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Mazda: gli eFuels per decarbonizzare i veicoli

Pubblicato 25 giugno 2021

Carburanti biologici e sintetici possono dare una grossa mano per abbassare le emissioni di CO2 legate ai motori a combustione. La Mazda ci crede.

Mazda: gli eFuels per decarbonizzare i veicoli

LA STRADA PER LA MOBILITÀ DEL FUTURO - È questo il nome che Mazda ha scelto per la tavola rotonda con l’università e l’industria. Anche il sottotitolo è significativo: “I biocarburanti e gli eFuels: un’opportunità nella transizione verso l’elettrificazione”. Sullo sfondo c’è sempre l’auto elettrica a batteria che promette emissioni locali zero: rimane però la questione di come arrivare alla diffusione di massa di questi veicoli. In questo quadro sembrano promettenti i biocarburanti e gli E-Fuels, soluzioni che riescono a sottrarre carbonio dall’atmosfera. Questo incontro online, moderato da Maurizio Melis di Radio 24, ha visto gli interventi di Wojciech Halarewicz, vice president sales & customer service, Roberto Pietrantonio, amministratore delegato di Mazda Motor Italia, Giuseppe Ricci, direttore generale energy evolution di ENI e presidente di confindustria energia e Davide Bonalumi, docente di sistemi energetici al Politecnico di Milano. Diciamo subito che i biocarburanti derivano da materiali organici, ad esempio mais, paglia di riso, i residui boschivi. Gli organismi viventi fissano nei loro tessuti la CO2 dell'atmosfera e quindi i carburanti ricavati dal materiale organico sono considerati neutri rispetto all’anidride carbonica perché bruciando restituiscono all’aria la CO2 fissata in precedenza.

TOGLIAMO IL CARBONIO DALL’ATMOSFERA - I combustibili sintetici (eFuels) sono invece costruiti dall’uomo unendo idrogeno e carbonio per ottenere, per l’appunto, idrocarburi come il metanolo. Se il carbonio necessario viene prelevato dalla CO2 atmosferica allora anche gli eFuels possono essere neutri rispetto all’anidride carbonica perché utilizzano quella già presente nell’aria. La Mazda vuole contribuire alla riduzione della CO2 atmosferica e prevede che al 2030 un quarto dei suoi prodotti sarà completamente elettrico e la rimanente parte della gamma sarà elettrificata, ossia ibrida o ibrida plug-in (qui per saperne di più). Quindi il motore a scoppio rimarrà ben presente nella gamma ed è per questo che la Mazda investe sia per migliorare i motori endotermici sia per l’adozione di biocarburanti ed eFuel. A dimostrazione di questo impegno la Mazda è entrata a far parte della eFuel Alliance, primo costruttore automotive ad aderire.

ELETTRICA CON GRADUALITÀ - Wojciech Halarewicz ha fatto presente che la mobilità elettrica con elettricità da rinnovabili è molto efficace per ridurre le emissioni, ma in molti mercati europei il mix energetico dell’elettricità ha una grande quota di combustibili fossili. Esistono poi molte località nelle quali caricare un’elettrica fuori della propria abitazione è difficile. Quindi il raggiungimento della neutralità climatica implica l’utilizzo di tutte le opportunità di riduzione delle emissioni messe a disposizione dalle varie tecnologie.

SVILUPPARE LA CONSAPEVOLEZZA ELETTRICA - Roberto Pietrantonio ha riportato degli studi sui clienti italiani, dai quali si è capito che i consumatori si stanno avvicinando alle tecnologie più “familiari”, come le ibride, ormai scelte da un italiano su tre. Le elettriche crescono molto ma i volumi sono ancora bassi per vari motivi: la rete di ricarica, in espansione ma ancora carente, i prezzi elevati e, non ultimo, la scarsa conoscenza delle specificità di questi veicoli. Per questo la Mazda ha spinto sulla “consapevolezza”, cioè sulla divulgazione e familiarizzazione con le elettriche, sin dal lancio della  MX-30 (scoprila qui). Nel percorso verso l’elettrificazione avere a disposizione varie tecnologie permette di  rispettare sia le diverse esigenze dei consumatori sia l’ambiente: sostituire il parco circolante più anziano metterà in strada auto più ecologiche e sicure.

