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Tavares: “L’auto elettrica? Scelta politica”

Pubblicato 19 gennaio 2022

Il ceo di Stellantis parla a tutto campo in un’intervista: dai dubbi sulle modalità di transizione verso l’elettrico, ai prezzi troppo alti per la classe media, ai costi delle fabbriche italiane.

Tavares: “L’auto elettrica? Scelta politica”

PUNTI DI VISTA - Antieconomica, ancora prematura, ma sopratutto discriminatoria nei confronti dell’automobilista medio, perché imposta dall’alto. Visti attraverso le lenti di Carlos Tavares (nella foto qui sopra), l’auto elettrica e i benefici che dovrebbe portare in un futuro ormai prossimo all’industria automobilistica e ai consumatori appaiono quantomeno ridimensionati rispetto alla narrativa portata avanti dai vertici dell’Unione Europea. Sulla transizione verso l’elettrico e l’impatto provocato sulle fabbriche e il mercato il ceo di Stellantis continua a manifestare più d’una perplessità, mostrando un certo scetticismo nei confronti della rivoluzione green caldeggiata dalle lobby ambientaliste e da Bruxelles.

UN COSTO INSOSTENIBILE PER CASE E CLIENTI - In una recente intervista rilasciata dalla sua residenza portoghese al Corriere della Sera e a un ristretto gruppo di quotidiani europei, Tavares ha chiarito che, nello scenario attuale, le prime a perderci sono le case automobilistiche. “Le nuove tecnologie fanno salire i prezzi. Soprattutto quelle elettriche, che sono del 50% più costose di quelle dei motori termici”, ha spiegato il numero uno del colosso nato lo scorso anno dalla fusione tra PSA e FCA. Costi extra che ricadono pesantemente sul ceto medio, tagliato fuori perché 30-40.000 euro per un’auto nuova sono decisamente troppi. Sforzi e sacrifici pesanti, ma necessari per raggiungere un bene comune maggiore, secondo la Commissione Europea, che attraverso la transizione energetica, e quindi lo stop definitivo ai veicoli con motore a combustione, è convinta di mettere in campo la strategia più giusta per dare un taglio netto all’inquinamento da CO2.

L’ALTERNATIVA ALL’ELETTRICO? È UNA BATTAGLIA - Ma lo stop a benzina e diesel a partire dal 2035 è davvero la strada migliore da seguire? Stellantis, come del resto la stragrande maggioranza dei big del settore, si sta già adeguando ed entro il 2030, se le cose rimarranno così, Peugeot, Opel e Fiat venderanno solo auto a batteria. Eppure Tavares è sicuro che un’alternativa ci sarebbe. Secondo il manager portoghese, “c’erano modi più economici e veloci di ridurre le emissioni” e inoltre il metodo prescelto dall’Unione europea “non permette ai costruttori di essere creativi per trovare idee diverse. È una scelta politica”. Senza troppi giri di parole, Tavares parla di “battaglia”, spiegando che i maggiori sforzi di Stellantis sono concentrati per “limitare al massimo l’impatto dei costi supplementari del 50% dei veicoli elettrici. Significa avere in cinque anni aumenti di produttività medi del 10% all’anno, mentre l’industria automobilistica, in particolare in Europa, raggiunge tra il 2% e il 3%. In sostanza dobbiamo passare dal 2% o 3% al 10%”.

L’IBRIDO SAREBBE MEGLIO PER TUTTI - A supportare lo scetticismo dell’amministratore delegato del quarto gruppo automobilistico al mondo nei riguardi dell’auto elettrica emerge un dato incontrovertibile, quello relativo alle emissioni di CO2 connesse alle batterie. “La grande questione è l’approccio globale alla qualità ambientale dell’elettricità consumata e noto che di fatto ciò rimette l’energia nucleare nell’agenda ad opera degli ambientalisti” ha detto Tavares, sottolineando come con il mix energetico attuale dell’Europa “un veicolo elettrico deve percorrere 70.000 chilometri prima di compensare l’impronta di CO2 creata dalla fabbricazione della batteria. Solo a quel punto comincia ad allargarsi il divario con un veicolo ibrido leggero. Sappiamo anche che un veicolo ibrido leggero costa la metà di un veicolo elettrico”. A conti fatti, quindi, secondo il ceo di Stellantis bisognerebbe spingere su “auto ibride termiche molto efficienti, in modo che rimangano accessibili e forniscano un beneficio immediato in termini di CO2”, perché l’alternativa è “avere veicoli completamente elettrici che le classi medie non potranno permettersi, chiedendo ai governi di continuare ad aumentare i loro deficit di bilancio per fornire incentivi. Questo è un dibattito sociale che mi piacerebbe avere, ma per ora non lo vedo”, ha concluso Tavares.

