Honda ZR-V: un’ibrida spigliata

L’offerta delle crossover e delle suv prodotte dalla Honda si allarga alla nuova ZR-V. Con 457 cm di lunghezza, si pone fra la HR-V (che misura 434 cm) e la CR-V, di cui è in arrivo a ottobre il modello aggiornato (leggi qui la news) che arriva a 470 cm (10 in più di prima). A distinguere la Honda ZR-V è la sua impostazione sportiveggiante, non solo nell’aspetto, con il frontale arrotondato e penetrante, ma anche nella guida. 

La Honda ZR-V è offerta solo come full hybrid da 184 CV e a trazione anteriore. Il sistema, condiviso con la berlina Civic (qui il primo contatto), si distingue per il fatto che il motore termico e quello a corrente si alternano nel muovere l’auto, invece di lavorare insieme come accade spesso nelle ibride. Nella maggior parte dei casi la trazione è affidata al motore elettrico da 184 CV; la corrente proviene dal generatore mosso dal 2.0 a benzina da 143 CV, che ricarica anche la batteria da 1,05 kWh. Soltanto fra gli 80 km/h e i 160 km/h, e se si tiene il piede leggero sull’acceleratore, la chiusura di una frizione collega alle ruote il quattro cilindri, mentre la parte elettrica resta inattiva e gira “libera”. Questa doppia modalità di funzionamento consente di sfruttare il quattro cilindri nella fascia di regimi ideale per l’efficienza, a vantaggio dei consumi. Altra particolarità: se si accelera con decisione, a qualunque velocità, l’elettronica varia a scalini il regime del 2.0, creando l’effetto delle marce che si susseguono. Si perde (poco) in termini di consumi e di prestazioni, ma l’effetto è gradevole, anche perché il motore sfodera una sonorità grintosa. E la marcia è sempre del tutto fluida: i tecnici della casa giapponese meritano un plauso per l’efficace messa a punto. 

Oltre che fluida, la risposta all’accelerata è pronta e vigorosa. Questo brio è ben assecondato dall’agilità della Honda ZR-V, che vanta un rollio contenuto e una buona precisione negli inserimenti in curva (pronto e abbastanza diretto lo sterzo). Tutto ciò non va a discapito del comfort: la maggior parte delle sconnessioni è ben filtrata e, a parte il piacevole rombo del 2.0, gli altri rumori restano fuori dall’abitacolo. Nel traffico e fra le curve torna utile la frenata rigenerativa (quella legata al recupero di energia elettrica in fase di rilascio) regolabile su quattro livelli tramite le comode levette di alluminio dietro il volante: si può scegliere se accentuare o meno il rallentamento dell’auto velocizzando la ricarica delle batteria e limitando l’uso dei freni (ben modulabili). Quanto al consumo, nel test svolto con una guida brillante su strade extraurbane il computer di bordo ha indicato una media vicina ai 16 km/l: non male.

L’abitacolo d’intonazione sportiva della Honda ZR-V è impreziosito da estesi rivestimenti morbidi al tatto. Pur realizzata, con materiali più appaganti la plancia ricorda quella della Civic e mantiene la griglia a nido d’ape che ingloba i diffusori dell’aria (qui con più pratiche levette per orientare il flusso). A sbalzo, al centro della plancia, è ben visibile lo schermo di 9” del sistema d’infotainment: ha una grafica poco fantasiosa, ma chiara, e tutte le funzionalità indispensabili sono presenti. Più in basso trovano posto le tre pratiche manopole per il “clima” e, sotto, il vano con la piastra di ricarica senza filo per il telefonino: Elegance esclusa, è di serie. Originale il tunnel sopraelevato e imbottito: ospita un vano completo di prese Usb, grandi pulsanti per selezionare la marcia avanti e la “retro” (ricordiamo che il cambio è assente), il bilanciere per le modalità di guida (Econ, Normal, Snow e Sport) e il tasto per il limitatore della velocità nelle discese ripide.

I sedili, ampi e piuttosto morbidi, sostengono adeguatamente il corpo nelle curve. Comodo anche il divano, ma solo per chi siede sui lati: al centro, la seduta è stretta e dura. In compenso, c’è agio per i piedi: il pavimento è quasi piatto. Non mancano le bocchette dell’aria e due prese Usb per la ricarica dei dispositivi elettronici. Il baule, ben accessibile dall’ampio portellone, non brilla per capienza: 380 litri dichiarati a divano in uso (10 litri in meno per la Advance dotata di subwoofer). Poco convincente anche il rivestimento in plastica (facile a rigarsi) delle pareti. Il vano, comunque, ha una forma regolare, è dotato di scomparti sui lati e di un piccolo doppio fondo. 

La Honda ZR-V è in vendita da luglio 2023, con prime consegne da fine settembre. Tre gli allestimenti a scelta che, pur considerando la dotazione di serie, non sono a buon mercato. Si parte da 43.700 euro per la Elegance con di serie il numero record di undici airbag, oltre ai principali aiuti alla guida (come la frenata automatica), l’accesso senza chiave, il climatizzatore bizona, un valido impianto multimediale e i sedili riscaldabili. La Sport del test (prezzo 45.500 euro) aggiunge la piastra di ricarica senza filo per i telefoni, il portellone ad apertura motorizzata, i sedili parzialmente in pelle, i vetri posteriori scuri, oltre a paraurti e mascherina frontale specifici e dall’aspetto più grintoso. La Advance (47.600 euro) aggiunge l’head-up display, un potente impianto audio dello specialista Bose, gli interni in pelle, il divano e il volante riscaldabili.