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Piano strategico di Stellantis: osare verso il 2030 (e oltre)

Pubblicato 01 marzo 2022

Il gruppo Stellantis annuncia il piano industriale secondo cui il 100% delle vendite in Europa e il 50% negli Stati Uniti saranno fatte da veicoli elettrici a batteria (BEV) entro il 2030.

Piano strategico di Stellantis: osare verso il 2030 (e oltre)

ABBASSO IL CARBONIO - 1° marzo 2022: il piano strategico di Stellantis vede finalmente la luce, illustrato con dovizia di particolari dal ceo Carlos Tavares. Slogan aggressivo, cioè Dare Forward 2030, cioè osare per andare avanti. Tavares, prima della presentazione vera e propria, ha anche citato il conflitto che sta dilaniando l’Ucraina, annunciando la creazione di un fondo che possa aiutare chi ha dovuto lasciare il Paese per salvarsi. La svolta verso una maggiore sostenibilità è apparsa molto forte, dato che Stellantis si impegna a essere in prima fila nella lotta contro il cambiamento climatico, raggiungendo zero emissioni da carbonio entro il 2038 e abbattendole del 50% entro il 2030. La fine del decennio è una data importante perché il Gruppo si sta muovendo in modo che il 100% delle vendite in Europa e il 50% delle vendite negli Stati Uniti siano fatte da veicoli elettrici a batteria (BEV) entro il 2030.

PICKUP E JEEP A BATTERIA - Le auto a batteria di Stellantis, grazie ai suoi 14 marchi, saranno tantissime: più di 75 modelli e vendite di 5 milioni di veicoli entro il 2030. Si sono anche visti la prima suv elettrica della Jeep (qui la news), che sarà lanciato all’inizio del 2023, e un teaser del pick-up Ram 1500 BEV, in arrivo nel 2024 e preceduto dal Ram ProMaster BEV. Questi veicoli avranno “autonomia, capacità di traino e velocità di ricarica al top”. Il ceo ha comunque anticipato che i RAM dovranno affrontare una concorrenza “feroce” e immaginiamo a chi si riferisse: Tesla, Rivian, GM e magari qualche altro. Stellantis avrà una spinta notevole dalla “diversità che ci alimenta” nel fornire soluzioni di mobilità innovative, pulite, sicure ed economicamente accessibili. Altri punti chiave dell’azione del Gruppo saranno la customer experience (“puntiamo ad essere il numero 1 nella soddisfazione del cliente per i nostri prodotti e servizi in ogni mercato”) e una presenza massiccia nel settore dei veicoli commerciali grazie ad efficiente portafoglio di prodotti e servizi per i clienti professionali. 

VEICOLI AGLI ANTIPODI E TALENTI - Si è poi enfatizzato un altro punto di forza di Stellantis, l’ampiezza di una gamma che spazia dalla microcar elettrica Citroën Ami all’esclusiva Maserati MC20 da oltre 200.000 euro. Si è anche previsto che i ricavi delle vendite dei segmenti dei veicoli premium (Alfa Romeo, DS e Lancia) e di lusso (Maserati) aumenteranno di 4 volte. Ma Tavares ha anche enfatizzato lo sforzo di rendere Stellantis un luogo di lavoro capace di attrarre persone che abbiano voglia di impegnarsi per rendere migliore la vita dei clienti, implementando un futuro aziendale digitale ed elettrificato. Il personale sarà al centro di azioni “etiche”, quali una quota femminile di almeno il 35% nei ruoli apicali, il raddoppio dei leader responsabilizzati maggiormente e la creazione di Academy per la formazione non solo nell’elettrificazione ma anche nel software e nell’analisi dei dati.

