La Renault Grand Scénic è la versione più lunga (di 22 cm) e a sette posti della Scénic, dalla quale si differenzia anche per la forma del portellone e delle luci posteriori e per la presenza (allestimento Zen escluso) delle barre sul tetto; ciò detto, rimane una monovolume personale e filante, grazie anche alle grandi ruote di 20 pollici (realizzate appositamente per le Scénic, non comportano spese maggiori quando si devono cambiare i pneumatici). Alla guida, la Renault Grand Scénic ha un pizzico di agilità in meno della "sorella minore", ma rimane una delle monovolume più gradevoli, precise e sicure nell'affrontare i tratti tortuosi; si guida senza problemi anche in città, dove la visibilità anteriore, favorita dai montanti sottili, è ottima (a differenza di quella attraverso il lunotto). Bene anche il comfort, che risente un po' solo dei fruscii aerodinamici (si avvertono dai 90 km/h in su). L'abitacolo è moderno, con il cruscotto digitale negli allestimenti più ricchi, l'ampia consolle centrale col display dell'impianto multimediale e la leva del cambio rialzata. Numerosi anche i portaoggetti, ma in fase di apertura il cassetto si catapulta contro le ginocchia del passeggero anteriore, mentre portando avanti il "cassettone" scorrevole posto fra i sedili si rischia di far cadere le bottiglie contenute nei portabibite (che vanno a finire sotto la consolle). L'abitabilità è migliore che nella Scénic, non solo per la presenza di due posti in più (di accettabile comfort nei tratti non molto lunghi), ma anche perché chi siede in seconda fila ha più spazio per le gambe. Insomma, la Grand Scénic è comoda per cinque adulti, e ha due posti supplementari confortevoli per dei ragazzini. Il bagagliaio è profondo ma l'altezza risente dei due sedili a scomparsa sotto il pianale, mentre la fila centrale è composta da un divanetto affiancato da una poltroncina singola (entrambi scorrevoli e reclinabili senza alcuna fatica); la praticità è buona, ma non quanto nel vecchio modello (che aveva tre sedili separati e smontabili).