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Formula 1: il punto dopo i test al Red Bull Ring

24 giugno 2015

La pioggia non ha disturbato più di tanto i piloti: Mercedes più veloce in ambo i giorni con Wehrlein prima e Rosberg poi. Debutto dell’italiano Fuoco su Ferrari.

Formula 1: il punto dopo i test al Red Bull Ring
BORDOPISTA - Difficile dire, per chi non è un addetto ai lavori, che valenza possa avere avuto la due giorni di test di Formula 1 prevista dopo il Gran Premio dell’Austria: sicuramente i tecnici hanno potuto trarre elementi utili per lo sviluppo delle monoposto, ma anche - e forse soprattutto - in Austria si è parlato di mercato. Non tanto quello dei piloti (che non ha proposto nulla che non fosse già noto, dalla liason Bottas-Ferrari fino ai piloti paganti alla perenne ricerca di sponsor per finire la stagione: in materia si è dimostrato molto attivo Roberto Merhi), quanto quello legato alla Formula 1 stessa. L’ultima voce in ordine di tempo vede il ministro dello sport azero Azad Rahimov flirtare con Ecclestone per portare il Circus a correre anche lì, senza dimenticare che il pacchetto azionario della Williams in mano a Toto Wolff (circa il 5%) starebbe passando al magnate canadese Lawrence Stroll. Tutte questioni che, in ultima istanza, poco a che fare hanno con la pista e lo sviluppo dei mezzi.
 
IL DEBUTTO DI FERRO - Nella prima giornata, tra i titolari, si sono visti i soli Romain Grosjean (Lotus) e Max Verstappen (Toro Rosso): 45 giri per il primo culminati in un 1’11”5 e ben 97, più di tutti, per il secondo, con un crono di 1’11”3. Per la cronaca, è toccato al tedesco Pascal Wehrlein siglare il miglior rilievo di giornata con le supersoft: 1’11” per il ventunenne pilota di riserva della Mercedes, quest’anno impegnato anche nel DTM. Secondo tempo per Esteban Ocon (Force India) che ha inanellato 76 giri e quarto per il debuttante assoluto Antonio Fuoco su Ferrari. Il calabrese ha messo insieme 71 giri, compiendo tuttavia un errore di guida che l’ha portato a sbattere contro le barriere. Dopo un inizio di giornata piovoso, il lavoro di sviluppo - e con esso i tempi - si è rivelato ben più proficuo in pomeriggio: nessuno, a maggior ragione i piloti di riserva, ha voluto assumersi rischi. Anche perché questo è stato il diktat dei box.
 
DOPPIO WEHRLEIN - Il secondo giorno ha visto protagonisti i meccanici della Ferrari, che di notte hanno montato il nuovo telaio da collaudare sulla SF-15T danneggiata: il messicano Gutierrez ha potuto così iniziare la propria sessione, finita con 110 giri, un dritto nella sabbia e un problema elettrico che lo ha costretto ai box per una cinquantina di minuti. Alla fine il migliore è stato Nico Rosberg (Mercedes) con 1’09”1, non lontano dalla propria prestazione in qualifica la scorsa settimana, davanti proprio a Gutierrez (Ferrari) con 1’09”9. Tra i big, Alonso ha compiuto 104 tornate (settimo crono di giornata in 1’10”7) con la McLaren e Ricciardo 116 con la Red Bull (1’10”7 anche per l’australiano): settimo e ottavo rilievo cronometrico, davanti a Nasr (Sauber). Curioso notare il cambio di casacca di Wehrlein, che ha girato con la Force India - nessun mistero, visto che c’è di mezzo un powertrain Mercedes: per lui, 132 giri e 1’10”2 come miglior tempo, quinto di giornata.


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Ritratto di PongoII
24 giugno 2015 - 20:04
7
Come scritto nell'articolo, sessione propedeutica ai soli tecnici. Il giovane pilota Ferrari, però, mostra di avere Fuoco non solo all'anagrafe... se migliora, bel tempo si spera...

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