STELLANTIS DIVENTERÀ UN’AZIENDA HI-TECH - Il piano strategico Dare Forward 2030 promette velocità di esecuzione delle decisioni e il raggiungimento del punto di pareggio finanziario già con meno del 50% dei veicoli consegne, cosa che permetterà un raddoppio dei ricavi netti entro il 2030 e margini a due cifre per tutto il decennio. Tavares si è detto orgoglioso di essere a capo di “un’azienda che è un costruttore tradizionale” ma, nello stesso tempo, ribadisce il cammino del Gruppo lungo la trasformazione digitale come definita nel Software Day, evento che ha anche visto l’anteprima della concept elettrica Chrysler (qui per saperne di più). Confermati quindi i traguardi (in termini di flotta monetizzabile, aggiornamenti OTA, ricavi per decine di miliardi e margini del 40%) permessi dal software e dal digitale e capisaldi quali gli abbonamenti, gli optional via software, i Data as service, prezzi trasparenti e servizi di vari tipi, comprese le assicurazioni. Si punta molto sulle piattaforme STLA e su quelle Hi-Tech Brain, SmartCockpit e AutoDrive (qui per saperne di più). La guida autonoma Level 2+ (definita hands-free) arriverà già quest’anno mentre la Level 3, in collaborazione con BMW, nel 2024. Gli step successivi, in partnership con Wymo, non hanno data precisa, ma si sa che il Level 4 sarà utilizzato per le consegne automatiche su percorsi attrezzati.

A TUTTO E-COMMERCE - Il digitale è anche e-commerce e anche in questo settore Stellantis punta in alto: se nel 2021 si sono vendute così 100.000 vetture, dal 2024 si punta ad un raddoppio ogni anno fino a raggiungere il 33% delle vendite nel 2030. Il marketplace digitale sarà a 360° e vedrà i primi progetti-pilota quest’anno, il lancio di alcuni servizi in Europa e USA nel 2024 e l’estensione a tutti i marchi e le aree geografiche di tutti i servizi nel 2027. Fra i settori nei quali si crede molto ci sono i servizi di mobilità (Free2move punta a 15 milioni di clienti e 2,8 miliardi di ricavi nel 2030), quelli finanziari (5,8 miliardi nel 2030) e i veicoli usati, potenziando Spoticar e Aramis per complessivi 6 miliardi di ricavi al 2030. Anche il post-vendita è fra i pilasti del piano Dare Forward 2030: oltre alle parti a marchio Mopar, b.pro e Bölk, si punta sulle piattaforme online Misterauto e Distrigo e sulla logistica evoluta. Anche il gruppo Stellantis, poi, vuole allungare la vita utile (e il periodo di produzione del valore) dei veicoli, con un’economia circolare che ripari/rigeneri/riusi i componenti, rimetta a nuovo le batterie e recuperi interi veicoli. Queste attività faranno bene al pianeta e anche ai ricavi, che al 2030 saranno moltiplicati per 4 (rispetto al 2021) nel settore dell’aumento della vita dei veicoli mentre il recycle vedrà un aumento di 10 volte.

I VEICOLI COMMERCIALI? ELETTRICI ANCHE LORO - Nasce una nuova business unit dedicata ai mezzi da lavoro che lancerà 30 novità entro il 2030 mentre al 2027 l’offerta dei commerciali leggeri e dei pickup sarà 100% elettrica in Europa e USA. Si punta sia sulle fuel cell (il rifornimento è più veloce) sui sui veicoli a batteria, alcuni dei quali “infrangeranno il paradigma dell’autonomia elettrica”. L’approvvigionamento delle batterie dovrebbe essere assicurato con i molteplici accordi con produttori del calibro di ACC, LG e Samsung mentre i motori verranno in gran parte dalla giapponese Nidec. Gli investimenti di 30 miliardi nel periodo 2021-25 porteranno a Gigafactory della capacità complessiva di 250 GWh in Europa e 150 in Nord America. Si sono fatte partnership per lo sviluppo delle batterie allo stato solido, per una rete di ricarica proprietaria e per la disponibilità di composti di litio prodotti eticamente e a emissioni zero. Chiudiamo con qualche dato finanziario: i ricavi netti al 2030 saranno circa il doppio del 2021 (le sinergie saranno efficaci) a 300 miliardi di euro, il margine dovrebbe essere maggiore del 12% e il flusso di cassa è dato per più di 20 miliardi, più che triplicato rispetto al 2021. 



