LAVORERANNO INSIEME - La decisione di riunire in una sorta di sottogruppo premium i tre marchi Alfa Romeo, Lancia e DS nell’ambito del nuovo organigramma del gruppo Stellantis non è solo un atto formale, come ha confermato Marion David, direttrice di prodotto della DS, ad Autonews in occasione della presentazione della nuova DS 4.
SPECIFICHE SINERGIE - Stellantis cercherà quindi di fare braccia in questo redditizio segmento di mercato, che da diversi anni è esclusivo appannaggio dei marchi tedeschi. Come ha confermato la manager francese, per tentare l’assalto al mercato delle vetture premium si stanno cercando delle sinergie tra Alfa Romeo, Lancia e DS, così da condividere specifiche tecniche differenti dagli altri brand generalisti come Peugeot, Fiat e Citroën. L’arrivo dei primi modelli sviluppati in modo congiunto da Alfa Romeo, Lancia e DS è previsto entro il 2024. Le sinergie consentiranno di contenere i costi di sviluppo, risparmiando risorse economiche che saranno necessarie per rilanciare tre marchi che negli ultimi anni hanno registrato dati di vendita deludenti. Il supervisore delle tre marche premium è Jean-Philippe Imparato, che è anche il nuovo ceo dell’Alfa Romeo (qui per saperne di più).
SI PUÒ SOLO MIGLIORARE - La DS, diventata autonoma nel 2014, fino a ora ha faticato ad affermarsi nel mercato delle auto premium: nel 2020 ha venduto in Europa poco più di 43.000 vetture. Non va di certo meglio l’Alfa Romeo, che nel 2020 ha consegnato in Europa appena 36.525 auto a causa di un portafoglio prodotti che annovera solo la Giulia, la Stelvio e la Giulietta. La Lancia, infine, ha in listino un solo modello venduto esclusivamente in Italia, la Ypsilon, che ha registrato vendite pari a 43.109 unità. Per dare un’idea della distanza dai marchi di lusso tedeschi, basti pensare che la Mercedes Classe A nel 2020 ha venduto 120.000 esemplari.