IL PUNTO DI VISTA DELLA RICERCA - Il professor Bonalumi ha puntualizzato che l’elettrificazione dei trasporti, non soltanto quelli privati, darà un grande contributo alla diminuzione delle emissioni di CO2. Le auto con motore a combustione continueranno però ad essere, nel prossimo decennio e oltre, la stragrande maggioranza in Italia e in Europa. I  combustibili neutri dal punto di vista del carbonio contribuiranno quindi a raggiungere gli obiettivi di riduzione dei gas serra posti dall’Unione Europea. Essi hanno il vantaggio di poter essere dispensati con gli attuali distributori di carburante e usati dai veicoli già in strada. Questo ne permette l’uso immediato senza stravolgimenti tecnologici potenzialmente dannosi anche sull’economia europea. Gli eFuels sono anche utili per immagazzinare facilmente idrogeno, un vettore energetico da usare per accumulare l’energia in eccesso delle fonti rinnovabili. Il professor Bonalumi ha poi  spiegato che il Biometano è molto positivo perché nel percorso dal pozzo al serbatoio (Well to Tank) riesce a catturare più CO2 di quanta ne viene emessa durante la combustione (Tank to Wheel, dal motore alle ruote), avendo quindi un’emissione totale negativa.

LA RETE CAMBIA PELLE - L’industria energetica, rappresentata dall’ingegner Ricci di ENI, ha come orizzonte una rete di distribuzione multiservizio e multitecnologica, efficiente con il ruolo di hub per la mobilità più che un distributore di carburante. l trasporti devono contribuire sostanzialmente alla riduzione delle emissioni di CO2 e per ottenere il risultato, oltre allo sviluppo del trasporto elettrico, ci si deve affidare a diverse soluzioni. Si possono sviluppare e produrre combustibili a basso tenore di carbonio, quali i biocarburanti liquidi e gassosi, combustibili da carbonio riciclato, ad esempio da recupero di rifiuti, e quelli sintetici eFuels per arrivare all’idrogeno. I biocarburanti attuali non usano più coltivazioni dedicate, in competizione con quelle destinate all’alimentazione, ma si orientano sugli scarti e questo è positivo. Ricci ha anche parlato delle Hydrogen Valley, zone nelle quali si produce e si consuma idrogeno in tutti i settori, anche nell’industria. Alla tavola rotonda sono seguite le domande dei giornalisti e chi vi scrive ha fatto presente che gli eFuel richiedono molta energia per la loro produzione e che il problema degli ossidi di azoto NOx rimane perché essi si formano a partire dall’azoto presente nell’aria aspirata dal motore. Il professor Bonalumi si è detto fiducioso che l’evoluzione delle fonti rinnovabili consentirà di compensare questo maggior dispendio energetico e ha valutato positivamente gli eFuel come vettori per trasportare facilmente l’idrogeno. Anche gli NOx possono essere abbattuti efficacemente dalle attuali soluzioni tecnologiche e non dovrebbero essere molto problematici.



