UTILITARIA ELETTRICA - Presentata al Salone di Parigi come un prototipo praticamente definitivo, la Zoe anticipa l'utilitaria elettrica che la Renault metterà in commercio nella seconda metà del 2012 (qui per saperne di più).
UN NOME PROBLEMATICO - Un modello fondamentale per la casa francese, il cui nome Zoe ha però sollevato un polverone. Come riporta l'agenzia di stampa Reuters, l'avvocato David Koubbi ha citato in giudizio la Renault perché il nome femminile scelto per il prototipo, che è all'undicesimo posto tra quelli più popolari in Francia, danneggia e minaccia la vita privata e la dignità dei suoi assistiti, tra i quali due donne che si chiamano proprio Zoe Renault. In una lettera inviata a Carlos Goshn, l'avvocato Kuobi ha riferito che sarebbe insopportabile per le sue clienti sentire frasi del tipo “la Zoe si è rotta” o, peggio, “lui o lei sono morti in una Zoe”. Nella lettera, che è stata pubblicata sul sito ADNP (un'associazione francese a difesa dei diritti dei nomi) Kuobi ha sostenuto la sua tesi facendo riferimento alle lamentele di vari genitori che riferiscono di figlie prese in giro a scuola per il nome Zoe, immediatamente associato a quello dell'auto.
PARTITA ANCORA APERTA - Il giudice incaricato del caso ha sancito che il nome Zoe non lede nessun diritto delle persone che così si chiamano, ma l'avvocato Koubbi, come riporta il quotidiano francese Le Figaro, potrebbe ricorrere in appello contro la sentenza. Da qui al 2012 la Renault ha ancora tempo per scegliere eventualmente un altro nome.