PRESTO IN PRODUZIONE - L’evoluzione dell’auto elettrica significa anche la necessità, da parte dei costruttori, di realizzare diverse tipologie di veicoli, quindi anche quelli a trazione integrale. La Nissan ha ormai completato lo sviluppo del suo sistema e-4ORCE (si legge e-force), che aveva mostrato per la prima volta al Salone di Tokyo del 2019, il quale verrà verosimilmente impiegato per la prima volta sulla Nissan Leaf, con la quale è stato portato aventi lo sviluppo, e il modello di serie derivato dall’innovativa concept Nissan Ariya, una suv elettrica il cui arrivo è previsto nel 2021.
FIFTY FIFTY - Il sistema di trazione integrale Nissan e-4ORCE si basa su due motori elettrici, uno montato sull’assale anteriore e l’altro su quello posteriore, collegati a una centralina che ripartisce la potenza in base alle richieste del guidatore, alle condizioni del manto stradale e alla dinamica di marcia. La trazione integrale è impostata in fabbrica al 50% sull’asse anteriore e al 50 su quello posteriore, ma può comunque essere spostata al 100% su uno dei due assi o ripartita in percentuali diverse a seconda delle situazioni e in modo dinamico.
IL SEGRETO È CALIBRAZIONE - Il recupero dell’energia in frenata del sistema Nissan e-4ORCE avviene attraverso l’azione congiunta di entrambi i motori elettrici, con l’ausilio dei freni idraulici: in questo frangente il funzionamento del gruppo motopropulsore elettrico si inverte e quando si solleva il pedale dell’acceleratore il motore si “trasforma” in alternatore e riconverte l'energia cinetica in corrente elettrica; soluzione che consente un comportamento più omogeneo nelle fasi di decelerazione. Ed è proprio la calibrazione della frenata rigenerativa che è uno dei punti cruciali per un’auto elettrica che deve trovare il giusto equilibrio tra efficacia e comfort dei passeggeri che nelle decelerazioni non devono subire bruschi scossoni.