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USA: proposti tagli agli incentivi per le elettriche 

03 novembre 2017

Nella riforma fiscale proposta dai repubblicani c’è l’eliminazione dei crediti per l’acquisto di auto elettriche.

USA: proposti tagli agli incentivi per le elettriche 

POLITICA AMBIENTALE - Il partito repubblicano al governo negli Stati Uniti si dimostra ancora una volta avverso alle politiche ambientaliste promosse da Barack Obama e sempre più diffuse nel mondo. Dopo aver letteralmente cancellato ogni menzione sul cambiamento climatico dai siti governativi nell’arco di poco tempo dall’inizio della presidenza Trump, l’esecutivo americano ha, tra le altre azioni, instaurato uno scettico del riscaldamento globale a capo della EPA (agenzia per la protezione ambientale) e proposto cambiamenti legislativi che consentirebbero le trivellazioni nei parchi naturali protetti. Al ribaltamento di posizioni del governo non potevano quindi sfuggire le auto ad energia pulita, protagoniste infatti della riforma fiscale resa pubblica il 2 novembre, dove è stato proposto il taglio degli incentivi all’acquisto.

TAGLI AI SUSSIDI - Con la presente legge ogni costruttore riceve fino a 7.500 dollari per ogni auto elettrica venduta (fino a un massimo di 200.000 veicoli), un importante incentivo per spingere sempre più consumatori verso le tecnologie sostenibili applicate al mondo dei motori. 11 stati americani applicano ulteriori sussidi che non dovrebbero essere modificati dalla riforma, ma che non garantiscono sufficienti risultati senza il credito del governo federale.

LA BOCCIATURA DELLE CASE - Le case automobilistiche hanno bocciato la proposta a gran voce con General Motors che ha affermato di voler combattere l’eliminazione dell’incentivo e Nissan che, tramite un portavoce, ha espresso disappunto considerando i significativi investimenti intrapresi in Nord America per lo sviluppo di auto spinte da energia elettrica. Se il taglio agli incentivi dovesse diventare legge, dicono gli oppositori della proposta, si rischia non solo il calo delle vendite e di conseguenza il calo dei profitti per le case (il titolo Tesla ha subito un calo del 7% a Wall Street nella giornata di giovedì) ma anche la riduzione degli investimenti da parte di quei costruttori che sono entrati nel mercato americano dei veicoli elettrici da poco (Mercedes, Volkswagen e Volvo su tutti). Non tutto è però ancora deciso. Nonostante la forte pressione messa dal presidente Trump al fine di far passare la riforma fiscale entro fine anno, la legge ha già ricevuto opposizione anche da membri del partito repubblicano, in particolare per quanto riguarda il fulcro della riforma, i tagli delle tasse per i redditi più alti e l’eliminazione della tassa di successione. 



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Ritratto di Francesco_93
3 novembre 2017 - 18:24
Ma gli americani ragionano al contrario?
Ritratto di AMG
4 novembre 2017 - 00:02
La nuova linea americana ragiona al profitto, fregandosene del più che sta attorno e dietro
Ritratto di Leonal1980
4 novembre 2017 - 13:38
4
È trump e insuoi affari, non gli americani. Io vieterei la presidenza a super imprenditori come trump bush berlusca ecc... finisce sempre allo stesso modo, prima lenloro tasche poi il popolo
Ritratto di Fr4ncesco
4 novembre 2017 - 14:52
2
E certo, vietiamo le elezioni e facciamoci governare da gente che si autoelegge. Che poi Trump non sta governando nulla, stanno facendo ostruzionismo e lo vogliono far cadere in tutti i modi. Fossi americano mi appellerei a quel diritto di autodifesa da minacce interne che minano alla democrazia.
Ritratto di Francesco_93
6 novembre 2017 - 09:42
No no infatti sono imbecilli gli americani, popolo ignorante come pochi
Ritratto di Fr4ncesco
6 novembre 2017 - 14:48
2
Siamo furbi noi che alla minima scossa e straripamento c'è un disastro, che le citta in primis la capitale sono fatiscenti, che abbiamo i confini aperti a chiunque, che per avere un posto sicuro bisogna essere raccomandati, che se un ladro ti viene in casa ha lui ragione e tu torto, che i prezzi sono aumentati e gli stipendi sono rimasti gli stessi, che anche la Panda è un bene di lusso, che abbiamo sempre la solita e fallimentare classe dirigente, che i servizi dalle scuole agli ospedali fanno c***re, che nei ranking siamo a livello di sudamerica. Certo siamo proprio svegli e intelligenti.
