PROCEDURE FIA NON CORRETTE - Oggi il giudice Christian Hours ha ritenuto non corrette le procedure con cui la FIA è arrivata a decretare la radiazione dall’intera Formula 1 di Flavio Briatore (foto in alto). L'ex numero uno della squadra Renault di Formula 1 si era rivolto al Tribunale de la Grande Instance di Parigi intentando alla FIA anche una causa civile di risarcimento per i danni d'immagine (leggi qui la news). Il giudice, ha accordato a Briatore un risarcimento di 15.000 euro: poco o nulla considerando che il manager italiano aveva chiesto 1.000.000 di euro.
GLI ERRORI DI MOSLEY - Agli avvocati di Briatore era parso subito un compito facile quello di smontare pezzo per pezzo le teorie della FIA. Il Consiglio Mondiale è un organo sportivo e di conseguenza non poteva prendere decisioni simili, svolgendo sia il ruolo di inquirente sia di giudicante. Inoltre, a Briatore non era stato dato il tempo necessario per costruire una difesa adeguata.
TOLTA LA SQUALIFICA - Ritenuta non valida la procedura di radiazione della Formula 1, resta ora da capire se Briatore ha fatto parte o meno piano che ha portato il suo pilota Nelson Piquet volutamente contro un muro nel corso del GP di Singapore 2008, per favorire la vittoria dell’altro pilota, Fernando Alonso.
La storiaccia era emersa solo la scorsa estate, quando Piquet, licenziato dalla Renault, ha raccontato tutto trascinando nel fango Briatore e il direttore tecnico Pat Symonds. Quest’ultimo aveva ricevuto dalla FIA una squalifica di 5 anni. Anche Symonds, che si era unito all’amico Briatore rivolgendosi alla giustizia ordinaria, è stato a sua volta riabilitato.