IL PROBLEMA ITALIANO - Tavares ha anche fatto il punto sulla situazione delle fabbriche di Stellantis, spiegando che, in generale, “il futuro dei nostri siti dipenderà anche dai vincoli politici sulla decarbonizzazione in Europa e dalle sue conseguenze sul mercato dell’auto”. Osservati speciali restano le fabbriche italiane, le più a rischio perché nel nostro paese il costo di produzione di un’automobile è più alto, a volte doppio, rispetto ad altri paesi europei. E questo nonostante un costo del lavoro inferiore, ha sottolineato Tavares, secondo cui “ se applicheremo all’Italia le buone pratiche che esistono nel nostro gruppo, l’Italia stessa avrà un buon potenziale. Un problema particolare che la riguarda è il prezzo fuori misura dell’energia - ha aggiunto il manager. Abbiamo avuto una discussione estremamente virulenta con i fornitori di energia su questo punto. Rispetto ad altri paesi dove produciamo, salta all’occhio”.



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Ritratto di Rush
19 gennaio 2022 - 23:10
Figurati se non ci sarà una proroga…basta vedere come l’Europa ha gestito l’emergenza Covid…alla fine ognuno ha fatto come riteneva di dover fare… accadrà la stessa cosa…
Ritratto di probus78
19 gennaio 2022 - 23:14
Dichiarazioni simili le aveva fatte il Ceo Toyota recentemente, loro però di ibrido ne capiscono qualcosa in più. Il costo enorme delle fabbriche italiane dipende da quello dell'energia. Bene, ma il costo dell' energia da noi è alto non tanto per colpa dei distributori o dei produttori, quanto forse a causa della tassazione.
Ritratto di Mbutu
20 gennaio 2022 - 00:10
Poi analizzi queste dichiarazioni e vediamo cosa resta: “Le nuove tecnologie fanno salire i prezzi. Soprattutto quelle elettriche, che sono del 50% più costose di quelle dei motori termici”; le nuove tecnologie inizialmente costano sempre più delle vecchie. Tolto questo, lo abbiamo visto tutti come la collaudatissima tecnologia termica sia scesa di prezzo negli anni ...o forse no. “c’erano modi più economici e veloci di ridurre le emissioni” e inoltre il metodo prescelto dall’Unione europea “non permette ai costruttori di essere creativi per trovare idee diverse”; e quali sarebbero questi modi? Perchè ricordo che la commissione non ha imposto l'auto elettrica. Ha imposto solo limiti alle emissioni. Forza, siano creativi e ci mostrino le alternative. “un veicolo elettrico deve percorrere 70.000 chilometri prima di compensare l’impronta di CO2 creata dalla fabbricazione della batteria"; tralasciando il dato chilometrico che è passibile di contestazioni, intanto Tavares e compagnia potrebbero creare una filiera europea delle batterie. Così offrirebbero lavoro (visto quanto stanno a cuore i lavoratori a questa gente) e diminuirebbero di molto l'inquinamento da accumulatori. "Solo a quel punto comincia ad allargarsi il divario con un veicolo ibrido leggero"; questa secondo me non l'ha detta davvero. Cioè, un ibrido LEGGERO??? Siamo seri. "Sappiamo anche che un veicolo ibrido leggero costa la metà di un veicolo elettrico”; questa fa ridere tantissimo. Prendiamo la e-208 gt line, prezzo di listino 36600. Mi aspetterei che la pure tech gt line ne costasse meno di 18300 (visto che neppure è ibrida). Invece costa 25k? Come sarà mai possibile? Aspettiamo fiduciosi una risposta dal portoghese. "A conti fatti, quindi, secondo il ceo di Stellantis bisognerebbe spingere su “auto ibride termiche molto efficienti"; e qui casca l'asino. Tavares è nell'automotive dagli anni 80. Dove sono le termiche ibride su cui ha spinto tantissimo in questi 40 anni? Vorrete mica dire che predica bene e razzola male. Poi vabbè, alla fine sbraca e salta fuori la solita ed unica verità: minacce ai lavoratori. Il tutto nella solita accozaglia di frasi che i soliti beoti plaudenti si bevono mentre lui continua imperterrito nell'elettrificazione della gamma. Ma va bene così.
