La Jeep Cherokee (è lunga 462 cm) unisce forme originali con una buona dotazione, salvo che per i sistemi di assistenza alla guida: il radar di distanza e il controllo contro le uscite inavvertite di corsia non sono disponibili per questa versione, per averli occorre orientarsi sulla ben più cara Limited Plus. Nasce negli Stati Uniti, come gran parte dei modelli Jeep, ma il 2.2 a gasolio è rigorosamente “made in Italy”: nasce nello stabilimento del gruppo FCA di Pratola Serra, in provincia di Avellino. Fluido e corposo nell’erogazione assicura buone prestazioni, ma è per il comfort che questa vettura si fa apprezzare.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Chi cerca una suv confortevole, ben rifinita e che non passi inosservata per il suo look trova in questa Jeep Cherokee un’alternativa alle classiche tedesche. All’ampio abitacolo abbina un’insonorizzazione curata e sospensioni che, per quanto morbide, non fanno coricare troppo l’auto in curva: i viaggi scorrono in relax. Il 2.2 turbodiesel da 200 cavalli (in alternativa c n’è pure una versione da 185 cavalli, oppure si può scegliere il 2.0 da 140) ha una spinta fluida e garantisce un buon vigore nelle accelerazioni, ben assecondato dal cambio automatico a nove marce che non è dei più rapidi, ma sceglie sempre il rapporto ideale. L’abbinamento risulta azzeccato anche sul fronte dei consumi, bassi se si considerano la potenza e la mole in gioco: abbiamo rilevato in media quasi 15 km/litro. Non merita l’applauso, invece, lo sterzo: specie nelle svolte strette risulta pesante, oltre che poco diretto. Nel fuori strada leggero si apprezza il sistema Selec-Terrain, che adatta la risposta della trazione 4x4 e del cambio alla modalità di guida impostata (neve o sabbia/fango). Ma nei tratti impegnativi si nota l’assenza delle marce ridotte e, nelle discese ripide, quella del controllo di velocità, che non si possono avere neppure pagando. Nell’uso stradale, invece, a pesare è l’assenza del radar di distanza e del controllo contro le uscite involontarie di corsia. Parlando di sicurezza, è giusto però citare anche le cinque stelle ottenute (nel 2013, con criteri meno severi rispetto ad oggi) nei crash test Euro NCAP.
Plancia e comandi
L’imponente plancia della Jeep Cherokee è dominata dall’ampio schermo di 8,4 pollici dell’Uconnect: gestisce radio, navigatore, telefonini collegati via Bluetooth e alcune funzioni del “clima”, oltre al riscaldamento e alla ventilazione dei sedili anteriori. Comoda da raggiungere la rotella del sistema Selec-Terrain, mentre i tasti nelle razze del volante sono troppi: 19 in tutto (13 davanti e sei dietro). E, nelle versioni con radar di distanza, se ne aggiungono altri tre.
Abitabilità
Davanti, sulle comode poltrone in pelle dotate di regolazioni elettriche, lo spazio abbonda, mentre dietro si sta meglio in due: disturbano le bocchette del “clima” di fronte al posto centrale e il tunnel (largo ben 23 cm e alto 11) della trasmissione. Apprezzabili invece i finestrini che scendono quasi fino in fondo e il divano in due parti, scorrevoli di ben 24 cm.
Bagagliaio
Col divano tutto indietro la capacità di carico è scarsa, ma facendolo avanzare si avvicina a quella delle rivali tedesche: la casa parla di 412-500 litri, che diventano 1267 con i sedili posteriori reclinati. Anche la poltrona anteriore destra è ripiegabile: pratico, come il “furbo” portaoggetti sotto la sua seduta. Un altro vano inaspettato è nella parte superiore della plancia, al centro.
In città
Le grandi dimensioni della Jeep Cherokee, il frontale imponente e la ridotta visibilità (piccolo il lunotto, spessi i montanti del tetto) non favoriscono certo l’agilità. Lo sprint non manca, e il cambio automatico riduce lo stress nel traffico senza far pagare un contro troppo salato in termini di consumi: 12,8 km/l quelli da noi rilevati.
Fuori città
I cavalli non sono pochi e la tenuta di strada è sicura: questa suv avrebbe tutte le carte per far divertire sul misto. Tuttavia, lo sterzo, pesante nelle curve strette e poco sensibile, non è il massimo. I freni sono potenti (ma si stressano in fretta) e, nell’uso manuale, il cambio non è dei più rapidi. Ok le percorrenze: 17,2 km/l stando ai nostri strumenti.
In autostrada
La valida taratura delle sospensioni rende confortevoli i viaggi, ma anche l’accoppiata motore-cambio ci mette del suo: a 130 km/h (in nona marcia) il 2.2 “lavora” a soli 1700 giri, riducendo rumorosità e consumi (14,1 km/l non sono un’esagerazione per un’auto di questa mole).
Fuori strada
L’altezza da terra (quasi 16 cm, contro i 18 e passa delle Limited Plus, dotate pure di marce ridotte) non è granché, ma la trazione 4x4 è efficace su sterrati leggeri e fango. Anche con le gomme “stradali” usate nel test. Mancano però validi aiuti come il sistema che regola la velocità nelle discese ripide.
COMFORT
È notevole: sospensioni morbide, cambio automatico fluido, insonorizzazione curata. Non si può chiedere di più.
DOTAZIONE
Sistemi di sicurezza a parte, di serie c’è di tutto: dal navigatore agli interni in pelle (a pagamento per diverse rivali).
MOTORE
Il 2.2 diesel “made in Italy” è vivace, regolare e poco rumoroso; inoltre, ha consumi bassi, almeno considerati il tipo di auto e le prestazioni.
SEDILI
Oltre che comodi, permettono di modulare gli spazi: il divano (in due parti) scorre di 24 cm, e la poltrona anteriore destra si può ripiegare in avanti, portando la profondità a 259 cm.
SISTEMI DI SICUREZZA
Pur ricca, la Limited non può avere dispositivi come il radar di distanza, l’avviso contro le uscite involontarie di corsia e i sensori dell’angolo cieco, riservati alla Limited Plus (che ha pure le ridotte).
STERZO
Oltre a essere poco diretto, nelle curve strette è pesante: la guida brillante è da evitare.
TASTI NEL VOLANTE
Sono veramente troppi: facile confondersi.
VISIBILITÀ
Il piccolo lunotto rende critica la visuale posteriore. E in curva si “litiga” con i voluminosi montanti.
Cilindrata cm3 | 2184 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 147 (200)/3500 |
Coppia max Nm/giri | 440/2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 150 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 9 (autom.) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 462/186/167 |
Passo cm | 270 |
Peso in ordine di marcia kg | 1878 |
Capacità bagagliaio litri | 412-500/1267 |
Pneumatici (di serie) | 225/55 R18 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 7a a 3850 giri | 208,7 km/h | 204 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 9,0 | 8,5 secondi | |
0-400 metri | 16,6 | 137,4 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 30,3 | 174,9 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DRIVE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 28,2 | 174,8 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 26,8 | 176,6 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 2,7 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 6,4 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,8 km/litro | 14,3 km/litro | |
Fuori città | 17,2 km/litro | 20,4 km/litro | |
In autostrada | 14,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,9 km/litro | 17,5 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 39,3 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 66,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 131 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 12,1 metri | 11,6 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Jeep Cherokee usate 2018 | 15.000 | 19.940 | 8 annunci |
Jeep Cherokee usate 2019 | 17.500 | 21.190 | 32 annunci |
Jeep Cherokee usate 2020 | 39.000 | 39.000 | 1 annuncio |