IL MONDO IN SUBBUGLIO - Il mercato dell’auto in Europa sta risentendo molto della delicata situazione geopolitica e della carenza di chip e semiconduttori, acuita anche dal recente lockdown che ha interessato una parte della Cina. Le case automobilistiche sono state così costrette a ridurre la produzione a causa di una carenza di componenti, soprattutto cablaggi, prodotti in Ucraina. Stando ai dati diffusi dall’Acea, nello scorso mese di marzo le consegne di nuove auto in Europa (EU+EFTA+UK) sono scese del 19% fermandosi a quota 1,12 milioni.
TANTI SEGNI MENO - Analizzando la situazione dei vari costruttori automobilistici, il Gruppo Volkswagen si conferma primo con 256.579 unità, registrando però un calo del 25% rispetto al precedente anno. Calo ancora più consistente per Stellantis, al secondo posto con 203.515 auto e un meno 30,3%. Al terzo posto c’è il Gruppo Hyundai che segna però un più 9,8% rispetto al precedente anno, arrivando a quota 108.397 auto, merito soprattutto della nuova suv Sportage e della compatta Ceed. Tra i marchi del Gruppo Stellantis da registrare la performance della DS che con 5.083 vetture segna un +22% rispetto allo scorso anno. Bene anche la Porsche, che con 9.437 auto, fa segnare un più 13,6%. Tra i marchi che hanno avuto forti decrementi di vendite da segnalare la Land Rover, in calo del 54%, e Jaguar, meno 44%.
RIVISTE LE PREVISIONI - Questo contesto incerto ha portato le aziende automobilistiche a ridimensionare le aspettative di miglioramenti nella catena di fornitura. Un periodo contingente che dovrebbe perdurare anche nel 2023.
I MERCATI NAZIONALI - Tutti i principali mercati dell'Unione Europea hanno riportato un calo delle immatricolazioni a marzo; la Francia del 20%, la Germania del 18%, Italia e Spagna del 30%.