro.
Ritratto di Misto_Collinare
1 luglio 2023 - 23:21
Con l’attuale delta tra stipendi italiani e costo delle auto elettriche semplicemente il problema non si pone. Un b-suv elettrico di un marchio generalista a 45k? Chi diavolo dovrebbe comprarlo? Stanno arrivando alla spicciolata le prime, a lungo annunciate “elettriche cinesi a 15.000 euro”, che per magia nel bel paese superano i 35.000 euro. Ulteriore flop annunciato. Di questo passo i numeri delle BEV in Italia rimarranno a lungo risibili. Tornando alla presunta invasione dei marchi cinesi con uno sguardo ai quartieri alti del mercato… chi può permettersi una Nio top di gamma ha accesso anche a Porsche Taycan… quanti facoltosi automobilisti italiani rinuncerebbero a una Porsche per un marchio che a parte gli addetti ai lavori non conosce NESSUNO?
Ritratto di Lorenz99
2 luglio 2023 - 13:11
AL TITOLONON SI PUÒ CHE RISPONDERE, CHE SOCCOMBERÁ L'EUROPA. IN PRIMIS ALLA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE NON GLI INTERESSA DOVE VENGA FABBRICATO UN PRODOTTO, ALTRIMENTI NON SI SPIEGHEREBBE CHE ARMANI PROPONE GIUBOTTI DA 800€MADE IN CHINA(E NON CREDO PROPRIO CHE PRODUCENDOLI IN ITALIA SI VADA IN PERDITA), MOLTI (TRA CUI UN MINISTRO E LEADER DI PARTITO)CREDONO CHE LA DR SIANO AUTO ITALIANE. MOLTI SARANNO COSTRETTI A COMPRARLE PERCHÉ AVRANNO PREZZI MENO PROIBITIVI, VISTO CHE SENZA MUSK SAREMMO ARRIVATI AD UTILITARIE DA40000€. I CINESI HANNO SI UNA DITTATURA, MA ALMENO HA LO SCOPO DI RENDERE IL PAESE UNA POTENZA PRODUTTIVA, LA UE Ě SOLO UNA DITTATURA CHE SI SVENDE AL POTENTE DI TURNO, E COSÌ FACENDO BUTTA VIA 150 ANNI DI STORIA AUTOMOBILISTICA, DOVE È STATA INVENTATA L'AUTO.
Ritratto di MAUROXX
3 luglio 2023 - 10:12
Il futuro elettrico delle auto é tutt’altro che scontato sia per motivi economici che per motivi tecnici, al momento si tratta solo di una scelta politica ispirata da una setta di invasati (nella migliore delle ipotesi) che sperabilmente sará tra non molto mandata a casa. Per quanto riguarda le terre rare la Cina in realtà non è il principale produttore bensì il principale paese che le lavora, la materia prima proviene da altri paesi (africani e del Sud America) con i quali la Cina ha definito accordi predatori.
Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
3 luglio 2023 - 12:44
Saranno gli occidentali a decidere se soccombere oppure no, e lo faranno nella maniera più semplice, ignorare queste buffonate cinesi usa e getta e rivolgere i loro acquisti verso aziende europee ad esempio, nessuno punterà il fucile alla testa di nessuno quando si tratterà di scegliere l'auto nuova. Ma di cosa stiamo parlando?
Ritratto di Superza_69
3 luglio 2023 - 23:53
Previsioni utopiche, che nascondono orrore, l'elettrico può funzionare solo con max il 20% del parco circolante attuale, se raggiungerà l'80% sarà perchè si produrranno 1/5 dei veicoli che si producevano un tempo, la classe media (ovvero il 95%) a piedi sul tram o in bici, ed in vacanza in treno