Ritratto di Oxygenerator
20 gennaio 2022 - 18:43
@ Mbutu. 90 minuti di applausi !!!! Quanto hanno rotto con queste manfrine sti piangina di professione. Mi vien voglia di non comprargli nulla a sti poveri str….
Ritratto di dreamerofcars
20 gennaio 2022 - 02:49
il modello economico e' al capolinea e devono sostituirlo per ripartire da capo. Il miglior offerente e' la Cina e allora giu' di elettrico. Comunque secondo me e' tutto un bluff. Alla fine, o ci terremo la auto termiche, oppure andremo a piedi.
Ritratto di CR1
20 gennaio 2022 - 05:33
e questo parla parla parla e parla, tipo Thunberg bla bla bla ma solo per una ragione la " piangina " ( definizione di colui che frigna in continuazione ) mi costi, costa troppo, guadagno poco , non ce la faccio , è sbagliato , ecc ecc ecc . Tutti i giorni purtroppo torno a leggere una nuova sua intervista che mi fa innervosire . Tavares è un tipico mio collega di lavoro NEGATIVo che non sopporto . Smettila di blablare e mettiti a lavorare
Ritratto di MS85
20 gennaio 2022 - 14:58
Forse non sono ben chiare le conseguenze di cui stiamo parlando. Non è che lui abbia qualcosa da perderci, quelli che hanno da perderci sono i destinatari del suo messaggio. Si tratta di capire se vogliamo tapparci le orecchie e urlare per non sentirlo o se vogliamo prenderci giusto 5 minuti e fare lo sforzo di comprendere cosa sta dicendo.
Ritratto di andi9
20 gennaio 2022 - 10:03
Finalmente uno che parla chiaro, senza essere schiavo della folle politica ambientalista che vuole costringere il mondo a una rivoluzione inutile, dannosa, che porterà solo miseria e disoccupazione in nome di un assunto di guerra alla CO2 politica senza solide basi dimostrate
Ritratto di ziobell0
20 gennaio 2022 - 10:40
Prima sento Toyoda poi Tavares ... troppi costi, troppe spese, troppo troppo ... fanno i proclami, poi ci ripensano, poi cambiano idea. Intanto la gente, confusa, non cambia l'auto. GREAT JOB!!!!!
Ritratto di MS85
20 gennaio 2022 - 14:55
Non risulta che abbiano mai cambiato idea. Se approcci le loro dichiarazioni nell'ottica di una pagina di commenti, ovvero quella della tifoseria, possono non essere chiari. Ma in ottica industriale loro, così come altri vertici del mondo auto, si sono espressi in maniera molto chiara: stiamo tutti investendo perchè siamo costretti da una volontà puramente politica, e gli investimenti che stiamo facendo non porteranno a benefici né lato clientela né lato industria.
Ritratto di ziobell0
20 gennaio 2022 - 17:00
Ah, no? Toyoda si è rimangiato quanto aveva detto qualche mese prima...vabbè "sarà stato mal interpretato"
Ritratto di MS85
20 gennaio 2022 - 18:43
Purtroppo mi dispiace ma no, non si è rimangiato assolutamente nulla. Ripeto, il mercato delle BEV non è un campionato di calcio, non ci sono le squadre pro e le squadre contro, nel mercato giocano i costruttori, le regole le fa però il legislatore (perchè attualmente non siamo in condizioni di libero mercato). Illustrare le falle nelle regole non significa rifiutarsi di giocare. E viceversa giocare non significa ritenere che le regole siano a posto.
Ritratto di Ennio78
20 gennaio 2022 - 12:07
Finalmente qualcuno che dice qualcosa di sensato, ed anche ovvio se non fosse per orde di "Electro Boys" con paraocchi che seguono il main stream che criticano o negano le evidenze espresse da Tavares.
