WORK IN PROGRESS - Eleganza, raffinatezza, esclusività, lusso. Sono questi gli ingredienti cardine che la Lancia dovrà dosare con sapienza e gusto per centrare gli obiettivi del piano industriale decennale che la porterà a un graduale ampliamento e alla progressiva elettrificazione della gamma. In attesa della Lancia Ypsilon di prossima generazione (2024), di un’inedita ammiraglia compatta a ruote alte (2026) e del ritorno della Delta (2028), allo Stellantis Design Studio di Mirafiori, dove nascono le forme delle vetture italiane del gruppo, i designer della Lancia non hanno perso tempo, cimentandosi in un esercizio di stile che è insieme un omaggio alle donne e al legame storico che unisce i mondi dei motori e della moda.
ISPIRATA E DEDICATA ALL’UNIVERSO FEMMINILE - Il desiderio era quello di “vestire” la Lancia Ypsilon con un abito unico ed elegante, adatto a ogni occasione e, quindi, trasversale nell’intercettare il gusto del pubblico femminile, che - non va dimenticato - rappresenta più del 60% della clientela della city-car torinese, seconda auto più venduta in Italia nel 2021 dopo la cugina Fiat Panda. Per aggiungere un tocco di classe alla Ypsilon e renderla ancora più chic i creativi della Lancia si sono rivolti ad Alberta Ferretti, tra le stiliste più famose e affermate al mondo, una vita trascorsa a disegnare abiti e accessori osservando le donne nel quotidiano, per individuare ed esaltare le infinite sfumature dell’universo femminile.
BUONA LA PRIMA - “In passato mi è stato chiesto più volte di collaborare per l’allestimento interno di yacht e automobili, ma non ho mai detto di sì - spiega Alberta Ferretti -. Con il team Lancia, però, è accaduto qualcosa di diverso: hanno compreso il modo di intendere la moda, di viverla, e così mi sono convinta che avrei potuto trasferire il mio sentire anche nel mondo dell’auto. I creativi della Lancia mi hanno mostrato la mia realtà attraverso i loro occhi, mi hanno ascoltato”, prosegue la stilista, felice e curiosa di “vedere le donne italiane al volante di un’auto a cui ho lavorato”.
L’IMPORTANZA DEL COLORE - Gli atelier Lancia e Ferretti si sono concentrati soprattutto sui colori e sui materiali, che sono la parte più sensoriale dello stile. Grande protagonista è il grigio Alberta Ferretti, che la stilista italiana ha creato traendo ispirazione dai suoi abiti più eleganti in una stanza allestita apposta per lei nel reparto Color&Trim del centro stile guidato da Jean-Pierre Ploué. Della donna, nella visione condivisa da Madame Ferretti e dalla Lancia, il grigio simboleggia il pragmatismo. È una tinta di grande tendenza, come era una volta il bianco, e inoltre, grazie a una speciale formulazione della vernice, muta di tono a seconda della luce, regalando le sfumature più sofisticate al calar del sole. L’altra grande virtù reperibile nelle donne eleganti e sognatrici alle quali da sempre s’ispira lo stile Ferretti è il romanticismo: a rappresentarlo, in alcuni particolari interni come le cornici delle bocchette del climatizzatore e del pomello del cambio, gli inserti sulle poltrone anteriori e sul divano posteriore, le razze sul volante e le maniglie, è un delicato oro rosa. Morbido e raffinato, crea un perfetto equilibrio cromatico accanto al grigio cangiante della carrozzeria e al nero dei sedili, realizzati con fibre ottenute dal riciclo degli scarti della pulizia dei mari e delle spiagge.
“GREEN” CON STILE - Il percorso creativo che ha portato alla nascita della Lancia Ypsilon Alberta Ferretti, quindi, è un viaggio nel colore che esplora con entusiasmo anche le ultime frontiere della sostenibilità. Un segno dei tempi, visti i ritmi a cui galoppa la transizione ecologica, ma anche “dell’attenzione dei nostri clienti all’ambiente”, osserva il ceo della Lancia, Luca Napolitano, che ricorda come “dal 2026 produrremo solo auto elettriche”. Essere “green” sarà ovviamente una priorità anche per gli altri brand premium della galassia Stellantis, Alfa Romeo e DS, che insieme alla Lancia saranno chiamati a rafforzare l’offerta del gruppo nel settore del lusso in Europa e nel mondo.