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Ritratto di Alvolantino
1 marzo 2022 - 18:44
Che dire, go go go Electric! ⚡ Tra meno di 8anni non ci saranno più termiche inquinanti in vendita!
Ritratto di alvolantone
1 marzo 2022 - 18:49
Secondo me nel 2031 trovi ancora Giulia e Stlevio 2.2 diesel da immatricolare. Non un nuovo modello ma proprio la serie attuale.
Ritratto di Quello la
1 marzo 2022 - 19:13
:-))) Grande alvolantone!
Ritratto di Tu_Turbo48
1 marzo 2022 - 19:26
@alvolantone Esatto :-)))))))))
Ritratto di Velocissimo
1 marzo 2022 - 21:32
D’accordissimo con alvolantone
Ritratto di alvolantone
2 marzo 2022 - 08:48
Grazie a Tutti (:
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
2 marzo 2022 - 12:34
Dott. alvolantone, BMW Serie 3 M340i o 320i se ne troveranno? :))
Ritratto di lovedrive
6 marzo 2022 - 18:02
alvolantone , e le stelvio e giulia le venderanno piu facilmente di adesso :)
Ritratto di BioHazard
1 marzo 2022 - 18:47
Poteva direttamente dire che Stellantis nel 2030 sarà già fallita a causa (o grazie) dell'invasione di auto cinesi che costeranno molto meno e saranno anche migliori delle sue made in Slovacchia e Polonia
Ritratto di Ferrari4ever
1 marzo 2022 - 19:04
1
Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahah.
Ritratto di giulio 2021
1 marzo 2022 - 19:09
La differenza tra cinesi (e anche altri) e Stellantis, è che Stellantis annuncia annuncia annuncia, parla, parla , parla... I cinesi e tanti altri, soprattutto le start up riescono chissà come a progettare un veicolo realmente qualche anno avanti e poi pian piano come per magilla a produrlo davvero, cosa quasi impossibile razionalmente, cioè ai limiti delle capacità industriali e tecnologiche delle attuali competenze, guardate ora Faraday Future che manco ricordo se sia cinese o USA che sta iniziando a produrre l'auto la enorme F91 presentata ancora nel 2017 mi sembra, però è ancora futuristica in tutto, questi francoitaloamericani invece parlano talmente tanto di futuro da far uscire sempre cose già vecchie...
Ritratto di Magnificus
1 marzo 2022 - 19:16
Le elettriche “momentaneamente “ con l’efficienza attuale sono un bluff
Ritratto di Alvolantani
1 marzo 2022 - 21:06
Un grande bluff
Ritratto di Velocissimo
1 marzo 2022 - 21:34
Esatto, un bluff per gonzi
Ritratto di alvolantone
1 marzo 2022 - 19:18
Giulio in teoria il trucchetto lo hai scoperto tu stesso e ce lo dici sempre. Emmegi XKYW? E' un'auto vecchia che esiste da anni in cina e si chiama Rowo ABCDE. Dierre 8.0? Una Cherj 0.8 anche lei vetusta. In pratica la stessa auto la ricacciano tante volte con tanti nomi diversi di altrettanti marchi. L'auto è già fatta per un'alta percentuale, gli cambiano qualche particolare e finché non ci pensi bene anche tu che conosci bene il meccanismo ti sembra nuova.
Ritratto di giulio 2021
2 marzo 2022 - 08:24
alvolantone : pensi perfino le DR cioè rebadge di mediocri modelli Chery magari di 5 anni fa, offerte qui a prezzi più alti di quelli di Dacia vendono quanto Skoda e più di Seat (e devono ancora arrivare i nuovi modelli...), anche la MG è un rebadge di una R che è un rebadge della Roewe, che a questi non salti in mente pure di mandarci i nuovi modelli...