Ritratto di Fdet_
6 novembre 2017 - 17:07
Nella tua critica, per quanto condivisibile, dimentichi un dettaglio non indifferente. Mentre in Italia, se viene eletto un partito poco attento a tematiche quali ambiente ed energia rinnovabile, ce lo piangiamo solo e saltanto noi poveri fessi che lo eleggiamo, con l'America (come per qualsiasi altra super potenza) la cosa è diversa. La politica scellerata di Trump ci riguarda tutti, indistintamente soprattutto perchè la terra è un sistema chiuso. Le scelte intraprese da potenze influenti condizionano tutto il globo, non solo gli americani. La tua critica è condivisibile, difatti in italia i servizi sono carenti, le infrastrutture anche più. L'ignoranza che ci circonda ed attanaglia è spaventosa, a tal punto che fra non molto sentiremo la necessità di consentire l'accesso al voto solo a chi sarà veramente coscienzioso dell'azione che compie. Ma senza dilungarci troppo su tematiche poco consone al dibattito, posso dire comunque che questo non vieta di guardare quanto accade in USA con occhio critico, almeno a chi ha un po' di sale in zucca. Uscire dagli accordi sul clima, disincentivare tutta una serie di abitudini che durante gli 8 anni di Obama si sono cercate di inculcare nella testa di un popolo altamente menefreghista ed incurante di ciò che gli circonda (per quanto si possa essere contrari alla sua politica, penso che certi aspetti siano condivisibili dai più), lo ritengo uno dei più grossi passi falsi degli ultimi 20 anni. E ne siamo coinvolti tutti, quindi inutile uscirsene con certe affermazioni, la politica Americana ci riguarda da molto vicino ed è innegabile che l'amministrazione Trump ci stia per buttare grosse secchiate di letame addosso, più di quanto avesse potuto fare qualsiasi altro governo. Inoltre è anche pericoloso volerci vedere del positivo in queste "notizione" provenienti dall'America, perchè è innegabile che dietro ci siano tutta una serie di interessi legati a petrolio e carbone con evidenti ritorni nelle tasche dei repubblicani. Trovo squallido tutto ciò ed ancora più avvilente come, nel 2017, con un patrimonio culturale inestimabile a disposizioni di ognuno di noi, ci siano ancora popoli interi che eleggano e si facciano governare da perfetti ignoranti. Fine della mia critica.
Ritratto di Fdet_
6 novembre 2017 - 17:27
*lo circonda, distrazione canaglia :D
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
6 novembre 2017 - 18:52
Non concordo in nulla e spero che gli USA escano per davvero dagli accordi di Parigi perche sono panzane colossali.Passare dal business dei petrolieri a quello dei salvamondisti non mi pare un gran vantaggio, anzi spillano più denari al popolino raccontando una marea di frottole. A me stava antipatico Obama, ma per questo non offendevo gli americani.
Ritratto di Fdet_
6 novembre 2017 - 19:02
guidofiat, la tua posizione in merito, come le tue idee, non le discuto. Il problema che forse stenti a cogliere, nonostante sia lampante, non è tanto il patteggiare per gli accordi di parigi o meno, come se ne facessimo una questione da stadio. Siamo seri, ad essere in discussione è la mentalità come l'approccio negazionista nei confronti dell'inquinamento di un governo che fa palesemente gli interessi dei suoi membri senza starsi tanto a preoccupare del nasconderlo ai più. Ne facciamo veramente una questione sulla efficacia degli accordi di parigi o del protocollo di kyoto? Potrei forse convenire solo sulla pochezza di certe scelte, ma è sempre meglio che nulla. E potrei anche capire che si esca dagli accordi per perseguire una propria politica "green", ma non uscirne per riaprire le centrali di carbone e cominciare a sfruttare le sabbie bitumose. E se proprio mi devo far spillare denari, preferisco che a farlo sia chi li investe in qualcosa di comunque migliore rispetto a chi, invece, se li intasca direttamente per interessi propri o per trivellare mezzo mondo in cerca dell'ultima goccia di petrolio. Il problema che non si coglie sta proprio nella mentalità ignorante ed arretrata di chi porta avanti certe politiche, come anche quella di chi li sostiene.
