LA GUIDA

Gli incentivi

Gli incentivi per le auto elettriche sono stati modificati con il Decreto n.104 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 14 agosto 2020 (qui per saperne di più). Le norme attualmente in vigore permettono solo alle automobili elettriche di usufruire degli incentivi più consistenti, dato che ad oggi solo queste vetture riescono a rientrare nel limite dei 20 g/km di CO2. Il Decreto Rilancio ha inoltre aumentato l’importo dei bonus portandolo, fino al 31 dicembre 2020, a ben 10.000 euro nel caso si rottami contestualmente un’automobile con classe di emissione da Euro 0 a Euro 4. In realtà anche le prime Euro 5 permettono di usufruire del bonus perché i veicoli da rottamare devono esser stati immatricolati in data anteriore al 1° gennaio 2010 e e qualche Euro 5 rientra in questo limite temporale.

Si ottiene il bonus di 8.000 euro solo se al cliente viene riconosciuto, da parte del venditore, uno sconto pari ad almeno 2.000 euro IVA esclusa. Questo contributo viene rimborsato al venditore dal costruttore o dall’importatore del veicolo che, a loro volta, lo recuperano sotto forma di credito d’imposta. Ricordiamo che nel caso si proceda all’acquisto senza una contestuale rottamazione il bonus statale scende a 5.000 euro e quello del venditore si dimezza a 1.000 euro.

Ricordiamo che l’auto da rottamare dev’essere intestata da almeno 12 mesi allo stesso soggetto che sarà l’intestatario del nuovo veicolo o ad uno dei familiari conviventi. C’è anche un limite di prezzo per l’automobile che verrà comprata: il suo prezzo di listino non dovrà superare il 50.000 euro IVA esclusa, ossia 61.000 euro con IVA. Se i costi di messa in strada o Ipt fanno superare questa soglia il bonus verrà comunque erogato.

Teniamo presente che dal 1° gennaio 2021, se non intervengono modifiche, le agevolazioni torneranno “normali”, con un incentivo di 6.000 euro con rottamazione e 4.500 euro senza rottamazione. 

Rimane ovviamente in vigore fino al 31 dicembre 2021, anche la detraibilità fiscale per le spesa di installazione di una colonnina di ricarica fino a 7 kW di potenza: il limite di spesa è di 3.000 euro, detraibili al 50% in 10 anni. Per finire ricordiamo che diversi enti locali - Regioni, Provincie e Comuni - hanno stabilito i loro incentivi che a volte si cumulano con quelli statali: per informazioni fare riferimento ai loro siti web o uffici.