SEMPRE PEGGIO - Per il settore auto è grave crisi. Dopo il calo del 18,9% di febbraio (leggi qui la news), a marzo si registra un ulteriore tonfo: con sole 138.137 nuove auto, le immatricolazioni sono calate del 26,7% rispetto allo stesso mese del 2011. Da inizio anno le vetture immatricolate sono 406.907, ovvero il 21% in meno dei primi tre mesi dell'anno scorso. Come fa notare Jacque Bousquet, presidente dell'Unrae, l'Associazione delle case automobilistiche estere in Italia, “l'effetto della crisi congiunturale, l’aumento continuo del prezzo dei carburanti, la forte crescita delle assicurazioni RC Auto, l’assenza di credito alle imprese, unito alle mancate consegne per lo sciopero delle bisarche è stato un mix letale che ha inciso pesantemente sul mercato dell’auto”. Secondo Unrae, sarà molto difficile recuperare a recuperare nei prossimi mesi senza interventi strutturali di sostegno all'auto, dato che il primo trimestre, ha un peso del 30% sulle immatricolazioni dell'intero anno: il 2012 di dovrebbe chiudere con circa 1.370.000 nuove auto registrate.
Pos. | Marca | Modello | Marzo | Gen - mar |
1 | Fiat | Panda | 10.287 | 30.756 |
2 | Fiat | Punto | 7.117 | 22.760 |
3 | Ford | Fiesta | 5.071 | 12.707 |
4 | Volkswagen | Golf | 4.420 | 11.427 |
5 | Lancia | Ypsilon | 3.910 | 13.620 |
6 | Volkswagen | Polo | 3.436 | 10.157 |
7 | Citroën | C3 | 3.428 | 10.930 |
8 | Toyota | Yaris | 3.279 | 8.873 |
9 | Fiat | 500 | 3.105 | 10.573 |
10 | Opel | Corsa | 2.878 | - |
Pos. | Marca | Modello | Marzo | Gen - mar |
1 | Volkswagen | Golf | 3.522 | 8.371 |
2 | Fiat | Punto | 2.719 | 8.423 |
3 | Citroën | C3 | 2.453 | 6.281 |
4 | Opel | Astra | 2.412 | 5.529 |
5 | Ford | Fiesta | 2.104 | 5.206 |
6 | Volkswagen | Polo | 2.038 | 5.371 |
7 | Ford | Focus | 1.945 | 7.086 |
8 | Nissan | Qashqai | 1.920 | 5.763 |
9 | Alfa Romeo | Giulietta | 1.884 | 6.426 |
10 | Ford | C-Max | 1.474 | 5.627 |
CALA ANCHE L'USATO - A marzo gli ordini di nuove auto sono stati circa 154.000, in flessione di oltre il 17% rispetto allo stesso mese del 2011; mentre per quanto riguarda l'usato, i passaggi di proprietà hanno subito una flessione dell'8,2%: da inizio anno il calo è del 9,9% con 119.356 unità in meno. Sono dati preoccupanti che mettono a serio rischio la sopravvivenza di diverse concessionarie: secondo le stime dell'Unrae, quest'anno circa 350 società saranno costrette a chiudere, lasciando a spasso circa 10.000 addetti.
SI SALVA SOLO LA JEEP - Spostando l'attenzione ai costruttori, in casa Fiat, a parte la Jeep, che registra a marzo un +33,7% (è in continua crescita dall'anno scorso), tutti gli altri marchi sono in calo. La Lancia, che nei primi due mesi dell'anno aveva retto, ha immatricolato solo 6.490 auto, il 29,5% in meno rispetto a marzo del 2011, la Fiat ha perso il 31,8% con 24.900 auto e l'Alfa Romeo è precipita a -45,6% con 3.889 nuove auto registrate.
BENE LE COREANE - Tra i cosiddetti costruttori generalisti, continuano a non sentire il vento della crisi le coreane Hyundai (+11,56%) e Kia (+26,9%) e la Dacia (+24,3%). Ad eccezione di questi tre marchi, e alla Subaru (+1,3%) tutti gli altri registrano pesanti cali. Come nei mesi scorsi, le giapponesi sono quelle che soffrono maggiormente: si va dal -85,6% della Honda al -18,1% della Nissan, passando per il -43,1% della Mazda, il -34,6% della Daihatsu, il -28,8% della Toyota e il -25,5% della Mitsubishi e della Suzuki. In forte calo anche la Ford (-38,6%), la Skoda (-30,9%), la Seat (-28,7%), le francesi Citroën (-25,5%) e Peugeot (-25,6%), la Renault (-17%), la Opel (-24,4%), la Volkswagen (-22,8%) e la Chevrolet (-17,4%).
IN FLESSIONE ANCHE LE “PREMIUM” - Come negli ultimi mesi del 2011 anche a marzo 2012 diversi costruttori di auto “di prestigio” hanno risentito di un calo delle immatricolazioni. Se si escludono la Land Rover (+60,6%) che può contare sulla nuova Evoque, e la Porsche (+10,7%), tutti gli altri hanno accusato il colpo. Si va dal -79,6% della Infinti al -10,4% della Mercedes, passando per il -53,3% della Lexus, il -33,5% della BMW, il -25% della Jaguar, il -22,2% della Volvo, il +16,9% della Mini e il -11,5% dell'Audi.