Ritratto di Zot27
6 novembre 2017 - 19:34
Un grazie particolare , è sempre un piacere leggere interventi di questo tipo, che denotano una certa competenza (risposta a Fdet_)
Ritratto di Fdet_
6 novembre 2017 - 20:42
grazie Zot27 :)
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
6 novembre 2017 - 21:16
1) "...sfruttare le sabbie bitumose..." è stato proprio Obama ad incentivarle ed il verde Canada è quasi il primo produttore mondiale con le sabbie bituminose. 2) La verde germania emette più CO2 ora che 10 anni fà 3) Riaprire le centrali a carbone, gli unici che ci siamo cascati siamo noi, italia, gli altri hanno fatto molti messaggi, molti articoli, molte slide MA NON HANNO CHIUSO UN BEL NULLA, e quando hanno chiuso qualcosa erano centrali ormai obsolete. C'e troppa gente, e stati, che stanno giocando molto sporco in questo business,e se gli Usa si tirano fuori, non l'hanno ancora fatto, forse è il momento di fare un briciolo di chiarezza, su questi argomenti, che è necessaria.
Ritratto di Fr4ncesco
6 novembre 2017 - 19:14
2
Capisco il discorso e il punto di vista, ma se è stato eletto evidentemente la politica attuata da Obama e prima (anche da Bush, difatti Trump non rappresenta l'establishment repubblicano se non formalmente perchè come sappiamo in USA ci sono solo due partiti) non è stata vantaggiosa per la popolazione. Obiettivamente al minatore del midwest e realtà simili, ovvero classe operaia e ceto medio poco interessa dei trattati di Parigi o che il loro lavoro sia rimpiazzato sul PIL da neolaureati mediorientali in una startup nella Silincon Valley. Piuttosto dobbiamo fare attenzione ad additare come ignoranti chi la pensa in maniera differente a quello che ci viene imposto come politicamente corretto. Sicuramente anche la fazione opposta a quella di Trump, quella "bella" perchè appoggiata da Hollywood e dagli ambienti più chic avrà i suoi interessi e ritorni nelle proprie tasche, così come i leader mondiali che stipulano questi trattati internazionali. All'opposto penso che il voto a Trump sia stato molto più ragionato mentre i democratici volevano fare leva sugli "ignoranti" attraverso i media, "sputtanandolo" in tutti i modi. Quindi ho rispetto per l'elettorato americano e mi dispiace vedere episodi anti-democratici e si oppongono alla decisione del popolo, come i tribunali che gli stanno bloccando tutti i provvedimenti e le scellerate manifestazioni che si tengono puntalmente (con episodi di violenza, come l'abbattimento di statute ecc, pensiamo a quando i nazisti bruciavano i libri...). E se questo avviene negli Stati Uniti che dovrebbero essere la patria della democrazia siamo proprio inguaiati, questo si che si ripercuote anche su di noi!
Ritratto di Fdet_
6 novembre 2017 - 20:29
Vorrei fare degli appunti sulla tua analisi, che comunque rispetto. Anzitutto, ci andrei piano asserendo che la vera sostenitrice di trump sia la classe operaia, non dimentichiamoci chi appoggia realmente il partito repubblicano, fra petrolieri e magnati del carbone, non a caso le personalità più influenti al momento, si spera per poco, da cui dipendono anche e soprattutto le sorti di campagne elettorali di rilievo, grazie a finanziamenti vari. Inoltre, dicendo "Obiettivamente al minatore del midwest e realtà simili, ovvero classe operaia e ceto medio poco interessa dei trattati di Parigi o che il loro lavoro sia rimpiazzato sul PIL da neolaureati mediorientali in una startup nella Silincon Valley" non fai che confermare una tesi sostenuta da un po' tutti ormai, sottolineando la totale ignoranza di chi si confronta con un'elezione politica nel 2017, già di per sè drammatica per un paese totalmente ininfluente a livello globale quale l'italia (per le tematiche di cui discutiamo ovviamente), figurarsi per la prima potenza mondiale, o seconda o terza, poco importa. Una completa mancanza di consapevolezza. Ecco perchè mi appellavo a certe necessità nel primo commento. Oltretutto, giusta o sbagliata che sia le via intrapresa con l'elettrico (i problemi dello smaltimento delle batterie, della produzione delle stesse oltre che della produzione in sè dell'energia non mi sono indifferenti, so bene che la conversione all'elettrico sia una soluzione puramente di facciata se comunque si è vincolati a petrolio e carbone per produrre elettricità), mi premeva portare alla luce una tendenza, quella americana, completamente scellerata ed assolutamente incondivisibile, qualunque sia la nostra appartenenza politica. Perchè un conto è portare avanti un progetto politico, sia esso di destra o di sinistra, un altro è negare fenomeni dimostrati scientificamente, quali l'inquinamento, da perfetti ignoranti (e perchè no, anche criminali), più tutta la serie di tematiche ad esso legate. Questa è ignoranza e stupidità, fra le più becere.
