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Mazda: il Wankel come generatore sulle elettriche

17 ottobre 2017

Il motore rotativo sarebbe ideale come generatore di corrente per aumentare l’autonomia delle future Mazda elettriche.

Mazda: il Wankel come generatore sulle elettriche

TORNA IL WANKEL - La Mazda RX-8 è stata l’ultima dotata di un motore rotativo con architettura Wankel, un benzina diverso rispetto a quelli convenzionali per via della sua struttura interna: al posto dei tradizionali pistoni si trova un rotore a forma di prisma (foto qui sopra) che ruota all'interno di una camera di combustione (guarda il video qui sotto). Motori di questo genere riescono ad essere più silenziosi, leggeri e potenti di quelli normali, ma in compenso richiedono una maggiore quantità di carburante ed emettono più sostante inquinanti, difetti che hanno portato la Mazda a ritirarlo dal mercato sei anni fa. Il costruttore giapponese sembra aver trovato ora l’applicazione ideale per il Wankel, all’interno di un contesto in cui ne verranno esaltati i pregi: il motore funzionerà come generatore di bordo su modelli a batterie.

PICCOLO E POTENTE - Lo ha confermato il responsabile dei motori per la Mazda, Mitsuo Hitomi, che ha parlato della novità al sito internet Autonews. Hitomi ha spiegato che un motore rotativo Wankel è ideale per funzionare come generatore di bordo, per via degli ingombri contenuti, delle vibrazioni minori e della potenza più elevata rispetto ad un motore con i pistoni. Da qui l’idea di integrarlo sulla prima auto elettrica della Mazda, prevista nel 2019: il motore a benzina ricaricherà le batterie quando il loro livello sarà agli sgoccioli e occuperà meno spazio di un motore a benzina proveniente da un’automobile. Una soluzione simile è prevista sull’utilitaria BMW i3, ordinabile anche con un motore-generatore a 2 cilindri da 650 cc, che altro non è se non il motore dello scooter BMW C 650.

RANGE EXTENDER - Il generatore di corrente sulle elettriche giapponesi sarà un optional utile in quei mercati dove dove la Mazda ritiene che gli automobilisti percorrano distanze superiori nel tragitto casa-lavoro, come gli Usa, mentre su altri mercati la nuova elettrica della casa giapponese potrebbe essere “pura”, quindi senza il rotativo. La Mazda sta continuando però a sviluppare un rotativo per una vettura ad alte prestazioni, anche se il via libera alla produzione non verrà concesso fino a quando il progetto dell’auto non verrà ritenuto vantaggioso a livello economico.



