C’È TANTA VOGLIA DI FUTURO - La gamma di domani? “Sarà snella ed efficiente, con una vettura piccola, una media e una grande, per coprire il 50% del mercato”. Il nuovo ruolo del brand? “Contribuire con l’Alfa Romeo e la DS alla crescita del cluster premium di Stellantis, moltiplicando i profitti per cinque e aumentando i ricavi dal 4 all’11%”. Le sfide più importanti? “Sono riassunte in tre parole chiave: sostenibilità, attenzione al cliente e responsabilità”. A Mirafiori, dagli uffici del quartier generale della Lancia dove manager, progettisti e designer sono al lavoro per incastrare tutti i tasselli del piano decennale di rilancio della casa torinese, il ceo Luca Napolitano (nella foto qui sotto) descrive un’azienda in profonda evoluzione, illustrandone obiettivi, programmi e sogni.
LA YPSILON È SEMPRE UNA GARANZIA - “Il nostro 2021 è stato frizzante e anche il 2022 è cominciato con il piede giusto, ha esordito Napolitano nell’incontro di oggi a Torino con la stampa: la Lancia Ypsilon si conferma leader del segmento B in Italia e la quota di mercato del 3,2% ottenuta nel primo trimestre è superiore a quella dello stesso periodo dello scorso anno. Inoltre la versione speciale Alberta Ferretti (qui per saperne di più) lanciata a febbraio rappresenta già il 10% delle nostre vendite. Tutto questo, però, non basta”. La Lancia del riscatto è in pieno divenire e ci vorranno ancora un paio d’anni per vedere il primo modello completamente nuovo, ma la fase di rincorsa è cominciata da un pezzo. E per il grande salto, assicura Napolitano, è tutto pronto: “Eleganza italiana, creatività, innovazione, bellezza senza tempo: attorno a questi valori, imprescindibili per il marchio Lancia, stiamo costruendo il nostro futuro. Con un compito ben preciso nell’ambito del piano Dare Forward 2030 di Stellantis”.
TRE GRANDI SFIDE - All’atto pratico, sono essenzialmente tre le grandi sfide che la Lancia dovrà saper vincere da qui ai prossimi dieci anni. Napolitano le riassume così: “Per prima cosa, agendo sulle leve della tecnologia e della sostenibilità, vogliamo imprimere un’accelerazione decisiva al processo che trasformerà Stellantis in una tech company realmente sostenibile. Per questo motivo, e per essere d’esempio agli altri brand del gruppo, puntiamo a realizzare più del 50% delle superfici che si toccano all’interno dell’abitacolo con materiali riciclati o riciclabili. Fondamentale sarà poi rafforzare il rapporto con i clienti, facendoli sentire a casa quando salgono a bordo delle nostre vetture e costruendo una rete commerciale internazionale capace di cogliere i loro bisogni, a cominciare da un processo di vendita che è molto cambiato negli ultimi anni e ormai comincia al bar o in ufficio, da uno smartphone. Infine c’è il tema, per noi importantissimo, della responsabilità. Responsabilità nei confronti delle donne, delle mille sfumature della loro personalità e del loro diritto di essere semplicemente se stesse”.
SEMPRE AL FIANCO DELLE DONNE - Concetto, quest’ultimo, ribadito da Cristiana Capotondi, icona di stile italiano e protagonista della campagna pubblicitaria della Lancia Ypsilon Alberta Ferretti: “Per mestiere mi capita spesso di raccontare storie di donne che soffrono per amori sbagliati o angherie subite sul luogo di lavoro - rivela l’attrice romana -. È fondamentale capire che le donne ormai da anni hanno raggiunto lo stesso livello degli uomini sul piano della determinazione e del desiderio di costruirsi una carriera. Per questo ritengo importantissimo che brand istituzionali come Lancia e Alberta Ferretti comunichino questi valori, aiutando a raggiungere quella complicità tra sessi opposti che, a partire dall’educazione nelle scuole, è l’unica via per far emergere definitivamente la vera forza delle donne”.
