CRESCITA DECISA - La Tesla chiude il 2020 con 499.550 auto consegnate in tutto il mondo, sfiorando di un soffio il traguardo del mezzo milione di unità. Nello specifico, sono state consegnate 442.511 Model 3 e Model Y (nella foto) e 57.039 Model S e X. Il risultato della casa americana è comunque notevole, poiché rappresenta una crescita del 36% rispetto al 2019, quando aveva inviato ai clienti 367.500 auto.
SPRINT FINALE - L’ottimo 2020 è stato possibile anche grazie a un corposo quarto trimestre, dove la Tesla ha registrato 180.570 consegne, eclissando il suo precedente massimo storico di 139.300, ottenuto sempre nel Q4. La casa americana aveva previsto nel gennaio 2020, prima dell’inizio della pandemia, che avrebbe comodamente superato mezzo milione di auto vendute, confermando il raggiungimento dell’obiettivo anche lo scorso ottobre, nonostante la temporanea chiusura delle sue fabbriche la scorsa primavera. Il trend positivo delle vendite hanno ulteriormente rafforzato la capitalizzazione di mercato della Tesla, che attualmente ha raggiunto quota 669 miliardi di dollari.
NUOVE FABBRICHE - Risultato del 2020 è stato possibile anche grazie all’aumento della produzione nel nuovo stabilimento cinese di Shanghai (dove vengono prodotte sia Model 3 che Model Y). Per capitalizzare il suo vantaggio di maggior costruttore mondiale di auto elettriche, la Tesla ha avviato le operazioni di costruzione di due nuovi stabilimenti, uno a Berlino, che potrebbe assemblare fino a 500.000 auto all'anno, e un altro ad Austin, Texas, da dove dovrebbero uscire il pick-up Cybertruck e il camion Tesla Semi. I nuovi impianti si uniranno alle attuali strutture di assemblaggio già esistenti, presenti a Fremont, in California, e a Shanghai.