NEWS

Bosch: l’auto cambierà così

Pubblicato 05 luglio 2017

Nel tradizionale incontro biennale con la stampa, la Bosch ha presentato le soluzioni che troveremo sulle auto di domani.

Bosch: l’auto cambierà così

TUTTI IN CITTÀ - Bosch Mobility Experience è il nuovo nome per l’evento biennale nel quale il produttore di componentistica e fornitore di tecnologia Bosch mostra quei prodotti che troveremo sulle auto (ma non solo) di domani. Secondo l’azienda tedesca il futuro è delle megalopoli: le previsioni dicono che entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà in ambienti urbani. Per questo, le città devono da ora iniziare a ripensare le proprie infrastrutture, al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare il traffico. La soluzione prospettata da Bosch passa per una interconnessione dei vari mezzi di trasporto (auto privata, trasporti pubblici, auto e moto in condivisione e altro ancora) per la gestione intelligente di parcheggi, punti di ricarica e altri aree “sensibili”, e per la trazione elettrica. Inoltre, non ci sarà una soluzione unica per tutti: ciascuna zona del mondo ha delle specificità delle quali tenere conto. 

FUTURO INTELLIGENTE - In totale sono già 14 i progetti lanciati dalla Bosch in altrettante città: si va dallo scooter elettrico in condivisione Coup di Berlino (da poco arrivato anche a Parigi), ai parcheggi “intelligenti” che consentono di ridurre i tempi della ricerca dello spazio per l’auto, passando per i veicoli elettrici come quelli per le consegne e le piccole vetture biposto quali la e.GO Life; e, per il futuro, si parla già di piccoli taxi a batteria senza conducente. Questo accento sulla mobilità urbana si aggiunge a quei tre assi di sviluppo già delineati con chiarezza due anni fa: elettrificazione, automazione e connessione (qui la notizia). Riguardo al primo punto, la più recente offerta della Bosch è quella dell’eAxle, ovvero una soluzione integrata di motore elettrico, trasmissione a un rapporto con differenziale e inverter. In pratica, un “pacchetto” pronto-uso per veicoli elettrici con motore trasversale (adatto a vetture che vanno dall’utilitaria alla grande wagon) dalle forme compatte e di rapida installazione: nella variante da 204 CV pesa appena 90 kg.

NON SOLO ELETTRICHE -  I motori a combustione non sono comunque morti e, secondo il costruttore tedesco, coesisteranno ancora per molti anni con quelli elettrici. Nuove sfide attendono comunque i propulsori tradizionali, con i nuovi cicli di omologazione che entreranno in vigore fra pochi mesi basati su condizioni di uso reale e non più solo su misurazioni in laboratorio. Anche qua, però, una mano arriverà dalle macchine elettriche: Bosch, infatti, è quasi pronta per lanciare sul mercato dei sistemi ibridi, con vari gradi di complessità e costo, abbinabili sia a cambi automatici che a quelli manuali (in questo secondo caso grazie alla presenza di una frizione a gestione elettronica). Tutti, comunque, sfruttano corrente a 48 volt: non richiede protezioni contro i picchi di alta tensione (obbligatorie nei sistemi con più di 60 volt) e permette di usare una compatta batteria facile da collocare nella vettura e che non necessita di un complesso sistema di raffreddamento attivo (ad aria forzata o con liquido in circolazione).

SICUREZZA AL CENTRO - Ovviamente, il produttore conferma l’impegno nella produzione dei sistemi di sicurezza (non a caso, l’Abs e l’Esp sono nati proprio nei suoi laboratori), grazie anche ai quali i morti per incidente stradale sono passati dagli oltre 76.000 del 1990 ai 26.100 del 2015. Il fine ultimo è quello della guida autonoma in ogni condizione e senza che all’uomo sia mai richiesto di intervenire, il cosiddetto “livello 5”. Per ora, la Bosch sta lavorando sul livello 3: guida su strada a un senso di marcia senza intersezioni (come l’autostrada) dove il guidatore non è in controllo dell’auto ma deve essere comunque pronto a riprenderlo in caso di necessità. Per affinare il sistema, viene usata una Tesla S modificata, con già i sensori montati nelle posizioni individuate per la produzione in serie: radar e videocamere tutte della Bosch, mentre per i lidar è ancora costretta ad acquistarli da terzi.