LA NUOVA YPSILON SARÀ PIÙ GRANDE E “TRASVERSALE” - Per raffinatezza e attenzione ai dettagli, il marchio Lancia non smetterà di “accarezzare” il lato femminile dell’automobile, aprendosi però a una platea di clienti più eterogenea, sempre molto sobria ed elegante ma, sottolinea Napolitano, “con un’età media più avanzata rispetto a ora”. Più che un obiettivo, sarà la naturale conseguenza della direzione intrapresa dal marchio per la definizione dei suoi nuovi prodotti. In lavorazione ce ne sono tre, il numero perfetto non perché lo dice la scuola pitagorica, ma perché, spiega il numero uno della Lancia, “non ci interessa fare tutto, ma fare benissimo quello che sappiamo fare meglio. Altrimenti non saremmo quello che vogliamo essere, ovvero l’esatto contrario del mainstream”. La rinascita del marchio partirà nel 2024 dalla nuova Lancia Ypsilon, che sarà completamente elettrificata, diventerà più “trasversale ed europea” e crescerà nelle dimensioni, sfiorando (o sforando di poco) i quattro metri di lunghezza. Di conseguenza salirà anche il prezzo, il che porrà la nuova utilitaria della casa torinese sullo stesso piano dell’Audi A1, anche se, precisa Napolitano, “per ora non puntiamo a fare concorrenza alla Mercedes o alla BMW, quanto piuttosto a ritagliarci uno spazio per avere successo in Italia e in Europa, come del resto avviene per altri settori del Made in Italy molto apprezzati all’estero, dal cibo al vino alla moda”.
A SEGUIRE L’EREDE DELLA DELTA E L’AMMIRAGLIA COMPATTA - La seconda tappa del piano di rilancio della Lancia è fissata al 2026 ed è identificata dal nickname Aurelia. Al contrario di ciò che potrebbe suggerire il nome, però, il progetto, basato su una delle nuove piattaforme STLA di Stellantis (probabilmente quella di taglia media, ndr) non darà vita a una classica berlina a tre volumi, come la nobile antenata degli anni ’50, bensì a una sua più moderna e versatile interpretazione a ruote rialzate. Sempre un’ammiraglia, quindi, ma compatta, 100% elettrica e “lunga circa 4,6 metri, quindi ai limiti delle dimensioni delle suv di taglia media”, rivela Napolitano. Nel 2028, quand’ormai la Lancia venderà esclusivamente modelli a batteria, toccherà finalmente all’attesissima erede della Delta. “Al riguardo non nego che mi piacerebbe molto una versione sportiva HF e se le cose andranno per il meglio, chissà… Di sicuro sarebbe un’operazione utilissima a rafforzare il posizionamento premium del marchio. Tuttavia, anche se disponiamo di tutte le tecnologie per farla, per ora rimane un sogno”, rivela Napolitano. Il quale si è detto molto soddisfatto dei bozzetti che stanno cominciando a prendere forma sui tavoli da disegno del centro stile: “Ha linee molto geometriche, non posso anticipare nulla ma a me piace molto”.
LA RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DI VENDITA E IL NUOVO LOGO - Di importanza cruciale, nel piano decennale della Lancia, è anche la definizione di una nuova rete commerciale più snella ed efficiente. “Entro la fine dell’estate avremo un country manager per ciascuno dei mercati in cui siamo presenti - spiega Napolitano -. Con il lancio della nuova Ypsilon vogliamo ridisegnare la mappa dei nostri showroom, che saranno circa un centinaio, distribuiti nelle sessanta città più importanti d’Europa. In Italia il numero delle concessionarie scenderà dalle attuali 220 a circa 150. Non è un problema, però, perché non abbiamo bisogno di più capillarità, così come non abbiamo l’assillo di dover raggiungere volumi produttivi elevati. Quello che ci preme, semmai, è acquisire una posizione di credibilità, soprattutto fuori dall’Italia, dove il marchio Lancia conta un gran numero di appassionati”. Infine, una riflessione sul logo. Quello della Lancia, nella sua ultima versione, è “puro ed essenziale”, osserva Napolitano, che non annuncia cambiamenti ma non esclude un processo di revisione che “potrebbe far risaltare di più la lancia, la bandiera e il volante”. Simboli di un marchio nobile ed elegante che alle spalle ha più di 115 di storia e davanti un futuro tutto da scrivere.