Ritratto di alvolantone
2 marzo 2022 - 08:56
Con te il gioco delle 3 carte diventa minimo delle 30 carte. In un articolo prendi i dati di vendita europei di Seat-Cupra e Skoda per dire che Stellantis, un gruppo da milioni di vetture-anno in Europa, non va oltre la 3008 come modello di un certo livello. Ora fai finta che quei dati continentali non li hai mai visti su Seat e Skoda, e parli di DR che vende più di loro, presumendo starai a parlare della sola tua città in qualche particolare giorno dell'anno scorso, visto che già solo in Italia nel 2021 Skoda ha fatto 25k, Seat 21k e DR solo 8k. Sei mitttico.
Ritratto di giulio 2021
2 marzo 2022 - 09:07
Parlavo dell'Italia, appunto pensi solo se DR come previsto arriva anche in Europa... In Norvegia auto cinesi da 60 / 90.000 Euro sono andate più di corrispondenti modelli VAG, Mercedes, Opel o Toyota, mi spieghi perchè uno non ha scelto questi marchi storici...
Ritratto di alvolantone
2 marzo 2022 - 09:25
Perché metti un centinaio che si propongono come venditori di quel marchio e con 1-2 auto autoimmatricolate a testa fanno quelle 170 auto accumulate in precedenza e vendute in quel mese. Fino a a quando si parla di 100-200 auto globalmente in tutta Europa anche io e te se vogliamo possiamo far testo col nostro giro di parenti e conoscenze. Diverso è per chi fa numeri che vanno dalle decine alle centinaia di MIGLIAIA di auto.
Ritratto di alvolantone
2 marzo 2022 - 09:50
Poi dei norvegesi oramai si è capito che per tanti di loro l'auto è una specie di giocattolo da cambiare spesso, come da noi accade lo smartphone, visto che a soldi stanno bene e se lo possono permettere. E nel cambiare cambiare, gli capiterà di fare anche scelte strane, infatti l'auto più venduta del mese da loro cambia spesso e ci è arrivata persino la 2008 in cima. Ma tu che hai ancora il Maggiolone 1.2cc base e viste le ristrettezze economiche pensi di tenerlo ancora per anni e anni, ossia te che rappresenti l'europeo/italiano medio non hai nulla a che vedere con le possibilità del norvegese. Solo che ti sei fissato di volerli sempre prendere come riferimento.
Ritratto di Flynn
2 marzo 2022 - 20:54
@Ciullio: i dati di cui lei parla esistono solo “nel suo fantastico mondo dei paletti volanti”. Nel mondo reale i numeri sono altri. Non non si stanca mai di rendersi ridicolo ?
Ritratto di Giulio Ossini
2 marzo 2022 - 01:21
Perché sig. BioHazard pensa questo? E soprattutto, non crede che stessa sorte che lei pronostica per Stellantis potrà toccare anche alle auto del gruppo Wagen, anche esse fatte in Europa... ed al risparmio?
Ritratto di Ferrari4ever
2 marzo 2022 - 07:13
1
Sig. Giulio Ossini, lei gli chiede il perché? Perché è il solito troll.
Ritratto di BioHazard
2 marzo 2022 - 10:26
Egregio Geom. Ossini, dato che l'articolo riguarda il gruppo Stellantis direi proprio che le previsioni su VAG siano totalmente off topic. In ogni caso, vorrei illuminarLa sul confronto tra i brand premium di VAG e quelli di Stellantis per capire laddove i cinesi possono erodere maggiormente la base di vendita dei due gruppi, ovvero quella generalista. Secondo Lei sono più a rischio Audi/Porsche/Bentley/Lamborghini o AlfaRomeo/DS/Lancia/Maserati?