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Ritratto di Dr.Torque
25 giugno 2021 - 12:31
Quando si affrotano argomenti globali come la mobilità si dovrebbe sempre epurare il discorso da interessi di parte. Molto spesso invece il sensazionalismo e le ragioni della finanzia generano titoloni che ottundono le menti più deboli e portano avere false aspettaive. Lode a Mazda (ancora una volta) che si è posta al centro di un dibattito serio e costruttivo sui reali scenari della mobilità futura. I fatti che emergono sono scientificamente interessanti e forieri di nuove soluzioni ragionevoli sia dal punto di vista pratico che ambientale. L'entusiasmo da trazione elettrica che ha generato enormi aspettative ed altrettanto enormi investimenti da parte di alcune case è destinato ad essere messo in discussione. Ora quelle case si troveranno a dover spingere le soluzioni su cui hanno investito per ammortizzare comunque i capitali conivolti mentre altre, con manager più accorti, veleggeranno verso soluzioni più ragionevoli e di facile attuazione in un contesto di graduale trasformazione del parco circolante invece che in un improvviso ed improvvido salto nell'elettrico con tutte le conseguenze spesso taciute che esso comporta.
Ritratto di Er sentenza
25 giugno 2021 - 12:51
In fondo l'elettrico non e' una nuova tecnologia, come pensano in molti, ma e' una strada gia' ampiamente analizzata in passato e che venne accantonata. Sono passati quasi 30 anni da quando giravano i prototipi ad energia solare, veramente ecologici perche' alimentati con rinnovabili. Oggi ti propongono l'utilitaria green da 30k che si ricarica con combustibile fossile che esce dalla spina di corrente e milioni di persone credono che questo sia il futuro che salvera' il pianeta x i nostri figli.
Ritratto di Alfiere
25 giugno 2021 - 15:36
2
Non è una nuova tecnologia in senso assoluto (è coeva dei termici) ma tra le attuali elettriche (con i prossimi sviluppi) e i primi veicoli elettrici del 900 (motore-accumulatore) c'è un abisso.
Ritratto di Oxygenerator
25 giugno 2021 - 18:25
@ Er sentenza. Crederci. Crederci è una parola grossa. Diciamo che ci sperano. Perchè altre cose sembrano più indietro rispetto all’elettrico attualmente. Certo che se gli studi sui biocarburanti portassero ad un discorso sostenibile, sarebbe l’uovo di colombo per la transizione verso l’elettrico e per chi ha bisogno di percorrere lunghe tratte.
Ritratto di Fabio_C
25 giugno 2021 - 16:42
Sono pienamente daccordo con Dr. Torque e aggiungo che i biocarburanti specialmente se derivati dal processo industriale che vede come materia prima la parte Umida dei rifiuti oppure l'olio di frittura utilizzato nella grande ristorazione ma anche lo scarto di lavorazione delle carcasse animali della macellazione, costitiscono la base per un eccellente biocarburante a bassisimo impatto ambientale dale ta definirlo eco-compatibile con l'ambiente in quanto trasforma uno scarto e quindi un onere per lo smaltimento, in risorsa. Già dagli inizi del 2000 molti paesi del nord europa utilizzano tali tipologie di carburanti ed Eni dal 2009 ha trasformato la raffineria di Portomarghera e di Gela in bioraffinerie, proprio allo scopo d tuffarsi in questo mercato, detenendo anche delle tecnlogie produttive di cui è licenziataria. La cosa assurda che attualmente quello dei biocarburati è un mercato di nicchia e lo si vuol tenere tale, malgrado il ciclo virtuso che questi va a innescare sull'intera filiera, a vantaggio dell'elettrico che di ecologico non ha nulla in quanto l'elettrico per come è concepita oggi la fonte di approviggionamento, sposta l'inquinamento dal tubo di scarico, alla presa di corrente.
Ritratto di Jimgoose
25 giugno 2021 - 13:03
non sono molto d'accordo,visto che costano di piu,è 1 modo semplice di spostare i costi della decarbonizzazione sulle spalle del cliente,senza cambiare la meccanica di base,in sostanza risparmio x il costruttore e aggravio x l'utente:ri.....ni col c..o degli altri