TANTO SOFTWARE - Se per la Bosch rimane centrale la produzione di componenti, in crescita è l’impegno sul lato software: sviluppo di soluzioni anti-intrusione digitale con intervento a distanza per autoveicoli, sistemi multimediali (suoi quelli montati su BMW, Jaguar e Land Rover) ma anche di un “ombrello” di servizi per auto connesse, annunciato pochi mesi fa e che prende il nome di Bosch Automotive Suite Cloud. Sotto questo nome sono racchiusi dispositivi di realtà aumentata per riparatori (grazie a speciali occhiali, permettono di vedere in trasparenza la vettura, sovrapponendo alle varie componenti delle immagini digitali che facilitano l’intervento), sistemi di parcheggio “smart” basati sul contributo degli utilizzatori e anche app per cellulare che portano sullo schermo della vettura i controlli per la casa intelligente, gli appuntamenti del calendario e le altre funzionalità del cellulare.



Aggiungi un commento
Ritratto di Claus90
5 luglio 2017 - 17:13
Tutti questi monitor fanno distrarre alla guida dico che l'auto "connessa" è pericolosa.
Ritratto di stefbule
5 luglio 2017 - 17:51
12
Claus90, fanno di tutto per distrarti, l'auto sta diventando una navicella spaziale. Tanto l'auto guida da sola....(dicono loro).
Ritratto di stefbule
5 luglio 2017 - 17:47
12
Sto incominciando a rimpiangere le puntine dello spinterogeno e le cartine stradali. E ho detto tutto.
Ritratto di basti73
5 luglio 2017 - 19:47
Il caro vecchio spinterogeno. Ci siamo anche nati con lo spinterogeno.
Ritratto di AlexTurbo90
6 luglio 2017 - 01:29
@Stefblue A chi lo dici! Sono pienamente d' accordo!
Ritratto di Prrrrr
6 luglio 2017 - 14:35
Io non sopporto la frenata assistita, o l'ESP (ad esempio) che interviene se prendi una rotonda troppo veloce... figuriamoci queste Navi Spaziali. che le usino pure i nostri nipoti... Vero è, che il Mondo sta cambiando, moltissimi Giovani preferiscono l'ultimo Iphone, piuttosto che un'Auto... anche con le Moto. Arriverà il giorno dove i mezzi saranno solo mezzi... niente passione, niente rumore, niente... solo mezzi di trasporto. Almeno noi abbiamo avuto la fortuna di innamorarci di un rombo Alfa... ripeto il Mondo cambia, e x certi versi è anche giusto. Quando le Generazioni Future guarderanno l'Auto come un semplice Mezzo di trasporto, finirà tutto, stili, colori, passioni, tutto.... che tristezza.
Ritratto di beniamino zompa
5 luglio 2017 - 17:48
Vero. 1 monitor basta e avanza. Troppe App. Troppe interconnessioni distraggono e sono pericolose
Ritratto di Edoardo98
5 luglio 2017 - 19:24
Che bella ragazza
Ritratto di MaurizioSbrana
5 luglio 2017 - 19:26
1
Bravo... per il resto articolo futuristico e noioso
Ritratto di Edoardo98
5 luglio 2017 - 19:36
Esatto, non si riesce nemmeno a leggerlo ahah
Ritratto di Ercole1994
5 luglio 2017 - 23:16
In effetti è la prima cosa che si nota Edoardo ahah
Ritratto di AlexTurbo90
6 luglio 2017 - 01:31
@Edoardo98 Esatto! :D
Ritratto di maxxx666
5 luglio 2017 - 19:51
Le solite perline colorate da regalare ai selvaggi in cambio della loro grana. Tutte cavolate sul futuro che verrà ed intanto godiamoci il nostro tablet cinese da 30 euro ficcato nel cruscotto pagato 3000 euro.
Ritratto di zaq14
6 luglio 2017 - 17:04
Attendo con ansia il primo parabrezza Oled 4k.
Ritratto di caronte
6 agosto 2017 - 22:49
Non so cosa pensare l'auto connessa non mi sembra una buona idea.