Ritratto di Giulio Ossini
2 marzo 2022 - 19:37
Di base Ragioniere le darei anche ragione, ma tenga conto però che con la transizione all'elettrico molte rendite di posizione, e credo valga proprio per tutti tutti, potrebbero del tutto sparire o cambiare (e non parlo banalmente solo di Wag-Stellantis...). Cosa ne pensa a riguardo?
Ritratto di BioHazard
2 marzo 2022 - 21:17
Geom. Ossini non ho alcun pregiudizio su Stellantis e VAG. Può collassare anche il gruppo tedesco ma è una situazione molto meno probabile rispetto a un gruppo assente in Cina, con tanti marchi da numeri ridicoli e con una concentrazione eccessiva in Europa su segmenti che verranno fortemente aggrediti e dalle cinesi e dalle normative europee che renderanno insostenibile la vendita di auto economiche.
Ritratto di alvolantignolo
1 marzo 2022 - 20:41
Ci mancavano solo gli slogan alla premium tedesca o alla siliconvalley . . EHAIOH
Ritratto di Kat-2002
1 marzo 2022 - 21:50
Basta che smettano di produrre in Italia per avere immediatamente degli utili maggiori. Che ci vuole?
Ritratto di Giulio Ossini
2 marzo 2022 - 01:23
Immagino lei paghi i contributi, ammesso che li paghi, in Slovacchia, dico bene? XDD
Ritratto di Kat-2002
2 marzo 2022 - 07:14
Esatto Nonno, il mio contributo alla Repubblica delle Banane è pressapoco pari allo zero. In fondo babbei che si massacrano di tasse per mantenere evasori, mantenuti sul divano e politici ignoranti ce ne sono già a sufficienza.
Ritratto di Lorenz99
1 marzo 2022 - 22:10
QUESTI PROOGRAMMANO I PROSSIMI 8 ANNI,CON UN'ACCURATEZZA ESTREMA,MAGARI MI FACCIO DARE I NUMERI VINCENTI DELL'EUROJACKPOT..... SE NON SI CREANO COLONNINE E SI RIDUCONO I PREZZI, HAI VOGLIA A FARE DIAPOSITIVE DI PIANIFICAZIONE.....MA QUALCUNO HA PENSATO ALLE PASQUETTE PRIMO MAGGIO E FERRAGOSTO, QUANDO DOVRANNO RICARICARE IN CONTEMPORANEA DECINE DI MILIONI DI VEICOLI,COME SI FARÀ?
Ritratto di Ferrari4ever
2 marzo 2022 - 07:14
1
I prezzi maggiori lì si hanno per via delle batterie, adesso costano ancora abbastanza. Ma comunque costano meno di una decina di anni fa, e tra 8/10 anni costeranno ancora meno.
Ritratto di Paolo-Brugherio
2 marzo 2022 - 02:15
6
Solo vetture elettriche? Ne venderanno a vagonate, soprattutto nei quartieri periferici delle grosse città, dove ci sono palazzoni privi di box e dove - sicuramente - non ci saranno colonnine di ricarica sufficienti per tutti quegli abitanti... senza considerare l'elevato costo d'acquisto di un'elettrica, non certo alla portata di un operaio o di un impiegato con famiglia a carico.
Ritratto di giulio 2021
2 marzo 2022 - 08:25
Questi parlano, poi il prodotto arriva a rate sempre molti anni dopo.
Ritratto di Flynn
2 marzo 2022 - 20:59
@Ciullio: ci sono già i cinesi che sfornano a cazzum. Per quanto non apprezzi (o difficilmente lo faccia ) i prodotti Stellantis almeno hanno una loro impronta di design e coerenza e questo è fuori discussione. Lei di design capisce quanto il mio cane di fisica quantistica.