Ritratto di Andre_a
25 giugno 2021 - 19:12
Nei paesi in cui l'etanolo è venduto, costa meno della benzina. È più economico, ecologico e performante
Ritratto di MS85
26 giugno 2021 - 09:55
Perché la transizione alle BEV o l’evoluzione della normativa che si è resa necessaria sulle quantità di inquinanti emessi dalle ICE invece sono e sono stati stati a costo zero per il consumatore?
Ritratto di italico
25 giugno 2021 - 13:27
1
..in brasile i biocarburanti ( ovvero il gasolio, in genere dai cereali, e il metanolo ) sono una realtà da tanti anni. basta adeguare le auto moderne le loro centraline niente di così complicato...eppure pare che si parla di novità..mah!
Ritratto di RubenC
25 giugno 2021 - 14:57
2
E infatti quanto a inquinamento delle auto non sono messi per nulla bene.
Ritratto di italico
25 giugno 2021 - 17:06
1
...parlo di biocarburanti che loro usano ....e poi parliamo di inquinamento ? ..certo deforestano la foresta amazonica dandogli fuoco ...immense discariche che anche danno fuoco per smaliter le montagne di rifiuti ...piu mettiamo qualche fabbrica ( tutte) che certo non usano le norme antinquinamento...
Ritratto di RubenC
25 giugno 2021 - 17:09
2
Appunto, la situazione ambientale è disastrosa, quindi non so come possa essere preso come esempio positivo.
Ritratto di Giuliano Della Rovere
25 giugno 2021 - 15:07
sono cose diverse
Ritratto di italico
25 giugno 2021 - 17:13
1
il biogasolio è una realtà fatta con il mais ..barbabietole e altri prodotti simili ...è comunque una strada da percorrere migliorandola sicuramente ...che invece andare a suicidarsi con l'elettrico, che corrono per produrre auto ma che in fin di conti se non ci sono infrastrutture tali da supportare tale fase ( che certo in dieci anni difficile che riescono se non mettere qualche colonnina qua e là..) con produzione di corrente e una rete capillare ...ma credo che sia solo un modo di far fare i soldi a loro e noi rimanere a piedi con le presa di corrente in mano
Ritratto di Meandro78
26 giugno 2021 - 07:44
L'elettrico non è un suicidio, se applicato nei contesti corretto. Ovvero un car-sharing cittadino ha molto senso. La Tesla S-plaid no.
Ritratto di Nondicobugie
25 giugno 2021 - 14:24
"ma in molti mercati europei il mix energetico dell’elettricità ha una grande quota di combustibili fossili".... che scoperta.
Ritratto di Giuliano Della Rovere
25 giugno 2021 - 14:44
Per ottenere eFuel occorre molta energia, si torna sempre lì. Dobbiamo ancora aumentare la quota prodotta da fonti rinnovabili per avere tanta energia in surplus da destinare all'elettrolisi per l'idrogeno e dobbiamo ancora trovare un modo efficiente per sottrarre il carbonio dall'atmosfera. Non è una soluzione alternativa all'elettrico, forse sarà impiegata in scenari difficilmente elettrificabili.
Ritratto di Oxygenerator
25 giugno 2021 - 14:54
Tutto giusto. Bisogna vedere il costo di questi carburanti alternativi, ma giusto esplorare più strade ed allargare il ventaglio di possibilità per gli automobilisti e per l’ambiente.
Ritratto di Meandro78
26 giugno 2021 - 07:45
Se il sottoprodotto di molte lavorazioni industriali può arrivare a generare idrocarburi di sintesi mi sembra si entri a buon diritto nell'ottica del riuso.
Ritratto di Al Volant
25 giugno 2021 - 17:46
Beh, ma se il professore è "fiducioso".... Chiacchere da bar. O peggio...Tentativi di accalappiare finanziamenti da ogni pertugio dei famosi 200 miliardi europei... D'altra parte gli scienziati non sono in grado di dare soluzioni al momento per ridurre la co2 ( oltre a non sapere nemmeno se questo sia un bene, ma lasciamo stare) , quindi lo scenario elettrico prende il sopravvento, ma se il futuro dovrà essere o elettrica da 50k euro o termica da 15EURO / litro di carburante, il risultato di ridurre il traffico lo avranno comunque ottenuto.
Ritratto di Mbutu
25 giugno 2021 - 17:59