Ritratto di Fr4ncesco
6 novembre 2017 - 21:00
2
I repubblicani che citi li reputo anche io deleteri, infatti Trump paradossalmente ha speso meno che la Clinton in campagna elettorale e in modo più smart attraverso internet. I repubblicani che hai citato sono un problema perchè sono quelli che hanno fatto inasprire i rapporti con la Russia e Nord Corea quando l'intento di Trump sarebbe stata una politica di dialogo e di disinteressamento militare sul resto del globo. "Giochi" che sarebbero stati portati avanti anche dai democratici più inclini alla politica estera. La Clinton e i democratici sono anche loro finanziati da multinazionali e lobby, tra questi anche finanziatori esteri quali i sauditi e l'Arabia Saudita di cosa vive? Parere mio trovo più ignorante fidarsi di politici che si spacciano paladini delle ideologie e che nel concreto pensano ai propri interessi, come tutti del resto. Intanto con Trump l'economia americana è aumentata del 3% e la disoccupazione scesa sotto il 4%, Cina ed altri paesi che si stanno facendo promotori dell'ambiente continuano a gettare nell'aria di tutto (basta guardare le cappe di smog che interessano le citta cinesi e indiane) che con la scusa della crescita economica inquinano molto di più di quanto possano inquinare gli americani stoppando gli incentivi alle auto elettriche. Penso che la realtà vera la conoscano più i lavoratori che Beyoncè e i suoi followers e i vari filosofi, se vogliamo parlare di elettori. Se vogliamo parlare di inquinamento vedremo tra 4 anni quanto il mondo sia peggiorato a causa degli Stati Uniti.
Ritratto di Zot27
6 novembre 2017 - 21:43
ignoranza , stupidità, e ... https://electrek.co/2017/11/02/doe-head-rick-perry-says-fossil-fuels-prevent-sexual-assault-also-doesnt-know-what-a-fossil-fuel-is/
Ritratto di Fr4ncesco
3 novembre 2017 - 18:31
2
Sono d'accordo. L'elettrico non deve essere conveniente perchè favorito da incentivi e indennità (a spese del contribuente e della maggioranza dei cittadini), ma perchè deve essere efficiente quanto e se non di più delle auto tradizionali. Quando la tecnologia avrà un prezzo di fabbrica contenuto, l'autonomia sarà maggiore e la rete stradale del tutto coperta dalle colonnite allora l'auto elettrica sarà allo stesso livello delle auto termiche (tralasciando il problema inquinamento che non sparirà ma si sposterà solo). Ma sono ancora lontani da ciò, la Leaf è addirittura aumentata di prezzo anzichè diventare più accessibile!
Ritratto di Zot27
3 novembre 2017 - 19:18
Per chi dice che si sposta solo ... https://electrek.co/2017/10/31/wind-powered-a-record-of-nearly-200-million-european-households-on-saturday/
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
3 novembre 2017 - 20:02
Sabato tutti in ricarica eolica e gli altri giorni ricarica a carbone.
Ritratto di Zot27
3 novembre 2017 - 21:52
Il vento è solo il sabato ?
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
3 novembre 2017 - 21:59
Nell'articolo linkato si parla di sabato scorso.
