GUERRA TOTALE - La Nissan ha intentato una ulteriore causa contro il suo ex presidente chiedendo un risarcimento di 10 miliardi di yen (84 milioni di euro circa) per i danni che Carlos Ghosn (qui sopra in una foto di repertorio) avrebbe con le sue frodi e cattive condotte finanziarie. Lo si apprende da un comunicato ufficiale dove si dice che la Nissan ha depositato la causa civile mercoledì 12 febbraio presso il tribunale di Yokohama, città dove ha sede il suo quartier generale. Nel comunicato si legge che "I danni richiesti sono collegati alla violazione da parte di Ghosn del dovere fiduciario come direttore della società e alla sua appropriazione indebita delle risorse e dei beni dell’azienda”.
AL SICURO IN LIBANO - Nel frattempo Carlos Ghosn, che come è noto era fuggito dal Giappone dove era costretto ai domiciliari, si trova sempre in Libano da dove ben difficilmente verrà estradato. Sempre per la cronaca, Ghosn avrebbe dovuto essere processato in Giappone questa primavera. Quanto alla causa in corso, la Nissan cita Ghosn per l’utilizzo di proprietà aziendali all’estero senza aver mai pagato l’affitto, l’uso improprio di jet dell’azienda, una serie di versamenti immotivati alla sorella e i pagamenti del suo avvocato personale in Libano. A ciò si aggiungono le spese sostenute dalla Nissan nel corso delle indagini sia in Giappone che negli Stati Uniti e in quei territori dove la casa ha interessi finanziari.