Ritratto di Oxygenerator
2 marzo 2022 - 08:35
Un piano assolutamente coerente ( finalmente ) con i desiderata europei. Bravissima Stellantis. L’impronta profondamente diversa dalla FCA, fa solo ben sperare, tutti noi. Le dichiarazioni appaiono chiare, precise, datate. Non la comunicazione fumosa che ha contraddistinto FCA con i faremo e i vedremo, di marchionana memoria. La gamma di Stellantis è vasta e mi sembra ben suddivisa, tra i vari marchi. Fiat alfa lancia e maserati sono quelli che sembrano attualmente più in sofferenza, ma a mio avviso, solo per una mancata capacità progettuale ereditata dall’azienda originale, che a suo merito, peró, ha offerto lo sbocco sul mercato americano e Jeep. Insomma, mi sembra che stellantis sia un’azienda forte, credibile e con un disegno futuro ben delineato. Bene così.
Ritratto di Alex1111
3 marzo 2022 - 10:06
1
davvero? hanno riaperto le sale cinematografche?
Ritratto di Oxygenerator
3 marzo 2022 - 10:48
Io non ho motivi per non credergli. Non ho pregiudizi. Sarà facile, visto che hanno dichiarato delle date, controllare la veridicità o meno delle loro affermazioni. Si vedrà.
Ritratto di giulio 2021
2 marzo 2022 - 08:49
Stellantis con quasi 15 marchi ovvio che ha perfino delle eccellenze, cioè ha parecchie cose positive, a me però dà sempre l'idea di una British Leyland di oggi, cioè l'industria che aveva riunito tutti i marchi britannici possibili e immaginabili per poi finire in un patatrac.
Ritratto di Flynn
2 marzo 2022 - 21:02
@Ciullio: non si preoccupi, se lei pensa una cosa stia certo che capiterà l’opposto. Lei farebbe impallidire, per scarsità di risultato nelle previsioni, anche il mago Do Nascimiento.
Ritratto di Alex1111
3 marzo 2022 - 10:04
1
e penso proprio che abbia ragione.
Ritratto di giulio 2021
2 marzo 2022 - 09:10
Diciamo che quello che davvero non riesce a fare Stellantis è vendere premium, quando ormai è pane quotidiano anche per Genesis negli USA, Kia e BYD o Hongqi in giro per il mondo, Alfa, Maserati vendono solo in Italia se vendono, e chi mai comprerebbe: Fiat, Opel, Jeep, Vauxhall, Citroen, Lancia, DS sopra il prezzo minimo delle premium tedesche cioè circa 30.000 euro...
Ritratto di Flynn
2 marzo 2022 - 20:55
@Ciulio , vada a vedere i numeri mondiali di Jeep e poi può tacere per sempre.
Ritratto di Doraemon
2 marzo 2022 - 09:55
L'unica sensazione che mi da attualmente l'elettrico puro è quella di una continua sensazione di essere in riserva e avere il pensiero fisso alla ricarica e a non rimanere a secco. Sono l'unico?
Ritratto di andrea10
8 marzo 2022 - 15:34
Esattamente , mi stavo approcciando allo scooter seat mò (non acquistato solo perché equivale ad un 125 quindi gli è preclusa l'autostrada) ottimo come soluzioni , costi e rapporto km/kw ... Ma come dici sopra anch'io penso subito al patema d'animo da ricarica ... con il termico anche se l'autonomia più o meno sia la stessa ,hai mentalmente il sollievo di avere un rifornimento ogni km e in massimo 5minuti hai ricaricato. Un tema invalicabile attualmente ... tranne se la vettura si usi prettamente in ambito cittadino
Ritratto di LeonardoQV
2 marzo 2022 - 10:37
Faccio una considerazione generica: se veramente vogliamo andare verso uno sviluppo sostenibile, quando usciranno le batterie allo stato solido, i costruttori dovrebbero renderle disponibili come sostituzione sui veicoli elettrici già marcianti con le vecchie batterie. Del resto i motori elettrici non temono i km. Sarebbe una soluzione giudiziosa (un po' meno magari per le casse delle case automobilistiche, ma non è detto).
