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Zone arancioni e rosse: prolungate le ordinanze in scadenza

Pubblicato 20 novembre 2020

Puglia e Sicilia resteranno in zona arancione fino al 3 dicembre; Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta saranno in quella rossa. E si inizia a parlare del Natale.

Zone arancioni e rosse: prolungate le ordinanze in scadenza

RESTRIZIONI PROLUNGATE - Per contrastare il rapido diffondersi del Covid-19, il 6 novembre 2020 entravano in vigore le restrizioni annunciate con il Decreto del 3 novembre. Queste misure hanno dato risultati positivi e attualmente si registra un generale miglioramento dei dati sanitari, ma le autorità non intendono ancora allentare la stretta. E così, oggi, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza, con la quale rinnova le restrizioni nelle Regioni dove stavano per scadere: sono le prime sei ad essere finite in zona arancione e rossa. 

ALTRE 2 SETTIMANE - E così, Puglia e Sicilia resteranno in zona arancione fino al 3 dicembre; Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta saranno in quella rossa fino alla medesima data. Di fatto non cambia nulla, e così anche per le altre Regioni, perché questo era un atto dovuto. Tuttavia, in base all’evolversi della situazione sanitaria, il Governo si riserva la possibilità di avallare nuovi cambi di zona: il Piemonte, dove i dati sanitari stanno migliorando, dal 27 novembre potrebbe finire dalla zona rossa alla arancione. 

NATALE IN GIALLO? - Nella giornata odierna, inoltre, si è fatta strada un’ipotesi per il periodo natalizio: alla luce del miglioramento dei dati sanitari, quasi tutte le Regioni potrebbero trascorrere il Natale in zona gialla, dunque con minori restrizioni per gli spostamenti, le aperture dei negozi e l’orario di attività dei bar. Secondo i quotidiani, soltanto Abruzzo, Basilicata e Toscana, che hanno dati sanitari ancora negativi, non sarebbero in zona gialla.  

Vediamo allora quali sarebbero le attività permesse a Natale. 

ZONA GIALLA - È possibile spostarsi liberamente, anche se il Governo raccomanda di non farlo se non per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività̀ o usufruire di servizi non sospesi. Tuttavia, c’è il coprifuoco dalle ore 22.00 alle 5.00 del giorno successivo: in questa fascia oraria è vietato spostarsi, se non per comprovate esigenze. Inoltre, i mezzi pubblici devono avere la metà dei posti liberi, bar e ristoranti possono restare aperti fra le ore 05.00 e le 18.00 ed i centri commerciali sono chiusi nei weekend. 

ZONA ARANCIONE - Scattano forti restrizioni agli spostamenti: è consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, dalle ore 05.00 alle 22.00 e senza necessità di motivare lo spostamento (dunque non bisogna avere con sé l’autocertificazione). Dalle ore 22.00 alle 5.00 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Inoltre, sono vietati 24 ore su 24 gli spostamenti verso altri Comuni e altre Regioni, se non per comprovate esigenze. In più, i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, con orario dalle 05.00 alle 22.00, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario. Sono aperti concessionari di auto e moto, officine, gommisti, ricambisti e autolavaggi. 

ZONA ROSSA - Le restrizioni agli spostamenti sono maggiori che nella zona arancione, dunque non è possibile entrare e uscire dalla Regione e anche dal Comune di residenza, se non per comprovate esigenze, ma si può fare rientro al domicilio, accompagnare un figlio a scuola (se la didattica avviene in presenza) e andare a ritirare cibo da asporto. Restano chiusi i centri estetici e le attività inerenti la persona, ma sono aperti i parrucchieri. Sospese anche le attività commerciali di vendita al dettaglio, con l’eccezione di quelle per la vendita di alimenti, medicinali tabacchi, giornali e carburanti. È consentita l’attività motoria in prossimità della propria abitazione, con obbligo di mascherina e distanza di almeno un metro dall’eventuale accompagnatore. Sono aperti concessionari di auto e moto, officine, gommisti e ricambisti e autolavaggi.



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Ritratto di Laf1974
21 novembre 2020 - 14:37
Ogni tipo di restrizione dovrebbe essere dettate dal buon senso ed ogni cittadino, membro della collettività, dovrebbe tutelare se stesso, in primis, e tutti gli altri membri della collettività di cui egli stesso ne fa parte.
Ritratto di desmo3
21 novembre 2020 - 20:25
6
Inutile fare zone arancioni, rosse o rosè (per citare qualcuno). Tanto ognuno continua a girare a piacimento, per non dire alla c***o.
Ritratto di ste74
25 novembre 2020 - 08:29
È tutto pilotato ad arte dai ciarlatani del CTS e dal governicchio in carica, che incolpa sempre i cittadini della situazione per nascondere le proprie incapacità.