NIENTE “DOPING” - Finiti gli incentivi alla rottamazione, anche in Francia si registra un calo delle immatricolazioni. Come riporta l'agenzia di stampa Reuters, ad aprile sono state immatricolate 169.453 nuove auto, l'11,2% in meno rispetto allo stesso mese del 2010. Un dato in controtendenza con quello di marzo (+6,1%), ultimo mese nel quale si potevano registrare le nuove auto acquistate entro la fine del 2010: grazie alla coda degli incentivi 2010, nei primi tre mesi del 2011, le immatricolazioni sono cresciute del 4%.
GIÙ LE FRANCESI - Stando ai primi dati diffusi dalla CCFA, l'associazione dei costruttori di auto francesi, le case che più hanno accusato della fine dell'“effetto dopante” degli incentivi sono la Renault e il gruppo PSA (Citroën e Peugeot): ad aprile le loro vendite sono crollate rispettivamente del 19,1 e 21,1%. Un calo drastico, se paragonato alla crescita della Nissan (+27,4%), della Toyota (+25,6%) e il +77% dell'Alfa Romeo che grazie al successo commerciale della Giulietta sta incrementando le vendite in tutti i principali mercati europei.
INCENTIVI E “BONUS-MALUS” - Gli incentivi alla rottamazione francesi facevano parte di un programma lanciato nell'aprile 2009 dal governo per far fronte alla recessione economica, nel quale rientrava anche il prestito complessivo di 6 miliardi di euro concesso alla Renault e al gruppo PSA, rimborsato a fine aprile (leggi qui la news). Gli automobilisti francesi che rottamavano un'auto vecchia di 10 anni usufruivano di un incentivo pari a 500 euro (erano 700 fino a luglio e 1.000 nel 2009) per una vettura nuova che emette meno di 160 g/km di CO2. Inoltre, ricordiamo che dal 2007 chi acquista un'auto riceve un “bonus” (sconto sul prezzo di acquisto) o paga un “malus” (una tassa sull'immatricolazione), in base a quanta CO2 emette la vettura (leggi qui per saperne di più).