PROBLEMA DI EMISSIONI - Entro il 31 di maggio del 2025, le Alfa Romeo Giulia e Stelvio non saranno più ordinabili con i motori a benzina. La berlina e la suv resteranno disponibili dopo il primo di giugno solamente con il motore 2.2 turbodiesel. Il motivo? Il propulsore a gasolio ha emissioni di CO2 più basse rispetto a quelli a benzina: sulla Giulia sono di 130 g/km per la variante da 160 CV e 144 g/km per quella da 211 CV, contro i 175 g/km del 2.0 turbo benzina da 280 CV e i 228 g/km del 2.9 V6 da 520 CV della Quadrifoglio. Nonostante la UE abbia concesso ai costruttori due anni in più per rispettare i limiti (qui la notizia), il taglio è avvenuto proprio su quei motori che emettevano più C02 nell’atmosfera, lasciando solo i diesel fino al termine della produzione.
PRIMA LE QUADRIFOGLIO - La prima a sparire dai listini sarà la Giulia Quadrifoglio, che non sarà più ordinabile dopo il 31 marzo 2025. Per chi desiderasse un’Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio c’è invece un mese di tempo in più: la suv sportiva sarà infatti disponibile fino al 30 aprile. Per tutto maggio resteranno invece ordinabili la Giula e la Stelvio con il 2.0 turbo da 280 CV, negli allestimenti Sprint, Veloce e Intensa, che verranno tolte dai listini dal 31 maggio 2025. Poi, dal primo di giugno, ci sarà spazio solamente per i diesel.
PRESTO LE NUOVE - Le Alfa Romeo Stelvio e Giulia si avviano comunque verso la fine del loro ciclo di vita. La nuova Stelvio sarà la prima a essere svelata, già nel corso del 2025, mentre nel 2026 seguirà la Giulia. Pensate inizialmente unicamente per essere spinte da motori elettrici, arriveranno invece anche versioni ibride (forse non da subito), per soddisfare le richieste dei vari mercati. Del resto la piattaforma STLA Large su cui verranno costruite è multi energia e quindi adatta ad accogliere diversi tipi di motore. Di certo aumenteranno di dimensioni rispetto alle attuali Stelvio e Giulia (che sono rispettivamente lunghe 469 e 464 cm), visto che l’architettura è adatta a veicoli lunghi da 4.764 a 5.126 cm.