Per i bio carburanti c'è il problema dei quantitativi. Per i carburanti sintetici dei procedimenti energivori. Nel primo caso non so quanto si possa fare, quindi penso possano rivelarsi utili per alcune nicchie. Nel secondo caso si può sperare in qualche sviluppo tecnologico futuro che ne renda la produzione su larga scala sostenibile. Credo che alla fine potrebbero andare un po' a spartirsi diversi settori di applicazione.
Ritratto di Trattoretto
26 giugno 2021 - 06:57
La strada dei biocarburanti è già stata scartata anni fa, o meglio, si possono impiegare in misura limitata mischiandoli ai carburanti da petrolio oppure per un parco circolante ridotto. Il motivo: o mangia l'auto o mangia l'uomo e la la v.acca, ossia costi dei prodotti alimentari alle stelle.
Ritratto di Andre_a
26 giugno 2021 - 12:08
Non è detto: ci sono molte terre incolte al mondo, ma soprattutto metodi di coltivazione molto più efficienti rispetto al passato come ad esempio la idroponica. Secondo me, batterie e carburanti "green" possono convivere.
Ritratto di Trattoretto
26 giugno 2021 - 07:01
La strada dei carburanti sintetici è già stata intrapresa da anni in Germania da un consorzio di cui fa parte anche l'Audi. Produzione complessa per quantità limitate continuano a renderli anti economici.
Ritratto di schizzo650
26 giugno 2021 - 07:32
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Molte case in ritardo clamoroso sull'elettrico cercano di arrampicarsi sugli specchi dei combustibili alternativi, poco ecologici e molto costosi, l'alternativa c'è da sempre il metano biologico, io guido una Lexus Ct 200h a gas da anni, con all'attivo 200000 km senza problemi, mi fanno ridere i geni dell'idrogeno e dei gas speciali. La verità è che si vuole solo ritardare la transizione all'elettrico per permettere ai soliti lobbisti del petrolio ancora la possibilità di far quattrini a palate
Ritratto di MS85
26 giugno 2021 - 09:58
Eimaró allora?
Ritratto di schizzo650
26 giugno 2021 - 11:11
1
Una bella passata in goppa o gas
Ritratto di Fabio_C
26 giugno 2021 - 10:44
Scusate, ma da alcuni commenti che ho letto, vedo che alcuni esprimono il proprio pare pur non essendo pienamente informati sui fatti. 1) non è assolutamente vero che in Italia la produzione dei biocarburati è ridotta perchè è ridotta la capacità di approviggionamnento della materia prima, ben si la produzione è ridotta in quanto la domanda è ridotta ma per mancanza di volontà politica 2) in Italia non si producono biocarburanti da fonti quali olio di colza, mais ecc... ma da frazione umida dei rifiuti, da guayule, da biofissazione delle alghe, da olii di frittura della grande ristorazione, da scarti della macellazione ecc... 3) le bioraffinerie che abbiamo in Italia tecnicamente sarebbero già pronte a poter quadruplicare la produzione e in oltre vi assicuro che diversi competitor di Eni, se vedessero un'impennata della richiesta di biocarburanti si butterebbero a capofitto nella riconversione delle loro raffinerie presenti sul territorio nazionale. Dico tutto ciò, nel rispetto delle opinioni altrui, ma essendo nel settore petrolifero da oltre 26 anni so come vanno le cose in questo settore e come potrebbero andare.
Ritratto di giocchan
28 giugno 2021 - 02:24
Traduco: l'MX-30 non se l'è filata nessuno (strano, con tutta quell'autonomia) e quindi Mazda dice "piano con l'elettrico". Stessa cosa di BMW, che ha scelto di produrre auto elettriche inguardabili - anzi che "sono inguardabili solo se sei un boomer"... Risultato: BMW se l'è date in fronte, e dice "piano con l'elettrico"! Ma abbiamo anche Toyota... che ci ricorda con piacere che il futuro non è l'elettrico, così può ancora venderci come futuro le auto full hybrid. Meno male che qualche marchio ha costruito le auto elettriche in modo serio, e non come un fenomeno da baraccone (non parlo solo di Tesla)
Ritratto di manuel12
28 giugno 2021 - 19:21
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quello che dico io pensate ai carburanti alternativi quello è il futuro no l'elettrico