Ritratto di AMG
4 novembre 2017 - 00:00
Ma non è l'ottica con qui questa proposta di legge è stata fatta. Difatti la riforma fiscale in gioco come viene accennato accenna ad un interesse ben più prosaico delle ragioni che tu porti avanti. Inoltre aspettare che la tecnologia diventi economicamente conveniente in modo maggiore è impensabile se non si investe nella tecnologia. Ovviamente l'investimento è anche l'agevolazione dello stato federale alla distribuzione di modelli di massa adesso, per un'elettrificazione della mobilità. Io mi sono espresso più volte contro l'elettrico, perché soprattutto trovo scandalosa la disinformazione sull'argomento da parte dei più grazie a dei media ingannevoli. Ad ogni modo sono anche contrario a certi strafalcioni del governo Trump, come le relazioni con Cuba, iniziate da Obama e poi interrotte da Trump, o la politica ambientalista intrapresa (a ragion veduta magari!!!) e poi troncata! Insomma non si può iniziare un progetto e poi mollarlo poco dopo l'inizio, non è corretto e uno stato non se lo può proprio permettere. Difatti i costruttori hanno milioni di ragioni per lamentarsi della proposta, hanno investito in un progetto che lo stato minaccia di boicottare.
Ritratto di Fr4ncesco
4 novembre 2017 - 10:42
2
Però sono del parere che è un investimento che va fatto esclusivamente dalle case perché viviamo in un sistema liberale e non è giusto che i soldi dei contribuenti vadano ad aziende private, ad eccezione di una politica di welfare se queste ricerche comportano investimenti sul territorio e assunzioni di massa. In quel caso un consorzio Stato-azienda, ma su agevolazioni e bonus post-vendita non sono d'accordo.
Ritratto di AMG
4 novembre 2017 - 16:13
Io invece sì, anche perché le case con quell'aiuto dello stato federale non è che facciano guadagni, semplicemente non perdono cifre enormi, in modo da poter offrire, a un prezzo più o meno di mercato, la possibilità al privato americano di acquistare un veicolo elettrico.
Ritratto di Agl75
4 novembre 2017 - 08:21
Gli incentivi, sotto qualunque forma, sono un modo per spingere la ricerca verso l’elettrico e migliorare performances, ecc... La tecnologia è ancora molto giovane e va sostenuta. Meglio avere molte centrali per la produzione elettrica (controllabili, “filtrabili”...) che milioni di auto (e camion) tradizionali. Rimane il problema del riscaldamento domestico che è un altro tema.
Ritratto di Leonal1980
4 novembre 2017 - 13:42
4
Infatti.... no ma per molti son meglio le auto diesel delle centrali controllate.
Ritratto di domi2204
4 novembre 2017 - 21:51
La tecnologia elettrica è più vecchia di quella a petrolio, il problema che da fine ottocento ad oggi il problema è sempre lo stesso, batterie!!!
Ritratto di Gianni.ark
3 novembre 2017 - 22:34
Ma un bravo cecchino che facesse saltare la testa a quel c o g l i o n e tinto Aperol...? Come lo vedreste?
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
3 novembre 2017 - 22:35
perchè lo vuoi uccidere?
Ritratto di Gianni.ark
4 novembre 2017 - 12:26
Non credo che sarebbe poi un grave danno...
Ritratto di Leonal1980
4 novembre 2017 - 13:43
4
Magari
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
4 novembre 2017 - 16:17
Vogliono togliere 7500$ di incentivi pubblici ( tasse degli altri) a chi si compera un'auto elettrica. Fanno bene, a chi si compera un'auto elettrica da 50K euro o più, ne spenda 57500 e se la compera lo stesso. I denari dei contribuenti vanno spesi in cose necessarie non in giochini costosi. La Lohner-Porsche è del 1900 ed era ibrida.
Ritratto di lucios
4 novembre 2017 - 20:17
4
Trump vision?
Ritratto di lucios
5 novembre 2017 - 12:32
4
Waaaa, c'ha tutto sto potere?
