SEGNO MENO - Secondo quanto diffuso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le immatricolazioni di autovetture nel mese di maggio sono state 197.307, in calo dell’1,2% rispetto alle 199.692 del maggio 2018. Dopo un leggero segno più ad aprile, l’unico del 2019, le immatricolazioni vanno quindi di nuovo giù. I primi 5 mesi dell’anno raggiungono le 910.093 vetture immatricolate, facendo segnare un -3,8% nel confronto con le 946.381 auto dello stesso periodo dello scorso anno.
PER ALIMENTAZIONE - L’analisi dei dati di mercato rileva per le alimentazioni un altro forte calo del diesel, che perde 1/5 dei volumi immatricolati, fermandosi nel mese al 41,8% di quota, con una perdita di circa 10 punti percentuali. Il brusco calo del diesel, favorisce la crescita del benzina e delle motorizzazioni ibride. Le benzina in maggio crescono del 22,5% e salgono al 43,7% di rappresentatività, valore allineato a quello del cumulato gennaio-maggio, pari a 43,4%. Anche le ibride proseguono in maggio il trend di ottima crescita, +34,7% in volume, raggiungendo il 5,4% di quota, +1,5 punti, con un 5,3% di rappresentatività nel cumulato gennaio-maggio. Le vetture elettriche raddoppiano i volumi immatricolati, salendo allo 0,6% sul totale mercato. In forte calo invece il metano, che si ferma all’1,9% nel mese e all’1,5% nel cumulato. Meglio il Gpl, che in maggio segna un +5,1%.
BONUS MALUS - Gli impatti sul mercato dell’ultima manovra con l’introduzione di ecoincetivi ed ecotasse rimangono ancora da definire. Le auto che beneficiano del bonus, fino a 70 g/km di CO2, presentano un incremento delle immatricolazioni del 63,5%, nulla di meglio di quanto non facessero precedentemente alla sua entrata in vigore. Quelle soggette alla tassa, oltre i 160 g/km di CO2, si confermano in crescita: +107% per quelle da 161 a 175 g/km, +10,6% da 176 a 200 g/km, +103,6% da 201 a 250 g/km e +21% per quelle oltre i 250 g/km.
SCENDE LA FCA - Per quanto riguarda i costruttori, la FCA, che a maggio ha immatricolato 51.798 auto, fa peggio del mercato e cede il 6%, portando la sua quota di mercato al 26,2% nel mese. Fra i segmenti risultano in territorio positivo troviamo le city car, +9,9%, che salgono al 17,2% di quota, 16,6% del totale mercato nel cumulato, e rimangono stabili le utilitarie del segmento B, al 37,3% di rappresentatività. Riportano una flessione i segmenti medi e superiori; in particolare il segmento C scende al 31,5% di quota di mercato, mentre l’alto di gamma segna un buon incremento, +9,3%.
SEMPRE SU LE CROSSOVER - In flessione tutte le tipologie di carrozzerie, ad eccezione dei crossover, che segnano un +15,7%, e che ottengono in maggio il 32,5% di quota e il 31,9% nel cumulato gennaio-maggio.
LE AREE GEOGRAFICHE - Fra le aree geografiche dell’Italia l’unica a segnare in maggio una crescita delle immatricolazioni è il Nord Est, +7,2%, grazie alla spinta del noleggio. Il contributo del noleggio attenua leggermente anche la flessione del centro Italia, mentre non incide sull’andamento delle immatricolazioni del sud e delle isole, in calo entrambe intorno al 10%. Sul fronte dei canali di vendita, i privati in maggio ritrovano il secondo segno negativo dell’anno, -7,6%, dopo quello di marzo, portandosi al 52,9% di quota, -3,5 punti percentuali, e mantenendosi al 56,5% nel cumulato dei 5 mesi. Un forte calo continua a interessare le società, soprattutto per la flessione delle autoimmatricolazioni.
IL NOLEGGIO - Si conferma in maggio un incremento del 22,1% del noleggio, che gli consente di raggiungere una quota del 31,5% del totale incrementandosi di oltre 6 punti, arrivando al 28% di quota nei 5 mesi. A questo risultato ha contribuito la crescita stagionale del noleggio a breve termine, +35,6%, e un incremento del 18,1% del lungo termine.
REVISIONE DELLA FISCALITÀ - Per incrementare le vendite e accelerare il rinnovo del parco circolante, che al momento presenta tassi di sostituzione insufficienti, l’UNRAE (Unione dei costruttori esteri) suggerisce la revisione della fiscalità, che porterebbe al 100% la detraibilità dell’IVA sulle auto aziendali.
LA TOP 50 DI APRILE 2019