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Ritratto di Dr.Torque
17 ottobre 2017 - 13:55
Di sicuro è un motore piccolo e privo di vibrazioni che beneficia dal girare a regime costante per trascinare il generatore. Sono curioso di vedere come Mazda intende risolvere la questione consumi, emissioni ed affidabilità che erano i lati deboli el Wankel. Caratteristiche che mal si conciliano con i requisiti di un'auto elettrica.
Ritratto di Luzo
17 ottobre 2017 - 14:35
immagino che si giovino essenzialmente del fatto di far girare il motore a regime costante,con le conseguenti ottimizzazioni in tema consumi non dovendo curare transitori e i carichi parziali
Ritratto di Fr4ncesco
17 ottobre 2017 - 14:15
2
Avevo ipotizzato un'applicazione simile al contrario, cioè un'unità elettrica a supporto del Wankel per sopperire i problemi citati, ma anche come generatore è interessante.
Ritratto di UnAltroFiattaro
17 ottobre 2017 - 21:59
Il Wankel era un motore pazzesco, girava alto come quello di una moto! Ho avuto per qualche anno una RX-8 e da guidare è veramente divertente, ma i consumi erano oggettivamente esagerati... Senza cotonare che consumava anche olio (cosa normale per questa architettura). In compenso se lo si teneva alto era veramente piacevole e reattivo. Purtroppo però la poca coppia sotto i 4.000 rpm (il fuori-giri era a 9.000...) ne limitavano il divertimento con una guida parsimoniosa
Ritratto di lucios
17 ottobre 2017 - 15:13
4
Brava Mazda! Usalo così questo motore! Le extended range sono l'unica soluzione al momento se si vuole realmente un'auto ecologica senza lo spasmo dell'autonomia!
Ritratto di AMG
17 ottobre 2017 - 15:29
Interessanti i presunti benefici come generatore per un motore elettrico tuttaviai pare che ci riferiamo a cilindrate davvero small size... Devo ammettere che in verità dopo l'anticipazione del concept di Ginevra dell'anno scorso mi aspettavo un arrivo sul mercato più vicino per il modello ad alte prestazioni con il motore Wenkel...
Ritratto di Luzo
17 ottobre 2017 - 15:55
in che senso small size?
Ritratto di Luzo
17 ottobre 2017 - 16:03
cmq quessto studio già dà un'idea http://www.fuerex.eu/userdata/file/2013.01.30-eMobility-Conference-Graz/FUEREX-eMobility-P04-Rotary_REX_concept-AVL-Sifferlinger-2013.01.30.pdf
Ritratto di otttoz
17 ottobre 2017 - 22:12
alimentarlo a gas?
Ritratto di Robespierre
18 ottobre 2017 - 09:54
Sono molto perplesso su tale soluzione. Questo motore in effetti è un 2 tempi dalla bassa coppia e alti giri, e come un 2 tempi era e rimane molto inquinante in quanto per lubrificarsi immette, brucia ed espelle poi olio dalle camere. E questo è un non senso, si vuole ridurre le emissioni usando l'elettrico e sulla stessa vettura si crea più inquinamento di un termico tradizionale.
Ritratto di NURS
18 ottobre 2017 - 12:36
Non farti ingannare: è e rimane un motore a ciclo Otto, in particolare ha tre cicli contemporanei sfasati di 120°. I due tempi completano il ciclo in una rotazione dell'albero motore, e non è questo il caso. Vera è la problematica del lubrificante, mentre la benzina incombusta sarà un non-problema, viste le ottimizazioni del regime di miglior rendimento; il fatto che emetta molti meno ossidi di azoto potrebbe essere interessante per i test inquinanti...
Ritratto di Robespierre
18 ottobre 2017 - 14:11
Infatti se guardi il video c'è una detonazione ad ogni giro albero motore come nei 2 tempi, mentre nei 4 tempi avviene una detonazione ogni 2 giri albero motore.
Ritratto di NURS
18 ottobre 2017 - 14:27
L'albero motore non è il pistone rotante, hanno due numeri di giri diversi: in questo video è particolarmente evidente, perché c'è una tacca sull'albero motore. Il ciclo termodinamico si valuta su una singola camera di combustione, e la "singola" camera non ha certo una combustione ad ogni giro dell'albero motore, anzi ogni 3 (altrimenti non sarebbero 3 cicli contemp. sfasati di 120°). Inoltre, diversamente dal 2t, è evidente che lo scarico venga espulso dall'azione del rotore, mentre nel 2t il pistone è al PMI quando avviene lo scambio.
Ritratto di Robespierre
18 ottobre 2017 - 14:52
E' vero, hai ragione, resta però il problema del lubrificante che genera inquinamento proprio su una vettura che vuole essere ad emissioni zero. Inoltre a me sembra poco produttivo far girare un motore termico a bordo di una EV per far caricare le batterie. Tanto varrebbe che il motore termico facesse girare direttamente le ruote dell'auto magari sull'altro asse. La Volt della GM aveva uno schema analogo con un termico da 1.4 Lit che ricaricava le batterie esaurite, ma poi la modificarono facendo lavorare il termico direttamente sulle ruote. La sua gemella europea, la Ampere, ora è una pura elettrica e suppongo che anche la Volt abbia rinunciato al motore termico di ausilio.
Ritratto di Prrrrr
18 ottobre 2017 - 14:35
Sono Anni che lo dico, al momento è la soluzione migliore, visto la scarsa rete e i tempi biblici x una ricarica. Questo è un sistema "in scala" adottato dai grandi Camion Cava (ad esempio), o le Mega Navi da Crociera, dove in entrambi i casi, adottare un motore termico (x la propulsione), sarebbe utopistico solo a pensarlo. Il Motore della Nave testata in un canale a tema (SKY), ricordo che girava a bassissimo regime... una sorta di gruppo elettrogeno, questo alimentava TUTTO, ovviamente anche i Motori elettrici x la propulsione. In caso contrario, si sarebbero dovuti adottare più Motori Termici, con un costo carburante assurdo, motori ENORMI. Quindi ben vengano queste soluzioni, in attesa che un giorno riescano a partorire un auto elettrica "autonoma", e dalla ricarica facile.