Ritratto di Ennio s
20 gennaio 2022 - 12:50
La guerra al diesel è stata solo politica, Inquina molto poco e riguardo alle polveri sottili, un camino acceso tutto il giorno, credo ne rilasci molte di più.
Ritratto di Oxygenerator
20 gennaio 2022 - 18:34
E gli ossidi d’azoto ?
Ritratto di Autolive
20 gennaio 2022 - 16:38
Ha ragione è una forzatura che senza incentivi la pila su gomma non la compra nessuno, effetto boomerang a breve termine, altrochè 2035, si pareranno il c... con norme molto più elastiche, perchè capiranno che la soluzione migliore è l' ibrido. L' auto " elettrizzata " che se la comprassero i vertici della UE che di soldi ne guadagnano anche troppi e pure regalati.
Ritratto di Danza
20 gennaio 2022 - 16:47
Alla buon'ora.....
Ritratto di Ccandolf
20 gennaio 2022 - 17:51
Marchionne prima Tavares ora cercano di scaricare sui politici la loro inconsistenza industriale ...per anni fiat ha dragato a piene mani negli aiuti di stato appena c'era sentore di crisi per poi dividere utili milionari quando la crisi passava chi ha pagato tutto questo balletto? sempre noi popolo bue .... producendo pessime vetture di qualità infima e di estetica dubbia la realtà e un'altra hanno ingrassato i forzieri delle sottostati finanziarie senza investire una lira in ricerca e sviluppo ...e di colpo ti ritrovi indietro di 20 anni nei confronti di coreani,giapponesi,tedeschi,CINESI ecc. Come al solito sventolano la bandierina dei posti di lavoro ...film già visto avrebbero delocalizzato lo stesso e francamente sono stufo di pagare tasse che andranno in mano a questi incompetenti ...torniamo a produrre carciofi e pomodori che abbruttisce meno che guardare una gigapressa che fai il lavoro di 10 operai di una volta e qui che la politica deve farsi sentire ...convertire le fabbriche in gioiosi centri di produzione agricola
Ritratto di ranzo99
20 gennaio 2022 - 22:44
Nel frattempo la Cina si sta prendendo le miniere più importanti di terre rare cosicché sarà determinante nella produzione di batterie,componenti elettronici etcetc. Aumenta l'uso di carbone per produrre energia e se ne fotte del green. I SOSTENIBILI signori di Bruxelles ci stanno scavando la fossa ....
Ritratto di Alfa1300
21 gennaio 2022 - 00:38
Finalmente uno che non ha i paraocchi e non segue gli esaltati del verde .
Ritratto di giulio 2021
21 gennaio 2022 - 09:01
Secondo me ha perfettamente ragione Ccandolf: Fiat o Stellantis è piuttosto indietro e soprattutto molto poco appetibile nella fascia alta e da qui derivano le frasi del signor Tavares, un campanello d'allarme potrebbe essere che i vietnamiti di Vinfast il prossimo anno dovrebbero comprare la fabbrica di Eisenach Germania di Opel (Stellantis) per costruire anche qui i Europa la loro pazzesca gamma di crossover elettrici Pininfarina osannati da pubblico e critica e che già saranno in vendita nel 2022 negli USA, e quella è una fabbrica tedesca, non so che destino avranno le fabbriche italiche... Loro gli orientali e anche i tedeschi quelli giusti vanno alla velocitò della luce e noi rimandiamo per anni la Grecale o la Tonale che a parte nascere già vecchie non satureranno mai le rispettive fabbriche, noi stiamo perdendo in partenza, e Tavares cerca di fermare l'alluvione con un dito...
Ritratto di Flynn
21 gennaio 2022 - 16:39
Ma si, dopo che averne vendute un centinaio a qualche malcapitato i vietnamiti se ne torneranno sulle rive del Mekong a pescare ...
Ritratto di arido78
21 gennaio 2022 - 16:03
1
Pienamente d'accordo con Tavares. Attualmente sono giocattoli molto costosi per far sentire "green" gente facoltosa.