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Opel Astra: la “G” compie 25 anni

Pubblicato 31 marzo 2023

Molto apprezzata dagli automobilisti italiani per il look armonioso e l’ampia varietà di versioni, anche coupé e cabrio, la Opel Astra serie G ha saputo replicare il grande successo del modello di prima generazione.

Opel Astra: la “G” compie 25 anni

CAMBIO DI PASSO PER RACCOGLIERE UN’EREDITÀ IMPORTANTE - Primavera 1998: la Opel rinnova la propria offerta nel settore delle berline di medie dimensioni con un modello completamente nuovo rispetto a quello, fortunatissimo e ancora oggi in testa alle classifiche delle vendite della casa tedesca, che nel 1991 aveva raccolto l’eredità della Kadett. La Opel Astra di seconda generazione, identificata dalla lettera G, è tutta nuova a partire dal look: sfoggia linee nettamente più “fresche” e e sbarazzine e un’inedita architettura a due volumi e mezzo che la differenzia a colpo d’occhio dalla precedente Astra F, piuttosto simile, nelle forme, alla vecchia Kadett.  

AMATISSIMA IN ITALIA - Grazie anche all’ampio ventaglio di configurazioni di carrozzeria in cui viene proposta - alla classica berlina a tre e cinque porte si affiancano, nel corso degli anni, una pratica station wagon, una grintosa coupé e una spaziosa cabrio -, dal 1998 al 2006 la Opel Astra G fa breccia nel cuore di tantissimi automobilisti italiani, divenendo una presenza assai diffusa sulle strade del nostro paese. Parte del grande successo di quest’auto deriva pure dalle numerose innovazioni che porta in dote. A cominciare dalla scocca, rinforzata a fronte di un incremento di peso di appena 15 kg e che, per la prima volta nella storia della casa di Rüsselsheim, è completamente zincata, garantendo una maggior resistenza alla corrosione. 

LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO - Il progetto del telaio della Opel Astra G tiene anche conto della sicurezza attiva, offrendo una miglior grip delle ruote anteriori sull’asfalto e riducendo i rischi di imbardata. La guida è ancora più sicura a partire dal 1999, grazie all’introduzione del controllo elettronico della stabilità. Sempre sul fronte della sicurezza, molto importante è il sistema di rilascio del freno e della frizione: brevettato dalla casa madre, che lo adotta per la prima volta sulla Vectra B nel 1995, provvede, in caso di urto frontale, allo sgancio automatico dei pedali dalla loro sede, riducendo i rischi di lesioni gravi per le gambe e i piedi del conducente. Migliora inoltre la visibilità notturna, grazie ai nuovi fari, che hanno le lenti trasparenti e generano un fascio luminoso del 30% più potente. 

UNA GRAN VOGLIA DI CORRERE - La Opel Astra G non si distingue soltanto per il nuovo stile della carrozzeria, molto più giovanile e dinamico rispetto al passato, e per i primati che può vantare sul fronte della sicurezza. La nuova compatta di medie dimensioni della casa del fulmine riesce a far parlare di sé anche in ambito sportivo. Alla fine del 2002, per la Opel il leggero restyling di metà carriera della Astra è l’occasione perfetta per offrirne una variante espressamente orientata alla ricerca delle prestazioni e del divertimento di guida. L’Astra OPC Turbo, grazie ai 192 CV forniti dal suo 2.0 16V sovralimentato mediante turbocompressore, si afferma come una delle hot hatch più potenti e veloci sul mercato, con uno scatto da 0 a 100 km/h in poco più di sette secondi e una punta massima di ben 240 km/h. 

ANCHE CON IL V8 - Un profumo di corse ancora più intenso avvolge la “cattivissima” Astra OPC X-treme Concept: svelata nel 2001 al salone di Ginevra, è di fatto la versione stradale del bolide con carrozzeria coupé e motore V8 da circa 500 CV impegnato nel DTM, il Campionato turismo tedesco. L’anno successivo, in tempi in cui i costruttori generalisti credevano molto nella declinazione di un singolo modello in numerose versioni, nella gamma della Astra fa capolino la cabriolet: mossa dagli stessi motori della coupé, più un 1.6 16V, offre praticamente lo stesso, abbondante spazio per quattro persone, con il plus della guida con il vento nei capelli. 

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Ritratto di AZ
31 marzo 2023 - 19:59
Gran macchina.
Ritratto di Alsolotermico
31 marzo 2023 - 21:13
Queste si che erano e sono tuttora delle vere autentiche automobili. Non quelle del futuro greensk¡f. Buon compleanno Astra G.
Ritratto di Road Runner Superbird
31 marzo 2023 - 21:57
Una delle prime auto di cui ricordo l'esatta uscita, compreso lo spot pubblicitario.
Ritratto di Illuca
31 marzo 2023 - 22:04
Ne ho avute due, entrambe SW, bianche e con il 2.0 TD. Ottima stradista, spazio a volontà, affidabilissima. Con la seconda sono arrivato a 234000 in circa 4 anni.
Ritratto di Kappa18
1 aprile 2023 - 04:37
Un amica aveva la 1.7TD se non sbaglio 75hp, un chiodo, ma grande affidabilita' ed interni robusti e ben fatti. Ho un buon ricordo, sedili che anche dopo anni non avevano preso gioco, materiali di qualita'.
Ritratto di Volandr
1 aprile 2023 - 11:05
Quand'ero un "giovanotto", rimasi colpito dalla 3 porte, che mi sembrò con una bella linea sportiva ma senza eccessi, molto spaziosa e con un'ottima visibilità. Pensare che all'epoca mi scoraggiarono le dimensioni (solo 4,11 di lung. e 1,71 di larg.) e preferii comprare una più piccola Ford Fiesta. Ora per me sarebbe perfetta (sigh).
Ritratto di Ale94
1 aprile 2023 - 13:30
Quando le piccole SW spopolavano a fine anni ‘90 primi anni 2000 insieme alla Ford Focus SW erano le migliori auto da comprare. Mi ricordo le strade erano invase!
Ritratto di Ronbo
1 aprile 2023 - 14:12
Le segmento C non SUV vanno rivalutate. Le case devono smetterla di seguire la follia della gente. I SUV, a parità di categoria, non offrono più spazio e consumano mediamente il 15% in più di un'auto più bassa. Tassare tassare tassare i SUV! Complimenti invece a Volkswagen. Io non sono un fan dell'elettrico, ma la ID.2toAll con poco più di 4 metri, una altezza - umana - di 1,53m, offre lo stesso spazio di una Golf, con un bagagliaio molto più ampio. E' questa la direzione giusta!
Ritratto di Volandr
1 aprile 2023 - 18:04
Ronbo: sono d'accordo.Le auto con altezza intorno a 1,50 m consumano di meno, richiedono minor materiale e materie prime di costruzione, tengono la strada meglio, frenano in spazi più ridotti e quindi impattano di meno in senso negativo sull'ambiente e sulla sicurezza.
Ritratto di Gordo88
1 aprile 2023 - 18:32
1
Possibile che abbia una linea più filante l' astra g rispetto all' ultima uscita, almeno questo è come la vedo io..
Ritratto di Meandro78
2 aprile 2023 - 14:33
La Peggió ricarrozzata intendi?
Ritratto di fure75
2 aprile 2023 - 12:14
Gli anni '90, bel periodo per il design.. sigh!
Ritratto di Meandro78
2 aprile 2023 - 14:31
Cinque stelle a questa edizione. Auto tutta sostanza e poca apparenza.