Ritratto di Giuss
5 novembre 2017 - 12:43
Trump di certo non lo fa con tale proposito, ma sarebbe il caso di DISILLUDERE la popolazione, poco afferrata in materia, che l'elettrico possa essere una soluzione. NON LO é! Se un'ibrida inquina mediamente il 30% in meno di un'auto benzina/diesel, una elettrica inquina il 50% in meno di queste ultime due. Il 50% di emissioni in meno NON è "emissioni zero". È inferiore, è vero, ma non è zero! Ciò è dovuto a come noi "produciamo" energia elettrica. In Cina, per esempio, dove è ancora la centrale a carbone a farla da padrone una Tesla emette circa il 20% in più di un'auto a benzina/diesel. Questo perchè, senza entrare nella chimica di reazione, il carbone a parità di quantità "bruciata" emette più della benzina/diesel, che emette più del metano. Quindi l'unico modo per avere una elettrica a zero emissioni è "produrre" energia esclusivamente rinnovabile il che non è tecnologicamente possibile, almeno oggi. Sarebbe il caso di pensare che le emissioni si riducono drasticamente già solo riducendo la velocità, adeguando uno stile di guida più fluido e guidando auto più leggere! Così facendo avremmo quasi lo stesso beneficio della elettrizzazione (al giorno d'oggi ripeto). Quindi non sorprendiamoci se in Norvegia pensano ad una tassa sul peso dell'auto, anti-Tesla ma anche anti SUV se vogliamo. Si potrebbe iniziare bloccando il traffico nei centri cittadini ad auto più pesanti di un certo tot.
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
5 novembre 2017 - 14:48
concordo al 100%
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
5 novembre 2017 - 16:27
1) quest sono soldi a chi si compera giocattoli costosi NON son denari che vanno alla RICERCA, c'e quasi tutto mancano solo le BATTERIE, diamoli a chi studia batterie che non sono i produttori di auto e senza intermediari. 2) Produrre energia rinnovabile E' TECNOLOGICAMENTE POSSIBILE ma produrla ESCLUSIVAMENTE rinnovabile è IMPOSSIBILE e sarebbe anche INGESTIBILE ameno di trovare le batterie perfette CHE NON ESISTONO ancora, per cui tornare al punto 1.
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
6 novembre 2017 - 18:33
"...E qui ricasca l'asino.....stoccaggio se produci elettricità bruciando carbone, con sistemi di generazione "tradizionali" NON si fà stoccaggio ma si abbassa il regime delle centrali di generazione.C'è qualche esempio di stazione di ripompaggio su dighe, ma deve proprio essere energia in surplus ingestibile perche hanno perdite enormi (-50%). Gli olandesi hanno surplus di energia? Che ce ne mandino un pò perche qui ne manca, la paghiamo pure. Ecco perchè lanciano proclami sulla mobilità elettrica.
Ritratto di Zot27
5 novembre 2017 - 19:13
Giuss, lei è completamente disinformato
Ritratto di Zot27
5 novembre 2017 - 20:55
https://electrek.co/2017/11/01/electric-cars-dirty-electricicty-coal-emission-cleaner-study/
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
6 novembre 2017 - 19:07
Mi sono letto l'articolo ed anche qualche commento.Ho riso quando parlavano dei miglioramenti delle batterie, ci sono ma non così evidenti, e sopratutto prima di sparare grafici andrebbero quantificati nel modo corretto (LCA). Prima di inquinare tanto quanto si inquina per produrre una Tesla con la mia Punto debbo fare 150mila km, compreso l'inquinamento per costruirla. Confrontando SOLO l'uso hai ragione ma anche le batterie, come le auto, debbono essere fabbricate e si deve contare anche quello.
Ritratto di Zot27
6 novembre 2017 - 20:06
Cerchiamo di non interpretare a proprio piacimento
Ritratto di GuidoFiatDal19xx
6 novembre 2017 - 21:29
Chiedo scusa, non serve interpretare, basta leggere. Ho letto anche i commenti
Ritratto di Zot27
6 novembre 2017 - 21:40
Infatti, basta leggere. E i commentatori sono dei professionisti ?
Ritratto di Mbutu
6 novembre 2017 - 18:01
In effetti il 50% di emissioni in meno non è abbastanza. O tutto o niente. E poi perchè incentivare una tecnologia con soldi pubblici? Lasciamo che si arrangino i privati. Continuiamo così ...
Ritratto di acterun
7 novembre 2017 - 10:28
L'insostenibilità dell'ecosostenibilità.