Ritratto di Alfiere
2 marzo 2022 - 11:37
2
E piu il tempo che sprecano a fare slide e presenziare a sti eventi della cippa che sul PC e al banco a fare quello che dovrebbero fare: progettare auto. Comunque offrire solo BEV già dal 2025 è prematuro e folle.
Ritratto di marcoveneto
2 marzo 2022 - 14:03
Condivido. Tra l'altro si parla pur sempre di un gruppo che ha in gamma auto con 15 anni di servizio (500) o belle realizzazioni mai aggiornate (Giulia e Stelvio, che verranno aggiornate dopo ben 7 anni)....Quindi campa cavallo che questi piani industriali vengano rispettati.
Ritratto di Alfiere
2 marzo 2022 - 14:41
2
Questi eventi servono a tenere coinvolti gli stakeholders. Ma se nei fatti dimostri di non saper gestire i prodotti, come pensano di convincerli?
Ritratto di manuel1975
2 marzo 2022 - 17:27
le case automobilistiche sono fallite, stanno in piedi solo perchè le banche e gli stati danno soldi. costruiscono solo suv inquinanti. inoltre le elettriche inquinano di piu delle benzina perchè per produrre batteria si consuma molta energia e si produce molta CO2
Ritratto di NITRO75
2 marzo 2022 - 17:51
Sempre se ci saremo nel 2030......Mi sa che faremo fatica a trovare un cavallo per trainare il carretto di legno, altro che auto elettriche......
Ritratto di ziobell0
2 marzo 2022 - 23:54
beh ragazzi, il futuro è segnato. Da domani tutti a prenotare una macchina elettrica di fascia media a 40K con autonomia 270km
Ritratto di Alex1111
3 marzo 2022 - 10:01
1
nel 2030 il gruppo stellantis si chiamerà gruppo Meteora. e in italia zero produzione. d altra parte quando si fanno lw scelte sbagliate... vedi Geely. Polestar 5, la GT a quattro porte che il marchio premium svedese, controllato dalla Volvo e dalla holding cinese Geely,
Ritratto di Robx58
3 marzo 2022 - 12:34
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Tante parole e numeri, percentuali e spropositi, ma la cosa più importante non la considerano, l'acquirente! Se la gente non compra, le chiacchere stanno a 0. Nel mio paese di 20.000 abitanti, che in estate raddoppia perchè è balneare, ci sono 3 punti di ricarica, un totale di 6 posti auto gestiti da Enel, come si può pretendere di vendere auto elettriche se poi non puoi rifornirle? Senza contare che oggi i prezzi di queste auto sono maggiori di quelle con motore termico, hanno paralizzato il mercato, ogni mese ci sono perdite del 20/25% rispetto lo scorso anno, che poi sono conti inesatti, perchè nel 2016 in Italia si sono vendute 1.820.000 auto e nel 2021 1.460.000, quindi: se consideriamo il 2016 le perdite sono quasi del 50% altro che!!!
Ritratto di Carlopd
4 marzo 2022 - 08:46
Considerato quanto annunciato in Germania (consentire produzione e vendita di motori termici alimentati a combustibili sintetici ben oltre il 2030), soluzione su cui stanno ragionando anche altre nazioni, l'augurio è che decada l'assurdo obbligo (definito dallo stesso Tavares, in buona compagnia con molti manager automobilistici mondiali, di pura natura politica) di transizione verso motori puramente elettrici (soluzione che non acquisterò mai in quanto fonte di innumerevoli disagi per l'utilizzo dell'auto in nettissima prevalenza fuori dalle città).
Ritratto di Giuliano Della Rovere
4 marzo 2022 - 12:55
C'è tutto nel piatto. Trasformazione digitale, guida autonoma, e-commerce e perfino una rete di ricarica proprietaria. Solo a me sembra che il modello sia ancora Tesla?