15 ANNI DI RIVOLUZIONE - Correva l’anno 2008 quando la prima Tesla Roadster veniva presentata, gettando così alle ortiche il luogo comune dei veicoli elettrici noiosi con scarse prestazioni e poco sportivi. Iniziava con lei una rivoluzione, che ha portato la casa americana in soli 15 anni ad diventare leader nelle auto elettriche, come dimostrano i numeri relativi al 2022 quando la Tesla ha consegnato 1.314.000 vetture nel mondo (qui per saperne di più).
FUORI DAGLI SCHEMI - La Tesla Roadster del 2008 è stata un’automobile decisamente di rottura. Il telaio, sviluppato insieme agli esperti della Lotus, era derivato da quello della Elise e la costruzione in alluminio e fibra di carbonio ha permesso di contenere il peso in circa 1.220 kg, 450 dei quali di batteria. Il battery pack da 55 kWh era composto da elementi al litio 6831, simili a quelli usati per i PC portatili, che assicuravano un’autonomia dichiarata di quasi 400 km e una velocità massima di circa 200 km/h. Lo scatto da 0 a 96 km/h richiedeva meno di 4 secondi, un ottimo valore per un veicolo dalla potenza di 248 CV, mentre veniva richiesto all’acquirente un portafogli ben fornito visto il prezzo di circa 100.000 dollari. La versione Sport aveva sospensioni regolabili e prestazioni migliori ottenute grazie a una serie di affinamenti tecnici. Gli esemplari prodotti sono stati circa 2.500 dal 2008 al 2012 e le prime versioni avevano un cambio doppia frizione a due rapporti, successivamente eliminato.
PRESENTATA ORMAI SEI ANNI FA - Oggi la Tesla è un costruttore globale dalle grandi capacità economiche e progettuali e quindi viene da chiedersi cosa ne è stato della Rodster di seconda generazione, presentata nel lontano 2017? Non dimentichiamo poi che all’atto della presentazione della Tesla Roadster Gen 2 sono state aperte le prenotazioni e in molti hanno versato un acconto da 50.000 a 250.000 dollari. Nel 2017 Elon Musk, ceo della Tesla, aveva dichiarato che la nuova Roadster, data per uno 0-96 km/h in 1,9 secondi con oltre 960 km di autonomia, sarebbe arrivata sul mercato in soli tre anni. Nel 2020 questa data è stata spostata al 2022, per dare la priorità alla produzione della Model Y, completare fabbrica di Berlino ed espandere quella di Shanghai, oltre al portare in produzione il camion Semi e il pick-up Cybertruck.
IL 2023 SARÀ L’ANNO BUONO? - Ora, stando alle più recenti dichiarazioni del vulcanico ceo della Tesla, l’anno buono dovrebbe essere il 2023 per l’inizio delle consegne della hypercar che punta ridefinire, ancora una volta, gli standard di questo segmento di mercato dove, però, nel frattempo, sono arrivate altre concorrenti, come Rimac Nevera, Pininfarina Battista, Lotus Evija e Nio EP9.
TECNOLOGIE SPAZIALI - Dal 2017, anno di presentazione della Tesla Roadster, la tecnologia è andata avanti e quindi la casa americana è stata “costretta” a migliorare le prestazioni precedentemente annunciate. Musk ha infatti spiegato che la Tesla intende offrire un “pacchetto SpaceX” con propulsori ad aria fredda sul retro della vettura per aumentare le prestazioni. Si tratta di un’evoluzione dei cold gas thruster, quei piccoli motori a reazione che usano gas compresso per le correzioni di rotta dei veicoli spaziali. La loro adozione potrebbe abbassare il tempo dell’accelerazione 0-96 km/h a 1,1 secondi e la loro possibile sistemazione dietro la targa posteriore richiama alla mente i film di James Bond. È tutto molto interessante, ma ad oggi la Roadster ha uno stabilimento di produzione “da definire” e uno status “in sviluppo”. I clienti e gli appassionati aspettano fiduciosi...