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Causa contro causa tra la Lotus e l’ex manager

05 dicembre 2012

È in mano ai tribunali inglesi la vicenda che vede protagonisti l’ex amministratore, Dany Bahar, e la Lotus.

Causa contro causa tra la Lotus e l’ex manager

SCONTRI AL TOP - Il 26 maggio scorso il manager Dany Bahar (foto sopra) fu sospeso dall’incarico di CEO della Lotus. Due settimane dopo la sospensione divenne una rimozione totale. A decidere i provvedimento fu la società malesiana DRB-Hicon proprietaria della Lotus stessa. L’iniziativa fu motivata con la condotta dissipatoria del manager, che da parte sua aveva reagito sostenendo l’illegalità del provvedimento e citando in giudizio la società malese, con una richiesta di 6,7 milioni di sterline di indennizzo. 

CAUSA CONTRO CAUSA - La vicenda ora ha avuto una nuova tappa che vede la Lotus stessa agire legalmente contro Bahar, accusandolo di aver distratto fondi della società. L’iniziativa mira evidentemente a respingere le richieste di Bahar, e anche a cercare di recuperare almeno 2,5 milioni di sterline (4 milioni di dollari) relative ai suoi salari e ai bonus incassati, ma soprattutto spese ingiustificate fatte dal manager durante la sua gestione della Lotus e ritenute ingiustificabili dai malesi. 
 
RISORSE SPRECATE - In questo contesto da parte della Lotus viene fatto presente che le spese effettuate da Bahar per ragioni personali in pratica hanno sottratto importanti risorse alla società, che avrebbe potuto usarle per i propri piani e la propria attività.
 
TUTTO FARAONICO, COME I PROGRAMMI - Sul piano aziendale, Bahar aveva presentato un piano di rilancio per la Lotus molto ambizioso, basato su un programma di cinque modelli nuovi in pochi anni che avrebbe dovuto portare la Lotus a sfidare la Porsche e la Ferrari. Il piano è stato cancellato subito dopo la sospensione di Bahar, mentre contemporaneamente sono state rese pubbliche le spese ritenute ingiustificate: viaggi in elicottero, una decina di orologi da polso di pregio, e perfino abbondanti spese per il parrucchiere.
 
QUESTIONI MALESI - La DRB-Hicon aveva acquisito la Lotus a fine 2011, rilevando il gruppo malese Proton, a cui faceva capo la Lotus. In pochi mesi il nuovo management si convinse che la gestione della Lotus presentava anomalie e intervennero a maggio con la sospensione del top manager Bahar.


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Ritratto di MatteFonta92
5 dicembre 2012 - 16:44
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Tutte queste tensioni non fanno certo bene alla Lotus, e i futuri nuovi modelli che magari avevano intenzione di realizzare ormai sono solo un ricordo... mi auguro che tutto si metta per il meglio, uno dei marchi sportivi più gloriosi e titolati al mondo non meriterebbe una fine simile.