Dieci concept car che hanno lasciato il segno

Il futuro dell’auto secondo la casa di Sochaux? Si chiama Peugeot Inception ed è una filante e spigolosissima berlina che poggia sulla piattaforma modulare STLA Large di Stellantis. Lunga cinque metri e “alta” appena 1,34 metri, questa concept car offre un abitacolo  accogliente e molto luminoso, grazie a una superficie vetrata di ben 7,5 metri quadrati.

Somiglierà alla BMW i Vision Dee, la BMW Serie 3 nativa elettrica che dovrebbe arrivare tra un paio d’anni? L’acronimo “Dee” sta per Digital Emotional Experience, e il senso di questa concept car, altamente concettuale e assai distante dai canoni dell’attuale corso stilistico della casa bavarese, è proprio questo: spiegare in che modo, ai piani alti di Monaco di Baviera, si sta lavorando per rendere emozionante la guida e l’utilizzo di un’auto in cui la digitalizzazione promette di toccare livelli mai raggiunti prima. 

Con uno stile in perfetto equilibrio tra classico e moderno, questa grintosa concept car omaggia la leggendaria 356 No. 1 da cui, 75 anni fa, partì la grande avventura della casa tedesca (qui per saperne di più). Nella Porsche Vision 357 i designer della cavallina bianca di Stoccarda hanno cercato di condensare al meglio l’essenza più pura del design Porsche, anticipandone un possibile sviluppo futuro per quel che riguarda i modelli più sportivi e quindi indissolubilmente legati alla lunga tradizione del marchio.

Da qualche tempo a questa parte, per i costruttori di auto da sogno è diventata una pratica piuttosto diffusa quella di “avventurarsi” nel progetto di un’auto da guidare solamente in un videogioco. Questo vale almeno in una prima fase, molto utile per raccogliere informazioni preziose in vista di un’eventuale messa in produzione. A Maranello si sono divertiti a farlo con la Ferrari Vision Gran Turismo, un bolide tutto muscoli e dalle forme super aerodinamiche che i fan di Gran Turismo 7 potranno mettere alla frusta in pista direttamente dai toro teleschermi. Per chi volesse vederla dal vivo, invece, basta fare un salto al Museo Ferrari, dove è esposta una maquette in scala 1:1.

Questa“cattivissima” muscle car al 100% elettrica fornisce un’anticipazione di come potrebbero evolversi i modelli sportivi della casa americana con il graduale passaggio alla mobilità a corrente. A differenza delle altre concept car passate finora in rassegna, la Dodge Charger Daytona SRT non si discosta troppo da quella che potrebbe essere una sua evoluzione come auto di serie. Salvo cambiamenti dell’ultima ora, infatti, il modello atteso il prossimo anno dovrebbe somigliarle molto.

Il marchio divenuto celebre per la DMC-12 di Ritorno al futuro del 1985, a quasi quarant’anni di distanza il futuro se lo immagina così: disegnata dalla Italdesign, proprio come la berlinetta in acciaio inossidabile non verniciato scelta da Robert Zemeckis per il suo film più famoso, la DeLorean Omega 2040 fa un salto nella quarta decade del nostro secolo. Estrema, esagerata, avventurosa: diventerà mai realtà?

Una cabriolet elegante e atletica nelle forme, con uno stile classico, ma non per questo privo di spunti interessanti per il futuro. Con la Genesis X Convertible il marchio di pregio della Hyundai completa una trilogia di concept car “a pile” formata anche dalle X Concept e X Speedium Coupé. Non è chiaro se questa monumentale ammiraglia a cielo aperto coreana aprirà la strada a un modello di serie, ma se così dovesse essere, non c’è dubbio che il mondo dell’auto guadagnerà una macchina di indiscusso fascino.

La General Motors ha annunciato che, a partire dal 2030, ogni singolo modello dei brand sotto il suo controllo sarà mosso da motori elettrici. Per la Buick, storico marchio americano oggi praticamente solo in patria e in Cina, la scossa potrebbe arrivare con un’auto simile alla visionaria coupé Buick Wildcat EV, che nel nome rispolvera un vecchio prototipo apparso settant’anni fa.