Non sono sicuro della versione, ma a giudicare da quello che aveva doveva essere la Gold. andando con ordine:
- abitacolo: in generale da´ l'impressione di cura dei particolari, con degli assemblaggi precisi. Certo, tutto questo lusso sbandierato dalle varie pubblicita´non l'ho visto, ma forse e´solo perche´la "mia" Y era una macchina da noleggio.
- sedili: morbidi e comodi quelli davanti, la comoda panchetta posteriore lasciava abbastanza spazio per le gambe dei passeggeri (sono 1,82 e mi piace guidare "allungato". nonostante questo mio difetto, chi stava dietro non si e' mai lamentato). Per motivi di Tutor , di coscienza e di......motore, che trattero´successivamente, non ho mai "tirato" e quindi non sono in grado di dire se i sedili trattengono bene in curva. certo e' che sono comodi.
- abitabilita': mia sorella ha una "vecchia" Y (del 2008) che ho avuto occasione di usare qualche volta. Nonostante la nuova sia piu' generosa nelle dimensioni esterne, ho avuto l'impressione che la nuova sia piu' ... piccola. Persino la mia Punto decennale da' un senso di spazio maggiore rispetto alla nuova Y. bah! forse e' solo questione di feeling.
- quadro strumenti: centrale, esteticamente sicuramente ben concepito da chi e' stato pagato per progettarlo, da´ un sacco di notizie, che pero' si rilevano illeggibili dalle 11.00 alle 16.00 circa a causa dei fastidiosissimi riflessi del sole sulla plastica del quadro che impediscono assolutamente di capire cosa succede sotto quella patina di bianco luccicante. Inoltre, siccome ho la brutta abitudine di guidare con la mano destra sul volante, ho con terrore per il mio portafogli scoperto prestissimo che la lancetta del tachimetro e' completamente oscurata alla vista dalla predetta mano a partire dai 60 km/h fino ai 160 km/h (per i "legalisti" evidenzio che quest'ultimo dato e' stato rilevato non andandoci, ma semplicemente vedendo quale numero dopo il 50 riuscivo nuovamente a vedere!).
- bagagliaio: onesto, senza infamia e senza lode per quanto riguarda il volume disponibile, ha ingoiato due trolley e 1 pacco all'andata e 3 trolley al ritorno senza dover fare quel gioco degli incastri che chi ha figli conosce bene. Per quanto attiene alle finiture, devo dire che non sono male, tutto il bagagliaio era ben rivestito con materiali all'apparenza resistenti.
- posto di guida: beh, devo dire che ero sistemato bello comodo e le 4 ore di guida per raggiungere la mia "final destination" non mi hanno pesato piu' di tanto. Mi hanno invece un po deluso i vari spazi svuotatasche, piuttosto piccoli. Piazzare 2 cellulari e le solite carabattole che uno si porta dietro mi ha richiesto di attingere a tutte le mie reminiscenze del mitico Tetris.
Inoltre, ma qui e' colpa mia in quanto ho il peccato originale di essere un fumatore, non sopporto i barattolini che usano adesso quale posacenere e che vanno inseriti negli spazi porta lattine. Mi spiego: i posti dove di solito si mettono i portalattine sono di solito i posti piu' sfigati delle macchine! Del resto ha la sua logica, perche' se uno deve prendere una lattina sa che e' piu' o meno li', allunga/abbassa la mano e prende la lattina. Al termine riporta la mano in basso, sciacquetta li' intorno con la lattina fino a ritrovare il buco e tutto a posto. Distrazioni....zero! Con le sigarette, se uno non vuole diventare un potenziale piromane e quindi vuole spegnere la sigaretta nel barattolino, deve cercarlo con lo sguardo, seguire il movimento della mano che di solito deve evitare braccioli, cuffie del cambio, sedili, cellulari poggiati nel portalattine affianco e imbroccare l'incavo all'interno del barattolino preposto a spegnere la sigaretta! Questo di giorno, di notte invece, siccome i fantomatici barattolini non sono illuminati, bisogna andare pure a tentoni o accendere la luce della plafoniera. Insomma, capisco che bisogna incentivare la nostra voglia di smettere di fumare, ma a tutto c'e' un limite! In sintesi, la nuova Y non fa eccezione alla nuova "moda" e per spegnere la sigaretta uno si distrae per piu' di qualche secondo, con notevoli potenziali rischi per se e per il prossimo.